venerdì 30 ottobre 2009
Ieri abbiamo vissuto un evento epocale
Il 29 ottobre è anche una ricorrenza importante perchè, ieri appunto, tutti i siti internet ospitati sulla piattaforma gratuita "geocities" sono stati chiusi. Infatti, Yahoo, azienda che già da anni ha rilevato Geocities ha deciso di chiudere il servizio di hosting gratuito.
Perchè l'evento è importante per Morsano ?
Era il 1995 e in paese c'erano solo 3 persone con un'email (provate ad immaginare chi fossero). Erano gli anni che poi passarono alla storia come quelli della bolla di Internet. C'era entusiasmo per le nuove tecnologie tra i morsanesi universitari dell'epoca. Da qui si passò alla realizzazione di alcuni siti intenet ospitati proprio da geocities.
L'idea era quella di dare visibilità al paese prima che tutti si buttassero sul carro della comunicazione digitale. Si voleva essere i primi e che il paese fosse il primo.
Così nacquero in successione dal 1997 al 1999:
- www.geocities.com/morsano
- www.geocities.com/alpini_morsano
- www.geocities.com/presepe_campeot
- www.geocities.com/lis_mascaris
- www.geocities.com/paviottiphoto
Seguirono poi altri siti sempre su temi paesani.
Con gli anni sempre più morsanesi entrarono (con molto scetticismo ed una velata tecnofobia) nel mondo digitale. All'inizio di questa decade si decise di migrare i siti su domini a pagamento (http://www.morsanodistrada.it)/ così già da tempo, geocities era stata abbandonata.
Però il ricordo di quegli anni in cui ci si ritrovava a creare pagine web su geocities e sapere che eravamo i primi nella zona, gasa ancora. Poi la bolla si sgonfiò ed anche i siti paesani sono rimasti fermi per anni in attesa che qualche anima pia si offra volontaria per modernizzarli... forse succederà al prossimo 29 ottobre.
giovedì 29 ottobre 2009
Voto al Gazebo: anche a Morsano Bersani le suona (e le canta)
Molti votanti canticchiavano questo motivetto: "Ma non pensarmi più, ti ho detto di mirare l'amore spacca il cuore. Spara! Spara! Spara, Amore! Ma non pensarmi più, che cosa vuoi aspettare? l'amore spacca il cuore. Spara! Spara! Spara, dritto qui... "
Inevitabile che seguendo le direttive dei Morgan regionali vincesse Bersani anche qui da noi.
In bar, molti hanno discusso sul perchè il popolo sia andato avanti a votare il personaggio romagnolo.
Alcuni sostenevano che in fondo è sempre la solita musica mentre altri si mostravano sostenitori del liberismo neo-melodico di cui si fa portavoce, o meglio, cantautore.
Comunque sia, all'ombra di San Pellegrino delle Alpi ha vinto Bersani. Ma le sfide più importanti si terranno in seguito a livello nazionale a San Remo.
Smarrito un cane: chi l'ha visto?
martedì 27 ottobre 2009
Il Dramma Botanico che il Paese vive in questo momento
venerdì 23 ottobre 2009
Sprechi: Medicine non usate, Morsano ne getta €60.000 nell'immondizia ogni anno
Mentre circa metá dei 4 miliardi é rappresentato da medicinali che scadono nei magazzini degli ospedali (vedi Così gli ospedali buttano medicine per 2 miliardi) ergo, circa 30,000 euro per l'intera Morsano, i restanti 2 miliardi, ergo i restanti 30,000 euro per l'intera Morsano, sono il frutto di un principio molto semplice: il principio del prendi 10 butti 2.
Quando il morsanese medio deve curarsi, prende un pacco di 10 pastiglie, ne consuma 8 e guarisce peró le rimanenti 2 finiscono nel bidone delle immondizie (anche con largo margine prima della data di scadenza). Stessa cosa per gli spray e gli sciroppi che molte volte finiscono nel casonetto ancora pieni a metá. Poi ci sono medicinali che vengono comprati in quantitá industriali (3/4 scatole) mentre poi se ne usa solo una minima parte ed il resto finisce... beh, giá lo sapete.
