- Zoppola (Un Parco fotovoltaico nella ex cava)
- Pordenone (Parco fotovoltaico nelle ex caserme L obiettivo: un distretto dell'energia)
- Torviscosa (Caffaro, ci sarà un parco fotovoltaico)
- Spilimbergo (Avviato l iter che porterà alla realizzazione di un parco fotovoltaico)
- Codroipo (Via libera dal consiglio al parco fotovoltaico)
- Trasaghis (Parco eolico e fotovoltaico: nuove frontiere)
- Sesto al Reghena (Il fotovoltaico a Ramuscello nell agenda del consiglio)
- Aviano (Aviano apre al fotovoltaico Impianto in Pedemontana)
- Cussignacco (In gioco anche il fotovoltaico)
- Gorizia (Impianto a biomasse e fotovoltaico da undici milioni)
- Chions (Impianto fotovoltaico a Torrate)
- Dignano (Energia alternativa nel parco alimentare)
- Sesto al Reghena (La scuola produce energia)
venerdì 30 aprile 2010
Morsano Stradalta: Un parco fotovoltaico?
giovedì 29 aprile 2010
Morsanismi: Blogruffare
Insomma, si puo’ bloggare e poi baruffare.
Esempio di uso: “ho visto che su Facebook non sono piu’ amici da quando hanno blogruffato”, “Tizio aveva scritto sul blog che i comunisti sono quelli che hanno letto Marx. Caio gli ha fatto un commento dicendo che gli anticomunisti sono quelli che lo hanno letto, e pure capito. Per questo hanno blogruffato. ”
mercoledì 28 aprile 2010
Immondizie abbandonate: che si fa?
Abbiamo raccolto in paese un commento sulle immondizie abbandonate e la cosa ha solleticato il nostro interesse. Come sapete, una delle rubriche del blog è "Histoire D'O Morsanese" che narra la storia di due sacchi delle immondizie abbandonati mesi fa lungo la Stradalta (e che sono ancora li). Sulla scia di questa rubrichetta, riceviamo spesso messaggi di lettori che segnalano sacchi, immondizia sfusa ed addirittura un divano, abbandonati nei campi o a bordo strada in alcune zone del nostro territorio.
Da cittadini comuni, sulla questione si potrebbero sollevare diverse domande, però, a margine delle recenti discussioni - importantissime e senza dubbio meritevoli di attenzione - una domanda regna sovrana: ma c'è interesse a risolvere il problema delle immondizie abbandonate?
Sappiamo che la domanda è vaga quindi tocca renderla esplicita:
- cosa fa l'opposizione per risolvere questo problema?
- cosa fa la maggioranza per risolvere questo problema?
All'avvicinarsi del primo anniversario dalle elezioni comunali, anche di queste domande aperte si discute nei bar di paese.
martedì 27 aprile 2010
lunedì 26 aprile 2010
Cosa c'insegna la retrocessione dell'AC Morsano
Chi sta fuori si intromette: Il pubblico poi è uno spettacolo nello spettacolo. Urla, volgarità, bestemmioni, incitamenti alla rissa... di tutto di più. Se poi i soliti noti della curva morsanese hanno la giornata storta, apriti cielo. E giù multe alla società da parte della federazione che non tollera un pubblico maleducato.
Diritti acquisiti: Una rosa di 27 giocatori, roba da far invidia alla serie A, è stato un grande handicap. Tutti volevano giocare e per tutta l'andata si sono fatti giocare tutti a rotazione. La conseguenza è stata che non s'è mai formato un gruppo legato da un sano spirito di squadra. Solo diversi individui messi assieme. Che dire poi dei portieri che si alternavano una partita si ed una no mandando in scompiglio la difesa che non riusciva mai ad abituarsi allo stile dell'uno o dell'altro. Quest'idea che tutti sono uguali davanti al pallone è sbagliata e la Società avrebbe dovuto prediligere l'elite tecnica e gli altri avrebbero dovuto rassegnarsi alla panchina, per il bene della squadra.
