martedì 31 luglio 2012

Siccità USA: prezzo Mais in forte rialzo, massaie morsanesi preoccupate

La zona rossa indica la siccitá che ha
colpito le campagne americane
Non si parla d'altro nei parchi morsanesi dove i vecchietti danno le bricciole di pane ai piccioni e si ritrovano per una chiaccherata sotto le fresche frasche: il prezzo del mais é salito bruscamente.

Le cause sono due:
  1. la peggior siccitá da mezzo secolo a questa parte e il caldo record nella nazione che produce piú mais al mondo, gli USA (vedi "Numeri utili: produzione di mais e soia")
  2. la politica statunitense a favore del bio-etanolo (derivato dal mais) che consuma fino al 40% della produzione di mais a causa di un mandato del Congresso che obbliga ad usare almeno 13 miliardi di galloni di etanolo da mais nei trasporti nazionali
Quali saranno le conseguenze per la massaia morsanese?
A iè in meriche ma iè in coree 
La catena alimentare é relativmente semplice e sia la teoria che l'esperienza convergono nel sottolineare come la prima cosa che ne risentirá é il consumo di carne.

Il mais e la soia costituiscono un elemento essenziale della dieta animale dove confluiscono sottoforma di componente dei mangimi. Dunque, la prima conseguenza sará che il prezzo della carne bovina (al dettaglio) salirá subito seguita dall'aumento del costo della carne suina e per finire pure il pollo costerá di piú.

Poi ci saranno discussioni se sia giunta l'ora di togliere l'obbligo di produrre una cosí alta quantita' di bio-carburante da ben il 40% della produzione USA di mais, tenendo conto che per questo tipo di carburante la canna da zucchero (come si fa in Brasile) é molto piú indicata. Il che sara' difficile perché la politica a favore dell'etanolo é gradita dai produttori di mais degli stati centrali degli USA perché garantisce un'entrata sicura ed é protetta dalle clientele tra la politica federale e le lobbies agricole.

Coi prezzi che corrono:
un'idea regalo per un anniversario
importante
Gli USA si stanno muovendo per recuperare parte della mais dai mercati dell'America Latina ed in particolare dal Brasile.

Ci sono poi tutta una serie di considerazioni che si fanno sulla piazza dei derivati agricoli di Chicago ma quel che resta é che la carne potrebbe avere un'impennata nei prezzi.

Se peró no l'é un mal ca nol sedi ancje un ben, staranno bene i nostri agricoltori che vedranno un po' piu' di ritorno se hanno investito in blave.

lunedì 30 luglio 2012

Sondaggi: Quante volte vai a Messa?

I dati sono del 2012.

Come spesso accade il sondaggio morsanico è un sondaggio comparativo. Questa volta compariamo la frequenza alla messa che è un indicatore della religiosità della popolazione. 

Morsano è in linea con la tendenza nazionale (sottolineata da un sondaggio pubblicato di recente sulla rivista "Sette" del del Corriere della Sera) dove la maggioranza assoluta della popolazione si riconosce tra chi o non va mai a messa o ci va solo a Pasqua e Natale (1-2 volte l'anno). Questo gruppone rappresenta l'88% della popolazione nazionale (58% 1-2 volte +30% mai)  e il 65% a Morsano (45% mai + 20% 1-2 volte). Sembra che Morsano sia sensibilmente più religiosa quindi (65% di miscredenti contro l'88% nazionale).

L'anomalia sta in quelli che dichiarano di andare a messa almeno una volta a settimana che vede un 2% a livello nazionale e un 22% a livello morsanico.

O in paese esiste una forte polarizzazione tra chi è super ligio e chi è un senza dio oppure i senza dio e i religiossissimi che leggono il blog si sono divertiti a sballare il sondaggio. 


domenica 29 luglio 2012

Il nuoto USA canta e balla



I soliti americani tutto sorrisi, inventiva ed entusiasmo. Ma qualcuno dal Friuli gli ha spiegato a sti qua che la vita è sacrificio, negatività, sofferenza e non c'è un cazzo da ridere?

Facciamo un bel video con l'Adagio di Albinoni e mi raccomando, muse dure e barete fracade. Partiamo con l'inquadratura del castello di Udine...aleop!

sabato 28 luglio 2012

Fumatori Sporcaccioni e Serial Killer a Morsano di Strada

Nel Parco di Giochi di Morsano, che continua ad essere molto frequentato perché "quello di Castions é in rovina e quello di Morsano é meglio" (parole dei ragazzi di Castions che vengono qua in bici ogni pomeriggio) c'é spesso spazzattura lasciata in giro dai soliti cafoni. Peró c'è una particolare tipologia d'immondizia che viene lasciata con frequenza regolare un po' ovunque nel Parco e di fronte agli spogliatoi: pacchetti di Chesterfiled.

Il fumo fa male quindi siamo di fronte a dei seminatori di morte. Se dal basso dei loro 16 anni centrassero i bidoni delle immondizie, i soliti "anonimi" e soprattutto le solite "anonime", potrebbero non seminare pachetti in giro e tutti sarebbero piú felici. 