30.000 euro sono tanti. Questa cifra tiene conto anche del fatto che tante medicine costano quasi nulla all'utente finale ma il conto finisce sul tavolo del Ministero delle Salute che paga o dá un sussidio per certi farmaci(specialmente i piú costosi).
La domanda morsanica da 30,000 euro é: non esiste un sistema per recuperare i medicinali non usati (e non ancora scaduti) e metterli a buon uso?
In fondo, una pastiglia di antibiodico che mi avanza nel cassetto mi é inutile ma se se ne recuperano 30, magari negli ospedali del Terzo Mondo potrebbero trovare utilitá.
Esistono iniziative di raccolta intelligente o stiamo ipotizzando una gran cagata (anche senza pastiglie al gusto prugna)?
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Il Dilemma Morsanese: Vaccino Si, Vaccino No.
Oltre all’allergologo dell'articolo, giungono voci di medici di base di comuni limitrofi che apertamente sconsigliano di vaccinarsi.
Insomma sulla questione vaccino-si e vaccino-no tutti, esperti e meno esperti, hanno un'opinione.
Qualsiasi decisione i giovini morsanesi prendano, speriamo sia quella giusta.
Morsano Sotto Scacco dal Pericolo Puzzolente
L’inverno ormai alle porte ha già portato le prime difficoltà. Una tra le più fastidiose ed irritanti: la consueta INVASIONE.
Quando Dio ha inventato queste bestie, si è dimenticato di spiegare all’uomo COMUNE il perché.
Solo la genialità morsanese ha trovato il modo di utilizzare questi INUTILI E FASTIDIOSI ANIMALI a proprio vantaggio. Complice forse qualche vecchio film di 007, in cui venivano sfruttate le doti delle bestiole per fini bellici. Ecco quindi che a Morsano sono nate le PETEZ-BUDIESIS, nuova forma di animale petecioso, utile ai fini ludici, politici e del buon spritz. Ma non solo.
Ammaestrate a dovere dai soggetti piu capaci, sono in grado di essere un arma micidiale contro i nemici più terribili. Liberate in Paese, le Petez Budiesis si posano ovunque ci sia un gruppo che parla, sparla o beve un tai.
giovedì 22 ottobre 2009
Olimpiadi 2020: Morsano ci crede!
mercoledì 21 ottobre 2009
Elogio del Posto Fisso, anche a Morsano?
In assenza di provvedimenti governativi in merito ed in assenza di disegni di legge presentati in parlamento si puó solo dedurre che sia solo una frase per stimolare un po' di dietrologia sul perché e percó sia stata proferita.
Fatto sta che il giovine morsanese s'é subito trovato di fronte ad un dilemma. Di che si sta parlando quando menziona il "posto fisso"?
Per molti é sinonimo di postro Statale. Per altri é sinonimo di contratto a tempo indeterminato. Per altri ancora é sinonimo di un mondo arcaico che non esiste piú.
I morsanesi che hanno avuto la fortuna di buttare decine di migliaia di euri nei corsi delle Business School (uazzagana!) hanno imparato ad essere indottrinati sul valore della flessibilitá. Ovvero, cambiare lavoro spesso, soprattutto all'inizio della carriera, é un valore aggiunto al proprio curriculum. Si fanno esperienze in ruoli diversi, si conoscono le dinamiche di diverse organizzazioni, si conoscono diverse culture aziendali. Poi, l'istruzione e la formazione professionale continua, lungo tutta la vita lavorativa, permettono di essere flessibili e poter cambiare professione anche in etá vicine alla pensione. [un grazie a Confindustria per averci imprestato il vocabolario nella stesura di questo paragrafo]
Poi c'é chi legge nella parola "flessibilitá" il concetto di "precarietá" ovvero, contrapposto al "contratto a tempo indeterminato".
Tuttavia, a meno che non si tratti di un'economia pianificata, il contratto indeterminato é un fuoco fatuo visto che é sotto pressione ad ogni crisi economico-aziendale (vedi Safilo a Precenicco, o ABS a Cargnacco, o Friudis a Pradamano etc.). Quindi cosa c'e' di fisso nel contratto indeterminato nel settore privato?
