martedì 31 gennaio 2012

Numeri utili: Bilancio tra Nuove Imprese e Imprese che chiudono (2005-2011)

I dati sono dei registri delle Camere di Commercio che nel 2011 hanno annotato 391.310 imprese nate contro  341.081 che hanno cessato l’attività con un saldo positivo di 50.229 imprese in più (vedi "Imprese: 50mila in più nel 2011").

Queste vanno ad aggiungersi alle oltre 6 milioni di imprese italiane raggiungendo il numero preciso (al 31 dicembre 2011) di 6.110.074 unità. In pratica si conferma la tradizione italiana ad avere un’impresa ogni dieci abitanti.


Nonostante la crisi, gli italiani continuano a credere nel "fare impresa" sebbene ci sia stata una flessione nel saldo positivo tra nuove imprese e cessazioni rispetto al 2010 (quando il saldo fu di +72mila imprese).

Per quanto riguarda le imprese su base regionale, il FVG ne ha 110 mila e nel 2011 sono scese di 174 unita' con un saldo netto negativo pari allo 0.16% che si olloca al di sotto della media nazionale (crescita dello 0.82% nel numero di imprese). Non solo, il saldo nel 2011 é stato negativo solo in tre regioni: Molise, Valle D'Aosta e appunto, il Friuli VG.

Non bene neppure quello che dice il Centro studi di Confindustria sull'andamento della produzione industriale che questo mese di gennaio 2012 si attende scendere -0,6% rispetto a dicembre 2011. Se questi sono i chiari di luna, il saldo del numero di imprese del FVG nel 2012 potrebbe risentirne di nuovo.

PS la regione con il piú alto numero di imprese é la Lombardia seguita dal Lazio e, piu' o meno sorprendentemente, dalla Campania che ha piu' imprese del Veneto, dell'Emilia Romangna e del Piemonte. Il FVG, essendo piccolino, si colloca tra gli ultimi posti in termini di numero di imprese. Prossimamente calcoleremo il numero di imprese su abitante per avere un;altra prospettiva.  

domenica 29 gennaio 2012

Post di un lettore: ma i Comuni (piccoli) servono?

Caro Blog, ma servono ancora i Comuni così come si sono costituiti negli ultimi 100 anni?

Serve ancora avere un Municipio per ogni Comune in cui tutti fanno la stessa cosa indipendentemente dall'utilità e beneficio per i propri amministrati? 


Forse è tempo di costruire un Comune solo per ogni area territoriale omogenea. Qui, da noi, si può costituire il "Comune della Napoleonica".


Questo può essere un progetto virtuoso da mette in opera, per fasi, nei prossimi anni. Di fronte alla crisi di sistema, se non si cambia si muore. M.I.




1. Non è esclusivamente la crisi economica e fiscale a imporre la revisione dei tradizionali modelli istituzionali e dei modi di fornitura dei servizi. La necessità di liberare risorse finanziarie pubbliche e di risparmiare sono richieste anche dai cittadini e dalle imprese che esigono minori costi delle funzioni amministrative, qualità dei servizi e delle prestazioni, efficienza dei programmi riducendo la forbice esistente tra i "tempi della politica" e quelli dell'"economia", progetti capaci di determinare valore aggiunto competitivo e di creare nuove occasioni di sviluppo. Non è sufficiente, quindi, tagliare le Province e limitare l'erogazioni di alcune prestazioni pubblche o la privatizzazione di specifiche attività. E' l'intero insieme che va ripensato. Sono da rivedere in profondità, ad esempio, l'organizzazione della Pubblica Amminstrazione e delle autonomie locali. Non è pensabile che, in questo conteso, ogni singolo Comune compia ancora una molteplicità di operazioni in assenza di ogni valutazione sulla congruità e utilità delle attività, sui loro costi e sulla loro effettiva efficacia. Così, non si comprendono le ragioni per cui almeno una decina di funzioni amministrative (1) vengono svolte da ogni singola unità amministrativa come se un Comune piccolo e un Comune grande siano la stessa cosa, o come se il problema dei risparmi di risorse finanziarie e, di riflesso, l'imposizione fiscale locale possano venir affrontate
all'interno dei singoli confini amministrativi senza produrre ristrutturazioni consistenti.

