venerdì 30 ottobre 2009

Ieri abbiamo vissuto un evento epocale

Il 29 ottobre 1969, Leonard Kleinrock diede ufficialmente vita ad ARPANET, la prima rete informatica mondiale stabilendo un contatto tra i nodi che collegavano il suo laboratorio dell'Università di Los Angeles a quello dello Stanford Research Institute. Questo è l'atto che viene generalmente conosciuto come la nascita di Internet. A Morsano, si inizierà a parlare di Internet grosso modo solo 30 anni dopo, nella seconda metà degli Anni '90.

Il 29 ottobre è anche una ricorrenza importante perchè, ieri appunto, tutti i siti internet ospitati sulla piattaforma gratuita "geocities" sono stati chiusi. Infatti, Yahoo, azienda che già da anni ha rilevato Geocities ha deciso di chiudere il servizio di hosting gratuito.

Perchè l'evento è importante per Morsano ?

Era il 1995 e in paese c'erano solo 3 persone con un'email (provate ad immaginare chi fossero). Erano gli anni che poi passarono alla storia come quelli della bolla di Internet. C'era entusiasmo per le nuove tecnologie tra i morsanesi universitari dell'epoca. Da qui si passò alla realizzazione di alcuni siti intenet ospitati proprio da geocities.

L'idea era quella di dare visibilità al paese prima che tutti si buttassero sul carro della comunicazione digitale. Si voleva essere i primi e che il paese fosse il primo.

Così nacquero in successione dal 1997 al 1999:
- www.geocities.com/morsano
- www.geocities.com/alpini_morsano
- www.geocities.com/presepe_campeot
- www.geocities.com/lis_mascaris
- www.geocities.com/paviottiphoto

Seguirono poi altri siti sempre su temi paesani.

Con gli anni sempre più morsanesi entrarono (con molto scetticismo ed una velata tecnofobia) nel mondo digitale. All'inizio di questa decade si decise di migrare i siti su domini a pagamento (http://www.morsanodistrada.it)/ così già da tempo, geocities era stata abbandonata.

Però il ricordo di quegli anni in cui ci si ritrovava a creare pagine web su geocities e sapere che eravamo i primi nella zona, gasa ancora. Poi la bolla si sgonfiò ed anche i siti paesani sono rimasti fermi per anni in attesa che qualche anima pia si offra volontaria per modernizzarli... forse succederà al prossimo 29 ottobre.

giovedì 29 ottobre 2009

Voto al Gazebo: anche a Morsano Bersani le suona (e le canta)

I morsanesi amanti della musica popolare hanno assiepato il locale gazebo a mo' di X-Factor per votare il loro idolo preferito.

Molti votanti canticchiavano questo motivetto: "Ma non pensarmi più, ti ho detto di mirare l'amore spacca il cuore. Spara! Spara! Spara, Amore! Ma non pensarmi più, che cosa vuoi aspettare? l'amore spacca il cuore. Spara! Spara! Spara, dritto qui... "

Inevitabile che seguendo le direttive dei Morgan regionali vincesse Bersani anche qui da noi.

In bar, molti hanno discusso sul perchè il popolo sia andato avanti a votare il personaggio romagnolo.

Alcuni sostenevano che in fondo è sempre la solita musica mentre altri si mostravano sostenitori del liberismo neo-melodico di cui si fa portavoce, o meglio, cantautore.

Comunque sia, all'ombra di San Pellegrino delle Alpi ha vinto Bersani. Ma le sfide più importanti si terranno in seguito a livello nazionale a San Remo.

Smarrito un cane: chi l'ha visto?

Ci è stato segnalato che il cagnolino "Ramses" (in foto) manca da casa da una settimana. Chi lo avesse visto è pregato di contattare la proprietaria Alice. Grazie.

martedì 27 ottobre 2009

Il Dramma Botanico che il Paese vive in questo momento

Quattro pere. Non una, non due, non tre. Quattro! Tanti sono i frutti entrati nella porta difesa da Araboni sabato scorso.

Una sconfitta per 4-0 dopo 3 pareggi consecutivi.
Il caso scoppia perché stride con la situazione della squadra. Per la prima volta l'AC Morsano puó contare su 30 giocatori, in genere molto validi. Sono cosí tanti che il giovedi il mister deve fare le convocazioni per il sabato e chiamare "solo" 15 giocatori constringendo gli altri 15 ad assistere alla partita dal chiosco.

L'allenatore é valido. La partecipazione agli allenamenti é numerosa. C'é un nuovo presidente che porta con se finanziamenti per tute, giubbotti, maglie ed una muta nuova di zecca.

Tutte le carte sono in regola per una stagione da primatisti. E invece no, 4 partite e neppure un gol segnato, 3 soli punti e immancabile posto nelle retrovie della classifica.

Negli anni passati c'era meno gente tanto che in alcune partite, tra malattie e cause di lavoro, ci si presentava in 12. C'erano meno fondi, meno sponsor, meno giocatori, un allenatore meno sofisticato... eppure si vinceva.

