domenica 30 giugno 2013

Immobilismo: Se nessuno decide piú nulla e a vincere é il modello sociale "Ponzio Pilato"

Oggi in bar si parlava di immobilismo e letargia. 

Tradizionalmente a Trieste vige il motto cittadino "no se pol", non si puó, non si puó fare nulla. Un motto che da diversi anni ormai sembra essere diventata la colonna sonora dell'Italia.

Casi eclatanti ce ne sono, citiamo uno su tutti: il rigasificatore di Brindisi per la cui realizzazione British gas inizió l'iter 12 anni fa, contestualmente all'inizio delle procedure per la realizzazione di un impianto uguale in galles. Ebbene, dopo 7 anni l'impianto del Galles era bel bello che funzionante, quello pugliese... si stava ancora attendendo l'autorizzazione di uno dei 18 enti che avevano di fatto diritto di veto sul progetto.

Ovviamente l'azienda britannica ha deciso di chiudere con l'idea (perdendoci pure 250 milioni di euro di progetto) e se n'é andata dalla Puglia (che c'ha perso occupazione).

Peró ovunque si vede che non si muove niente e che c'é una paura vera e propria a fare qualsiasi cosa. Una paura kafkiana del "Sistema burocratico" a tutti i livelli. Servirá l'autorizzazione, poi quale autorizzazione serva non importa. Piú é un'autorizzazione cretina ed inutile piú servirá. Quindi non si puó fare.

E' un buon periodo per amministratori caratterialmente pavidi e per i burocrati in cerca di uno scopo di vita: la paura di sbagliare trova il massimo conforto nel non fare nulla, nel negare qualsiasi cosa, nel porre veti.

Lo Zeitgeist italico, lo spirito del momento, lo riassume benissimo l'ex premier, il prof. Romano Prodi nella nota su Repubblica di due giorni fa: "Nessuno decide più nulla il modello sociale è Ponzio Pilato" quando dice che... 

«Ponzio Pilato è diventato il modello della nostra vita collettiva. Io sono un ciclista e fino a vent’anni fa sulle fontane c’era scritto “Acqua potabile” o “Acqua non potabile”». Oggi invece «trovo scritto “Acqua non sottoposta a controlli” e questo è il simbolo di una struttura collettiva che non ha nemmeno più il coraggio di dire se l’acqua è pulita».

Come dargli torto? l'Italia é diventato il paese con il piú alto tasso di litigiositá legale su popolazione in Europa (sospettiamo che l'avere anche il piú alto numero in assoluto di avvocati su popolazione qualcosa influisca oltre che ad avere un codice penale particolarmente ricco di fattispecie delittuose) ed é anche il paese con il piú alto numero di infrazioni comunitarie per il mancato adeguamento a norme della UE. 

Insomma, siamo lenti e di fatto immobili, a tutti i livelli, purtroppo anche a livello di mentalitá. 

sabato 29 giugno 2013

La Morsano sportiva scalda i muscoli: ora sono tre le ASD paesane!

Il momento della firma
Due giorni fa é nata l'ASD Fiocco Boys (vedi Nasce Ufficialmente l'ASD Fiocco Boys - 27 Giugno 2013), associazione sportiva dilettantistica che raccoglie sportivi amanti del calcio a cinque di morsano e Torsa. 

La notizia é importante perché ora Morsano ritorna ai fasti dell'attivitá sportiva visti negli Anni Ottanta quando c'erano la Morsano Calcio, il Tennis Club e la Ricreativa Morsano (corse ciclistiche): infatti, l'ASD Fiocco Boys é la terza associazione sportiva paesana che va ad affiancarsi all'ASD Morsan e all'ASD Tennis Riuniti "I croz"

Ci sono stati anni senza nessuna attivitá sportiva organizzata e piano piano siamo arrivati al fiorire di associazioni sportive attuale. Interessante notare la ricerca di economie di scala mettendo assieme piú paesi (nel caso dei Fiocco Morsano e Torsa, nel caso dei Croz, Morsano, Bicinicco). 