PS essendo che il fumo uccide, con tutti questi pacchetti abbandonati allora abbiamo dei serial killer in giro a Morsano...

venerdì 27 luglio 2012

Numeri Utili: Spesa Sanitaria dei paesi OCSE (2010)


Negli USA i dati includono anche i "profits" della spesa sanitaria privata per cui i dati sono un po' furbi ( o molto furbi). Ad ogni modo, questi sono i dati della spesa sanitaria su percentuale del Prodotto Interno Lordo.

giovedì 26 luglio 2012

Spritz Rotten Capitalism: delle buonuscite milionarie dei manager discoli

C'è una vignetta nell'Economist di questa settimana che riassume il sentimento generale nei confronti del Capitalismo. Nella prima scena c'è un gatto grasso che fuma un sigaro sotto processo in tribunale a cui viene letta l'accusa "Capitalismo, lei è accusato di aver colpevolmente messo a repentaglio la sussistenza delle masse. Qual'è la sua difesa?" E il "fat cat" risponde "sono relativamente innocuo"... mentre col dito indica delle bestie più feroci chiuse nella gabbia dietro a lui, bestie che si chiamano "comunismo", "socialismo" e "feudalesimo".

Lasciando ai filosofi della zoologia il discutere quale bestia sia la più feroce, in osteria questa mattina s'è discusso, in ordine d'importanza, dapprima su come correggere il caffè (al di là della canonica "grappa", uno ha proposto un "corretto Baileys" ed è stato mandato subito a 'fanculo) e poi s'è discusso della buonuscita che si beccano i super-managers della Barclays (LSE: BARC.L) , una delle maggiori banche britanniche, dopo "essere stati dimissionati" per non aver saputo prevenire e bloccare le manipolazioni sul Libor da parte di alcuni trader ("Scandalo Libor, Barclays decapitata").
Per capirci, il capo operativo, il chief operating officer  Jerry del Missier, assieme  all'amministratore delegato Bob Diamond, s'è dovuto dimettere a inizio luglio. Ora, fonti nella City, raccontano della negoziazione per la sua buonuscita che rasenta i 9 milioni di sterline (circa 11 milioni di euro). La cosa alla fine è uscita sugli organi di stampa con titoli tip"Sky News: Barclays Exec Gets £8.75m".


Questo imprime l'ennesimo marchio a fuoco sulla pelle della gente che teme quelle bestie più feroci di cui sopra ed è un marchio a forma di gatto. Un gatto molto grasso.  


...e i fat cats continuano a miagolare

mercoledì 25 luglio 2012

Stili di vita: i "Livestyle Nomads" che fanno tendenza in paese

Chi così...
Oggi in bar si parlava di stili di vita che cambiano e di come i morsanici si adattano. 

Si parla sempre più di "lifestyle nomads" cioè di quelli che per scelta cambiano il posto dove stanno a seconda delle stagioni. Nel nostro caso di "village lifestyle nomads".

Così si pensa al Natale a Città del Capo, allo sci o all'après-ski a Gstaad, Megève, St Moritz. Poi pasqua a St Barts e primavera a Canouan, Clifton, Constantia, Camps Bay. Poi arriva l'estate e c'è Cap Ferrat, Cap d'Antibes e Saint-Tropez. Con la barca sono d'obbligo Porto Cervo, Porto Heli, Portofino e la perla nascosta dell'adriatico il Montenegro. Per stare tranquilli verso la fine dell'estate ci sono Miami, le Hawaii e Bali.


E' fondamentale avere un pied-à-terre in più paesi, e magari più continenti per poter seguire il pazzo calendario degli eventi che ormai spostano le masse su tracciati consolidati su pianta globale (ma il vecchio continente su queste cose tiene ancora botta).
Così, si pensa al calendario annuale:

I village lifestyle nomads de noantri hanno preso nota. E con tutti questi impegni chi ha tempo di fare altro!?!

martedì 24 luglio 2012

Cosa si deve fare perchè una moneta unica funzioni?

In molti discutono su cosa si debba fare per risolvere il problema dell'Euro area e dello spread che vola oltre i 500 punti sul bund tedesco. Sulla soluzione alla fase congiunturale molto s'è detto, molto si dice e molto si dirà.

Poco s'è sempre detto (in Italia) su cosa serva per far funzionare una moneta unica.

Il dollaro divenne moneta unica nel momento in cui più stati americani si misero assieme, stessa cosa il marco tedesco divenne moneta unica nel 1871 quando la Baviera, la Prussia e gli altri stati tedeschi si unirono, la Lira divenne moneta nazionale nel momento in cui Garibaldi & Cavour cucirono più stati assieme.

Secondo il C.A.F.O.N., il punto è che le "monete uniche" o semplicemente "le monete", funzionano se:
  • c'è un'unione bancaria con ricapitalizzazioni centralizzate e trasferimenti tra banche di diverse territori
  • c'è un'unione fiscale con il potere di imporre tasse a livello federale
  • c'è un'unione politica con un mandato legislativo che è indipendente dagli stati membri 
Per inciso, nella storia dell'umanità non s'era mai tentato prima l'esperimento di una moneta unica senza i tre requisiti di cui sopra, requisiti che furono i punti d'onore sui quali gli "euroscettici" battagliarono contro l'ingresso nell'Euro a fine anni Novanta in Gran Bretagna e in altri paesi del Nord Europa. 

Senza una qualche sorta di "trasferimenti" da una zona all'altra, siano questi trasferimenti di capitali o trasferimenti di sovranità, l'Euro è tecnicamente una moneta nata morta o che poggia su una palafitta di paglia. 