Sta iniziando a sorgere il sospetto che il segreto di tutto sia il cuore. Se una squadra ha cuore, passione e voglia di vincere come gruppo, ce la fa. Lo spogliatoio funziona, il pubblico si appassiona, i gol si segnano.
Peró se i giocatori s'innervosiscono perché per giocare c'é una forte competizione e poi scaricano il nervosismo tra di loro con critiche e rivalitá, lo spirito di gruppo va a farsi friggere.
Come sempre, Morsano é fonte di filosofia di vita: questa situazione é una metafora di come le cose possono andare male quando tutte le carte sono in regola e di come possono andare bene anche quando le carte non sono in regola.
Succede cosí anche in altri ambiti. Solo che adesso la situazione si fa grave per l'AC Morsano.
Forse portare la squadra in ritiro farebbe bene. Dove? Castelmonte potrebbe essere un'opzione perché in certe situazioni chi ha gambe ha anche bisogno di esserci con la testa e con lo spirito.

venerdì 23 ottobre 2009

Sprechi: Medicine non usate, Morsano ne getta €60.000 nell'immondizia ogni anno

L'altra sera alla radio qualcuno che ne sa ha fatto sapere agli ascoltatori che in Italia ogni anno vengono sprecati qualcosa come 4 miliardi di euro in medicinali. Il che su 60 milioni di abitanti fa circa 67 euro a testa. Applicando il morsanometro (67€ x 950 abitanti), a Morsano ogni anno vengono sprecati oltre 60.000 euro in medicinali non utilizzati.

Mentre circa metá dei 4 miliardi é rappresentato da medicinali che scadono nei magazzini degli ospedali (vedi Così gli ospedali buttano medicine per 2 miliardi) ergo, circa 30,000 euro per l'intera Morsano, i restanti 2 miliardi, ergo i restanti 30,000 euro per l'intera Morsano, sono il frutto di un principio molto semplice: il principio del prendi 10 butti 2.

Quando il morsanese medio deve curarsi, prende un pacco di 10 pastiglie, ne consuma 8 e guarisce peró le rimanenti 2 finiscono nel bidone delle immondizie (anche con largo margine prima della data di scadenza). Stessa cosa per gli spray e gli sciroppi che molte volte finiscono nel casonetto ancora pieni a metá. Poi ci sono medicinali che vengono comprati in quantitá industriali (3/4 scatole) mentre poi se ne usa solo una minima parte ed il resto finisce... beh, giá lo sapete.

30.000 euro sono tanti. Questa cifra tiene conto anche del fatto che tante medicine costano quasi nulla all'utente finale ma il conto finisce sul tavolo del Ministero delle Salute che paga o dá un sussidio per certi farmaci(specialmente i piú costosi).

La domanda morsanica da 30,000 euro é: non esiste un sistema per recuperare i medicinali non usati (e non ancora scaduti) e metterli a buon uso?

In fondo, una pastiglia di antibiodico che mi avanza nel cassetto mi é inutile ma se se ne recuperano 30, magari negli ospedali del Terzo Mondo potrebbero trovare utilitá.

Esistono iniziative di raccolta intelligente o stiamo ipotizzando una gran cagata (anche senza pastiglie al gusto prugna)?

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Il Dilemma Morsanese: Vaccino Si, Vaccino No.

Ci é stato segnalato un articolo tratto dal Messaggero Veneto (14 ottobre 2009, pagina 5) sul quale, l’allergologo Mario Canciani, sostiene che il vaccino sará comunque distribuito troppo tardi per evitare ai piú di contrarre l'influenza. Tra il serio ed il faceto, Dibattito Morsanese aveva sollevato la questione giá il 4 Settembre ("Epidemia Italica": Morsano in stato di allerta sanitaria massima!).

Oltre all’allergologo dell'articolo, giungono voci di medici di base di comuni limitrofi che apertamente sconsigliano di vaccinarsi.

Insomma sulla questione vaccino-si e vaccino-no tutti, esperti e meno esperti, hanno un'opinione.

Qualsiasi decisione i giovini morsanesi prendano, speriamo sia quella giusta.

Morsano Sotto Scacco dal Pericolo Puzzolente

Da nostro inviato sul territorio: Pamela...

L’inverno ormai alle porte ha già portato le prime difficoltà. Una tra le più fastidiose ed irritanti: la consueta INVASIONE.

Sono ormai dappertutto: sui mobili, in mezzo al bucato, a milioni sulle tende. Brutte, rumorose, puzzolenti e VERDI. E’ cominciata l’invasione delle CIMICI.

Quando Dio ha inventato queste bestie, si è dimenticato di spiegare all’uomo COMUNE il perché.

Solo la genialità morsanese ha trovato il modo di utilizzare questi INUTILI E FASTIDIOSI ANIMALI a proprio vantaggio. Complice forse qualche vecchio film di 007, in cui venivano sfruttate le doti delle bestiole per fini bellici. Ecco quindi che a Morsano sono nate le PETEZ-BUDIESIS, nuova forma di animale petecioso, utile ai fini ludici, politici e del buon spritz. Ma non solo.

Ammaestrate a dovere dai soggetti piu capaci, sono in grado di essere un arma micidiale contro i nemici più terribili. Liberate in Paese, le Petez Budiesis si posano ovunque ci sia un gruppo che parla, sparla o beve un tai.

Una volta carpite le informazioni ricercate, spicca il volo per tornare dal padrone e riferire le notizie. Se catturate, liberano il loro potente odore per nascondere la loro missione. Sembra che alcuni morsanesi abbiano già utilizzato le potenti capacità di tali bestiole per ottenere una fornitura a vita di spriz gratuito.

Le autorità militari stanno indagando per scoprire se tali armi vengono utilizzate anche a fini terroristici. Ciò che è certo è che Morsano è diventato un luogo in cui nessuno è più al sicuro.
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PS con buona pace del blog ITALIANI IMBECILLI

giovedì 22 ottobre 2009

Olimpiadi 2020: Morsano ci crede!