Dall'alto vedono piú facilmente i grandi centri
2. Il confine amministrativo è una delle ragioni dello spreco e dell'inefficenza. La prigrizia culturale e l'irresponsabilità politica stanno condizionando la revisione dei modelli tradizionali o, addirittura, mettono in discussione le esperienze e i tentativi, al di là delle specifiche valutazioni sui  percorsi intrapresi nel corso degli ultimi anni anche nella nostra realtà come il progetto "Medio Friuli", che permettono di ottenere risparmi, liberare risorse, accrescere la qualità e l'efficacia operativa. La crisi attuale proprio perchè "crisi di sistema", poiché interviene sul debito, sul fisco, sull'economia e sulla produzione, non ammette soluzioni di breve periodo o congiunturali. Servono riforme strutturali. Una di queste risiede, appunto, sul superamento del confine amministrativo per giungere alla costituzione di "sistemi territoriali locali" e alla definizione in Friuli Venezia Giulia di livelli amministrativi incardinati sulla Regione, in alto, e su città e Comuni associati fra loro, in basso. Tali sistemi, formati da gruppi di Comuni di una data area territoriale permettono, meglio di altre soluzioni, di mettere a fattor comune il patrimonio territoriale (2) e procedere alla corretta gestione dei luoghi e dello spazio attraverso il governo integrato del territorio. Si tratta di incamminarsi lungo questa direzione perchè in questo modo è possibile condividere le principali decisioni riguardo l'uso del suolo (3), le connessioni (4), la difesa del patrimonio naturale e l'integrazione delle aree (5) e la programmazione di strutture collettive strategiche (6).

3. Ha ancora senso che il Comune di Castions di Strada, che ha 3.870 abitanti, svolga una pluralità di funzioni per conto proprio e con medesime procedure, peraltro molte di queste adottate per la prima volta qualche decennio fa? A che serve il campanile se poi non si vuole salire in alto e vedere lontano? Certo, ci si può mettere ai suoi piedi e prendere l'ombra! Questa domanda va, ovviamente, rivolta anche agli amministratori locali e ai cittadini di Mortegliano, Bicinicco, Gonars, Talmassons, Lestizza, Bertiolo. E' giunto il momento di individuare un Comune che assuma la responsabilità di eseguire un certo numero di attività amministrative per conto di un gruppo ampio di Comuni (7). E' tempo di progettare la revisione dei modi di essere dei Comuni e
pensare come e quando "smagrire" in termini di funzioni erogate, personale occupato, costi gestionali. Bisogna superare l'elaborazione schematica e circoscritta dei piani regolatori comunali e procedere alla pianificazione strategica, o strutturale, tra i Comuni dell'area vasta. Bisogna inviduare priorità condivise (8) nella selezione e utilizzo delle risorse finanziarie, poiché si agisce in una situazione a "scarsità crescente di risorse pubbliche", al fine di operare secondo una "logica di risultato", quindi non fine a se stessa, attraverso cui non si raggiunge solo il beneficio ipotizzato (9) quanto invece si determina valore aggiunto e si ampliano le opportunità di sviluppo e l'occupazione.

Comune della Napoleonica (o della Stradalta)?
4. La trasformazione e l'innovazione amministrativa serve anche per giungere ad un nuovo modello di sviluppo. Uno degli elementi costitutivi del modello è rappresentato dall'"autenticita'", ovvero da quell'insieme di contenuti e patrimoni storici, valoriali, relazionali, paesaggistici, naturali, agricoli, artigianali presenti in ogni singola realtà e area territoriale. Attorno l'"autenticità" è possibile costruire iniziative di qualità e sostenibili in grado di ampliare la base occupazionale, aumentare la qualità del lavoro, di far nascere nuove imprese di giovani e di donne. Ma tale elemento costitutivo non può continuare ad essere considerato marginale e residuale e, in definitiva, destinatario di politiche pubbliche di scarso valore ed effetto. In modo principale la Regione e gli stessi Comuni sono chiamati alla corenza nelle decisioni e destinazione delle risorse. Ad esempio, si tratta di superare la frammentazione del territorio, delle singole aree e siti di cui è costituito (10), di
saper organizzare lo sviluppo locale mettendo a fattor comune le risorse materiali e umane (11), di fare in modo che Comuni e la Regione si confrontino sugli strumenti di programmazione europea (12) e, infine, di dare importanza e irrobustendo il Psr (13).

