Il libro "Un paese e i suoi alpini. Cento anni di tradizione alpina a Morsano di Strada" e' stato pubblicato nell'estate del 2001.
Pare impossibile ma ben 7 anni dopo sono scoppiate delle polemiche su alcuni contenuti del libro. In particolare sono state sollevate delle critiche precise. Abbiamo quindi chiesto all'autore F. Biscotti di rispondere a queste critiche sul nostro blog.
Qui le critiche e le risposte dell'autore.
Critica 1 - Nel libro non e' stata pubblicata la foto di F. Tuan il quale giura di averla consegnata e con grande sorpresa si e' poi accorto che non e' stata pubblicata.
Risposta: dai mei appunti dell'epoca vedo che F. consegno' il materiale abbastanza in ritardo e dovemmo lavorare un po' per inserire una nota sulla sua esperienza di leva tra le pagine che all'epoca erano gia' pronte. Della foto non c'e' traccia alcuna neppure nei miei archivi (dopo ho una copia di tutto il materiale che mi era stato dato). Non dubito che ci fu consegnata una foto ma credo che per qualche ragione a me non sia mai arrivata. Per regola ho pubblicato almeno una foto di chiunque mi avesse dato foto. Senza esclusioni.
Critica 2: Perche' ci sono molte foto di P. Del Frate nonostante lui non si sia mai dimostrato attivo con il gruppo alpini del paese e non abbia mai dimostrazto interesse per gli alpini. Anzi!
Risposta: e' stato paracadutista alpino ed ha avuto l'accortezza di fotografare moltissimi bei momenti che ha passato durante la naja. Le foto erano belle e, soprattutto, me le ha generosamente messe a disposizione. Il libro ha guadagnato in bellezza e suggestione grazie a molte sue foto. Vorrei fare notare che in molte sue foto non ho fatto nessun riferimento a lui. Ho messo una didascalia che diceva "foto archivio ANA morsano". Molti avevano foto molto banali della loro naja (foto di gruppo in camerata, mentre mangiano nella gavetta etc.) vuoi mettere contro la foto di un alpino in kimono al corso di karate o con un paracadute o mentre scala un ghiacciaio. Suvvia, guardiamo la suggestione che suscita la foto non chi c'e' dentro.
Critica 3: Nei racconti su G. Appollonio si fa riferimento ad un gruppo di alpini che "stanno facendo pipi' dietro ad una siepe ed ad un certo punto gli sparano contro". Un'immagine poco dignitosa per essere raccontata su un libro.
Risposta: il libro rappresenta gente semplice di paese (anche io come autore non sono certo Umberto Eco) pertanto gli episodi sono genuini, scritti cosi come mi sono stati raccontati. Se l'episodio della siepe e' accaduto veramente non vedo cosa ci sia di poco dignitoso. Inoltre e' un episodio simpatico. Credo che con l'autore di questa critica siamo d'accordo che non siamo d'accordo. Pazienza.
Critica 4: Perche' K. Dose ha 4/5 pagine dedicate a se? Cosa ha fatto di tanto straordinario.
Risposta: Beh, a parte essere stato in missione ONU in Mozzambico? Mah, forse dovevo ignorare questo fatto straordinario che ha visto i nostri alpini dispiegati in Africa dopo 50 anni? Sono convinto che la sua storia meritasse tutte quelle pagine. Non mi pento.
Mentre immagino la buona fede di chi ha fatto queste critiche, mi spiace ma non le sento giuste. Il libro non poteva essere perfetto ma credo che, scritto in 5 anni nel mio tempo libero durante l'universita', sia una buona opera. E' stato un bel progetto anche perche' i proventi molto sostanziosi sono stati devoluti tutti alle necessita' degli alpini del paese. Spero che questo sia conosciuto ai piu'.
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