Una sconfitta per 4-0 dopo 3 pareggi consecutivi.
Il caso scoppia perché stride con la situazione della squadra. Per la prima volta l'AC Morsano puó contare su 30 giocatori, in genere molto validi. Sono cosí tanti che il giovedi il mister deve fare le convocazioni per il sabato e chiamare "solo" 15 giocatori constringendo gli altri 15 ad assistere alla partita dal chiosco.
L'allenatore é valido. La partecipazione agli allenamenti é numerosa. C'é un nuovo presidente che porta con se finanziamenti per tute, giubbotti, maglie ed una muta nuova di zecca.
Tutte le carte sono in regola per una stagione da primatisti. E invece no, 4 partite e neppure un gol segnato, 3 soli punti e immancabile posto nelle retrovie della classifica.
Negli anni passati c'era meno gente tanto che in alcune partite, tra malattie e cause di lavoro, ci si presentava in 12. C'erano meno fondi, meno sponsor, meno giocatori, un allenatore meno sofisticato... eppure si vinceva.
Sta iniziando a sorgere il sospetto che il segreto di tutto sia il cuore. Se una squadra ha cuore, passione e voglia di vincere come gruppo, ce la fa. Lo spogliatoio funziona, il pubblico si appassiona, i gol si segnano.
Peró se i giocatori s'innervosiscono perché per giocare c'é una forte competizione e poi scaricano il nervosismo tra di loro con critiche e rivalitá, lo spirito di gruppo va a farsi friggere.
Come sempre, Morsano é fonte di filosofia di vita: questa situazione é una metafora di come le cose possono andare male quando tutte le carte sono in regola e di come possono andare bene anche quando le carte non sono in regola.
Succede cosí anche in altri ambiti. Solo che adesso la situazione si fa grave per l'AC Morsano.
Forse portare la squadra in ritiro farebbe bene. Dove? Castelmonte potrebbe essere un'opzione perché in certe situazioni chi ha gambe ha anche bisogno di esserci con la testa e con lo spirito.
1 commento:
Ma no i periodi bui succedono..
Basta non arrendersi e comunque fare sport perchè piace.
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