E' ora di presentare le candidature ad ospitare la trentaduesima edizione delle Olimpiadi, quelle del 2020.

Ogni nazione del mondo fa a gara per presentare candidate credibili: cittá con trasporti, capacitá ricettiva, strutture sportive di livello mondiale.
Cittá come Madrid, Parigi, Chicago ambiscono a seguire le glorie olimpiche di Pechino, Londra, Barcellona e Atene.
Prendendosi molto sul serio, diverse cittá Italiane si sono giá candidate per la selezione finale del CONI.

Se Torino ha avuto le sue competizioni invernali, per la massima manifestazione sportiva del mondo, si candidano: Milano (che ancora tentenna ma forse forse...), Roma, Venezia, con il triangolo veneto collocato tra Padova e Treviso, Palermo e Bari.

A questo punto, vista la serietá delle candidature, la comunitá di Morsano di Strada si é stretta attorno al locale comitato olimpico affinché avanzi la propria candidatura.
Obiettivamente ci sono delle difficoltá insormontabili, come la mancanza di una metropolitana che colleghi gli impianti sportivi sparsi per la cittá peró per tutto il resto ci siamo. L'unica speranza é che Corgnolo o Primulacco non avanzino le loro candidature altrimenti si andrebbe incontro a spiacevoli lotte fratricide.

Peró che diammine, Morsano 2020 suona bene e la comunitá ci crede!

[Nella foto lo Stadio Olimpico di Morsano]

mercoledì 21 ottobre 2009

Elogio del Posto Fisso, anche a Morsano?

Il ministro Tremonti ha causato una violenta tempesta in una tazza di thé in tutti i bar di Morsano dichiarando: «La mobilità non è un valore, il posto fisso è la base per progetti di vita»

In assenza di provvedimenti governativi in merito ed in assenza di disegni di legge presentati in parlamento si puó solo dedurre che sia solo una frase per stimolare un po' di dietrologia sul perché e percó sia stata proferita.

Fatto sta che il giovine morsanese s'é subito trovato di fronte ad un dilemma. Di che si sta parlando quando menziona il "posto fisso"?

Per molti é sinonimo di postro Statale. Per altri é sinonimo di contratto a tempo indeterminato. Per altri ancora é sinonimo di un mondo arcaico che non esiste piú.

I morsanesi che hanno avuto la fortuna di buttare decine di migliaia di euri nei corsi delle Business School (uazzagana!) hanno imparato ad essere indottrinati sul valore della flessibilitá. Ovvero, cambiare lavoro spesso, soprattutto all'inizio della carriera, é un valore aggiunto al proprio curriculum. Si fanno esperienze in ruoli diversi, si conoscono le dinamiche di diverse organizzazioni, si conoscono diverse culture aziendali. Poi, l'istruzione e la formazione professionale continua, lungo tutta la vita lavorativa, permettono di essere flessibili e poter cambiare professione anche in etá vicine alla pensione. [un grazie a Confindustria per averci imprestato il vocabolario nella stesura di questo paragrafo]

Poi c'é chi legge nella parola "flessibilitá" il concetto di "precarietá" ovvero, contrapposto al "contratto a tempo indeterminato".

Tuttavia, a meno che non si tratti di un'economia pianificata, il contratto indeterminato é un fuoco fatuo visto che é sotto pressione ad ogni crisi economico-aziendale (vedi Safilo a Precenicco, o ABS a Cargnacco, o Friudis a Pradamano etc.). Quindi cosa c'e' di fisso nel contratto indeterminato nel settore privato?

Gli unici ad avere un posto veramente fisso sono gli Statali. Illicenziabili (Brunetta ci dice che ad Agosto le assenze sono di nuovo su del 22% rispetto all'anno precendete).

Forse si sta dicendo ai Morsanesi che devono mettersi in fila per un concorso pubblico?

martedì 20 ottobre 2009

Tutta l'Italia cammina col Morsano. Per dimostrarlo, s'indossano i calzini con i colori sociali

L'AC Morsano non vince e non convince: tre partite e tre pareggi.

Ma non finisce qui! Cornuti e pure mazziati: la squadra non ha neppure segnato i gol dei pareggi, incredibilmente tutti frutto di autoreti avversarie.

Uno smacco che gli ultras morsanesi non hanno digerito, tanto che la locale sezione della "Chiosco Fidelis" ha richiamato tutti i tifosi a livello paesano e nazionale ad aderire all'iniziativa "cammina con la squadra...indossa i calzini con i colori del Morsano".
Cosí c'é stata la rincorsa dei VIP a farsi fotografare con i gloriosi calzini turchesi, colore della nostra amata Morsano.

L'iniziativa ha avuto subito il sostegno di quotidiani nazionali e di diversi VIP locali e nazionali.

Non sono mancate le polemiche peró. Il presidente di un'altra squadra di calcio ha protestato fermamente sostenendo che l'AC Morsano "sta facendo un uso criminogeno dei calzini turchesi".

Insomma, per colpa di questi pareggi... piú di qualcuno s'é attapirato!

lunedì 19 ottobre 2009

Premio Sandro Ciotti: beh, allora...doveva vincerlo la Curva Chiosco di Morsano!