Dopo la recente promozione dell'ASD Morsan, speriamo di continuare a vivere delle grandi soddisfazioni sportive paesane.  
Fiocco Vintage: i primi passi di qualche anno fa
 

venerdì 28 giugno 2013

Come Trovare un lavoro in un sistema anglosassone

La cultura aziendale anglosassone é quella dominante nel mondo. Interessa molto meno le PMI italiane ma molto piú le multinazionali occidentali. Tuttavia é interessante scoprire le differenze che esistono tra le aspettative in un colloquio di lavoro per un posto in una multinazionale anglosassone. Fonti morsaniche confermano che é proprio cosí...

giovedì 27 giugno 2013

Spritz Industrial Revolution: Boom di Iscrizioni al Istituto Tecnico Industriale "Malignani" di Udine

Banco di scuola = banco di lavoro
La notizia di oggi che é rimbalzata sulle tazzine di grappa corretta col caffé é questa: "Malignani, boom di iscritti. Il biennio costretto a trasferirsi".

Il Malignani in Friuli é un'istituzione. Nei bar anche i banconi sanno che lo sviluppo economico e la ricchezza prodotta in questa parte del mondo non dipende dai notai, dagli avvocati, dai farmacisti e dagli statali. Dipende dai periti-ingegneri diplomatisi all'Istituto tecnico Malignani tra gli anni Trenta e gli anni Settanta.  

Erano anni in cui le manifatture, in particolare la mitica metalmeccanica friulana, sfornavano innovazione, semilavorati e prodotti finiti (dalle acciaierie, ai mobili, dai componenti agli elettrodomestici) sia per il mercato interno che, soprattutto, per l'export, garantendo occupazione e molta moneta fresca che arrivava dai clienti esteri. 

Il nodo focale della produzione erano i periti, detti appunto periti-ingegneri perché per uscire dal Malignani dovevi essere intelligente, saperci fare e superare una dura selezione interna. Le bocciature in prima erano delle ecatombi con spesso metá delle matricole bocciate a giugno. Aver "fatto il Malignani" era una medaglia al valore ingegneristico che ti apriva tutte le porte dell'industria friulana. Non a caso quella generazione di periti sono colloquialmente definiti "periti-ingegneri" perché all'epoca, con l'universitá non ancora di massa, le mansioni oggi ricoperte da ingegneri erano efficacemente ricoperte dai periti malignanesi. 

Risultati alla mano, la cosa ha funzionato alla meraviglia. 

Con gli anni Ottanta la scolarizzazione di massa inizió a spostare l'asticella delle aspettative giovanili verso le universitá. Cosí un paio di generazioni di "figli di gente di paese" si son guadagnati l'illusione di un posto equivalente al titolo di studio altisonante. Piccolo particolare che tutto s'é addolcito: le scuole superiori son diventate piú facili (per un periodo niente rimandati: fu anche abolito l'esame di riparazione di settembre) e le universitá di provincia sono spesso diventate un'estensione delle scuole superiori.

Quello una volta faceva un perito superbamente preparato dal Malignani, oggi lo fa un ingegnere sottopagato perché deve vincere lacune nella preparazione e un'estesa concorrenza di frotte di suoi coetanei ingegneri.  

Tra gli anni Novanta e oggi, l'Establishment (chiamiamolo cosí) ha deciso che le scuole tecniche son troppo plebee per essere valorizzate e che l'Italia, da potenza manifatturiera, doveva diventare una nuova Londra, tutta servzi, banchieri, consulenti, fighetti con master in qualsiasi cosa purché non puzzasse di olio emulsionato o di polvere di cantiere. Sempre l'Establishment (continuiamo a chiamarlo cosí) ha avuto la grandissima intuizione di declassare gli istituti tecnici (che funzionavano cosí com'erano) anacquandoli con vaghe vocazioni liceistiche. Cosí, sparite le ore di pratica nelle officine, si studia piú teoria. D'altronde se una scuola funziona e fa trovare lavoro ai suoi diplomati perché non sabotarla creando delle figure poco impiegabili?

