I morsanici che si son riprodotti nella passata decade e mezzo sanno bene che preadolescenti ed adolescenti amano giocare ai videogiochi.
Consoles, tablet, PC, smartphone, laptop son tutte piattaforme sulle quali la gioventù impara il valore del rincoglionimento che poi, raggiunta la maggiore età, potrà esprimersi alle urne con l'elezione della solita sfilza di statisti che da trent'anni a questa parte, in un'Italia che è sull'orlo del precipizio, stanno facendoci fare grandi passi avanti.
In questo contesto, dopo il furore di Minecraft, gioco che è una sorta di Lego elettronico in cui i giocatori si sbizzarriscono costruendo palazzi e fortificazioni, è nato Fortnite.
Cos'è Fortnite?
Si tratta di un videogioco di strategia e sopravvivenza dove l’obiettivo è riuscire a sopravvivere, e, qui la cosa più importante, dovrai aiutare gli altri giocatori. Si, perchè Fortnite è un videogioco cooperativo e non individuale!
Grazie ad internet gli utenti sono incoraggiati a formare squadre di 2-3 o 4 giocatori connessi online per interagire in audio e muoversi in maniera coordinata sulla mappa del gioco e quindi raggiungere l’obiettivo del gioco. Un po' come essere dei soldati su un campo di battaglia con un auricolare che connette tutto il plotone via radio. Presente le forse speciali che si vedono al cinema?
Ecco, oltre al dilettevole, qui scatta l'utile.
Questo tipo di gioco cooperativo permette di imparare e praticare l’inglese quando i giocatori formano le squadre con componenti di altri Paesi, potranno comunicare in tempo reale in inglese, entrando in contatto con diversi accenti, espressioni e termini specifici del gioco ma anche della lingua.
Ci sono già esempi di ragazzini morsanici in contatto con amichetti inglesi o con i figli di cugini emigrati in Canada o Francia.
Sarebbe interessante se la cosa diventasse un modo più o meno istituzionalizzato per far esercitare i ragazzi all'inglese parlato con dei madrelingua...
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