Si parlava di storia in bar quando un nordista, di ritorno da un incontro di partito, ha sollevato la questione del Rubygate dell'800: la cugina di Cavour che divenne amante dell'Imperatore di Francia, Napoleone III alla tenera etá di 19 anni. Per qualche ragione a quelle riunioni menzionano spesso la storia della contessa che si vantó piú volte di "aver fatto l'Italia".
Al che la discussione si é subito scatenata sui paralleri tra la questione delle avventure sessuali della giovanissima contessina classe 1837 con l'imperatore classe 1808 (29 anni di differenza) e quello che si legge sui giornali ai giorni nostri.
La contessa Virginia di Castiglione (detta "Nicchia") fu spedita a Parigi in missione "di persuasione" dal cugino, il conte Camillo Benso di Cavour, per ingraziarsi Napoleone III e favorire la causa dell'espansione di casa Savoia nel resto d'Italia, generalmente indicata come Unitá d'Italia.
Gli incontri della contessa di Castiglione con Napoleone III.sembra siano avvenuti tra il 1856 e 1857 (quando aveva 19 e 20 anni), avvenivano regolarmente due o tre pomeriggi alla settimana. Le cronache del tempo ci dicono come Virginia si vantava di non avere mai indossato due volte lo stesso abito e ne aveva a centinaia. L'imperatore s'intratteneva con lei parlando dei problemi dell'Italia, intanto si deliziavano con piatti raffinati.
La questione é che le cose sono sempre uguali e gli imperatori di allora e quelli di oggi, apprezzano la compagnia di ragazze avvenenti e molto giovani.
Cosí ha sentenziato il bar.
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1 commento:
Nicchia, più che aver fatto l'Italia, s'è fatta l'Italia!
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