Gli scettici avevano ragione e chi ha voluto l'Euro ha poi perso la forza di trascinamento dell'opinione pubblica per spingere per l'unione bancaria, fiscale e quindi politica. Metteranno dei cerotti ma la paglia resta lì dov'è e non si trasformerà mai in cemento armato.

lunedì 23 luglio 2012

Olimpiade senza golf...



Olimpiade senza golf, che a Rio De Janeiro 2016 tornerà nel programma dei Giochi dopo oltre cent'anni di assenza. 

sabato 21 luglio 2012

Il Domandone del Giorno: perchè i giornali non parlano del "Fiscal Compact"?


Giunge al blog una drammatica richiesta da parte di un lettore allarmato: Scusaimi, vuatris che seis pi studiaz di me, parcè nisun gjornal nol cjacare dal "fiscal compact"?


Di primo acchito verrebbe da rispondere "Parcè ca o sin tal dramma!".


Purtroppo oggi è un giorno pre-festivo e il C.A.F.O.N. non riusciamo a convocarlo. Lasciamo ai lettori trovare l'arcano (e pure le Rive). 

Ad ogni modo, il Fiscal Compact, ovvero il "Trattato sulla stabilità, coordinamento e governance nell'unione economica e monetaria" noto anche come "Patto di bilancio" (per gli amici "mimmo") prevede cose esilaranti tipo...

Not too compact...
  • l'obbligo dei governi con un debito pubblico superiore al 60% del PIL, di rientrare entro questa soglia entro  20 anni, ad un ritmo pari ad un ventesimo dell'eccedenza in ciascuna annualità (quindi a suon di maggiori tasse e riduzioni sostanziali di spesa pubblica. Noi abbiamo il 120% di debito pubblico sul PIL, fate voi come saranno i prossimi 20 anni per l'Italia...);
  • l'impegno ad avere un deficit strutturale sotto lo 0,5% del PIL. Al che si deve ricordare che a differenza del deficit ciclico (che fa riferimento alla differenza tra uscite correnti di uno stato ed entrate correnti derivanti da una fase avversa del ciclo economico) il deficit strutturale può essere combattuto solo se vengono alterate le variabili macroeconomico sotto il controllo statale (es. si aumenta la tassazione, si riduce la spesa pubblica, si ripudia il debito pubblico pregresso).
  • l'obbligo per ogni stato di garantire correzioni automatiche con scadenze determinate quando non sia in grado di raggiungere altrimenti gli obiettivi di bilancio concordati. Tipo ti appioppano un governo tecnico etero diretto ogni 5/6 anni che fa quello che sta facendo Monti con l'appoggio sotterraneo dei maggiori partiti.
  • l'impegno a cambiare la costituzione o la legislazione nazionale se richiesto e il tutto verrà verificato dalla Corte europea di giustizia. Fintanto che poi le norme costituzionali non vengono rispettate, come ad esempio gli articoli della nostra costituzione che disciplinano l'attività dei partiti, almeno su questo punto possiamo stare tranquilli.
  • l'impegno a tenere almeno due vertici all'anno dei 17 leader dei paesi che adottano l'euro. Questo va bene perchè tra auto di scorta, affitti di hotel, personale, mezzi, libagioni fa dimenticare a tutti che esistono le videoconferenze a costo zero
Dopo aver letto tutto questo, torniamo alla domanda del lettore: perchè nessun giornale italiano parla del fiscal compact?

...sarà ben meglio leggere di Belen, no?!?

PS a proposito, ma che giornali leggono gli Italiani?

1 - "CORRIERE DELLA SERA" Diffusione Media 474.395 
2 - "LA REPUBBLICA" Diffusione Media 396.446
3 - "LA GAZZETTA DELLO SPORT - LUNEDÌ" Diffusione Media 366.653
4 - "IL SOLE 24 ORE" Diffusione Media 262.360
5 - "LA STAMPA" Diffusione Media 253.971
6 - CORRIERE DELLO SPORT-STADIO LUNEDÌ Diffusione Media 236.807
7 - "LA GAZZETTA DELLO SPORT" Diffusione Media 261.250
8 - "TUTTOSPORT - LUNEDÌ" Diffusione Media 195.265

9 - "IL MESSAGGERO" Diffusione Media 176.800
10 - "CORRIERE DELLO SPORT-STADIO" Diffusione Media 156.904

venerdì 20 luglio 2012

I Peppone oggi e i Don Kamillo ieri...

Di ritorno dall'Emilia terremotata è arrivata questa interessante segnalazione fotografica (2012). Per par kondicio si segnala anche una komunicazione della kuria di Piacenza (1947).   




giovedì 19 luglio 2012

Spritz World Champions: 55%, l'Italia il paese con il livello di tassazione più alta al mondo

Volete che in bar oggi si parli d'altro?

Il bobolo morsanese delle partite IVA e buona parte del popolo dei loro dipendenti ha scatenato il putiferio di fronte alla notizia odierna che la "Pressione fiscale: in Italia è la più alta del mondo".

I dati arrivano dall'Ufficio studi di Confcommercio che indica la  pressione fiscale apparente al 45,2% ma quella effettiva al 55% che è il più elevato della nostra storia economica recente e costituisce un record mondiale assoluto. Il contraltare è che c'è il record anche del sommerso, attualmente pari a 154 miliardi (il 17,5% del Pil).