Gli unici ad avere un posto veramente fisso sono gli Statali. Illicenziabili (Brunetta ci dice che ad Agosto le assenze sono di nuovo su del 22% rispetto all'anno precendete).
Forse si sta dicendo ai Morsanesi che devono mettersi in fila per un concorso pubblico?
martedì 20 ottobre 2009
Tutta l'Italia cammina col Morsano. Per dimostrarlo, s'indossano i calzini con i colori sociali
Ma non finisce qui! Cornuti e pure mazziati: la squadra non ha neppure segnato i gol dei pareggi, incredibilmente tutti frutto di autoreti avversarie.
lunedì 19 ottobre 2009
Premio Sandro Ciotti: beh, allora...doveva vincerlo la Curva Chiosco di Morsano!
giovedì 15 ottobre 2009
Un momento di pausa
martedì 13 ottobre 2009
Stoccolma discrimina Morsano! Questo Premio Nobel sarebbe dovuto andare a...
Il merito dell prof.ssa Ostrom é quello di aver rivisto la teoria economica dell’ambiente definita “tragedy of the commons” (“tragedia delle proprietà comuni”).
In parole poverissime, la professoressa ha il merito di aver teorizzato la "terza via" tra Stato e il mercato quando ci siano situazioni in cui i beni comuni non sarebbero efficientemente gestiti né dallo Stato né dai privati - come invece vorrebbe la teoria economica classica dell'homo economicus. Infatti, ci sono casi in cui i beni comuni sono gestiti al meglio dalla democrazia partecipativa dove le persone si adoperano alla gestione di un bene della comunitá senza peró ricavarne un tornaconto economico diretto.
Ehi, Stoccolma, aspettate un attimo!!!
...ma la teoria alla base dell'idea di dare agli Alpini la gestione del parco giochi e del tendone comunale di chi é? E l'idea di far recuperare sempre agli Alpini la statua di San Pellegrino? E quella di dare in gestione il Polifunzionale al Circolo "Le Risultive"? E il realizzare la Porta di Luce tramite il Circolo? E il dare in gestione il campo sportivo all'AC Morsano?
In altre parole, le teorie ipotizzate dalla Ostrom erano giá applicate da noi da anni. Qui sorge il legittimo dubbio che, a conti fatti, il premio Nobel per l'economia 2009 sarebbe spettato di diritto ai nostri amministratori!
NOTA: nella foto l'ex sindaco Nardini ed il vice Strizzolo alla consegna della nuova tosaerba al Gruppo Alpini incaricato della manutenzione dell'area verde del parco giochi di Morsano.
Sciascia e il mondo del lavoro friulano
Bene. Ora abbiamo lo schema che ci aiuta a costruire una visione strutturata del mondo del lavoro friulano con particolare attenzione al tipo di mestieri disponibili...
Ci sono le Professioni, ovvero quelle per quali uno studia per un titolo specifico (laurea, diploma, certificato professionale etc.) ed in regime di libera concorrenza ottiene il posto, esercita il mestiere, riceve una remunerazione adeguata e gode di buona o ottima considerazione sociale. Le professioni in zona sono limitate, soprattutto quando i titoli di studio iniziano ad essere alti o numerosi.
Poi ci sono le mezze professioni o mezzi lavori. Quelle per le quali tocca adattarsi. Cioè uno o più degli elementi delle Professioni di cui sopra vengono a mancare: mansione sotto il proprio titolo di studio o sottopagata o con bassa considerazione sociale. Queste già sono numericamente molte di più delle Professioni.
Poi arrivano i lavoricchi. Questi sono ambiti professionali che danno titoli pseudo-altisonanti a chi le fa ma in fondo descrivono mansioni semplici semplici. Spesso mascherate da professioni ma alla fin della fiera sono robbetta. Generalmente i titoli tradizionali soccombono di fronte alla necessità di cambiare il nome al lavoricchio per farlo sembrare più politicamente corretto.
Arriviamo ai lavori da ruffiani. Questi sono quelli offerti ai raccomandati. L'ideale candidato deve essere decisamente incapace ed impreparato ma molto accondiscendente e preferibilmente celebroleso senza ambizione nè amor proprio. Come per i pigliainculo di Sciascia, "vanno diventando un esercito".
