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Su pei monti ma sempre più vicini al fondo valle |
La discussione della pausa caffè al bar di Morsano oggi è sull'effetto Monti. L'importanza del carisma personale come in tutte le cose del vivere sociale salta fuori anche con la figura di Monti che da sola, si dice, visto il suo credito internazionale, vale qualche punto di PIL.
Molti si meravigliano che dopo 60 miliardi di manovre nel 2011 del precendete governo Berlusconi, sia bastata una manovra da 20 miliardi di Monti per far scendere lo spread. In fondo, l'Italia è la stessa del mese di Novembre. O no?
Fino ad ora le tanto annunciate liberalizzazioni &C. sono state solo... annunciate. Quindi i mercati agiscono in base agli annunci?
Pure la prestigiosa Reuters sembra scettica (vedi "
Italy charm offensive more style than substance") sostenendo che l'entusiasmo attorno a Monti è eccessivo perchè di certo non ha il tempo di risolvere i problemi dell'Italia. Per inciso,
gli effetti delle manovre sulle pensioni e sul mercato del lavoro, qualora andassero in porto così come disegnate, darebbero frutti solo tra 10, 15 o 20 anni. Tempo pochi mesi e gli italiani avranno la sensazione di aver solo pagato la benzina più cara ma la loro vita non è migliorata e quindi si ritorceranno contro il governo "tecnico" invocando elezioni subito. Scomettiamo?
Il debito pubblico era a 1.890 miliardi di euro a Novembre. Ora è a 1.914 miliardi (120% del PIL) e le liberalizzazioni sono comunque molto timide e "cosmetiche". Insomma, i problemi della spesa pubblica e della limitata competitività dell'Italia rimangono dove sono.
Nessuno discute gli straordinari meriti di tecnocrati come Draghi, Monti e i Ciampi dei tempi che furono: lo "stile" c'è ma il problema è la "sostanza". Sostanza che si chiama bassa crescita economica perdurante (chiamiamola pure "strisciante depressione economica"), corruzione, evasione fiscale, crimine organizzato, bassi tassi di natalità, il sud povero, livelli di scolarizzazione che scendono nelle classifiche internazionali, infrastrutture inadeguate e decadenti, una spesa pubblica fuori controllo che alimenta un debito mostruoso, un sistema della giustizia malfunzionante, una burocrazia opprimente, un mercato del lavoro inefficiente e una crescita ridicola del tasso di occupazione.
Questa è l'Italia!
Monti avrebbe bisogno di dare una medicina al Paese per almeno 10 anni per cambiare le cose, non 2 anni. Poi c'è il sospetto che la diminuzione dello spread sia dovuto più all'azione della BCE che a Monti. Ma ognuno ha la sua opinione indimostrabile in merito.
L'Italia è in recessione (ma si sapeva da mesi) e la maggioranza degli osservatori del settore non si aspettano che Monti raggiunga il
pareggio di bilancio nel 2013. Poco rassicurante il fatto che a fine anno il governo non abbia annunciato le previsioni per il debito pubblico per il 2012 per evitare al grande pubblico la delusione di vedere quello che qua tutti vedono e cioè il debito sta crescendo.
C'è poi la gallata del "
Cresci Italia" che dovremmo chiamare "
Solita Italia". La presentano e tutti i partiti sostenitori applaudono, poi, in parlamento gli stessi partiti l'annacquano con mille deroghe.
E torniamo all'inizio, se veramente siamo nel mondo dell'immagine, della reputazione che conta più delle manovre, allora
siamo del gatto perchè i mercati ci stanno sussurrando nelle orecchie che se Monti non può neppure liberalizzare i taxi e le farmacie allora cosa può fare di veramente incisivo?
Di certo i costi stranamente più alti d'europa dei conti correnti bancari e le posizioni dominanti nei settori dell'energia fanno venire un tantino di dubbi sul fatto che qualcuno possa toccarli. Tanto che Vittorio Grilli ha ammesso alla stampa estera che... "
the measures would probably do nothing to help economic activity for at least three years" (le misure del governo non serviranno di aiuto all'economia nei prossimi tre anni).
Come dire: chi la gà, la gà.