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Si parla di innalzare l'età pensionabile però nessuno ne vuole sapere. Stanno parlando di togliere il riconoscimento del periodo di servizio militare ai fini pensionistici così come si parla di togliere il riconoscimento del periodo di università.
La posizione di "tutti meno uno" è che i diritti acquisiti, la pensione a 60 anni, i 40 anni di contributi sono diritti inalienabili dell'uomo scritti a fuoco nell'immaginaria carta dei diritti universali dell'italiano medio. Stare 30 anni in pensione (dai 55 anni agli 85) è un diritto che la categoria di maggioranza degli iscritti ai sindacati, i pensionati appunto, giustamente persegue con tutte le forze.
La posizione di "uno e basta" è che oggi si vive più a lungo di sempre, i 60 anni sono i nuovi 50 anni, si è vecchi a 90 anni visto che grazie al Viagra ci si dà dentro anche ben otlre i 70, è un fatto scientificamente provato che in media uno restiste in pensione 55 mesi poi si ammala o muore probabilmente perchè la vita perde di significato se ancora in forze ci si ritrova a dover passare tutto il giorno di fronte alle machinette del video-poker o comunque il fisico si deteriora rapidamente se d'un colpo non è sottoposto più agli stimoli intellettuali e fisici che subiva durante il lavoro, il senso di inutilità sociale aumentapoi il disagio psicologico. Di fronte a tutto ciò, che problemi ci sono ad innalzare l'età pensionistica a 70 anni per tutti e festa finita?
E con i diritti acquisiti in testa, con la colpa sempre delle altre categorie e con la ferma convinzione di non dover mai fare un passo indietro perchè sono gli altri che sbagliano, il dibattito continua...
17 commenti:
Caro Vitellozzo ecc. ecc., la invito a farsi una risata ritenendola un giovane incline al gusto della vita come me
http://www.ilgiornaledelfriuli.net/varie/marlowe-il-pollo-acquatico-e-lisola-di-frank-spada-a-rovescio-e-di-traverso-di-alberto-di-caporiacco/comment-page-2/
Cordiali saluti.
ps - tutto vero, eh!
Bisognerà avvisare il tumore del colon, l'infarto e la prostata che non si sono accorti dello sfasamento. Davvero interessante pensare ad un muratore di 70 anni sul tetto di un condominio o a un neurochirurgo della stessa età impegnato in un interventi di alcune ore.
OK, l'ironia aumenta la vita per cui grazie largo ai giovani. I soldi per le pensioni non ci sono. O avremo una schiera di poveri che se gli viene il tumore al colon muoiono sotto un ponte oppure gli tocchera' lavorare di piu'. Neurochirurghi di 70 ce ne sono gia'. Muratori pure, solo che oggi lo fanno a nero o ristrutturano la casa dei figli. Se hai soluzioni migliori per gestire la crescita della speranza di vita e la mancanza di fondi per finanziare le pensioni, siamo tutt'orecchie...
grande Frank!
I conti dell'imps non sono così male è il resto del sistema che drena anche da lì le risorse e che bisogna cambiare. Ci saranno pure primari di neuro chirurgia di 70 anni magari anche arzilli ma qui si parla di "tutti" i neurochirurgi e "tutti'" i muratori. Per quanto riguarda l'ironia prova a pensare allo screening della regione sul tumore al colon che viene fatto ai cinquantenni, mettici vicino altri vent'anni e immagina quanti altri screening dovresti fare e per quante altre patologie, sul tetto col catetere? Per non parlare delle girnate di malattia destinate ad aumentare per il, naturale, declino dell'organismo. Di solito quel tipo di discorsi li fa chi lavora dietro una scrivania magari col climatizzatore, le soluzioni che dovrei portare non sono certamente quelle di far morire la gente sul lavoro perchè dobbiamo pagare le super pensioni ai privilegiati '"mai usurati".