Giustamente le masse si son adeguate: Manifattura e industria = merda? Evviva! Andiamo tutti al liceo per poi andare all'universitá a studiare scienze dei servizi.

Caso volle che i servizi che assorbono laureati in massa, siano quelli statali. Cosí si vedono cose del genere "Aspiranti insegnanti oltre 1100 richieste per appena 129 posti". Poi cerchi un progettista meccanico e non lo trovi.

Risolviamo dunque questa equazione: laureati disoccupati e manifatture che non trovano personale.

Il senso pratico della gioventú (mista al "teorema dei maiali") ha portato alla conclusione che, in fin dei conti, é meglio studiare qualcosa di tecnico che dia una preparazione al mondo reale che ci circonda (la manifattura). Ergo un istituto tecnico.

In attesa delle stampanti industriali 3D, che Internet of Everything, la domotica, le smart cities, smart grids e via dicendo diventino realtá produttive importanti anche per il Friuli, in bocca al lupo alle matricole del Malignani!

Il dibattito non s'é proprio accesso perché tutti la pensano allo stesso modo e le voci della "cultura generalista perché il mondo cambia e richiede piú specializzazione partendo da una mente piú aperta" suonano come belle parole ma fondamentalmente parole vuote che hanno giá fatto il loro tempo. Meglio una buona cultura tecnica che dia un lavoro subito. Poi si vedrá.

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Per rinfrescarsi le memorie: 


lunedì 24 giugno 2013

170.000 visitatori

Con calma, senza spingere troppo siamo arrivati ai fatidici 170mila. Come sempre un grazie a chi segue il blog anche nei periodi di cambiamento e di mutati contributori ai post.


giovedì 20 giugno 2013

Morsano Tic-Toc: LinkedIn é arrivato in paese

Il Morsano Tic-Toc questa volta non é per un trend emergente ma per un trend emerso: linkedin (vedi http://it.wikipedia.org/wiki/LinkedIn)

LinkedIn é un social network dedicato al lavoro. Serve a mettere in contatto professionisti di vari settori e a trovare talenti da assumere o piú semplicemente serve a trovare un lavoro prevalentemente nel settore dei servizi. Nato come strumento per personale IT s'é poi evoluto per comprendere uno spettro professionale piú ampio.

Il Tic-Toc di oggi é per celebrare il fatto che LinkedIn é arrivato a Morsano dopo 10 anni dal suo lancio. Sulle prime, nel maggio 2003, é esploso nel mondo americano dell'IT e difatti i paesani multinazionali del settore sono iscritti da allora. Poi s'é diffuso nel Nord Europa e quindi, piano piano verso l'Italia delle professioni fino ad arrivare ai timidi accenni morsanici.

In friuli da diversi anni esiste anche il gruppo FriulIn che raccoglie i professionisti friulani che condividono la membership al club LinkedIn.

Morsano Tic-Toc ...10 anni! 




martedì 18 giugno 2013

Ma 'sta campagna elettorale quando inizia?

Ha ragione Formica?
Anche le formiche nel loro piccolo s'incazzano
Si vedono poche idee in giro e non succede praticamente nulla. L'unica speranza per molti che cercano intrattenimento é la campagna elettorale.

Cruciani e Parenzo, conduttori della Zanzara su Radio 24, ci hanno informato giá da tempo che la politica "é sangue e merda" (cit. Rino Formica, storico democristiano). Indubbiamente sangue non é che se ne veda e solo una sana campagna elettorale puó tirar fuori il meglio dalle persone che aspirano ad adoperarsi per il bene comune e frazionale.