Ci segnala un lettore che il Premio Sandro Ciotti, Lo Scudetto degli Striscioni 2009, cioè il premio al miglior striscione dei tifosi di calcio per la stagione 2008/09 è stato assegnato ad una ragazza di Torino per lo striscione "meno male che sono ubriaca" rivolto alla squadra rea di non giocare un buon calcio.

Un paio di riflessioni morsaniche...
Primo. Se si tratta di squadre che non giocano un buon calcio, noi di Morsano possiamo dare lezioni al mondo, incluso il Torino.

Secondo. Se ubriacarsi è una virtù da mettere su uno striscione, reclamiamo i diritti d'autore nonchè la vittoria d'ufficio del premio Ciotti perchè da anni noi c'abbiamo gli "Ultras Curva Chiosco Morsano" con tanto di striscione e agguerrito seguito perennemente appoggiato al bancone.

Terzo. Si fa un gran parlare della violenza negli stadi alimentata dai fumi dell'alcol. Si fa un gran parlare delle morti sulle strade molte delle quali determinate da un uso eccessivo di alcol da parte di chi guida. Si propongono leggi draconiane per limitare l'abuso di alcol soprattutto tra i giovanissimi che fanno sport e che frequentano ambienti sportivi e poi... un giuria composta niente popo di meno che presidenti di enti sportivi nazionali, allenatori di fama e giornalisti nazionali ... incorona uno striscione che celebra l'essere sbronzi?!?

Huh!?!

giovedì 15 ottobre 2009

Un momento di pausa

Oggi niente post e commenti. Un momento di silenzio e cordoglio per due nostri amici che piangono la mamma mancata ieri sera.

martedì 13 ottobre 2009

Stoccolma discrimina Morsano! Questo Premio Nobel sarebbe dovuto andare a...

Stoccolma, 12 ottobre 2009, per la prima volta il premio Nobel per l’economia viene assegnato ad una donna: Elinor Ostrom.

Il merito dell prof.ssa Ostrom é quello di aver rivisto la teoria economica dell’ambiente definita “tragedy of the commons” (“tragedia delle proprietà comuni”).

In parole poverissime, la professoressa ha il merito di aver teorizzato la "terza via" tra Stato e il mercato quando ci siano situazioni in cui i beni comuni non sarebbero efficientemente gestiti né dallo Stato né dai privati - come invece vorrebbe la teoria economica classica dell'homo economicus. Infatti, ci sono casi in cui i beni comuni sono gestiti al meglio dalla democrazia partecipativa dove le persone si adoperano alla gestione di un bene della comunitá senza peró ricavarne un tornaconto economico diretto.

Ehi, Stoccolma, aspettate un attimo!!!

...ma la teoria alla base dell'idea di dare agli Alpini la gestione del parco giochi e del tendone comunale di chi é? E l'idea di far recuperare sempre agli Alpini la statua di San Pellegrino? E quella di dare in gestione il Polifunzionale al Circolo "Le Risultive"? E il realizzare la Porta di Luce tramite il Circolo? E il dare in gestione il campo sportivo all'AC Morsano?

In altre parole, le teorie ipotizzate dalla Ostrom erano giá applicate da noi da anni. Qui sorge il legittimo dubbio che, a conti fatti, il premio Nobel per l'economia 2009 sarebbe spettato di diritto ai nostri amministratori!

NOTA: nella foto l'ex sindaco Nardini ed il vice Strizzolo alla consegna della nuova tosaerba al Gruppo Alpini incaricato della manutenzione dell'area verde del parco giochi di Morsano.

Sciascia e il mondo del lavoro friulano

“… e quella che diciamo l’umanità, e ci riempiamo la bocca a dire umanità, bella parola piena di vento, la divido in cinque categorie: gli uomini, i mezz’uomini, gli ominicchi, i (con rispetto parlando) pigliainculo e i quaquaraquà. Pochissimi gli uomini; i mezz’uomini pochi, che mi contenterei l’umanità si fermasse ai mezz’uomini. E invece no, scende ancora più giù, agli ominicchi: che sono come i bambini che si credono grandi, scimmie che fanno le stesse mosse dei grandi. E ancora più in giù: i pigliainculo, che vanno diventando un esercito. E infine i quaquaraquà: che dovrebbero vivere con le anatre nelle pozzanghere, ché la loro vita non ha più senso e più espressione di quella delle anatre.”[Il giorno della civetta (L. Sciascia)]

Bene. Ora abbiamo lo schema che ci aiuta a costruire una visione strutturata del mondo del lavoro friulano con particolare attenzione al tipo di mestieri disponibili...

Ci sono le Professioni, ovvero quelle per quali uno studia per un titolo specifico (laurea, diploma, certificato professionale etc.) ed in regime di libera concorrenza ottiene il posto, esercita il mestiere, riceve una remunerazione adeguata e gode di buona o ottima considerazione sociale. Le professioni in zona sono limitate, soprattutto quando i titoli di studio iniziano ad essere alti o numerosi.

Poi ci sono le mezze professioni o mezzi lavori. Quelle per le quali tocca adattarsi. Cioè uno o più degli elementi delle Professioni di cui sopra vengono a mancare: mansione sotto il proprio titolo di studio o sottopagata o con bassa considerazione sociale. Queste già sono numericamente molte di più delle Professioni.

Poi arrivano i lavoricchi. Questi sono ambiti professionali che danno titoli pseudo-altisonanti a chi le fa ma in fondo descrivono mansioni semplici semplici. Spesso mascherate da professioni ma alla fin della fiera sono robbetta. Generalmente i titoli tradizionali soccombono di fronte alla necessità di cambiare il nome al lavoricchio per farlo sembrare più politicamente corretto.