Che ci siano lavori usuranti è un fatto. Sulla salute dell'INPS sei male informato. Ora i conti sono a posto per pagare le pensioni di chi è in pensione oggi. Quando i trentenni di oggi andranno in pensione (in media tra 35 anni), con il sistema contributivo e non più con il sistema retributivo, i conti torneranno colo nella misura in cui la pensione sarà commisurata al valore dei fondi versati. Se un muratore riesce a versare abbastanza fondi per andare in pensione a 55 anni non ci sono problemi. Andrà in pensione a 55 anni. Altrimenti se ne faccia una ragione che prima dei 65 non riuscirà ad andarci. In Italia s'è provato a parlare di tempi diversi per lavori usuranti ma poi i sindacati erano insorti ed avevano messo dentro ogni sorta di lavoro incluso il barista. Ovvio che i lavori d'ufficio usurano meno. Bene. Inizmo con i 70 anni per chi fa lavori d'ufficio. Neanche una piega. Si può anche calcolare la speranza di vita dei diversi mestieri e stabilire età pensionabili minime. Sai perchè non si farà mai? Perchè in Italia tutti non hanno voglia di fare un cazzo, meno si lavora meglio è. Gli Scandinavi, tanto cari ai nostri sindacati quando c'è da pontificare sul modello nordico di welfare, sai a che età vanno in pensione? Muratori compresi? Amen.
è il resto del sistema che drena anche da lì le risorse e che bisogna cambiare....
quindi niente piuà cassa integrazione? Corta corta la copertina eh?
in Svezia làetaà pensionabile eà 65 anni sia per gli uomini che per le donne (parita' di eta' pensionabile, che bestemmia!)
vedo che l'Italia spende il 13,80% del PIL per le spese previdenziali. La media UE e' del 10%
Premesso che non si capisce se è un dialogo a due o cosa, comunque vedo che la cosa si sta articolando in modo sensato e che il metodo: 'a brigante, brigante e mezzo' funziona. Il testo del post era un tantino grezzo e meritava un approfondimento. Grazie a Svezia per l'informazione puntuale, 65 non sono70 e non ho mai fatto riferimento ai sindacati, i quali fanno il loro lavoro (bene o male a seconda degli interessi di chi commenta) mentre altrettanto non si può dire dei leggislatori, tra l'altro il post era partito con considerazioni relative all' etá anagrafica e alla salute, fatte virare, per confermare la tesi 70, sull'aspetto finanziario e contributivo, chiaramente tutti i giovani (in buona parte precari), che entrano nel mondo del lavoro dai 25 in poi, avranno difficoltá a raggiungere dei tetti contributivi significativi e saranno costretti a lavorare fino alla consunzione.
Qui ognuno parla per se e siccome siamo tutti italiani preferisco continuare a pensare che ci sono più categorie di persone, non solo furbi e sfaticati.
il post fa il suo dovere che é quello di attrarre visitatori anche di sabato, Siamo a quota 85 visite oggi, dovere assolto con lode.
per capirci, le pensioni di anzianita' esistono solo in Italia e forse in un paio di altri paesi sfigati. Hai lavorato 40 anni e hai iniziato a 16 anni? bene, pero' se a 56 anni non hai versato abbastanza, la pensione sara' misera anche se ci puoi andare. Funziona cosi. Nella stragrande maggioranza delle nazioni mondiali, le pensioni di anzianita' non esistono e si va in pensione a 65 anni. Punto. Vai prima solo sel il tuo fondo pensione e' aprticolarlmente ricco e se la borsa e' andata bene ed il fondo e' cresciuto di conseguenza. Senno' continui a lavorare. O cosi' oppure chiediamo alla Camusso come fare, di certo un asso nella manica ce l'ha...
per largo ai giovani: se ci sono piu' categorie il legislatore mica puo' legiferare per tutte le categorie. Si fanno regole generali e pobon. PS Il mio paron lavora in azienda ed ha 76 anni...
Il paron lavora a 76 anni perché lo vuole fare non perché vi è obbligato dalla normativa. I leggislatori invece fanno proprio delle leggi per le categorie (vedi farmacisti e avvocati) quando non le fanno per loro medesimi (tipo ad personam).
legislatore una "g"
si puo' lavorare anche fino a 70 anni perché il fondo pensione ha subito una flessione dovuta ad un andamento negativo delle borse. L'andamento della borsa influenza l'ammontare della pensione che uno potra' comprarsi con il sistema contributivo. I titoli comprati dai fondi pensione sono quotati in borsa.
I conti dell'INPS sono in forma splendida, complimenti "Largo ai giovani" per la puntuale analisi.
Qui quello chye ho trovato:
Nel 2009 l’INPS ha avuto un avanzo di 7.9 miliardi di euro però, udite, udite... l’Inps nel 2009 ha avuto uscite pari a 268.6 miliardi contro entrate contributive sono state pari a 148.5 miliardi.
Il resto sono trasferimenti dal bilancio dello Stato per 83 miliardi. Il risultato resta quindi in rosso per 83 miliardi togliendo ai quali i 7.9 miliardi di avanzo si arriva ad un deficit dell’INPS di 75 miliardi.
Pace e bene.
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