Così inizia un suo lungo thread su Twitter il Prof. Fabio Sabatini, Associate Professor of Economics and Chair of the European PhD in Socio-Economic and Statistical Studies alla @SapienzaRoma nonchè Fellow alla @IZA_bonn ed alla @SU_HSE.
PRIMA DI ANDARE OLTRE, leggete questa sua analisi (messa in parole semplici) su come, di fatto, ci troveremo in una situazione per cui l'Italia si (auto)porrà al di fuori dell'Euro: "Forse non avete capito che abbiamo compiuto un 1° passo formale verso l'uscita dall'€".
Qui non abbiamo interesse a discutere di politica nazionale. Parliamo invece di cosa fare a Morsano in preparazione dell'aumento dell'IVA (o di una creativa "raccolta" di 30 miliardi entro l'autunno e di cui, ad oggi, 17 giugno 2019, nessuno parla... boh!?!) e soprattutto cosa fare non appena la tempesta finanziaria si scatenerà. Perché si, con questi chiari di luna, si scatenerà.
Qui le teorie sono variegate:
- Smobilitare i depositi in Euro e investire in mattone perché, sebbene sotto la pressione indiretta dello Spread (che più alto è, più indirettamente comprime il valore degli immobili) e con l'inevitabile crollo del potere d'acquisto della nuova moneta, il Pesos Italico, l'immobile comunque lì è e li resta. Vero che potrebbero esserci dei risvolti fiscali importanti ma sempre meglio che perdere tutti i risparmi per una svalutazione orrenda o l'azzeramento dei titoli di Stato. PS fatevi la casa delle vacanze che avreste sempre voluto farvi.
- Smobilitare i depositi in Euro e portare (subito) più Euro possibile in un deposito in Euro all'estero. I conti esteri sono un toccasana per chi può aprirli (anche online). Potrebbero venire toccati da una tassazione speciale ma almeno i vs depositi in Euro sarebbero salvi e non svalutati (un venerdì sera qualsiasi). Per inciso, l'Austria ha belle colline e simpatiche montagne rocciose.
- Tenere i conti in Euro in Friuli e pregare la Madonna. Secondo molte anziane del paese, male non fa. Investire qualche Euro in ceri votivi potrebbe aiutare sicuramente da un punto di vista psicologico. Il che, in tempi di crisi, non è poco.
Se non siete economisti (ovvero "professori ordinari di economia con una corposa e documentata produzione scientifica" non perdetevi d'animo e suggerite pure le vostre idee di finanza creativa, già ampiamente testate al bar, in questo gruppo: "Sei di Castions di Strada se..." (dai che mandiamo in bancarotta il Paese Vicino!)