Arriviamo ai lavori da ruffiani. Questi sono quelli offerti ai raccomandati. L'ideale candidato deve essere decisamente incapace ed impreparato ma molto accondiscendente e preferibilmente celebroleso senza ambizione nè amor proprio. Come per i pigliainculo di Sciascia, "vanno diventando un esercito".

Infine il mercato del lavoro locale ti offre i lavoriquaquaraquà. Requisiti fondamentali sono il lavorare gratis o orrendamente sottopagati, possibilmente cancellare dal curriculum tre quarti delle qualifiche per non sfigurare, mansioni semplici ed elementari, ambizioni azzerate. Spesso sono mansioni inventate dal legislatore e non dal libero mercato. Spesso sono mansioni d'entrata nel mondo del lavoro ma finiscono per evolversi in nulla. Massima ambizione è quella di diventare lavoricchi. Purtroppo di lavoriquaquaraquà in zona ce ne sono fin troppi.

La fine della fiera: ci sono pochissime Professioni e le altre 4 categorie di lavori disponibili, purtroppo, sono la stragrande maggioranza. Questo ha delle profonde implicazioni per la mobilità professionale locale e per la crescita della società morsano-friulana. Anche l'ambito scolastico ed educativo ne risente; ma questo è argomento per un altro post.

PS Ringraziamo il segretario del PD Franceschini per averci dato lo spunto per trattare questo argomento.

lunedì 12 ottobre 2009

Colpa della Stampa Estera: Dibattito Morsanese nel mirino

Molti di voi avranno seguito la diretta del congresso. All'improvviso è arrivato quello che si sentiva nell'aria da tempo: un attacco mirato, esplicito e diretto a Dibattito Morsanese.
Come sapete, il blog è stato creato su una piattaforma americana gestita da server che si trovano negli Stati Uniti. Quindi siamo esteri. Inoltre, tra i blogger c'è chi posta dalla Gran Bretagna e chi posta dalla Spagna. Quindi siamo esteri.

Ebbene, quando si dice che la "stampa estera sta sputtanando il Paese", essendonci la "P" maiuscola è ovvio che si parla DEL PAESE per antonomasia, ovvero di Morsano di Strada (all'estero conosciuto come "Morsan of Road" o "Morsano von Straße"). Il bolletino parrocchiale è stampato a Castions, le Semide a Mortegliano e il bollettino dell'ERSA a Udine cioè tutti in Italia. In Paese, quindi, di estero c'è solo Dibattito Morsanese.

Fate 1+1 è l'arcano è sciolto: Dibattito Morsanese è direttamente chiamato in causa.

Tuttavia, vorremo rassicurare i nostri lettori che stamo in una bote de fero. Da brava stampa estera abbiamo ingaggiato un avvocato estero per proteggere i nostri interessi: tale avv. Mills di Londra. ...azz!

venerdì 9 ottobre 2009

Campo di Prigionia Austro-Ungarico di Marchtrenk: tre morsanesi commemorano i compaesani che qui perirono 90 anni fa

Durante la Grande Guerra nella Regione dell’Alta Austria vennero allestiti vasti campi di prigionia, come ad Aschach an der Donau, a Braunau am Inn, a Freistadt, a Marchtrenk, a Wegscheid ed a Mauthausen.

In collaborazione con la Croce Nera austriaca (organizzazione che cura i cimiteri militari austriaci), ogni anno, alternativamente in Italia e in Austria, vengono svolte cerimonie in onore dei Caduti (l’anno scorso ad Arsiero, in Valdastico, dove c’è il più grande cimitero di guerra dopo quello di Redipuglia).

Quest’anno la cerimonia si svolge al cimitero italiano di Marchtrenk, località a circa 25 chilometri da Linz, nell’ambito del 17° Incontro italo-austriaco della Pace a ricordo dei Caduti e delle vittime civili della Grande Guerra.

In questo cimitero militare, un tempo annesso al campo di prigionia dove furono deportati 25.000 soldati, sono sepolti 1.453 italiani militari e civili, deceduti soprattutto di tifo e tbc.

Al centro dell’area cimiteriale si innalza una stele commemorativa che segnala la presenza delle spoglie dei militari italiani lì sepolti. Su altre quattro stele, poste ciascuna ai margini di ogni settore, sono state collocate delle lastre in metallo con su incisi i nominativi dei Caduti. In fondo al Cimitero Militare si trovano le sepolture di 467 Russi, di 1 Rumeno, di 11 Serbi e di 18 di nazionalità sconosciuta.

Alla cerimonia internazionale, che si terrà alle ore 16 di oggi, venerdì 9 ottobre 2009, saranno presenti anche i nostri compaesani Giovanni (conosciuto come "Sereno") Stefano e Vanni Sandri. Per la prima volta visiteranno la tomba di Gio Batta Sandri, classe 1872, nonno di Sereno che morí da prigioniero proprio a Marchtrenk il 25 febbraio 1918 (all'etá di 46 anni).

Nella foto qui accando soldati austriaci in piazza San pellegrino a Morsano nel 1917.

Perché questa commemorazione é cosí importante in casa Sandri? Qui il racconto di Sereno Sandri.