Infine il mercato del lavoro locale ti offre i lavoriquaquaraquà. Requisiti fondamentali sono il lavorare gratis o orrendamente sottopagati, possibilmente cancellare dal curriculum tre quarti delle qualifiche per non sfigurare, mansioni semplici ed elementari, ambizioni azzerate. Spesso sono mansioni inventate dal legislatore e non dal libero mercato. Spesso sono mansioni d'entrata nel mondo del lavoro ma finiscono per evolversi in nulla. Massima ambizione è quella di diventare lavoricchi. Purtroppo di lavoriquaquaraquà in zona ce ne sono fin troppi.
La fine della fiera: ci sono pochissime Professioni e le altre 4 categorie di lavori disponibili, purtroppo, sono la stragrande maggioranza. Questo ha delle profonde implicazioni per la mobilità professionale locale e per la crescita della società morsano-friulana. Anche l'ambito scolastico ed educativo ne risente; ma questo è argomento per un altro post.
PS Ringraziamo il segretario del PD Franceschini per averci dato lo spunto per trattare questo argomento.
lunedì 12 ottobre 2009
Colpa della Stampa Estera: Dibattito Morsanese nel mirino
Come sapete, il blog è stato creato su una piattaforma americana gestita da server che si trovano negli Stati Uniti. Quindi siamo esteri. Inoltre, tra i blogger c'è chi posta dalla Gran Bretagna e chi posta dalla Spagna. Quindi siamo esteri.
Ebbene, quando si dice che la "stampa estera sta sputtanando il Paese", essendonci la "P" maiuscola è ovvio che si parla DEL PAESE per antonomasia, ovvero di Morsano di Strada (all'estero conosciuto come "Morsan of Road" o "Morsano von Straße"). Il bolletino parrocchiale è stampato a Castions, le Semide a Mortegliano e il bollettino dell'ERSA a Udine cioè tutti in Italia. In Paese, quindi, di estero c'è solo Dibattito Morsanese.
Fate 1+1 è l'arcano è sciolto: Dibattito Morsanese è direttamente chiamato in causa.
Tuttavia, vorremo rassicurare i nostri lettori che stamo in una bote de fero. Da brava stampa estera abbiamo ingaggiato un avvocato estero per proteggere i nostri interessi: tale avv. Mills di Londra. ...azz!
venerdì 9 ottobre 2009
Campo di Prigionia Austro-Ungarico di Marchtrenk: tre morsanesi commemorano i compaesani che qui perirono 90 anni fa
In collaborazione con la Croce Nera austriaca (organizzazione che cura i cimiteri militari austriaci), ogni anno, alternativamente in Italia e in Austria, vengono svolte cerimonie in onore dei Caduti (l’anno scorso ad Arsiero, in Valdastico, dove c’è il più grande cimitero di guerra dopo quello di Redipuglia).
Quest’anno la cerimonia si svolge al cimitero italiano di Marchtrenk, località a circa 25 chilometri da Linz, nell’ambito del 17° Incontro italo-austriaco della Pace a ricordo dei Caduti e delle vittime civili della Grande Guerra.
In questo cimitero militare, un tempo annesso al campo di prigionia dove furono deportati 25.000 soldati, sono sepolti 1.453 italiani militari e civili, deceduti soprattutto di tifo e tbc.
Al centro dell’area cimiteriale si innalza una stele commemorativa che segnala la presenza delle spoglie dei militari italiani lì sepolti. Su altre quattro stele, poste ciascuna ai margini di ogni settore, sono state collocate delle lastre in metallo con su incisi i nominativi dei Caduti. In fondo al Cimitero Militare si trovano le sepolture di 467 Russi, di 1 Rumeno, di 11 Serbi e di 18 di nazionalità sconosciuta.
Alla cerimonia internazionale, che si terrà alle ore 16 di oggi, venerdì 9 ottobre 2009, saranno presenti anche i nostri compaesani Giovanni (conosciuto come "Sereno") Stefano e Vanni Sandri. Per la prima volta visiteranno la tomba di Gio Batta Sandri, classe 1872, nonno di Sereno che morí da prigioniero proprio a Marchtrenk il 25 febbraio 1918 (all'etá di 46 anni).