Se pago ho diritto: Il pallone non è un concorso pubblico dove tutti i candidati sono uguali. Nel calcio passano i più bravi e poi non c'è posto. Punto. Il fatto che tutti i giocatori abbiano pagato una quota ad inizio campionato per contribuire alle spese della società non deve mai dare diritti di gioco a nessuno. Contribuisci per coprire parte delle spese di uso delle strutture ma non paghi un biglietto per giocare le partite. E invece, no, giù polemiche e voglia di giocare anche quando si è calcisticamente parlando, diversamente abili, perchè si ha pagato.
Parole parole parole. Si parla solo a fine campionato (e noi qui ne siamo un esempio). Durante il campionato dirigenti e calciatori non dovrebbero polemizzare. Soprattutto i calciatori che polemizzano con tutto e tutti dovrebbero essere messi fuori rosa. Senza tanti complimenti. I dirigenti poi o danno fiducia al mister o lo esonerano. Polemizzare con il mister ad ogni partita non si fa.
Calma in campo. Troppo nervosi questi giocatori. Un po' di acqua in bocca e correre di più avrebbe salvato molte situazioni. Poi il nervosismo è una catena: si arrabbia uno e poi via tutti gli altri come cocai.
Supponenza: I due punti persi col Felettis United (ultimissimo in classifica) dovrebbero far meditare. Perdere 3-0 con una squadra che ha perso tutto il perdibile, si commenta da se. Umiltà e pedalare.
Nella prossima campagna acquisti basterebbe... non fare acquisti bensì tagliare la rosa e dare il ben servito a chi non ha dimostrato serietà negli allenamenti, a chi ha protestato e a chi rompe l'atmosfera dello spogliatoio. Massimo 20 giocatori ma determinati e seri.
Ad ogni modo, in bocca al lupo per un pronto rientro in prima categoria.
sabato 24 aprile 2010
Il 25 aprile è la Festa della Liberazione
[...] è il 25 aprile: 4 gatti si ritroveranno a dire quella e sempre quella davanti a qualche monumento. Personalmente sono profondamente grato a tutti quelli che hanno combattuto ed hanno anche perso la vita per darci l'Italia che ora abbiamo. Mi sembra però inutile continuare a ricordare una manifestazione che non interessa più a nessuno. Se il 25 aprile conta quanto la fine delle guerre puniche possiamo, secondo me, abolire le manifestazioni e fare un giorno di ferie l'ultimo venerdì di aprile (di domenica non perdiamo neppure un giorno di lavoro).
Solo un Miracolo (dell’aspirante San Pellegrino) può salvare il Morsano
L’altro San Pellegrino, già venerato in paese da secoli, San Pellegrino delle Alpi, sappiamo che non è un santo ufficialmente riconosciuto dalla Chiesa. Pertanto è ancora un fante e quindi possiamo scherzarci su.
Per diventare santo, un fante deve dimostrare di aver fatto qualche miracolo. Caso volle che si sia presentata un’occasione ghiottissima per fare miracoli, grazie alle disavventure calcistiche della squadra del paese: nonostante la vittoria di ieri sera (5-2 con 4 gol di Sandri!!!), nell’ultima partita di campionato, le speranze di salvezza dell’AC Morsano rimangono appese ad un filo sottilissimo.
Per salvarsi serve che, oggi, 24 aprile, il Jalmicco, secondo in classifica ed in corsa per la promozione, perda o pareggi con l’ultima in classifica, Felettis United. Praticamente impossibile.
Inoltre, che la squadra di Lavariano, il Dimensione Giardino, seconda in classifica, domani, 25 aprile, vada a vincere con lo Slaunicco che si contende la salvezza con il Morsano.
Il problema è che se oggi il Jalmicco vince, domani al Lavariano potrebbe comunque non servire la vittoria e quindi potrebbero anche non avere motivazioni per battere lo Slaunicco. Il che significherebbe retrocessione per i nostri colori.
Insomma, qui per la salvezza servirebbero due miracoli: che il Felettis vincesse e che lo Sclaunicco perdesse.