"Era novembre 1917, dopo la rotta di Caporetto, Pietro Giacomo Sandri (chiamato Jacum Mocjigne - leggi "mochigne" visto che i Sandri in paese ancora oggi sono chiamati con questo soprannome), anziano della classe 1834, cacciò di malo modo, colpendolo con il suo bastone, un soldato austriaco intenzionato a tagliare gli olmi ("olessis") nel filare che faceva da confine della proprietà di famiglia. Gli olmi si trovavano nella zona dietro piazza San Pellegrino che si sviluppa verso il cimitero, dove viveva la famiglia patriarcale Sandri ed il loro legno era diventato molto prezioso per gli occupanti asburgici che si stavano attrezzando per l'inverno.
Cosichè, l'austriaco se ne andò dall'orto ma ritornò con un manipolo di altri soldati. Visto che ormai Pietro Giacomo Sandri aveva 83 anni gli occupanti decisero di non punirlo direttamente bensì di arrestare il nipote Valentino (classe 1900) ed una nuora, Anna Del Pin, moglie di suo figlio Pietro che in quel momento si trovavano in casa. A questo punto, Giovanni Battista (Giobatta) Sandri, figlio di Pietro Giacomo e padre dello sventurato Valentino, saputo dell'arresto del giovane figlio e della cognata si diresse subito al comando austriaco per protestare ma fu arrestato a sua volta. Sia Giobatta che il giovane Valentino furono quindi inviati in un campo di prigionia Austro-Ungarico (la tradizione orale tramanda il nome di Milovice a 30km a est di Praga - peró si sa per certo che Giobatta mori' al campo di prigionia di Marchtrenk dove forse fu trasferito per essere curato).

Qui inizia l'odissea dei due malcapitati. Le condizioni di prigionia erano rese durissime dal freddo, dalle epidemie e dalla mancanza di cibo. Valentino era solo diciasettenne e sarebbe sicuramente morto di stenti se non fosse stato per l'aiuto generoso di suo padre. Tanto che, Giobatta, pur di salvare il figlio iniziò a rinunciare alla sua magra razione di cibo passandola al figlio con varie scuse: "mangia tu che io non ho fame", "la zuppa non mi piace, magiala tu" e via dicendo. Così, dopo alcuni mesi, pur di salvare il figlio, il povero Giobatta morì di stenti mentre Valentino, grazie al sacrificio del padre, riuscì a tornare a Morsano a fine guerra.
Rientrato a piedi, fortemente denutrito e stremato, venne a sua volta salvato dal provvidenziale intervento del parrocco, Don Alberto Della Longa, che istruì la famiglia di somministrare alimenti solo in maniera graduale, giorno dopo giorno, per evitare una morte certa se avesse mangiato fin da subito porzioni normali. Valentino potè quindi raccontare l'eroico sacrificio del padre e le sue fatiche per rientrare a piedi dal campo di prigionia. Tra l'altro, durante il viaggio di ritorno, perì anche un suo compagno di prigionia che rientrava anche lui in Friuli a piedi.
Questa triste vicenda in famiglia ancora oggi continua ad essere tramandata di generazione in generazione.
Altri morsanesi furono internati nei campi austriaci e una decina non fece piú ritorno in paese. I loro nomi sono elencati nel monumeto ai caduti di Morsano. Altri loro dettagli sono presenti nei registri parrocchiali e comunali.
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Per maggiori informazioni:

giovedì 8 ottobre 2009

Delle Volpi e degli Orsi: la Riserva Naturalistica Morsanese

Sul sito del comune é apparsa la nota di allerta per la rabbia silvestre.

Fin dallo scorso aprile, infatti, sono stati segnalati diversi focolai di rabbia in Friuli VG ed il 4 ottobre, una volpe infetta é stata abbattuta nella vicinissima Mortegliano.

Piú di sempre dunque, bisogna stare attenti alle volpi di paese.

Inoltre, pare ci siano anche degli orsi che girano indisturbati nella zona sud e centrale di Morsano.

Nella foto qui di fianco, un orso avvistato nei pressi del "biotipo Selvote" da dove, pare, arrivino gli esemplari presenti in zona.

Dicono che queste bestie siano attratte dall'odore prodotto dalle attivitá paesane. In particolare, l'odore degli spritz sembra stimoli un'attrativa irrefrenabile.

Tra volpi rabbiose e orsi spritzettari qua ci si ritrova in una selva oscura con tanto di retta via smarrita.

Forse solo una ronda zoofila guidata da un veterinario in camice verde puó salvarci!

mercoledì 7 ottobre 2009

What's up Morsan of Road? Artichoke: gli Inglesi parlano come i Morsanesi

artichoke / nome, s.m. carciofo

Gli amanti della marilenghe che ci seguono sanno che la parola carciofo in friulano si traduce in articjoc.
La cosa simpatica é che si pronuncia cosí anche in Inglese.
Dunque, una parola inglese uguale ad una parola friulana!
Interessante é la storia del termine "artichoke". Deriva dall'arabo al-qarshuf che, nella Spagna invasa dai Mori divenne "alcachofa" per poi diventare "carciofo" in Italiano. Dall'altra parte arrivó in Francia come "artichaut" e da qui in Inghilterra come, appunto, artichoke. Verosimilmente, il carciofo nei dialetti e nelle lingue del Nord Italia subí l'influenza francese piuttosto che quella spagnola visto che in Liguria é articiocca, in Piemonte é articiocc, in Lombardia é articiòch, in Emilia é articiòc, In Veneto articioco e naturalmente da noi articjoc.
Se volete saperne di più, over to Rossella.

martedì 6 ottobre 2009

Telefriuli: Morsano (e il paese vicino) stasera a "Lo Scrigno"

Stasera ci sará anche Morsano allo "Scrigno" su Telefriuli alle 21.00. Non perdetelo!