Nella foto qui accando soldati austriaci in piazza San pellegrino a Morsano nel 1917.
"Era novembre 1917, dopo la rotta di Caporetto, Pietro Giacomo Sandri (chiamato Jacum Mocjigne - leggi "mochigne" visto che i Sandri in paese ancora oggi sono chiamati con questo soprannome), anziano della classe 1834, cacciò di malo modo, colpendolo con il suo bastone, un soldato austriaco intenzionato a tagliare gli olmi ("olessis") nel filare che faceva da confine della proprietà di famiglia. Gli olmi si trovavano nella zona dietro piazza San Pellegrino che si sviluppa verso il cimitero, dove viveva la famiglia patriarcale Sandri ed il loro legno era diventato molto prezioso per gli occupanti asburgici che si stavano attrezzando per l'inverno.
Cosichè, l'austriaco se ne andò dall'orto ma ritornò con un manipolo di altri soldati. Visto che ormai Pietro Giacomo Sandri aveva 83 anni gli occupanti decisero di non punirlo direttamente bensì di arrestare il nipote Valentino (classe 1900) ed una nuora, Anna Del Pin, moglie di suo figlio Pietro che in quel momento si trovavano in casa. A questo punto, Giovanni Battista (Giobatta) Sandri, figlio di Pietro Giacomo e padre dello sventurato Valentino, saputo dell'arresto del giovane figlio e della cognata si diresse subito al comando austriaco per protestare ma fu arrestato a sua volta. Sia Giobatta che il giovane Valentino furono quindi inviati in un campo di prigionia Austro-Ungarico (la tradizione orale tramanda il nome di Milovice a 30km a est di Praga - peró si sa per certo che Giobatta mori' al campo di prigionia di Marchtrenk dove forse fu trasferito per essere curato).
Qui inizia l'odissea dei due malcapitati. Le condizioni di prigionia erano rese durissime dal freddo, dalle epidemie e dalla mancanza di cibo. Valentino era solo diciasettenne e sarebbe sicuramente morto di stenti se non fosse stato per l'aiuto generoso di suo padre. Tanto che, Giobatta, pur di salvare il figlio iniziò a rinunciare alla sua magra razione di cibo passandola al figlio con varie scuse: "mangia tu che io non ho fame", "la zuppa non mi piace, magiala tu" e via dicendo. Così, dopo alcuni mesi, pur di salvare il figlio, il povero Giobatta morì di stenti mentre Valentino, grazie al sacrificio del padre, riuscì a tornare a Morsano a fine guerra.
Questa triste vicenda in famiglia ancora oggi continua ad essere tramandata di generazione in generazione.
Per maggiori informazioni:
- Prigionia italiana in campi austro-ungarici
Qui l'elenco degli italiani sepolti nel cimitero di Marchtrenk (attenzione é un file da 39mb)
giovedì 8 ottobre 2009
Delle Volpi e degli Orsi: la Riserva Naturalistica Morsanese
Fin dallo scorso aprile, infatti, sono stati segnalati diversi focolai di rabbia in Friuli VG ed il 4 ottobre, una volpe infetta é stata abbattuta nella vicinissima Mortegliano.
Piú di sempre dunque, bisogna stare attenti alle volpi di paese.
Inoltre, pare ci siano anche degli orsi che girano indisturbati nella zona sud e centrale di Morsano.
Nella foto qui di fianco, un orso avvistato nei pressi del "biotipo Selvote" da dove, pare, arrivino gli esemplari presenti in zona.
Dicono che queste bestie siano attratte dall'odore prodotto dalle attivitá paesane. In particolare, l'odore degli spritz sembra stimoli un'attrativa irrefrenabile.