Il dibattito s'infiamma quando si discutono le ragioni di questo primato italiano nell'alta imposizione fiscale. Sono quei dubbi ancestrali tipo "è nato prima l'uovo o la gallina?", "gli statali lavorano poco perchè sono pagati poco o sono pagati poco perchè lavorano poco?": si pagano tasse alte perchè molti non le pagano o molti non le pagano perchè le tasse sono alte?

Le risposte diventano ovvie a seconda che siate impiegati al catasto o che abbiate uno yacht legalmente intestato ad una società lussemburghese. 

Ma visto che tra il "bianco e il nero" ci sta la polemica del Perbenista e che le "Cinquanta sfumature di grigio" è il best seller del momento, il bar non si è sottratto al muro contro muro tra spritz bianchi e neri ognuno con le sue sfumature. 

Aspiranti guardie di finanza?
Da un lato quelli che sposano la teoria che lo stesso Centro Studi di Confcommercio mette nero su bianco che "il record mondiale dell'Italia nella pressione fiscale effettiva dipende più dall'elevato livello di sommerso economico che dall'elevato livello delle aliquote legali". 

CURVA di LAFFER: Distribuzione del gettito in funzione della pressione fiscale: superato un certo limite t*,
a cui corrisponde il gettito massimo Tmax, ulteriori aumenti dell'imposta causerebbero
un aumento di evasione ed elusione, tale da ridurre il valore dello stesso.

Dall'altro lato chi invoca la Curva di Laffer secondo la quale oltre un certo limite l'imposizione fiscale porta meno gettito perchè prevale la valutazione individuale che si stanno pagando troppe tasse e quindi è lecito evaderle (almeno in parte). 

...e tra un record italiano e l'altro, il dibattito continua

mercoledì 18 luglio 2012

Campionesse al Torneo di Castions: le Pagelle delle Leonesse Morsanesi

Le ragazze morsanese si sono distinte anche questa volta sul terreno dell'invisa Castione e, ovviamente, hanno trionfato nelle sfide del calcio femminile. Sono giunte via mail le pagelle che qui rirponiamo...

Elena P. voto 9,5 (Peruzzi)
Ho sentito vociferare che ...non e’ agile, non para, basta tirare in porta (e la palla entra). Per almeno tre volte salva il risultato e para anche i rigori! Per i critici: un bel tacere non fu mai scritto!
THE WALL

Monica voto 9,5 (Nesta)
Signori e signore ecco a voi il prototipo del perfetto centrale difensivo! La sua e’ una partita da applausi: anticipi, diagonali, cambi di marcatura, rilanci... non sbaglia nulla! ...E Lei voleva stare a casa a studiare!
HONORIS CAUSA

Genny voto 8 (Chiellini)
Comincia la partita commettendo qualche distrazione di troppo ma con il passare dei minuti migliora e sfodera grinta e determinazione.
DETERMINATA

Giulia voto 8 (Jørgensen)
Avrebbe dovuto giocare nel ruolo di "punta" ma a causa dei pochi cambi a disposizione, finisce col fare il terzino. Si e’ sacrificata in un ruolo non suo facendo comunque molto bene. Suo anche il rigore decisivo. Quando le ho detto che avrebbe dovuto correre e sacrificarsi per la squadra, mi ha risposto: “come dute la me vite eh!
FILOSOFICA

Elena F. voto 8 (Nocerino)
Il meglio di se lo dá giocando da centrocampista centrale. Contrasta senza paura e dá una grande mano alla squadra. E' in forma e si vede.
COMBATTENTE

Moira voto 8 (Marchisio)
Lei a centrocampo é come un guerriero apache: contrasti vigorosi e in più di un'occasione dá una mano all’attacco con degli inserimenti palla al piede. Nelle sue vene scorre grinta allo stato puro. Un voto lo perde perché nel finale non dice di essersi fatta male e pur di restare in campo fa un pò di testa sua. Resta il fatto che in quanto a voglia e determinazione da molto da insegnare
PROFESSORESSA

Antonella voto 8 (Maicon)
Per la squadra è un importante punto di riferimento. Gioca tutto l’anno e di conseguenza ha più esperienza e un ritmo partita maggiore. Sparacchia qualche tiro in tribuna, però corre molto e dá una mano in tutte la zone del campo. 
ONNIPRESENTE

Valentina voto 8 (Inzaghi)
Per tutto il primo tempo si ritrova con due marcatori che non hanno nessuna intenzione di usare le buone maniere con lei. Comunque non si dá per vinta, lotta su ogni pallone, non segna ma guadagna un paio di buone punizioni. Di lei tutto si può dire fuorché svogliata.
LOTTATRICE

Daniela voto 9 (Iniesta)
Il numero 10 in una squadra è il giocatore di maggior talento e non a caso lo indossa proprio lei. Il meglio di sé lo mostra nel secondo tempo quando il vice-allenatore “Tirelut” ha l’intuizione di farla giocare "punta" e come dice lui “paura e delirio”. L’episodio da ricordare é il colpo di tacco con cui si libera di due difensori.
 TALENTUOSA

Vittoriose 10 e Lode! 

Spritz Political Science: Chi osa criticare è un disfattista?

Il nipote di quello con l'elmetto fa il trader
nella City...
Mentre il morsanico medio si gode l'immeritato periodo di non-ferie qui in paese si ritrova a discutere con i soliti paesani, per lo più anche loro in non-ferie.

