Lo sfigato non s'e' neppure laureato prima dei 28 anni |
Tutto parte dalle dichiarazioni del viceministro al welfare, Michael Martone che ha dato dello "sfigato" a chi si parcheggia alle universitá oltre le etá canoniche per la laurea (fatti salvi i casi di problematiche particolari). Pare che circa il 23% dei laureati italiani siano cosí da considerarsi "sfigati".
Se in Italia c'e` gente che si parcheggia per 10 - 12 anni all'universita` e` perche` l'universita` li lascia fare: non c'e` selezione.
In alcune università svizzere se uno canna due volte gli esami del primo anno deve cambiare facolta` e anche in anni successivi ci sono meccanismi del genere. In piu` non ci sono N (con N intero preso grande a piacere) sessioni. Tutti gli esami (5 o 6) si fanno in due giorni e se non si passa sono cazzi, non succede che si fanno spallucce, si va giu`, ci si iscrive alla prossima sessione e poi si va a farsi una birra cogli amici.
Negli USA ci sono meccanismi simili: o vai avanti o te ne vai. In piu` la retta delle universita`, anche quelle statali, non e` proprio del tutto banale.
A QQQ ero in appartamento con XXX (te lo ricordi?)-Si, me lo ricordo, certo-. Uno che faceva, se andava bene, un esame l'anno e ne provava altri dieci, giusto per fare.
Alla fine ho sentito che si e` laureato a YYY a 40 anni. Un caso estremo, per carita`, ma di simili ce n'erano tanti altri. D'altra parte le tasse universitarie erano (sono?) molto basse a confronto degli altri paesi e se il papa` paga i consti e ti lasciano stare li`, la vita dello studente e` divertente.
Anche ZZZ non e` che sia un esempio di razionalita`: nonostante le mancasse la voglia e l'attitudine a studiare ingegneria, ha sempre insistito. Ora e` sposata con due figli, abita vicino a YYY e... indovina... si`, e` ancora iscritta all'universita` contro ogni razionalita` e buon senso.
Insomma, se la gente si parcheggia all'universita` e` perche` non c'e` un divieto di parcheggio.
In alcune università svizzere se uno canna due volte gli esami del primo anno deve cambiare facolta` e anche in anni successivi ci sono meccanismi del genere. In piu` non ci sono N (con N intero preso grande a piacere) sessioni. Tutti gli esami (5 o 6) si fanno in due giorni e se non si passa sono cazzi, non succede che si fanno spallucce, si va giu`, ci si iscrive alla prossima sessione e poi si va a farsi una birra cogli amici.
Negli USA ci sono meccanismi simili: o vai avanti o te ne vai. In piu` la retta delle universita`, anche quelle statali, non e` proprio del tutto banale.
A QQQ ero in appartamento con XXX (te lo ricordi?)-Si, me lo ricordo, certo-. Uno che faceva, se andava bene, un esame l'anno e ne provava altri dieci, giusto per fare.
Alla fine ho sentito che si e` laureato a YYY a 40 anni. Un caso estremo, per carita`, ma di simili ce n'erano tanti altri. D'altra parte le tasse universitarie erano (sono?) molto basse a confronto degli altri paesi e se il papa` paga i consti e ti lasciano stare li`, la vita dello studente e` divertente.
Anche ZZZ non e` che sia un esempio di razionalita`: nonostante le mancasse la voglia e l'attitudine a studiare ingegneria, ha sempre insistito. Ora e` sposata con due figli, abita vicino a YYY e... indovina... si`, e` ancora iscritta all'universita` contro ogni razionalita` e buon senso.
Insomma, se la gente si parcheggia all'universita` e` perche` non c'e` un divieto di parcheggio.
Il che solleva la domanda: di chi é la colpa del parcheggio?
Delle famiglie accondiscendenti? Della societa' che non condanna moralmente i parcheggiati? Del lavoro che manca? Delle universitá in cerca di fondi? O di cosa?
PS Che abbiano ragione gli inglesi con le nuove tasse universitarie a 9.000 sterline annue (11.000 euro)? O é una mossa elitaria?
PPS in paese é sentire comune che oggi una laurea non serva a niente e che sia solo un pezzo di carta utile agli statali. L'amara sentenza arriva dopo l'osservazione empirica di cosa facciano i giovani laureati paesani nella vita. Che la saggezza popolare abbia vinto sulle osservazioni dei professori?
PPS in paese é sentire comune che oggi una laurea non serva a niente e che sia solo un pezzo di carta utile agli statali. L'amara sentenza arriva dopo l'osservazione empirica di cosa facciano i giovani laureati paesani nella vita. Che la saggezza popolare abbia vinto sulle osservazioni dei professori?
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