In queste situazioni ogni santo aiuta… anche quelli in aspettativa!
venerdì 23 aprile 2010
Se MORSAno ispira il “Law Enforcement”
Finalmente, l’operazione ha un nome italiano ispirato da un Paese oggetto della meritoria opera repressiva.
Fa anche rima…
giovedì 22 aprile 2010
Ideona del mese: risolto il problema dell’etá pensionabile
Pensioni baby e secondi lavori in nero è il sogno di tutti gli abitanti della Penisola. Senza contare che con l’innalzarsi dell’etá media della popolazione e quindi con l’innalzarsi dell’etá media dell’ELETTORATO, ci sará sempre più inclinazione a favorire, da parte dei politici, tutele in campo sanitario e pensionistico piuttosto che, ad esempio, l’istruzione che riguarda solo le sempre meno politicamente rilevanti, fasce giovani.
Fa specie che la più giovane pensionata d’Italia sia stata una friulana di soli 36 anni. Fa anche specie che l’ISTAM (Istituto Statistico Morsanico) registri una moltitudine di – più o meno anonime - unitá statistiche che hanno giá vissuto in pensione più anni di quanti abbiano lavorato. Il record è di qualcuno che ha giá vissuto in pensione il DOPPIO del periodo lavorato. Interessante anche che i pensionati in Italia siano la categoria maggiormente rappresentata tra gli iscritti ai sindacati.
Ad ogni modo, è innegabile che la bomba pensioni è un problema: la vita si allunga ma non sembra spostarsi parimenti l’etá pensionabile. Quando qualcuno ha proposto di innalzare l’etá pensionabile sono subito partiti alla riscossa quelli delle eccezioni per i “lavori usuranti” che richiederebbero una pensione anticipata rispetto a tutti gli altri. Manco farlo apposta... l’elenco dei lavori usuranti non finiva mai e dagli usurati "minatori" qualcuno si è allargato fino a imporre come "usuranti" anche lavori quali il "barista".
Bene. Prendendo spunto dalle innovazioni della moderna statistica (vedi gli studi di settore in campo fiscale) appare chiaro che oggi si possono tranquillamente conoscere moltissimi dettagli sulle diverse categorie professionali. Una di questi sicuramente è l’aspettativa di vita degli operatori del settore ovvero quanto vivano in media quelli che hanno fatto un certo mestiere.
Eh si, le statistiche ci dicono quanto vive in media un avvocato o un banchiere piuttosto che un infermiere o un’insegnante o un idraulico e così via. Ebbene, perché non si lascia che sia la natura a decidere quali siano i lavori usuranti e quale sarebbe un’equa etá pensionabile? L’aspettativa di vita ci dice subito se ci si scazza di più a fare il minatore o il barista. O no?
La regola poi sarebbe semplice: si va in pensione ad un'età pari all’aspettativa di vita della propria categoria professionale, sottratti 15 anni.
Un minatore vive in media fino a 73 anni? Beh, etá pensionabile sarà 73-15=58 anni. Un barista vive in media 79 anni? Etá pensionabile 79-15=64 anni. Un impegato vive fino a 80 anni? Pensione a 80-15=65 anni e cosi via.
Che dire, ideona del mese!
mercoledì 21 aprile 2010
Spritz Debate: I bulli all’Asilo saranno i bulli in Societá?
In italia si usa la parola “mobbing” per descrivere il bullismo sul lavoro. In inglese la parola “mob” significa "moltitudine di gente con fare aggressivo" o anche “criminalita’ organizzata” o “mafia” e la parola “mobbing” suona un po’ strana ..."mafieggiare”. Un po' come suo tempo faceva ridere la parola “footing” inventata in Italia per identificare lo “jogging” ovvero la corsetta leggera.
Ad ogni modo, senza divagare troppo: il “mobbing”e’ davvero figlio del bullismo sui campi di gioco?
Secondo Paula Marshall, autrice di un libro proprio su questo tema, Finding the Soul of Big Business, chi sul banco di scuola rubava la merendina o la paghetta, oggi è lo stesso che sul posto di lavoro si pone con atteggiamenti antagonistici ed arroganti. Quando una persona ha un basso EQ, o Emotional Quotient (Quoziente Emotivo) e comunque faccia poco per migliorare il proprio EQ, è molto probabile che possa diventare o essere percepita come un bullo, dice la Marshall.