Tra volpi rabbiose e orsi spritzettari qua ci si ritrova in una selva oscura con tanto di retta via smarrita.Forse solo una ronda zoofila guidata da un veterinario in camice verde puó salvarci!
mercoledì 7 ottobre 2009
What's up Morsan of Road? Artichoke: gli Inglesi parlano come i Morsanesi
martedì 6 ottobre 2009
Telefriuli: Morsano (e il paese vicino) stasera a "Lo Scrigno"
La trasmissione condotta da Daniele Paroni avrà nuove rubriche: una dedicata ad esempio ai termini in friulano grazie alla quale si darà vita un nuovo quiz che andrà ad aggiungersi a quello realizzato grazie alla collaborazione con il Circolo Fotografico Friulano.
lunedì 5 ottobre 2009
Cosa rappresenta meglio la storia di Morsano?
Noi ci proviamo cosí:
- La Strada
- San Pellegrino delle Alpi
- Il Confine
- Il Vescovo Antivari
- Le "Mascarade"
La strada: come molti paesi friulani il cui nome termina in "ano" ("anum"), Morsano ha origine prediale latina. I prediali (da praedium, "proprietà terriera", "fondo") indicano fondi agricoli romani che prendevano il nome (in genere il gentilizio) del colono a cui erano stati assegnati. Nel nostro caso si tratta di Murcius (o Mursius) quindi Praedium Murcianum, il fondo di Murcius. Probabilmente l'origine risale alla seconda colonizzazione di Aquileia (169 AC) e fin da allora l'abitato di Morsano é legato simbioticamente ad una o piú strade. Si ritiene infatti, che un'importante strada romana, la Via Postumia, attraversasse il paese. Verosimilmente, i possedimenti agricoli di Murcius si trasformarono in centro abitato proprio per la loro prossimitá strategica con la Via Postumia, strada che partendo da Genova arrivava ad Aquileia. Nel medioevo, lungo il paese si sviluppó la strada poi chiamata "Ungaresca" ed ai nostri giorni c'é la statale Napolenica, strada che riprende parte del percorso dell'Ungaresca e che fu riassestata ad inizio '800 dalle truppe imperiali francesi.
San Pellegrino delle Alpi NON é un santo: ufficialmente la Chiesa non lo ha mai riconosciuto come tale. Tuttavia la devozione popolare da secoli venera questa figura medievale che ha dato il nome ad un paese in provincia di Pistoia - San Pellegrino in Cassero - un santuario nelle Alpi tosco-emiliane - San Pellegrino in Alpe - e ad un passo in Trentino - Passo San Pellegrino. A Morsano esisteva una chiesa intitolata al "santo" grossomodo sul terreno dove oggi c'é l'incrocio tra la strada che porta a Chiasiellis e la Napoleonica. La chiesa era molto famosa nel medioevo ed in epoca veneziana, tanto che vi si svolgevano mercati e feste che richiamavano gente da tutta la zona. Fu poi distrutta nel 1813. La statua di San Pellegrino ricorda a tutti questa particolare devozione dei morsanesi che non trova altri esempi in regione. Probabilmente proprio perché San Pellegrino delle Alpi non é un santo, il parroco (di Castions?) Don Driulini (1894-1904) impose la devozione di San Pellegrino Laziosi, santo ufficiale ma decisamente un altro San Pellegrino.
Il confine: Morsano fu confine tra Repubblica di Venezia ed un’enclave dell’Impero d’Austria (dapprima della contea di Gradisca e poi della Grafschaft Görz und Gradisca - Contea di Gorizia e Gradisca), per oltre duecentottant'anni tra il 1512 (formalizzato nel 1521) ed il 1797. Presso la canonica di Gonars esiste ancora una pietra che segnava il confine fra la Libera Comunitá Rurale di Morsano e Gonars, posta in loco nel 1753, dopo gli accordi fra l'impero Austriaco e la Serenissima Repubblica di Venezia. Anche tra il luglio e l’ottobre 1866 Morsano e Gonars furono paesi di confine tra il Regno d'Italia e la casa d'Austria, alla fine della Terza guerra d'indipendenza, prima che il confine fosse spostato ad alcuni chilometri ad est di Palmanova.