Stanno giá circolando voci su chi é presente o chi sta bigiando i consigli, su chi in 4 anni s'é fatto vedere in giro e chi é stato assente, su chi ha lavorato bene e chi é andato a traino, su chi ha fatto cappelle madornali in paese e chi no, su chi si scommette getterá la spugna e chi terrá di botto, su chi agisce spinto da disegni extranei al paese e chi invece ha radici qui, su chi non ha altre aspirazioni nella vita e concentra tutto qui e chi no, su chi si vede nei bar ogni settimana e chi lo si vedrá solo sotto elezioni e cosí via.

C'é poi l'entusiasmante analisi comparata triangolando le relazioni personali e profesisonali con la vita associativa locale, oltre che gli agganci a vari livelli (sempre molto importanti nella dinamicissima societá relazionale friulitaliana).

In molti si aspettano un "papa nero" cioé un candidato da fuori, molti s'immaginano invece dei candidati totalmente fuori. Molti stanno vagliando le attivitá esterne alle sale del podere scandagliando quanto fatto finora: le conferenze, le serate per discutere di politica, gli ospiti chiamati per parlare di temi rilevanti, le petizioni, i gazebi, il volantinaggio, gli incatenamenti di rpotesta in piazza, l'autocombustione di protesta, le comunicazioni regolari o meno, il flusso di idee vs la propaganda ecc.

Insomma, la pentola pre-elettorale sta iniziando a riscaldarsi e pare, ci siano giá delle opinioni ben precise sui risultati delle prossime consultazioni elettorali. Ovviamente le bocche sono ufficialmente cucite perché non si sa mai di chi si puó aver bisogno o perché tanto non cambia mai nulla o perché uno vale l'altro. Insomma, siamo in piena fase "Colpo Grosso", il mitico programma condotto da Umbertone Smaila di cui tutti sapevano per filo e per segno i dettagli ma... nessuno lo guardava mai... o cosí dicevano.

Si rimane in trepidante attesa.

F.to
Dracula

Affinitá Morsaniche: Morsan Consulenze Aziendali


In Brasile c'é un'impresa di consulenze aziendali che si chiama "MORSAN Soluçõeshttp://www.morsan.com.br

La si trova anche su LinkedIn


lunedì 17 giugno 2013

Numeri Utili: Redditi Lordi (Dichiarati) dei Lavoratori Autonomi in Italia (2011)

Qui i redditi lordi dichiarati al fisco dai liberi professionisti lavoratori autonomi nel 2012 con riferimento al 2011. Questo e'#l'aggiornamento del post Numeri Utili: Redditi Lordi (Dichiarati) dei Lavoratori Autonomi in Italia (2010)

Alcuni esempi di Reddito Lordo Annuo:



venerdì 14 giugno 2013

Concetti Politologici da osteria: Movimento vs Moltitudine

Il “MOVIMENTO” sono molte persone che ideologicamente vogliono una cosa.

La “MOLTITUDINE” sono molte persone, ognuna con una propria idea che però hanno un fine unico (es. buttare giù la Bastiglia). Tuttavia, una volta raggiunto il fine si scontrano tra di loro, si ghigliottinano, si disperdono nel qualunquismo. 


lunedì 10 giugno 2013

Spritz Paradox: La meritocrazia è davvero la formula per una societá migliore?

La meritocrazia NON è un concetto naturale e quindi va forzatamente imposto a se stessi e altri altri.

Per capirci, se tuo figlio non è particolarmente intelligente ed è svogliato, comunque alzerai il telefono per chiedere ad amici di aiutarlo ad inserirsi in qualche posto di lavoro, magari ben pagato. Ovviamente per naturalissima mancanza di spirito di misericordia non ti verrá mai voglia di fare lo stesso con un suo compagno di scuola che magari è più dotato e studioso. O no?

La meritocrazia è un concetto socialista istintivamente inviso ai conservatori di stampo aristocratico. Potete raccontare di essere più bravi di Lapo o del principe Harry ma questo non vi basterá per diventare eredi di qualche trono importante.

Sul piano più pratico quando si parla di meritocrazia si anela a una societá in cui ci sia abbastanza merito per un numero abbastanza ampio di suoi membri

“Abbastanza” è un concetto volutamente vago soprattutto nelle societá relazionali e familistiche come quella Italiana. 