Inevitabilmente si finisce coll'essere critici in particolare con lo Stato e il governo.

Così il dibattito si divide tra fronti opposti di possibilisti e critici.

Lo spread naviga vicino ai 500 punti...
  • Montista: Se non ci fosse stato Monti sarebbe peggio
  • Critico: Monti non ha fatto le cose giuste

Il PIL quest'anno chiude a -2.4% (recessione)
  • Montista : Se non ci fosse stato Monti sarebbe peggio
  • Critico: Monti non ha fatto le cose giuste
I consumi sono crollati:
  • Montista : Se non ci fosse stato Monti sarebbe peggio
  • Critico: Monti non ha fatto le cose giuste
Il gettito fiscale cala:
  • Montista : Se non ci fosse stato Monti sarebbe peggio
  • Critico: Monti non ha fatto le cose giuste
Di chi è la colpa dei punti di cui sopra?
  • Montista : il destino cinico e baro, la congiuntura internazionale, i mercati, i trader, le agenzie di rating, 
  • Critico: Monti non ha fatto le cose giuste
La spending review...
  • Montista : serve per recuperare soldi e ridurre poi le tasse
  • Critico: non serve perchè non indirizza i problemi strutturali quale l'eccessivo numero di dipendenti pubblici che hanno la funzione non di offrire servizi di qualità ma di nascondere la disoccupazione collocando manodopera a spese della collettività e alimentare clientele
Il coraggio di mettersi contro i poteri corporativi della conservazione (CGIL, Confindustria, pubblica amministrazione e economia sussidiata)
  • Montista : non possiamo mica avere la gente con i forconi nelle strade 
  • Critico: vuoi continuare con questo andazzo e fare la fine della Sicilia di fatto in default?
Da tutto questo, i critici ne escono come i disfattisti quando in fondo, assieme al popolo del bar si aspetterebbero da un governo di tecnici atteggiamenti più aperti e meno attenzione ai sondaggi.

...parlate, lo spritz vi ascolta!  

martedì 17 luglio 2012

Storie Morsaniche: se il ragazzino respira il senso civico

Avere uno spazio verde in centro è
una cosa solo per i centri urbani più fighi...
Questa è una storia vera raccolta in paese qualche giorno fa. Come molti sapranno, da un mesetto a questa parte è in corso il rifacimento del manto del campetto di tennis e della zona circostante. I ripetuti atti di vandalismo e il senso di incuria della zona giustificavano il perpetuarsi di ulteriori atti di vandalismo. Così, si sono applicate le dottrine che hanno a suo tempo fatto cambiare la fisionomia di New York dove parte della "zero tolerance" di Rudy Giuliani c'era la teoria delle finestre rotte (Broken windows theory).


O più prosaicamente, dove vige la "La dittatura dell'incuria" tutto va a rotoli. 

E qui scatta l'episodio. Da settimane ormai i ragazzini che frequentano il parco giochi vedono che c'è movimento e ci sono persone che puliscono, tagliano l'erba, sostituiscono pezzi rotti. Il portone d'ingresso del campetto era stato portato in un'officina per essere riparato e quindi messo nella sua sede dopo che per anni era stato messo in un deposito a seguito dell'ennesimo atto di vandalismo che lo aveva divelto.

Sicchè un signore si offre di saldare i cardini e ricollorare il portone metallico nella sua sede originaria. Arriva e toglie il portone provvisorio di legno che era stato posizionato per chiudere il campetto in attesa di finire di pitturare le righe.

Non lo avesse mai fatto! Passa un ragazzino e senza timore rimprovera quel signore "non si può togliere il cancello perchè stanno dipingendo il campetto! Adesso vado in comune ad denunciare che hai provato ad entrare!"

Ovviamente non aveva capito che si trattava di un tecnico che stava facendo un lavoro utile al progetto di sistemazione dell'area ma, al di là dei sorrisi che questo episodio può solleticare, fa capire che degrado genera degrado ma... virtù genera virtù.

Se tutti se ne fregano anche gli altri continueranno a fregarsene. Se invece tutti partecipano, i vandali ci penseranno due volte.

Se funziona a New York può funzionare anche a Morsano.

sabato 14 luglio 2012

I problemi dell'Italia da discutere col vicino di ombrellone

- Debito pubblico cresciuto a livelli vertiginosi (120% del PIL ovvero 1.900 miliardi di Euro, cioé 32mila euro a testa inclusi i neonati).

- Spesa pubblica (800€ miliardi su 1.600 di PIL ovvero il 50% del PIL) oggetto di sprechi di ogni misura

- Amministrazione pubblica inefficiente

- Troppi dipendenti pubblici e soprattutto mal distribuiti geograficamente e per funzione (troppi impiegati negli uffici inutili)

- Professioni in preda a turgido spirito corporativo

- Lottizzazione dei partiti dominante dappertutto (inclusi gli enti agricoli e stradali regionali). Partiti che hanno deliberato spese folli e incrementi di spesa pubblica per fini clientelari e di immediato tornaconto

- Un Welfare costruito a tutela dei piú forti

- Reti e servizi organizzati in forma oligo-monopolistica sempre in danno del consumatore

- Generale mentalitá anti-concorrenza (es. la cancellata delle Ferrovie contro Italo)

- Banche inefficienti ed abituate ad angariare la clientela

- Un'industria privata variamente foraggiata dallo Stato a fondo perduto

- Una giustizia di cui i cittadini diffidano

- Carceri in condizioni orripilanti

- I sindacati sostenitori di vincoli soffocanti fuori dal tempo

- Un'informazione troppo indulgente con il Potere e comunque ideologicamente orientata

- L'Italiano medio che cerca le clientele e gode di privilegi che si rifiuta di riconoscere tali, come ad esempio: le pensioni di anzianitá,  l'eccessivo numero di dipendenti pubblici, i contributi a pioggia di ogni forma e grado. Inoltre i condoni edilizi, la tolleranza all'evasione fiscale, le finte pensioni di invaliditá, i benefici a sbafo.