Paula Marshall è direttore di un’organizzazione, The Bama Companies, dove c’è un rigoroso percorso per i neo assunti che include una buona dose di training sull’EQ. Questo consiste nel chiedere di guardare dentro se stessi in maniera molto seria e chiedersi se si é capaci di relazionarsi con gli altri in modo chiaro e rispettoso.
La questione nel libro è affrontata da un punto di vista aziendalistico perché il problema del bullismo nel mondo del lavoro, se non è arginato potrebbe portare dei costi all’azienda dovuti a potenziali cause in tribunale. Per questo, l’EQ non solo diventa un elemento importante per sollecitare un atteggiamento piu’ comprensivo tra colleghi e con i propri sottoposti, ma anche un tassello di una maggiore redditivitá aziendale.
A morsano cosa si dice? Americanate? Vero? Falso?
Il bullismo sul lavoro é figlio del bullismo all’asilo?
martedì 20 aprile 2010
Morsanismi: Frazionismo
La politica torna a farla da padrona nelle discussioni e si parla di scissioni, divisioni, correnti o, con un po' di politicamente corretto (Prugna Midolini, grazie) si parla di "gruppi".
La discussione avveniva in Friulano ma, come si usa da queste parti per dare enfasi ad un concetto, lo si esprime in Italiano. Così, come un fulmine a ciel sereno, è sceso un "je ore di finile cul 'frazionismo' ta pulitiche!"
Al che è seguito un minuto di silenzio...
Seguito a sua volta da un borbottare di brao, ben dite.
Il termine "frazionismo" non fa riferimento all'esaltazione dell'essere frazione, come un castionese qualsiasi potrebbe pensare, bensì alla tendenza a formare correnti o gruppi all'interno di un partito politico. Spesso è associato all'idea di scissionismo o quantomeno, ne è l'anticamera.
In osteria si osservava come sia la sinistra italiana ad essere tradizionalmente soggetta a frazionismo o come direbbero i radical chic "al fractionnisme". Però anche la destra non disdegna.
Morsano di Strada, ovvero frazione che vai, neologismi che trovi!
lunedì 19 aprile 2010
Spritz Politics: l'aveva detto un morsanese tempo fa, fare il presidente della camera é il canto del cigno politico
"Fare il presidente della Camera porta sfiga ed e' l'anticamera della marginalizzazione politica".
L'aveva detto UN ANNO FA un morsanese in quel del parco giochi del paese.
I fatti gli hanno dato ragione. In quella sede aveva anche paventato un ruolo da ministro di Bertolaso. Se non fosse scoppiato il caso giudiziario attorno al capo della protezione civile, la storia avrebbe dato ragione al nostro morsanese di riferimento.
Ad ogni modo, viste le turbolenze di questi giorni, sul presidente della camera c'aveva preso in pieno.
Si potrebbe parlare di ragionamenti sottili ma viste le circostanze potremmo definirli ragionamenti molto ...fini.
Spritz Debate: Dei Tafferrugli Calcistici
Dopo questi episodi esistono alcune certezze, prima tra tutte che non cambiera’ nulla, tra un po’ di tempo si registreranno altri tafferugli negli stadi poi i soliti dibattiti sugli stadi vuoti perche’ inadeguati, sugli errori delle forze dell’ordine, sulla tessera del tifoso, sui tornelli, sulle pene troppo leggere (perche’ fioccheranno le scarcerazioni gia’ domani mattina), dei club ostaggio degli ultras e via dicendo. Noia. Arci noia.
Le cose scontate in paese non piacciono piu’ per cui, in bar, si sono gia’ sentiti degli argomenti alternativi:
- Il calcio e’ lo sport delle masse popolari (incluse le masse nazional-proletarie e sotto-proletarie) quindi e’ naturale che si porti dietro anche frange caratterizzate da risvolti comportamentali basso-popolani. Alcol, delinquenza, risse ed urla incluse.