Note
(1) alcuni di questi sono gli acquisti di beni e servizi, l'amministrazione finanziaria e gestione dei mutui e delle buste paga, la manutenzione delle infrastrutture e di edifici pubblici, la progettazione di opere pubbiche e direzione dei lavori, la gestione dei cimiteri e dei relativi servizi, la gestione delle biblioteche e degli impianti sportivi, la vigilanza urbana e del traffico, la prevenzione e sicurezza del territorio;
(2) è una proiezione europea e considera il capitale di tipo produttivo, cognitivo, sociale, relazionale,
ambientale, insediativo, infrastrutturale; 
(3) a titolo esemplificativo e non esaustivo, centri commerciali, zone industriali, parchi fotovoltaici di grande dimensione, attività estrattive, specializzazione del suolo a fini agricoli, impianti sportivi di rilievo;
(4) come infrastrutture viarie e ferroviarie di scala, piste ciclabili, ippovie e percosi-vita;
(5) si tratta di sic, biotopi, olle, rogge e fiumi di risorgiva, boschi;
(6) dalla costruzione di edifici e servizi per l'infanzia e asili nido alla riorganizzazione delle scuole primarie;
(7) in linea generale, acquisti, amministrazione finanziaria, manutenzione delle infrastrutture e di edifici, progettazione di opere pubbiche, gestione di cimiteri, biblioteche e impianti sportivi, vigilanza urbana e del traffico;
(8) come edifici, infrastrututre, servizi, ambiente;
(9) come già ricordato, la ristrutturazione di una villa o di un borgo, il collegamento o la messa in sicurezza di una strada, l'allestimento o ampliamento dell'asilo, il recupero paesaggistico o ambientale;
(10) questa operazione è possibile, ad esempio, sia stabilendo relazioni in grado di abbracciare l’intero sistema territoriale e ambientale, dalle risorgive poste lungo la Napoleonica fino alla laguna di Marano, attraverso la creazione di corridoi ambientali, connessioni di rogge, canali e ambiti naturali e boscati, sia integrando di parti e di piani di bacino, per giungere ad organizzare un’unica piattaforma ambientale integrando parchi, Sic, biotopi, riserve naturali, attorno a luoghi e “nodi” fisici come ville, mulini, borghi, compendi rurali;
(11) in particolare, si tratta delle risorse agricole, artistiche, storiche e naturali che possono determinare opportunità attraverso lo strumento del Piano di Sviluppo Rurale , la selezione dei progetti e di finanziamenti pubblici, siano essi comunali e regionali, verso programmi che permettano di creare valore aggiunto, comuni inziative pubblico-privato di marketing, di promozione commerciale, fiere, farmer-market, mostre e manifestazioni artistiche, incontri e visite guidate, sull'esempio di "ville aperte", così da assicurare proiezione esterna al sistema migliorandone le capacità di attrazione di imprese, investimenti, turisti, consumatori come hanno saputo dimostrare alcune manifestazioni del tipo di InterAnnia e Festa del Tartufo;
(12) è uno dei campi di iniziativa indispensabile da perseguire visto che dispone di finanziamenti, del tipo Fesr, fondo europeo per lo sviluppo regionale, congiuntamente all'utilizzo dello strumento regionale POR, ovvero del piano operativo regionale che mette a disposizione delle realtà locali parte delle risorse dell’U.E., e che sollecita gli attori istituzionali a concordare le linee di indirizzo e l'impiego dei fondi da destinare, in ipotesi, alla valorizzazione turistica delle aree protette e ad assicurare continuità tra programmi che abbracciano settori d'intervento tra loro differenziati;
(13) è il Piano di Sviluppo Rurale che, più di altri strumenti, favorisce le relazioni tra il sostegno alle attività agricole con le esigenze di specializzazione del settore e la creazione di filiere nell'ambito di un contesto ambientale da tutelare e in cui promuovere azioni virtuose al fine di tendere all’”agricoltura sostenibile” anche attraverso il sostegno ai soggetti e alle imprese agricole direttamente coinvolte nell'opera.