- L'impunitá perché in Italia nessuno é mai responsabile di niente, a cominciare dai responsabili dei mali dell'Italia elencati qui sopra... 


giovedì 12 luglio 2012

Lettera di un lettore: Servono le Province?


Una lettera di un lettore che pubblichiamo.

"Servono le Province?" si domanda Dibattito Morsanese. Penso che nel Friuli Venezia Giulia dei campanili dobbiamo avere il coraggio di salirci per vedere meglio e più lontano, piuttosto che restare a terra, rassicurati, a prendere l'ombra. 

Non è solo la crisi economica e la crescente scarsità di risorse pubbliche a richiedere una radicale modifica dei poteri locali, delle fonti di costo e di erogazione dei servizi. Sono giunti al termine di un lungo ciclo virtuoso anche le condizioni che hanno contrassegnato un periodo della nostra storia. Infatti, attraverso la specialità e il policentrismo urbano sono state garantite sia l'unità regionale sia la crescita economica e sociale del Friuli Venezia Giulia. Ma oggi la loro funzione appare esaurita. E' l'occasione, quindi, per pensare ad altri paradigmi che permettano un nuovo senso di appartenenza e di crescere consumando di meno mettendo in campo, finalmente, una organizzazione isituzionale di tipo federalista, alla scala nazionale, e legata alle città e ai sistemi territoriali locali, alla nostra scala. Del resto, l'affermarsi di una ben definita dimensione dell'economia, con il mondo vero nastro trasportatore di beni e servizi, e dell'Unione Europea, quale sorgente prevalente di sovranità, comporta la ridefinizione della missione degli Stati Nazione e il formarsi di una nuova regionalizzazione. Non serve attendere.

Serve poco sapere che la legislazione di riordino dei poteri e delle istituzioni è in movimento, quando poi non appare chiaro a chi è in mano lo scettro del comando, se alla politica, ai Comuni o ai tecnocrati, né entro quale periodo si realizza la riforma e si dà vita ad un modello organizzativo diverso da quello che ancora conosciamo. Al fondo, vi è l'urgenza dell'innovazione istituzionale e della governance locale che solo un approccio rigoroso e non volontaristico può favorire. Coerenza vuole che si punti sulla Regione e sulle città; sulla costruzione di nuovi Comuni, dal superamento di un buon numero dei 218 esistenti, e su una decina di sistemi territoriali di area vasta (peraltro previsti dal nascente Piano di Governo del Territorio), entro cui affrontare problemi complessi, pianificare e gestire servizi e patrimoni naturali e economici. Due livelli istituzionali (Regione e Comuni) più uno (sistema territoriale) favoriscono l'obiettivo del contenimento dei costi, di spesa corrente e per i progetti, e liberano nuove risorse finanziarie pubbliche, da destinare al
miglioramento della qualità dei luoghi (paesaggio, borghi) e degli asset (piattaforme produttive, strutture tecnologiche). Non bisogna avere paura di accantonare l'esperienza storica che pur ha determinato un'evoluzione positiva della comunità regionale. I vecchi confini forse ci rassicurano ma non ci salvano. 

Si tratta di avviare, con la rapidità che le circostanze richiedono, l'innovazione e la cooperazione territoriale contro la consolidata e onerosa ricerca di concorrenza interna tra ogni singola realtà urbana, per attrarre abitanti, clienti, turisti, studenti e imprese, attraverso l'utilizzo delle leve fiscali e tariffarie, il consumo del suolo, la dotazione di capitale fisso sociale. Se questo modello che si è caratterizzato fino ad oggi dovesse confermarsi, per inettitudine o cecità o localismo, si disperderebbe ogni residua possibilità di contenere la spesa pubblica e di elevare sia la sostenibilità di iniziative e progetti sia la coesione sociale. Va da sé che l'organizzazione di un disegno è un processo, non è mero atto amministrativo e decisione definitiva del legislatore o del politico. Come non è pensabile promuovere l'innovazione istituzionale e la governance locale se, parallelamente, non si mettono in opera strumenti di perequazione fiscale. Il successo delle politiche di "cessione di sovranità" tra un Comune e un altro, l'ottimizzazione dei servizi, l'integrazione delle attività e il ri-addensamento urbano e produttivo deriva se, appunto, non c'è qualcuno che guadagna a scapìto di altri soggetti. Così come va utilizzato al meglio il rilevante numero di persone e le competenze tecniche occupate nelle strutture regionali e provinciali. Forse è il caso di immaginare una scomposizione-ricomposizione dell'occupazione all'interno del modello istituzionale che deve affermarsi, facendo i conti con i vincoli e le possibilità offerte dal "comparto unico" che oggi regola i rapporti tra dipendenti e amministrazione regionale.
Maurizio Ionico

mercoledì 11 luglio 2012

Spritz Negativity: Del Positivismo Friulano

Oggi si discuteva dell'approccio del furlan medio, incluso il morsanico medio, alle cose della vita. La discussione é partita dalla solita scommessa tra morsanici fetenti. la scommessa é quella di vedere quante considerazioni negative ti fará quello che ti sta di fronte riguardo un argomento prestabilito.