- Se le plebi teppistiche si elevassero dal vil calcio ad altri sport piu’ nobili… gli altri sport cesserebbero di essere “piu’ nobili”. Quindi, per l’amor del cielo, lasciamo i teppisti dove stanno ora: nel calcio.
- Una certa porzione della popolazione e’ soggetta a frustrazione (lavoro di serie C, abitazioni di serie Z, vita da schifo etc.) che in qualche modo deve essere scaricata: fare a botte e sfasciare tutto e’ un modo come tanti. Se alle minoranze frustrate gli si tolgono gli stadi, di sicuro finiranno con l’andare a scaricare le loro frustrazioni da qualche altra parte (alle serate di danza classica? Alle sagre paesane?). Non si risolverebbe il problema; lo si sposterebbe. Meglio lasciare tutto cosi’ com’e’, almeno si sa dove andranno a far danni: allo stadio.
- Eliminare il problema alla radice: sterilizzazione coatta di tutti i facinorosi arrestati. Tempo una generazione ed il problema si estingue da se. Questo perche’ la mobilita’ sociale in Italia e’ bassissima quindi e’ alta la possibilita’ che i figli di padre con vita cacchevole, ricca di frustrazione e fallimenti personali (vedi punto 3 qui sopra), vivranno una vita cacchevole, ricca di frustrazione e fallimenti personali (vedi punto 3 qui sopra). Anzi, e’ praticamente una certezza. Facendo uno piu’ uno…
domenica 18 aprile 2010
Dichiarazione Spontanea di Voto (Annacquato)
Detto questo, nel calderone delle elezioni, da quando non ci sono piu’ DC e PCI, nelle discussioni nei salotti buoni morsanici non si sa proprio come definirsi politicamente. Per semplificare, va di moda dire “sono un elettore di centrodestra, sono un elettore di centrosinistra, sono un elettore di centro, sono un autonomista, sono un moderato” e via dicendo. Tutto e' torbido. Non si capisce niente!
Abbiamo chiesto ad un personaggio “Neutro” di chiedere ai blogger di Dibattito Morsanese di fare chiarezza. Vediamo com’e’ andata…
Bloggers: Dunque che domande avete per le nostre risposte?
Roberts: diteci per chi avete votato…
Bloggers: che scelte c’erano che ce lo siamo scordati
Roberts: Beh, c’era il partito del fare…
Bloggers: Hmmm, interessante, quasi quasi. Pero’ ci differenzia una lettera
Roberts: cioe’
Bloggers: la F, noi ci mettiamo la M di Morsano. Noi in effetti siamo vicini al partito del… Mare!
Roberts: ovvero…
Bloggers: Pensiamo al Mare quando c’e’ da votare. Participio passato del verbo “partire”: partito. Partito del mare appunto.
Roberts: un po’ come ai referendum quando dicono “andate al mare”. Ma lo sapete che c’e’ il partito dell’Amore?
Bloggers: quasi quasi. Pero’ noi siamo del partito delle More. Politicamente vicini al gelso.
Roberts: ma se non siete del Partito dell’Amore allora siete degli oppositori cioe’ del partito dell’Odio…
Bloggers: In realta’ siamo del Partito dello Iodio. A Grado in periodo d’elezioni ce n’e’ sempre tantissimo.
Roberts: Acque azzurre, acque chiare quindi…
Bloggers: con alghe verdi e granchietti rossi. Un ecosistema.
Roberts: A proposito, la Polverini in campagna elettorale ha cantato “come puo’ uno scoglio arginare il mare”
Bloggers: l’affare delle liste non presentate da Alfredo Miglioni si vede che l’aveva scoglionata
Roberts: Avete sempre una risposta pronta
Bloggers: Siamo vittime dell’essere troppo avanti. Spesso ci succede di ridere per le barzellette che ci raccontiamo mentalmente. Pero’ poi ci accorgiamo che le sapevamo gia’ e non ridiamo piu’.
Roberts: Triste. Grazie per aver fatto chiarezza.
venerdì 16 aprile 2010
Questione immigrati: di cosa si discute in paese
- Posizione A: Sono qui a rubare lavoro agli italiani e se non lo trovano delinquono. Com'è che un terzo di chi è in prigione è straniero? Quindi se ne vadano.