La trasmissione condotta da Daniele Paroni avrà nuove rubriche: una dedicata ad esempio ai termini in friulano grazie alla quale si darà vita un nuovo quiz che andrà ad aggiungersi a quello realizzato grazie alla collaborazione con il Circolo Fotografico Friulano.

Verranno proposti scorci di località più o meno conosciuti della regione. Tante le sorprese per i telespettatori che ogni martedì alle 21 seguono con affetto “Lo Scrigno”.




lunedì 5 ottobre 2009

Cosa rappresenta meglio la storia di Morsano?

Domanda, se doveste rappresentare gli aspetti piú peculiari della storia di Morsano, cosa mettereste sul tavolo?

Noi ci proviamo cosí:

- La Strada

- San Pellegrino delle Alpi

- Il Confine

- Il Vescovo Antivari

- Le "Mascarade"

La strada: come molti paesi friulani il cui nome termina in "ano" ("anum"), Morsano ha origine prediale latina. I prediali (da praedium, "proprietà terriera", "fondo") indicano fondi agricoli romani che prendevano il nome (in genere il gentilizio) del colono a cui erano stati assegnati. Nel nostro caso si tratta di Murcius (o Mursius) quindi Praedium Murcianum, il fondo di Murcius. Probabilmente l'origine risale alla seconda colonizzazione di Aquileia (169 AC) e fin da allora l'abitato di Morsano é legato simbioticamente ad una o piú strade. Si ritiene infatti, che un'importante strada romana, la Via Postumia, attraversasse il paese. Verosimilmente, i possedimenti agricoli di Murcius si trasformarono in centro abitato proprio per la loro prossimitá strategica con la Via Postumia, strada che partendo da Genova arrivava ad Aquileia. Nel medioevo, lungo il paese si sviluppó la strada poi chiamata "Ungaresca" ed ai nostri giorni c'é la statale Napolenica, strada che riprende parte del percorso dell'Ungaresca e che fu riassestata ad inizio '800 dalle truppe imperiali francesi.


San Pellegrino delle Alpi NON é un santo: ufficialmente la Chiesa non lo ha mai riconosciuto come tale. Tuttavia la devozione popolare da secoli venera questa figura medievale che ha dato il nome ad un paese in provincia di Pistoia - San Pellegrino in Cassero - un santuario nelle Alpi tosco-emiliane - San Pellegrino in Alpe - e ad un passo in Trentino - Passo San Pellegrino. A Morsano esisteva una chiesa intitolata al "santo" grossomodo sul terreno dove oggi c'é l'incrocio tra la strada che porta a Chiasiellis e la Napoleonica. La chiesa era molto famosa nel medioevo ed in epoca veneziana, tanto che vi si svolgevano mercati e feste che richiamavano gente da tutta la zona. Fu poi distrutta nel 1813. La statua di San Pellegrino ricorda a tutti questa particolare devozione dei morsanesi che non trova altri esempi in regione. Probabilmente proprio perché San Pellegrino delle Alpi non é un santo, il parroco (di Castions?) Don Driulini (1894-1904) impose la devozione di San Pellegrino Laziosi, santo ufficiale ma decisamente un altro San Pellegrino.


Il confine: Morsano fu confine tra Repubblica di Venezia ed un’enclave dell’Impero d’Austria (dapprima della contea di Gradisca e poi della Grafschaft Görz und Gradisca - Contea di Gorizia e Gradisca), per oltre duecentottant'anni tra il 1512 (formalizzato nel 1521) ed il 1797. Presso la canonica di Gonars esiste ancora una pietra che segnava il confine fra la Libera Comunitá Rurale di Morsano e Gonars, posta in loco nel 1753, dopo gli accordi fra l'impero Austriaco e la Serenissima Repubblica di Venezia. Anche tra il luglio e l’ottobre 1866 Morsano e Gonars furono paesi di confine tra il Regno d'Italia e la casa d'Austria, alla fine della Terza guerra d'indipendenza, prima che il confine fosse spostato ad alcuni chilometri ad est di Palmanova.

Il vescovo Pietro Antonio Antivari. Nacqué a Morsano nel 1830 dall'omonima famiglia di benestanti proprietari terrieri giá nobili di antico lignaggio tardo medievale. Per anni fu rettore del seminario di Udine e poi vescovo ausiliario della diocesi cittadina a fine '800. Su di lui sta scrivendo un libro un ricercatore dell'universitá di Udine mentre sulla storia della famiglia Antivari sta scrivendo il morsanese Dorino Todaro.

Le mascarade. La tradizione unica del paese: le recite in maschera iniziate nel 1929 e fiorite negli Anni Quaranta e Cinquanta in occasione del carnevale. La mascarade di Morsan era conosciuta in tutta la zona e rappresenta una tradizione particolare del nostro paese e di Gonars con il quale veniva condivisa. Oggi, idealmente, la tradizione continua con l'associazione Lis Mascaris, conosciuta internazionalmente.

venerdì 2 ottobre 2009

Il "Capanon dal Comun": emergono visioni diverse

Quello che colloquialmente è chiamato "il capanon dal comun" è un tendone modulare grande abbastanza per contenere qualche centinaio di persone.

