martedì 29 maggio 2012

Morsano é pronta in caso di terremoto?

In questi concitati momenti in cui l'Emilia sta tremando e si parla di qualche decina di vittime e molti sfollati, oltre al cordoglio ed alle memorie del 1976, dalle nostre parti si riflette su cosa significa un terremoto.

Fortunatamente la legislazione urbanistica da qualche anno prevede che tutte le nuove costruzioni, ad uso abitativo o tettoie per trattori, rispondano a criteri antisismici. Il che mette al riparo, letteralmente, chi vive o si trova sotto costruzioni recenti.

AZIENDE e CAPANNONI
Il problema si pone per le aziende che sono fiorite nella nostra zona per lo piú negli anni Settanta/Ottanta ed oltre ad avere i tetti spesso coperti da lastre di amminato, non sono certo costruzioni antisismiche. Il caso dei crolli di capannoni in Emilia (Sisma, Camusso: «Stabilimenti insicuri» Squinzi: «Capannoni fatti con tutti i crismi») mette subito alla ribalta la questione della sicurezza sul lavoro in caso di sisma.

PIANI DI EVACUAZIONE
Nelle aziende, quanti fanno prove di evacuazione in caso di incendio e/o in caso di sisma? Quanti hanno dei piani di evacuazione studiati a tavolino e provati periodicamente con simulazioni di evacuazione? 

Visto il pericolo di crollo del tetto (vedi punto sopra), nei capannoni, in caso di scossa improvvisa potrebbe essere piú saggio accucciarsi sotto un macchinario o un tavolo di lavoro piuttosto che correre alla rinfusa fuori dalla costruzione. Esiste tra le imprese locali un training specifico in merito?

SCUOLE ED EDIFICI PUBBLICI
Esistono piani di evacuazione degli edifici pubblici? Esistono piani di tutela dell'incolumitá degli scolari degli asili e delle scuole elementari e medie? 

Gli scolaretti fanno prove periodiche di evacuazione? Sanno che in caso di tremori si va sotto i banchi? I docenti e il personale non docente sa cosa fare in caso di tremori? Sanno che devono trovarsi in un punto preciso fuori dall'edificio ed essere pronti a fare l'appello per verificare gli assenti? Se non hanno mai fatto le prove, perché no? I genitori sanno chi contattare in caso di serie emergenze e distrastri naturali nelle scuole dei loro figli? 

...e cosí via. 



Terremoto in Emilia:

6 commenti:

Anonimo ha detto...

anche le case di riposo, vorrei sapere che piani hanno per le emergenze

Anonimo ha detto...

e' come con i semafori sulla napoleonica, fin che non hai abbastanza morti o feriti non diventa un problema mettere in sicurezza le strade. Ci sono voluti anni (e morti e feriti) per fare degli interventi sulle strade. Mettere la testa sotto la sabbia e aspettare un terremoto anche qua e' la nostra prevenzione.

Anonimo ha detto...

toni pesanti ma sono d'accordo che si dovrebbe pensare a piani di emergenza e fare delle prove. Non basta fare le prove degli interventi di PC, la prevenzione e' ugualmente importante. Se cadono solo calcinacci dai soffitti delle aule non ha senso accalcarsi per uscire dalla scuola ma andare sotto i banchi salverebbe da ferite magari anche mortali. Sul perche' non si facciano prove in un paese che e' stato dichiarato cosi' sismico in tutto il territorio nazionale da costringere a progettare anche le casette da giardino con criteri antisismici fa specie.

Deplo ha detto...

Ha ragione l'anonimo sopra: se il territorio é sismico per le casette da giardino perché non lo é per la prevenzione nelle scuole?

Anonimo ha detto...

si pensa sempre che a noi non tocchera' mai......

Vitellozzo Silverdeschi Vantelli della Calastorta ha detto...

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