Il vescovo Pietro Antonio Antivari. Nacqué a Morsano nel 1830 dall'omonima famiglia di benestanti proprietari terrieri giá nobili di antico lignaggio tardo medievale. Per anni fu rettore del seminario di Udine e poi vescovo ausiliario della diocesi cittadina a fine '800. Su di lui sta scrivendo un libro un ricercatore dell'universitá di Udine mentre sulla storia della famiglia Antivari sta scrivendo il morsanese Dorino Todaro.
Le mascarade. La tradizione unica del paese: le recite in maschera iniziate nel 1929 e fiorite negli Anni Quaranta e Cinquanta in occasione del carnevale. La mascarade di Morsan era conosciuta in tutta la zona e rappresenta una tradizione particolare del nostro paese e di Gonars con il quale veniva condivisa. Oggi, idealmente, la tradizione continua con l'associazione Lis Mascaris, conosciuta internazionalmente.
venerdì 2 ottobre 2009
Il "Capanon dal Comun": emergono visioni diverse
Può essere usato per eventi più disparati: premiazioni, teatro, conferenze ma più delle volte il suo fine è quello di ospitare pranzi, rinfreschi o grigliate comunitarie nel contesto di eventi pubblici. Può essere utilizzato chiuso con teloni che ne fanno da parete oppure aperto nei mesi estivi.
Fu un'idea della passata amministrazione ed è in servizio da un paio d'anni. La gestione logistica fa capo al Gruppo Alpini di Morsano di Strada.
In questi giorni il tema del "capanon dal comun" è salito agli onori delle cronache paesane a seguito di una particolare situazione che ci è stata segnalata da un lettore qualche giorno fa. In occasione della Festa del Dono, tutte le manifestazioni ufficiali si svolgeranno a Morsano (sfilata accompagnata dalla banda, Messa, saluti delle autorità) mentre il rinfresco dovrà svolgersi a Castions. Usiamo il verbo "dovrà" perchè a Morsano non esistono strutture che a norma di legge possano ospitare le oltre 300 persone attese alla festa (il centro polifunzionale può ospitarme meno di 90 e l'Oratorio è inagibile).
A questo punto percepiamo che l'opinione pubblica paesana si è divisa in due:
- quelli che ritengono che il "capanon dal comun" avrebbe risolto il problema ed evitato a 300 persone di dover spostarsi in un altro paese per il rinfresco finale;
- quelli che ritengono che il "capanon dal comun" abbia delle modalità e regole di noleggio talmente restrittive che di fatto ne rendono l'utilizzo impossibile per gran parte delle associazioni.
Comunque la si pensi è un argomento molto controverso e dibattuto in paese.
L'evento del giorno: riparte il BLOG della LEGA
giovedì 1 ottobre 2009
Consiglio comunale del 29 settembre 2009: le "varie ed eventuali" infiammano gli animi
L'Autunno Caldo Morsanese: tanta carne al fuoco!
In effetti siamo colpevoli di non aver dato corda a delle succose polemiche paesane. Vorremmo solo rassicurare i lettori che non l'abbiamo fatto per questioni di principio o per fare favoritismi ma per soldi*. Il che, in questo mondo dove tutto gira attorno al vil denaro, crediamo ci nobiliti e ci scusi.
Detto questo, qui i temi che ci sono stati segnalati:
- Perchè non avete dedicato un post al consiglio comunale del 29 Settembre? Avremmo voluto allontanarci gradualmente dalla politica e parlare di più di petez paesani. Ma visto che la politica locale fa audience, va ben, faremo un post sul consiglio.
- Che ne dite dell'esplosione di commenti sul blog del PDL? Interessante. Tra le 3300 visite e i 213 commenti ci sono alcuni spunti di polemica che potrebbero essere ripresi anche qui. Vedremo di vedere.
- E i laureati desaparecidos di Morsano? Bon, combineremo di combinare.
- La sfilata a Morsano e il rinfresco a Castions... Adesso ne sappiamo un po' di più forse ne parleremo. Combineremo di vedere e vedremo di combinare.
*siamo nell'ultimo trimestre dell'anno e alcuni di noi sono in zona bonus di fine anno. Tocca darci dentro di più del dovuto in quella cosa chiamata "lavoro" ed il tempo per scrivere post è risicato anche a tarda sera - che è quando vengono preparati di solito.
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