Ad oggi, nel 2016, nelle processioni che ancora si svolgono nelle feste del santo patrono in molti paesi del Friuli, si nota come uomini e donne sfilino separati. Le processioni esistono da sempre, dall'epoca medievale alle rogazioni nelle campagne giunte fino agli anni Sessanta.
Tuttavia, le "processioni", soprattutto celebranti la Madonna e figure di Sante donne, fioriscono nella Francia di fine Ottocento in concomitanza con la diffusione del Socialismo (ateo ed anticlericale). Diffusione che la Chiesa vuole arginare e quindi punta sulle donne di casa affinchè tenessero in riga gli uomini di casa, operai e contadini, esposti alle teorie degli attivisti socialisti.
Quale miglior modo di stimolare la verve religiosa delle donne che coltivare e far diffondere il culto di figure mistiche femminili? Da allora le processioni si moltiplicarono fino a raggiungere l'apice in termini di diffusione e partecipazione negli anni Cinquanta del secolo scorso.
Oggi, la partecipazione alle processioni è molto minore e anche nei piccoli paesi non c'è più il senso di festa che le circonda che c'era un tempo. Comunque ancora si celebrano ed ancora resistono alcuni riti particolari come ad esempio, la divisione tra uomini e donne nell'ordine di sfilamento.
Gli uomini davanti alla processione, poi il parroco con i chierichetti ed il coro ed infine le donne. Da qualche decessio assieme alle donne ci son anche qualche marito o fidanzato però resta che nel gruppo di testa ci son solo e sempre uomini cui di solito è demandato portare i pennoni e la croce.
Perchè c'è la separazione e perchè non viene attivamente sconfessata? Vista da persone di altre religioni com'è interpretata la cosa?
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