lunedì 8 giugno 2020

Comuni della Napoleonica: quale futuro ora che spariscono le UTI ed arrivano le "Comunità"?

Ci informa un lettore che è stata approvata la nuova legge regionale di riordino delle istituzioni locali che permette, tra l’altro, la nascita di “Comunità”, cioè enti locali costituiti da più Comuni per l'esercizio associato di funzioni e servizi.

Infatti, nel novembre scorso il Consiglio Regionale ha approvata la legge regionale 29 novembre 2019, n. 21, legge di riforma degli Enti Locali che prevede l'abolizione, dal 1 gennaio 2021, delle Unioni Territoriali Intercomunali (UTI) e la nascita di tre forme di gestione associata tra i comuni con libertà di adesione: 
  1. Convenzioni; 
  2. Comunità;
  3. Comunità di Montagna.
Scrive il lettore:  

"E' un’occasione da non perdere per i Comuni della Napoleonica così da organizzarsi al fine di erogare servizi efficienti a favore delle famiglie e governare meglio il territorio. Castions di Strada, Bicinicco, Mortegliano, Lestizza, Talmassons finora non hanno voluto mettersi assieme, né fondendosi (soluzione estrema) né mettendo a fattor comune strutture, risorse umane, progetti (soluzione soft).

Nel frattempo la struttura demografica sta cambiando in ognuno dei paesi (con bambini che nascono sempre meno è ciò richiede un nuovo modello scolastico e di asili, e con l’aumento della popolazione anziana e ciò richiede specifiche cure e servizi alla persona), il personale si sposta in altri posti per migliorare proprie posizioni lavorative (al punto che Lestizza non ha nemmeno il funzionario comunale che chiude la porta alla sera), aumentano i singoli costi di gestione dei servizi (in virtù del fatto che non si creano economie di scala), stanno crescendo la povertà e le diseguaglianze, e il territorio viene amministrato seguendo rigorosamente i confini amministrativi (come se un centro commerciale, il Cormor, un biotopo, una strada si possono cucinare come lo spezzatino e i flussi di persone e di interessi si possono incanalare come un torrente).

Bravi i Sindaci, indipendentemente dai colori politici o dalle coalizioni, e bravi i dipendenti, indipendentemente dai ruoli che svolgono, per quello che stanno facendo. Ma non basta. E’ tempo di mettersi assieme. Le “Comunità" rappresentano un modo per farlo. Attendiamo fiduciosi."

Lettera firmata


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Vedi anche:
Qui com'erano state pensate le UTI.
Ora c'è la possibilità di creare delle Comunità


martedì 2 giugno 2020

Numeri Utili: Risultato del Referendum per la Repubblica per Regione (1946)

La nascita della Repubblica Italiana avvenne a seguito dei risultati del referendum istituzionale di domenica 2 e lunedì 3 giugno 1946, indetto per determinare la forma di stato da dare all'Italia dopo la seconda guerra mondiale.

I risultati per zona geografica furono questi:

All'epoca non si parlava di "regioni" perchè non esistevano nella forma amministrativa che conosciamo oggi. 

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