Detta brutalmente la pensione sarà modesta ma è in gran parte regalata dalle giovani generazioni che non saranno così fortunate.
La spesa per la protezione sociale in Italia NON è bassa e NON è inferiore alla media
europea:
a) su un totale di spesa pubblica pari a 801 miliardi (bilancio 2012),
comprensiva della mostruosa spesa per interessi di 86,7 miliardi (quasi l’11%
della spesa totale), la spesa per pensioni, assistenza sociale e sanità è stata
pari a 392,4 miliardi cioè il 49% dell’intera spesa;
b) anche calcolando
l’incidenza della spesa sociale sul Pil secondo la metodica Eurostat, per
l’Italia tale rapporto è pari al 29,7% rispetto alla media dei 28 Paesi pari a
29% e quella a 15 Paesi pari a 29,8%. Si noti che nel totale della spesa il
nostro Paese dichiara zero per la casa (siamo gli unici assieme a Croazia,
Bulgaria Estonia, Lituania, Slovenia, Serbia, Romania e Portogallo) e non riesce
a contabilizzare buona parte della spesa sociale degli enti locali; calcolando
queste due spese l’incidenza sul Pil aumenterebbe di circa 1,2 punti, facendoci
diventare tra i «più generosi» d’Europa.
(tratto da Corriere.it - Protezione sociale, Milano, 29 dicembre 2014 - "I falsi miti sulla previdenza in Italia". Spendiamo troppo e spendiamo male)
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