S'e' riferita la possibilitá che un professionista di qualitá potesse fare un lavoro per un'organizzazione locale. naturalmente il friulano medio che si trovava di fronte, invece di un "fantastico! un professionista di quel livello é un onore averlo qui" non ha potuto trattenersi da un "un professionista di quel livello é sprecato qui".

In generale si nota come sia sempre piú facile trovare gli aspetti di pena, sofferenza, sacrificio, disgrazia, pessimismo per il friulico qualsiasi. La spannologia (NDR l'analisi sociologica fatta a spanne) ci insegna che un popolo abituato ad essere invaso dai barbari e dai turchi, non protetto e disprezzato dai suoi governanti veneziani, generalmente governato da patriarchi lussemburghesi, francesi, tedeschi e austriaci, per secoli privo di mezzi di sostentamento e sottoposto ad emigrazione verso l'estero ed immigrazione dall'estero per ripopolare il territorio dopo le scorrerie barbaresche, ha delle profonde crisi d'identitá.

Di fatto quel poco d'identitá che ha, tende a difenderla con i denti ma allo stesso tempo non riesce a vedere nulla di positivo negli eventi della vita, cosa d'altronde impossibile viste le premesse storiche di cui sopra.


Cosí non resta che scommetere sulla negativitá, la diffidenza e le muse dure. Murphy probabilmente era di origine friulana e si chiamava Meni. Poi come al solito qualcuno gli ha rubato l'identitá e l'idea fondamentale: se qualcosa puó andare male, di certo lo fará. E se é in Friuli sará pure peggio.

PS cazzo ha da ridere Tafazzi?

martedì 10 luglio 2012

Londra 2012: Scatta lo scatto della fiaccola olimpica

Mancano due settimane all'inizio delle olimpiadi e la Comunitá Morsanica all'Estero non s'e' voluta perdere l'occasione di passare un'ora e mezza sotto la pioggia-sole-pioggia-nuvole-sole-pioggia tipica dei cieli inglesi per vedere passare la torcia olimpica.

E luce fu...





Io CERO (senz'a l'apostrofo): i 4 secondi che fanno la storia di Morsano


A proposito, si puó anche condire il tutto con qualche nota di colore...

lunedì 9 luglio 2012

Stampa regionale: Scatta lo Scatto


Nonostante la letargia friulana, sulla stampa regionale tutto scatta. http://messaggeroveneto.gelocal.it

Dalle emergenze ferie alle corse alle poltrone, siamo la patria di Usain Bolt!

sabato 7 luglio 2012

Tragedia Morsanese: Se la Provincia non fa piú la differenza e ci rende Asini

Ocje tu lu disis a to sur!
Notizie concitate da palazzo Chigi sono trapelate questa mattina sulla grande stampa nazionale:: "Tagli alla spesa, 38 province a rischio" stanno creando sconquasso a Morsano. Non si parla d'altro e la polemica dilaga.

Tra le 38 province che hanno ricevuto il pollice verso ci sono anche quelle di Gorizia e Pordenone. Fin qui nessuna tragedia dopotutto si fa finta di vedere che il Friuli Venezia Giulia abbia bisogno di continuare a essere una regione a statuto speciale sebbene goda di collegamenti con mezza europa e sia confinante con una delle nazioni piú ricche dell'UE, l'Austria e con la Slovenia che é giá all'80% della media europea di PIL pro capite (meglio di alcune regioni del Sud Italia). Si fa finta poi che tutti gli ospedali distribuiti in regione siano proprio proprio necessari cosí come si fa finta che tutte le sedi distaccate delle universitá regionali siano essenziali.


Di conseguenza non s'e' fatta troppa fatica a far finta che le province di Trieste, Gorizia e Pordenone fossero grandi abbastanza da giustificare la loro esistenza. Tanta finta si faceva che c'era pure chi avrebbe voluto istituire la provincia di Tolmezzo. 

In questo clima di finzione teatrale retta da tutto l'arco politico-istituzionale che non vuole dire cose che l'elettorato non vuole sentirsi dire, é arrivata l'affermazione gravissima da parte del governo che ovviamente vuole dire cose che noi morsanesi non vorremmo mai sentirci dire: elimininare PN.

L'eliminazione della provincia di Pordenone per noi é un dramma. 



Fino ad oggi ci si distingueva cosí "No sin Morsan chel in provincie di Udin, chel atri Morsan l'é in provincie di Pordenon". 

Morsano di Strada é in provincia di Udine. Morsano al Tagliamento é in provincia di Pordenone. Ve lo immaginate il dramma paesano non appena anche l'altro Morsano condividerá la stessa provincia? 

Tutti i navigatori satellitari impazziranno e le notizie sulla stampa locale non si capirá a chi si riferiscano: la cronaca di Udine parlerá del nulla che accade a Morsano in provincia di Udine che si confonderá con il nulla che accade nell'altro Morsano (e viceversa). 

Solo la lingua friulana potrá salvarci. Loro saranno sempre Morsan des Ocjis e noi Morsan di Strade.

