Il dibattito é molto friulano in natura. In Friuli si tende ad avere una mentalitá volta alla concretezza, al "fare" le cose piuttosto che teorizzarle o alle "chiacchere". questo si riflette (o ne é il riflesso?) del tipo di produzione che si predilige, cioé la costruzione di cose fisiche e tangibili come sono le manifatture (mobili, meccanica, chimica ecc.). In giappone si chiama "
Monozukuri" e questo blog ne aveva giá parlato (vedi
La “Monozukuri” Friulana: Se lavorare è fare “cose” piuttosto che “servizi”).
Tra le aree"soft" e "non tangibili" ci sono i servizi o il terziario piú o meno avanzato. Tuttavia, questo tipo di rapporto tra tipi di produzioni nel discorso che si faceva al bar, é stato trasferito alle caratteristiche personali, ovvero, del bilancio tra "saper fare" e il soft "saperla raccontare".
La battaglia nel mondo del lavoro é sempre tra "competenze" e "saperla raccontare". Ovvero, tra quello che effettivamente si sa e la fuffa.
Al che la platea appoggiata al bancone s'é divisa in due filoni:
- quelli che ritengono che é meglio saper fare le cose e che saperla raccontare, soprattutto in tempi i crisi in cui ogni lavoratore é pesato fino all'ultimo grammo per l'apporto che dá ad un'impresa. Per dirla con Lucy Kellaway "
Competence beats confidence every time at the office"
- e chi sostiene che é ora che i friulani imparino a raccontarla e sappiano vendersi meglio di quanto sanno fare le cose visto che il mondo é sempre piú in mano ai raccontatori che ai produttori. Non serve saper produrre se poi non sai vendere e non serve avere titoli se non sai venderti. Un esempio sono le mele prodotte nella bassa friulana contro le mele di altre zone d'Italia che grazie al marchio ed alla pubblicitá finiscono con l'essere sul mercato a prezzi molto maggiori pur avendo caratteristiche simili alle nostre. A essere produttori che la san raccontare meglio...
...e il dibattito continua
PS secondo un recente libro di un professore alla UCL di Londra, "Confidence" del prof. Tomas Chamorro-Premuzic, é meglio non avere troppa fiducia nei propri mezzi perché si tramuta in arroganza. meglio essere timorosi e quindi un po' ansiosi, il che porta a valutare ogni singolo dettaglio di un progetto e a farlo molto bene perché ci pensano di pi ed analizzano ogni dettaglio, Non significa avere dei complessi d'inferioritá bensí una solida dose di realismo. Quindi meglio focalizzarsi meno su se stessi e sulla costruzione dell'auto-fiducia narcisistic e guardare di piú al costruirsi una competenza. Il fatto che nelle classifiche della scolarizzazione l'Italia faccia schifo non lascia sperare in un futuro di felici competenze.