Chi vuol capire capisca |
Diceva uno sprizzettaro, che fa il commerciale in una ditta di componenti, che un giorno prima gli era arrivata una telefonata dalla banca.
Gli chiedevano di passare in filiale perchè volevano metterlo al corrente di alcune opzioni per i suoi risparmi. Al che, il nostro ha fatto presente al grigio impiegato dall'altra parte del cavo che oggi i tempi sono cambiati e se vuoi vendere un prodotto in un mercato competitivo, devi alzare le chiappe e andare tu banca dal cliente e non viceversa. Sennò ciccia. La risposta è stata un timido "abbiamo sempre fatto così". Beh, i tempi cambiano e i clienti vanno inseguiti, o no?
Altro giro altra corsa.
Questa volta interviene un prosecchista. In effetti un paio di funzionari di banca sono venuti a visitare il suo esercizio commerciale però, le condizioni che offrivano non erano ottimali. Al che al nostro amico, uno dei funzionari ha fatto presente che la loro banca ogni anno contribuisce alle attività sociali della zona e quindi fare affari con loro significa anche aiutare il tessuto sociale.
Passo falso perchè il nostro computo sommelier ha fatto notare come lo scopo di un'impresa, e quindi di una banca, sia uno ed uno solo: massimizzare gli utili e per fare questo deve offrire servizi competitivi ai clienti. Quello che poi un'impresa fa con i suoi utili... chissenefrega se i servizi non sono competitivi.
Queste due testimonianze drammatiche hanno scosso gli animi dei presenti. Tanto che per riprendersi dal trauma, s'è finiti a giri di spritz Aperol fino a tarda serata.
Col mal di testa imperante, il dibattito sul nuovo mondo e le nuove aspettative con cui le banche devono frontegguiarsi continua...
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