venerdì 23 agosto 2019

La tomba di due partigiani di Castions di Strada


Un interessante caso storico è emerso da una visita al cimitero di Castions di Strada da parte di un nostro paesano sempre attento alle vicende storiche locali.

Entrando si nota una tomba che racchiude le spoglie di due partigiani. Da una lettura delle rispettive lapidi, si evince come uno fosse stato un partigiano aderente alla Brigata "Osoppo" i cui volontari avevano ispirazione laica liberale o socialista e/o cattolica, ed uno alla Brigata "Garibaldi" organizzata dal Partito Comunista Italiano.

Come mai due partigiani di due orientamenti così diversi nella stessa tomba?

Si possono fare diverse ipotesi e probabilmente negli archivi comunali o parrocchiali c'è la risposta. Per ora, dalle prime informazioni raccolte, si conclude che nel ,dopoguerra, avendo l'ANPI (o anche l'Amministrazione Comunale) a disposizione le spoglie dei due, da qualche parte del cimitero, decise di fare loro una tomba nuova e comune sepoltura.

Il posto dove sono ora collocati è di -relativamente- recente individuazione cimiteriale; infatti, le spoglie vecchie - magari come le loro - o quelle senza parenti o di cui si ignora la provenienza sono da sempre state collocate sulle pareti del muro di cinta cimiteriale. Da tempo però, questa pratica non si adotta più.

Quindi, è plausibile che si sia ritenuto di compiere un gesto di natura "politica", unendoli in un'unica sepoltura.

Resta da chiarire chi può aver pagato il posto, la tomba e i lavori. Non è nemmeno dato sapere quale fosse la collocazione cimiteriale prima di allora e come la pensassero i parenti. 

5 commenti:

Anonimo ha detto...

La situazione attuale è già complessa, pensate che andare a dividere le cose del passato giovi a qualcosa? Lasciateli riposare in pace senza dividere chi ha combattuto il fascismo. I fascisti di ieri come quelli di oggi vanno fermati, sempre. Viva la democrazia è viva l’Italia.

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Anonimo ha detto...

Alla luce delle tensioni mai sopite (da quanto si legge sui giornali) nel clima di Porzus, la domanda va articolata: metterli assieme si tratta di una forzatura del dopoguerra dettata dal politicamente corretto dell'epoca o il clima di Porzus non arrivò mai qui in zona?

Anonimo ha detto...

Se in paese nessuno ha sollevato questioni e ad momento non si riportano questioni vuol dire che a tutti andava bene così e qui le divisioni tra fazioni antifasciste non si son fatte sentire. O quantomeno non erano tali da essere sentite come un problema insormontabile.

Pilon ha detto...


arturo è il fratello di mio nonno, è morto per una pallottola in testa scendendo dall'autobus a guerra finita...

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