O forse dovremmo adottare un animale pure qua?

A sentire quelli dell'inviso Paese Vicino andrebbe benissimo Morsan dai Mus... 

hi-ooooh hi-oooooh

venerdì 6 luglio 2012

Dramma Sfalcio: I costi della società contadina che non c'è più

Tempi moderni
Pare che ogni anno il comune spenda 30.000 € per lo sfalcio dell'erba ai bordi delle strade. 


Questo capitolo di spesa, quaranta o anche trent'anni fa, era molto ridotto se non inesistente grazie al fatto che più o meno tutti in paese allevavano conigli per autoconsumo. Di conseguenza, tagliare l'erba al bordo dei campi, nei "rivai" o ai bordi delle strade, era un modo per raccogliere del fieno per la dose quotidiana nelle gabbie dei conigli.

Coniglio domestico:
Specie in via di estinzione
Oggi pochissimi allevano conigli o hanno l'aia con le galline perchè tutti lavorano fuori paese e il tempo per allevare le bestie di casa manca. Oppure lo si fa mancare riempendosi di impegni di altra natura. Ci sono poi le norme che vietano di tenere animali in certe zone perchè la tolleranza agli odori è scesa (molto distanti sembrano gli anni in cui si arrivava a messa la mattina dopo essere usciti dalle stalle e nessuno faceva caso all'odore perchè era comunque condiviso da tutti).

Rimane solo un ricordo sbiadito nel tempo
Il paradosso è che per non avere odori si fanno correre dagli allevamenti ai vari supermercati, camion di carne surgelata e di uova. Come se il gasolio bruciato dai mezzi fosse più salutare dell'odore della natura.

La società cambia è sicuro, che evolva sempre in meglio è aperto a dibattito. Anzi, a 30 mila dibattiti.




giovedì 5 luglio 2012

Spritz Employment: C'è disoccupazione ma un terzo delle imprese fatica a trovare chi assumere

Si discute in paese del disallineamento tra offerta di lavoro e domanda, tra chi cerca lavoro e le imprese che lo offrono.

Di certo c'è solo che di addetti all'ufficio stampa o di direttori marketing le piccole imprese nostrane non hanno bisogno. Pure gli uffici legali sono molto ridimensionati rispetto a quelli della Microsoft o di Google.

Servono tornitori, operai specializzati su macchine a controllo numerico, saldatori, attrezzisti con esperienza, tecnici e periti del settore che in Italia maggiormente esporta (non è la moda o l'alimentare, è la meccanica) e non si riesce a trovarli.

Le statistiche ci raccontano che la disoccupazione avanza tra le figure professionali più basse ma questo non è proprio vero perchè tra le figure più ricercate ci sono operai e contabili. Il problema, secondo gli esperti del settore (vedi "Il 33% delle imprese fatica a trovare i talenti da assumere") è l'indebolimento della formazione scolastica che per qualche ragione ha iniziato a privilegiare uno studio sempre più generalistico di stampo liceale che gli studi tecnici o professionali. Il problema si accuisce quando poi neppure la laurea, naturale continuazione del liceo, garantisce un lavoro.

Il mercato ha iniazto a reagire: quest'anno, per la prima volta da molti anni, le iscrizioni ai licei sono calate rispetto alla crescita delle matricole agli istituti tecnici.
C'è chi sottolinea che in un mercato del lavoro competitivo, a fare la differenza saranno sempre più caratteristiche personali come ad esempio la capacità di lavorare in gruppo e la capacità di competere su mercati sempre più vasti: se una volta il giovane ingegnere concorreva per il posto nella multinazionale friulana con gli altri ingegneri di Udine, oggi compete anche con i giovani ingegneri indiani e cinesi. 

La buona notizia è che il lavoro manuale è stato rivalutato ed oggi gode di grande considerazione anche perchè richiede sempre più competenze scolastiche di base e continui aggiornamenti (ad esempio l'idraulico che si occupa di caldaie è continuamente in aggiornamento tra manuali e corsi di specializzazione). 

Quello che resta da capire è quale sia la soluzione per il divario tra un numero spropositato di Neets ("Not in Education, Employment or Training" -  Generazione «né-né»: settecentomila giovani «inattivi convinti». Il corriere della sera ) e le offerte di lavoro non colmate perchè mancano le giuste professionalità.

...e il dibattito continua 

mercoledì 4 luglio 2012

Numeri Utili: Numero di Medici su Popolazione (2010)


Secondo l'Economist (Squeezing out the doctor) e secondo l'Eurostat, l'Unione Europea è la geografia al mondo con il maggior numero di dottori su popolazione (circa 35 dottori ogni 10.000 abitanti). L'Italia ha 360 mila medici che su 60 milioni di abitanti alzano la media UE.

Inevitabile prevdere una riduzione del numero di medici in Italia.

martedì 3 luglio 2012

Miracolo sulla quinta strada: pulito il parco!

Ve la ricordate la polemica di due giorni fa? (Se dopo le Feste il Parco Giochi é un Immondezzaio)

Ebbene, oggi, il parco é pulito. Niente bicchieri di plastica abbandonati in giro.

Miracolo sulla quinta strada? Illuminazione sulla via di Damasco?

Comunque sia qualcuno s'e' preso la briga di raccogliere quello che mancava da raccogliere. 

Bene cosí e avanti Savoia. 

Bon e pobon.

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