Può essere usato per eventi più disparati: premiazioni, teatro, conferenze ma più delle volte il suo fine è quello di ospitare pranzi, rinfreschi o grigliate comunitarie nel contesto di eventi pubblici. Può essere utilizzato chiuso con teloni che ne fanno da parete oppure aperto nei mesi estivi.

Fu un'idea della passata amministrazione ed è in servizio da un paio d'anni. La gestione logistica fa capo al Gruppo Alpini di Morsano di Strada.

In questi giorni il tema del "capanon dal comun" è salito agli onori delle cronache paesane a seguito di una particolare situazione che ci è stata segnalata da un lettore qualche giorno fa. In occasione della Festa del Dono, tutte le manifestazioni ufficiali si svolgeranno a Morsano (sfilata accompagnata dalla banda, Messa, saluti delle autorità) mentre il rinfresco dovrà svolgersi a Castions. Usiamo il verbo "dovrà" perchè a Morsano non esistono strutture che a norma di legge possano ospitare le oltre 300 persone attese alla festa (il centro polifunzionale può ospitarme meno di 90 e l'Oratorio è inagibile).

A questo punto percepiamo che l'opinione pubblica paesana si è divisa in due:

- quelli che ritengono che il "capanon dal comun" avrebbe risolto il problema ed evitato a 300 persone di dover spostarsi in un altro paese per il rinfresco finale;

- quelli che ritengono che il "capanon dal comun" abbia delle modalità e regole di noleggio talmente restrittive che di fatto ne rendono l'utilizzo impossibile per gran parte delle associazioni.

Comunque la si pensi è un argomento molto controverso e dibattuto in paese.

L'evento del giorno: riparte il BLOG della LEGA

Ci è stato segnalata la recente attività del blog della lista perFIRMINOsindaco (Lega Nord e Lista Insieme per Rinnovare) che in consiglio fa riferimento a 3 consiglieri della Lega Nord.

Visto che chi ci legge ha generalmente uno spiccato interesse per la politica locale, ve lo segnaliamo.

Cliccate qui per vedere i nuovi post del blog della lista perFIRMINOsindaco.

giovedì 1 ottobre 2009

Consiglio comunale del 29 settembre 2009: le "varie ed eventuali" infiammano gli animi

Come richiesto qui il post. Commenti particolari non ne abbiamo perchè le questioni sollevate sembrano essere più sulle procedure (preavviso di convocazione troppo breve, mancanza delle "varie ed eventuali") e forma (presunta maleducazione di tizio e caio) che di sostanza (si è discusso di quale sia la scaletta delle priorità amministrative per i prossimi 3 mesi? quando saranno asfaltate le strade che meritano? Esiste già una lista con priorità "stradale"? la palestra la faranno a metà strada tra Morsano e Castions o come sempre ognuno il suo e avanti pedalare? Ci sono novità per il parco giochi ed il futuro del tennis? faranno le panchine per gli spettatori sul campo da calcio? programmi nel breve termine per attrarre e trattenere attività commerciali in paese? L'opposizione è soddisfatta con l'elenco delle priorità proposto o si stanno tralasciando delle questioni urgentissime per la popolazione? e via dicendo).

Procedure e varie ed eventuali nel nostro blog cadono nella voce "anti-viagra". Anche perchè se si parla di procedure si rischia di schivare ogni riferimento alla sostanza delle cose.
Ad ogni modo, commenti ce ne sono già:


Fossi in voi userei quegli spazi, che a questo sono deputati, per commenti di natura politica o sulle mere procedure. Qui meglio concentrarsi su questioni con polpa (se ne ce ne sono).

L'Autunno Caldo Morsanese: tanta carne al fuoco!

Ultimamente Dibattito Morsanese è stato fatto oggetto di asprissime critiche, pesantissimi insulti, scontri frontali, muro-contro-muro, violentissimi attacchi personali e critiche distruttive (ma si, buttiamoli tutti che fa audience) perchè non sta dedicando spazio ai temi "caldi" del momento.

In effetti siamo colpevoli di non aver dato corda a delle succose polemiche paesane. Vorremmo solo rassicurare i lettori che non l'abbiamo fatto per questioni di principio o per fare favoritismi ma per soldi*. Il che, in questo mondo dove tutto gira attorno al vil denaro, crediamo ci nobiliti e ci scusi.

Detto questo, qui i temi che ci sono stati segnalati:

- Perchè non avete dedicato un post al consiglio comunale del 29 Settembre? Avremmo voluto allontanarci gradualmente dalla politica e parlare di più di petez paesani. Ma visto che la politica locale fa audience, va ben, faremo un post sul consiglio.

- Che ne dite dell'esplosione di commenti sul blog del PDL? Interessante. Tra le 3300 visite e i 213 commenti ci sono alcuni spunti di polemica che potrebbero essere ripresi anche qui. Vedremo di vedere.

- E i laureati desaparecidos di Morsano? Bon, combineremo di combinare.

- La sfilata a Morsano e il rinfresco a Castions... Adesso ne sappiamo un po' di più forse ne parleremo. Combineremo di vedere e vedremo di combinare.

*siamo nell'ultimo trimestre dell'anno e alcuni di noi sono in zona bonus di fine anno. Tocca darci dentro di più del dovuto in quella cosa chiamata "lavoro" ed il tempo per scrivere post è risicato anche a tarda sera - che è quando vengono preparati di solito.

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