Il punto che i sofisti dello spritz morsanico però sollevano è un altro:  se ci fosse meritocrazia pura, siamo sicuri che la societá sarebbe davvero migliore?

Una meritocrazia totale significherebbe che ai posti più ambiti ci arriverebbero davvero i migliori sia per capacitá naturali che per impegno mentre nei posti meno ambiti ci starebbero i naturalmente meno dotati e gli svogliati. Per quanto sia antipatico fare classifiche di cosa sia meglio o peggio, per semplificare utilizziamo due categorie che istintivamente vengono collocate in diverse posizioni della scala sociale: l’avvocato e il tornitore.

Secondo le statistiche i figli degli avvocati hanno immensamente più possibilitá di fare gli avvocati (lavoro pulito, aria condizionata, prestigio sociale, soldi buoni) dei figli dei tornitori (mani sporche, officine rumorose, minore prestigio sociale, paghe tendenti al minimo).

Se ci fosse meritocrazia pura, i figli dei tornitori che fossero meritevoli finirebbero tutti a fare gli avvocati mentre i figli incapaci degli avvocati sarebbero a fare turni in tuta blu.

Tuttavia il paradosso è che l’innovaziona e quindi lo sviluppo di una societá partono dal basso, dalle idee, dalle esperienze, dalle osservazioni di persone intelligenti che fanno anche lavori umili. L’ingegneria ha bisogno di bravi tornitori intelligenti e capaci che sappiano lavorare bene e che sappiano innovare i metodi di lavoro, capiscano dove ci sono problemi di natura procedurale nei processi produttivi, che siano capaci di articolare una comunicazione adeguata ai capi reparto, agli ingegneri e quindi che possano contribuire al miglioramento dei processi di tornitura e quindi di produzione. Se a fare i tornitori ci sono solo degli incapaci svogliati, il processo di tornitura non migliora e l'innovazione si blocca. Tanto più intelligente e volenteroso è il tornitore tanto più la tecnologia della tornitura migliora.

Lo stesso principio si deve applicare ad ogni lavoro apparentemente umile o di poco prestigio (per inciso, il tornitore è un lavoro specializzato che richiede intrinsecamente intelligenza e capacitá). Se mandi solo degli idioti a fare i lavori considerati di serie minore, la tecnologia ed il vivere sociale non si evolvono.

Per paradosso è un bene che i figli intelligenti e capaci dei tornitori si ritrovino poi a fare i tornitori diventando dei bravi tornitori, assetto importante delle imprese. 

Che poi a dirigere ci siano anche degli idioti è lo sfortunato roveschio della medaglia ma, se la nobiltá inetta se ne sta tra le mura di Versailles fa meno danni che avercela tra le balle nei gangli essenziali della societá. 

…e con la solita controversia il dibattito meritocratico continua tra i banconi dei bar paesani 

mercoledì 5 giugno 2013

Idea Morsanica: le panchine sponsorizzate

Al pari delle aiuole sponsorizzate (Idea Morsanica: Adotta una Rotonda - o un'Aiuola), é un'idea abbastanza banale e utilizzata ovunque. Da noi si usa in diversi paesi per i banchi delle chiese ma non per l'arredo urbano. Si tratta delle panchine sponsorizzate da un privato (di solito in memoria di un caro defunto) o da aziende.

Potrebbero essere indistruttibili di metallo, legno o di granito con una placca metallica che ricordsa il nome dello sponsor.

