martedì 2 giugno 2015

Morsano Tic-Toc: si fará la spesa "virtuale" con lo smartphone tra qualche anno?

Si parla giá da qualche tempo di crisi dei grossi centri commerciali non tanto come questione contingente ma come qualcosa di strutturale e di modello di business. Nel mondo anglosassone, da dove questi centri sono partiti, si vede una progressiva flessione di affari e i consumatori sempre meno fanno la "grande spesa" settimanale per concentrarsi su piu' puntatine leggere. A questo punto i negozi piú piccoli entrano in gioco con offerte piu' dedicate ai piu' articolati gusti dei clienti. Di certo i vegetariani, i vegani e via dicendo, richiederanno sempre piu' specializzazione dell'offerta e come si sa, nel piccolo, la specializzazione e' piu' facile. La passione per la gastronomia regionale e i consumi di corto raggio sono anche trend che stanno cambiando il modo di fare la spesa per cui anche i grossi centri distributivi si stanno adattando.


Il discorso sarebbe lungo. La morale della favola e' che i piccoli negozi di paese son qui per restare ed hanno il potenziale di far pure bene nel prossimo futuro. Tutto sta nel sapersi posizionare e nel saper cavalcare il vento del cambiamento.

Detto questo, e' interessante vedere come il mondo virtuale si stia sposando sempre piu' col mondo reale dando vita a delle vere e proprie esperienze digitali.


E' il caso della Sud Korea dove a Seul si puó fare la spesa semplicemente con il proprio telefonino. Non si tratta di sedersi davanti allo schermo e scegliere i prodotti, cosa che l'internet shopping gia' permette di fare da anni, bensi' di affrontare la spesa al volo e con semplici passi digitali e reali.

In pratica, si passa davanti ad una vetrina che ha le foto in scala reale dei beni di largo consumo (es. una bottiglietta di Coca Cola, le Pringles, le sottilette Kraft ecc.), si punta il telefonino sull'immagine e si dá l'OK per l'acquisto. A questo punto, ci si é giá registrati per il servizio e la spesa viene in automatico registrata in un database. Si seleziona quando si vuole ricevere la spesa e l'azienda ce la fa arrivare direttamente a casa. Il pagamento nel frattempo é avvenuto automaticamente via carta di credito giá registrata assieme al nostro account.

Ora, la domanda che ci si fa é: vedremo mai a Morsano un'esperienza di spesa cosí?

Potrebbe essere che una parte della spesa, quella dei beni di largo consumo diventerá una "comodity" e quindi chi lavora fuori paese e non ha tempo per fare la spesa spesso troverá conveniente passare da qualche parte dove c'é un cartellone come quello delle foto qui sopra e poi, una volta in paese, si concentrerá sui beni specifici per la spesa locale. Oppure puó essere che anche a livello locale si passerá ad una spesa cosí per quan parte dei beni. Entri in negozio, e fai la scansione di cosa tio serve e poi un addetto ti porta la spesa giá pronta in cassa. C'era un tempo in cui era l'addetto a pesare la frutta e ad imbustarla. Ora lo facciamo noi con le bilance automatiche. Le cose cambiano, come cambiano i clienti e le nuove generazioni sono avvezze all'uso delle tecnologie.

O forse non si vedranno mai certe cose perché sono morte prima ancora di raggiungere la diffusione di massa. Chissá.

...tic-toc, tic-toc


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Vedi:



5 commenti:

Anonimo ha detto...

Il grosso problema è che da un lato molti ancora ripudiano la tecnologia, spesso demonizzandola invece di trarre vantaggio da ciò che può offrire di buono, dall'altro, per svariati motivi, c'è scarsa propensione a coalizzarsi/collaborare da parte di chi svolge questo tipo di attività in paese.
Gli stessi amministratori locali hanno una visione abbastanza limitata, spesso distorta e il "gap" culturale da colmare purtroppo è ancora ampio.
Mi viene in mente una cosa simile a questa (ovviamente ridimensionata) applicata ad una realtà piccola come quella dei paesi della bassa friulana. Prendiamo ad esempio i contadini che offrono prodotti a "chilometro zero". Una domanda che mi pongo spesso è la seguente: sarebbe possibile immaginare uno scenario in cui un gruppo di persone che lavorano tutte in questo settore decidono di unirsi dando la possibilità alla gente di ordinare i prodotti via internet (es. frutta e verdura) e di riceverli a casa, coprendo, almeno inizialmente, un'area che si estende alle zone limitrofe?

Alfie ha detto...

I cinquantenni e ovviamente i quarantenni oggi usano i social per tradire piu' agevolmente il partner e per avere delle esperienza sessuali (eg. sexting) che le generazioni precedenti non hanno potuto avere. Da qui al passare ad usare la tecnologia per altri scopi (simpatico questo verbo eh!) il passo e' breve.

Anonimo ha detto...

Ci son voluti anni per avere il POS nei piccoli negozi di paese. Tra poco arrivera' anche il "contactless" per cui le piccole spese le fai semplicemente passando la carta di credito o il bancomat davanti ad un lettore senza dover digitare il PIN o mettere la firma. Questione di tempo e la spesa anche nei piccoli centri si rivoluzionera'. Digitalmente.

Anonimo ha detto...

Notizia dell'altro ieri: L’alimentari sotto casa ora è Amazon

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