- Posizione B: Ci sono lavori che gli italiani non vogliono più fare e gli immigrati si adattano e li fanno. Quindi ben vengano. Se sono in galera è perchè hanno avvocati d'ufficio e la clandestinità li fa stare in gattabuia per mancanza di fissa dimora (ai domiciliari dove?) e per la mancanza di un'identità personale certificata (non hanno documenti).
La questione fondamentale è dunque quali siano i lavori che gli italiani non vogliono più fare. A spanne qui un campionario:
- Mungitori di mucche (guadagnano anche 2.000 euro al mese ma i turni iniziano alle 4 e nessuno li vuole fare se non i ragazzi del sub-continente indiano. Fatevi un giretto a Torviscosa per credere)
- Muratori & manovali in cantiere edile.
- Bandanti
- Collaboratrici domestiche
- Panificatori (si alzano alle 2.30 del mattino)
- Operai su monotone catene di montaggio (un giretto a Porcia?)
- Operai siderurgici
- Operai specializzati (saldatori, tornitori, operatori CNC)
- Stagionali agricoli
Impieghi che gli italiani vogliono fare:
- Gli Statali (sulla base del rapporto posti disponibili verso numero di domande. Inoltre meglio se entro 5 km dal comune di residenza).
La questione irrisolta (perchè non abbiamo i dati statistici) è quanti siano i lavori che gli italiani non vogliono fare rispetto al numero di immigrati che effettivamente li vorrebbe fare o li sta facendo già.
Però resta un fatto: ci sono effettivamente lavori che nessun italiano vuole più fare. Anche fare il soldato non sembra essere tanto in voga. Quasi quasi un'idea...
giovedì 15 aprile 2010
Spritz Debate: Dei Matrimoni Gay Morsanici
Ovvio, diranno i conservatori, ipocriti repressi, diranno i libertari.
Di oggi è la notizia che la Corte costituzionale ha dichiarato inammissibile la legittimità del matrimonio tra persone dello stesso sesso.
Al che, Morsano s'interroga. Ma cosa significa "stesso sesso" e cosa significa "matrimonio"
La questione della determinazione del sesso fa ridere i polli che, in quanto tali, credono che di sessi in effetti ne esistano solo due. Qualsiasi ginecoloco od urologo (o qualsiasi avventore dei bar paesani passato per la Thailandia) vi può spiegare che non è proprio facile determinare i diversi sessi. Ve lo ricordate il caso dell'atleta (nome singolare neutro) sudafricana che vinse una medaglia nella corsa 800 metri femminile? Soggetta ad accusa di non essere donna, fu sottoposta ad esami e risultò avere i genitali maschili nascosti a tal punto da aver indotto anche se stessa a pensare di essere donna. Non è uno scherzo, è vero. La natura ha i suoi corsi ancora inesplorati dalla legge. Solo l'Australia, al momento, riconosce legalmente i casi del genere, dichiarando le persone in questione come di "sesso neutro" (almeno in attesa di operazione chirurgica).
Queste persone si possono sposare o no? ...e con chi? La costituzione sancisce davvero l'uguaglianza?
Altro argomento, perchè la coppia omosessuale di Venezia ha sollevato la questione dei matrimoni gay in sede di consulta costituzionale? Il problema, in realtà, non è il matrimonio in quanto contratto che si firma in municipio, ma la serie di privilegi che la legge italiana garantisce alle coppie sposate e che altresì non garantisce alle coppie conviventi, etero o omosessuali. La lista è lunga però ce ne sono alcuni che dovrebbero far riflettere.
Ne citiamo uno su tutti. Supponiamo che per scelta (per i conservatori l'omosessualità è una scelta) o per natura (per i libertari l'omosessualità è una caratteristica innata) io viva e condivida la mia esistenza da oltre 20 anni con una persona del mio stesso sesso. Il mio partner ha un incidente e finisce in terapia intensiva per 6 mesi e ad un certo punto qualcuno dovrà decidere sull'espianto degli organi perchè purtroppo non ce la farà.