Non si sa dove sedersi, se nei parchi ci fossero delle panchine pagate dai privati sarebbe ottimo sia per le casse del comune che per i sederi dei cittadini.







martedì 4 giugno 2013

Numeri Utili: la Nautica in Italia (2012)

Questi i numeri della Nautica in Italia nel 2012:
  • Fatturato stimato del settore nautico italiano: € 5 miliardi
  • Calo del fatturato rispetto al 2011: -36%
  • Addetti del settore: 20.000
  • Mercati dove si vendono le barche italiane: nel 2012 e stata 85% all'estero, 15% in Italia. Nel 2011 era 50% e 50%. 
  • Ogni 4 imbarcazioni si genera un posto di lavoro nel settore turistico e servizi collegati
  • Posti barca in Italia: 156.000 (+14% dal 2007)
  • Porti turistici in Italia: 256 
  • Calo delle spese dei diportisti nei porti turistici: -56% (da 1.100 mil a 484 mil)
  • Perdite delle societá pubbliche che gestiscono i posti barca: -50 milioni
  • Calo del mercato nazionale delle vendite di imbarcazioni tra 2011 e 2012: -85%
  • Calo dei contratti di ormeggio annuali nei porti italiani: -26%
  • Calo dei contratti di ormeggio in transito: -34%
  • Calo di ricavo degli approdi turistici pubblici: -39%

lunedì 3 giugno 2013

Spritz Local Council: Quando taglieremo i comuni sotto i 5.000 abitanti?

La notizia di oggi non lascia molto scampo al dibattito con in mano un aperitivo. Giá questa mattina in zona cappuccino e brioche in pasticceria c'era stato qualche rumoreggiare ma ora, in osteria in zona pranzo, i pensionati e gli artigiani di passaggio fan la voce grossa.

Ebbene, i vicini di casa, in quella regione grande come una nazione o viceversa che é la Slovenia, han deciso di tagliare per legge i comuni sotto i 5.000 abitanti. (La Slovenia in crisi taglia anche i Comuni. Minimo richiesto 5mila abitanti. Il Paese non ce la fa più. Buco da 1,5 miliardi. Ancora sforbiciate al pubblico impiego).

La decisione é nata per fronteggiare la grave crisi di bilancio cui la ridente patria dei boschi si trova ad
affrontare (vedi Se la Slovenia sta per fare il botto). «In Slovenia - afferma il ministro della funzione pubblica Virant - c’è spazio per 80-100 Comuni al massimo». (PS in Friuli Venezia Giulia di comuni ce ne sono 218...)

Qua se ne parla spesso in post tipo Post di un lettore: ma i Comuni (piccoli) servono? oppure Il comune di Castions ha gli anni contati? e la morale é sempre quella: l'opinione pubblica si divide su essenzialmente un paio di problemi semplici e risolvibili. Esempi inclusono: che fai licenzi i dipendenti dei comuni che chiudi? Per la carta d'identitá devo prendere l'auto e guidare fino a Mortegliano? Le frazioni saranno piú marginali?

Chi é contro immagina un cittadino delle frazioni abbandonato a se stesso con le buche nelle strade e una distanza con le istituzioni locali modello periferia di New York. Chi é favorevole coglie i virtuosismi di uffici piu razionalizzati con personale adeguato nei posti adeguati, servizi efficenti, una rappresentanza delle frazioni meno variopinta e con partiti politici che ambiscono a proporre persone di qualitá piuttosto che moltiplicare poltroncine per i fedelissimi raffazzonati alla meno peggio. 

...e il dibattito continua anche nei comuni con una, dicasi una, frazione sola e anacronistiamente al di sotto di pure 4.000 abitanti 

sabato 1 giugno 2013

Idee: Modi Innovativi per raccogliere fondi x cause benefiche

L'idea rimbalza anche a Morsano da “GLI AMICI DI POLDO”, Associazione per la tutela e la salvaguardia degli animali da compagnia, San Vito al Torre (UD). 

Per raccogliere fondi hanno organizzato una "riffa" su Facebook.

Funziona così: si sceglie un numero da 1 a 100, si versa una quota via paypal, postepay o bonifico e si attende che la ruota di Venezia emetta il primo numero. Il vincitore riceverà un quadro messo a disposizione da un'amica dell'associazione.

Un'idea innovativa e fresca nel panorama delle associazioni. 

Si segnala il link per partecipare all'iniziativa benefica: RIFFA D'INIZIO ESTATE

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