Che la "rete" possa muovere macigni già si sapeva, ora, la "rete" è il veicolo per le segnalazioni da parte dei cittadini ai propri amministratori.
I cittadini diventano sentinelle della città e se qualcosa non va, ad esempio c'è una buca sulla careggiata, i lampioni sono fulminati, c'è un atto di vandalismo, un vetro rotto ecc., sempre più persone scelgono la segnalazione on-line. Magari pure pubblica per scuotere un po' più le coscienze e richiamare ad un'azione più veloce.
Si tratta di Net-Attivismo.
Si tratta di Net-Attivismo.
Visto che quest'espressione s'è udita al Bar Sport, tocca prendere nota.
Dopo averla sentita a Morsano, anche Alec Ross, responsabile dell'innovazione del segretario di Stato americano Hillary Clinton, intervenendo sul tema del net-attivismo presso il Digital Economy Forum di Venezia, ha rilasciato dichiarazioni in merito all'importanza della digitalizzazione e dell'informazione negli esperimenti di cittadinanza attiva.
In Italia, a Genova, hanno creato "Mappi-amo la città" dove i cittadini sono invitati a segnalare agli amministratori quando qualcosa non va nel decoro urbano, nei parchi, fognature e via dicendo.
C'è poi uribu.com che ha simili finalità o Iris che funziona da anni a Venezia per poi passare al comune di Udine la cui amministrazione ha deciso di appoggiarsi a ePart, il Social Network della cittadinanza partecipata, portale attivo in circa 30 comuni italiani. Ci sono poi "Decoro Urbano" di Maiora Labs, una start up che ha l'obiettivo di "migliorare la vita delle persone tramite la rete" e che offre la possibilità di fare segnalazioni verso più comuni attivi.
Insomma, i cittadini hanno scoperto di essere soggetto politico e sociale reale in grado di cambiare le cose con un click e al tradizionale bussare alla porta del sindaco per fare una segnalazione, si sta facendo avanti sempre più una foto di un disservizio mandata via iphone.
Net-Morsan-Attivismo: fu segnalato... |
... e poi ripulito |
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