Ebbene, per l'ordinamento italiano, a visitare un malato in terapia intensiva può andare solo chi è "uno stretto familiare" (ovvero moglie/marito - quindi matrimonio oltre che papà/mamma/fratelli) così pure come solo queste persone potranno decidere sull'espianto degli organi.
Al che, se io è 20 anni che convivo, condividendo pure i conti in banca, il mutuo, le bollette, non posso nè visitare nè decidere sulle volontà del mio partner mentre una sorella, con quale magari è anni che i rapporti sono interrotti, potrà tranquillamente farlo. Altresì, se sono la badante, magari con accento straniero, sposata due giorni prima dopo 2 mesi che mi intortavo il vecchietto potrò sia visitare che decidere sull'espianto...perchè il matrimonio sic et simpliciter è sovrano.
Il problema che il giovine morsanico si pone non è tanto sul matrimonio per se, quanto piuttosto quali privilegi l'ordinamento dia a chi è sposato e se, a ben vedere, alcuni di questi privilegi si possano estendere ad altre tipologie di legami sociali come la convivenza documentata e di lungo corso tra persone dello stesso sesso. Poi si può discutere cosa concedere e cosa no.
La corte costituzionale fa il suo lavoro sulla base delle leggi che ci sono. La questione è capire se le leggi sono ragionevoli ed al passo con le esigenze del cittadino di ogni ordine, razza e batteria degli 800 metri.
Oggi lo sono o no?
A PALAZZO si fanno gli interessi del Bel Paese (cioè Morsano)
mercoledì 14 aprile 2010
L'Audiblog: vai a capire il boom di visite!
Potete vedere quanti capitano nel sito per caso e quanti invece lo visitano regolarmente. Potete anche vedere se provengono da altri siti o da motori di ricerca (clicca qui) e potete anche vedere che chiavi di ricerca hanno utilizzato per capitare nel nostro blog (clicca qui).
Insomma, un auditel, pardon, un audiblog aperto alla considerazione di tutti.
Questa mattina questa è la situazione delle visite riferite agli ultimi 30 giorni...
Ieri è esploso il numero di visite, 147! Boh, vai a capire perchè.
martedì 13 aprile 2010
Pubbliche Scuse
lunedì 12 aprile 2010
L'AC Morsano si rinforza con Huntelaar
domenica 11 aprile 2010
Morsanismi: gli "Event Squatter" ovvero i fenomeni da rinfresco
Quando si fanno degli eventi gratuiti, ovvero che si basano puramente su offerte libere per la copertura delle spese, praticamente le "offerte libere" non raggiungono mai entitá tali da riuscire da sole a coprire le spese. In altre parole, immancabilmente si registra una perdita economica (piccola o grande).
Questo in contrasto con gli eventi dove viene richesta non un'offerta libera bensí uno specifico ammontare, spesso sottoforma di biglietto d'ingresso o di prezzo delle cibarie o dei beveraggi o quota d'iscrizione.
Questo lo si nota a tutti gli eventi paesani "ad offerta libera". Non ci credete? Beh, pensate ad un evento ad "offerta libera" qualsiasi e chiedete agli organizzatori com'é andata con le offerte...
sabato 10 aprile 2010
Il titolo "Io & Holga (insieme a Morsano)" come nasce?
I protagonisti siamo tre: io Holga e Morsano. Mi piace ricordare una canzone di Fabrizio De Andrè "Bocca di Rosa" dove una donna di facili costumi destabilizza un paesino...
Qui di primo acchito potrebbe sembrare l'arrivo di una nuova procace badante o di un'altra donna come Bocca di rosa; invece no, Holga è solo una fredda plastica che comunque nel suo piccolo sa far parlare di sè, vede le cose alla sua maniera e movimenta un po' le cose.
venerdì 9 aprile 2010
What's up Morsan? Raising Awareness
giovedì 8 aprile 2010
Ideona del Mese: Legare gli Stipendi dei politici al reddito medio dichiarato dagli italiani al fisco (tiè)
mercoledì 7 aprile 2010
Morsanismi: Depomodorizzazione
Il neologismo morsanico del momento è… “depomodorizzazione”.
Il concetto fa riferimento ad un principio enunciato, sempre nel salotto buono paesano, qualche anno fa sugli allora astri nascenti della politica nazionale: i partiti ambientalisti altrimenti detti “i Verdi”. La frase era questa: “per me i Verdi sono come i POMODORI: prima sono VERDI e poi sono ROSSI!”
Il che faceva riferimento alla loro contiguità ideologica con la sinistra.
Se è vero che la storia è maestra di vita, i Sartori ed i Bobbio de noantri, non si sono lasciati perdere l’occasione per riprendere questo enunciato del passato ed applicarlo ai recentissimi sviluppi della politica nazionale. Dopo la valanga di consensi della Lega Nord alle elezioni regionali con i leghisti Cota e Zaia diventati rispettivamente i presidenti della regione Piemonte e Veneto, è apparso subito evidente che la Lega ha fatto presa sul voto operaio, a suo tempo di completo appannaggio del Partito Comunista Italiano (PCI).
E qui la mente raffinata coglie le sfumature: il voto dell’allora PCI, il “voto ROSSO”, ora è diventato voto della Lega, “voto VERDE”.
Ecco quindi la depomodorizzazione dello scenario politico nazionale.
Da qui poi si possono diramare ulteriori espressioni di grande efficacia politica quali “depomodorizzare i campi e le officine”, “l’osteria ‘Al Bon Tajut’ è frequentata da operai depomodorizzati”, “educarne uno per depomodorizzarne cento” e così via.
martedì 6 aprile 2010
Pasqua 2010: le discussioni pasquali dei Morsanesi
Un concentrato di occasioni per incontrare gente e parlare del piu’ e del meno.
Ovviamente, nel caso delle funzioni religiose, dopo che queste sono debitamente terminate e le porte della chiesa chiuse. Ci mancherebbe!
Dunque, di cosa hanno discusso i morsanesi in quest’abbuffata di socialitá pasquale?
Ci siamo informati e ad una prima spolverata di argomenti questi quelli che abbiamo rilevato:
- Le elezioni regionali: l’affermazione della Lega e la bagarre pre-elettorale
- Poveri a Morsano: ci sono o no?
- Come sono cambiate le giovani donne al giorno d’oggi in base a quello che si vede in paese
- L’Udinese: forse si salverá
- Lo scandalo della pedofilia nella Chiesa: colpevolisti ed innocentisti.
- L’Italia di Lippi specchio della nazione: reparto geriatria?
- Polemiche paesane assortite
- I centri commerciali pieni in barba alla crisi
- I ristoranti che sembrano sempre pieni in barba alle lamentele di tutti
- I politici e le escort: chi se frega o no?
- L’America grande Satana o grande Santana?
- OGM si OGM no
Dimentichiamo qualcosa?
sabato 3 aprile 2010
3 Aprile Festa della Patria del Friuli: 933 anni dopo...
Tuttavia é fondamentale distinguere tra realtà ecclesiale e realtà politica-territoriale. Come realtà ecclesiale, il Patriarcato di Aquileia è stato la più grande diocesi e metropolita ecclesiale di tutto il medioevo europeo. La seconda dignità dopo Roma.
venerdì 2 aprile 2010
Affinitá Morsaniche: Morsang-sur-Orge
La nostra ricerca oggi si ferma a Morsang-sur-Orge. Come sapete in friulano si dice che "Morsan no ie une vile ma une ponte di citat"; ebbene, Morsang invece é proprio une vile, tanto che nella lingua locale é definita "Ville de Morsang". Dove non arriva il Friulano c'arriva il Francese.
Di Francia infatti si parla, perché i nostri cugini d'oltralpe di Morsang, si trovano a 21 km a sud di Parigi "dans le département de l'Essonne et la région Île-de-France".
Insomma, un posto degnissimo del nome che porta.
View Larger Map
giovedì 1 aprile 2010
Centro "Multicomplex 252" sulla Napoleonica: Via Libera della Regione.
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