sabato 28 gennaio 2012

La fiera dei giochi per adulti

Come ogni anno, la Morsano che produce si ritrova in quel di Torreano per la fiera di chi nutre la passione per la pannocchia e per le altre coltivazioni. I nuovissimi trattori e le innovazioni della tecnica agricola in mostra fanno di Agriest una grande fiera di giocattoli per adulti. Come sempre, imperdibile!

...e Morsano c'era!



venerdì 27 gennaio 2012

Se Sfiga, Martone & C. fanno notizia pure qua

Lo sfigato non s'e' neppure laureato prima dei 28 anni
A differenza dei nostri post tradizionali che nascono da voci di paese, questo é un post "di rapina" creato con un commento dell'amico Roberto dal nobile blog "Acuto come una palla".

Tutto parte dalle dichiarazioni del viceministro al welfare, Michael Martone che ha dato dello "sfigato" a chi si parcheggia alle universitá oltre le etá canoniche per la laurea (fatti salvi i casi di problematiche particolari). Pare che circa il 23% dei laureati italiani siano cosí da considerarsi "sfigati".

Se in Italia c'e` gente che si parcheggia per 10 - 12 anni all'universita` e` perche` l'universita` li lascia fare: non c'e` selezione.

In alcune università svizzere se uno canna due volte gli esami del primo anno deve cambiare facolta` e anche in anni successivi ci sono meccanismi del genere. In piu` non ci sono N (con N intero preso grande a piacere) sessioni. Tutti gli esami (5 o 6) si fanno in due giorni e se non si passa sono cazzi, non succede che si fanno spallucce, si va giu`, ci si iscrive alla prossima sessione e poi si va a farsi una birra cogli amici.

Negli USA ci sono meccanismi simili: o vai avanti o te ne vai. In piu` la retta delle universita`, anche quelle statali, non e` proprio del tutto banale.

A QQQ ero in appartamento con XXX (te lo ricordi?)-Si, me lo ricordo, certo-. Uno che faceva, se andava bene, un esame l'anno e ne provava altri dieci, giusto per fare.

Alla fine ho sentito che si e` laureato a YYY a 40 anni. Un caso estremo, per carita`, ma di simili ce n'erano tanti altri. D'altra parte le tasse universitarie erano (sono?) molto basse a confronto degli altri paesi e se il papa` paga i consti e ti lasciano stare li`, la vita dello studente e` divertente.

Anche ZZZ non e` che sia un esempio di razionalita`: nonostante le mancasse la voglia e l'attitudine a studiare ingegneria, ha sempre insistito. Ora e` sposata con due figli, abita vicino a YYY e... indovina... si`, e` ancora iscritta all'universita` contro ogni razionalita` e buon senso.

Insomma, se la gente si parcheggia all'universita` e` perche` non c'e` un divieto di parcheggio.

Il che solleva la domanda: di chi é la colpa del parcheggio?

Delle famiglie accondiscendenti? Della societa' che non condanna moralmente i parcheggiati? Del lavoro che manca? Delle universitá in cerca di fondi? O di cosa?

PS Che abbiano ragione gli inglesi con le nuove tasse universitarie a 9.000 sterline annue (11.000 euro)? O é una mossa elitaria?

PPS in paese é sentire comune che oggi una laurea non serva a niente e che sia solo un pezzo di carta utile agli statali. L'amara sentenza arriva dopo l'osservazione empirica di cosa facciano i giovani laureati paesani nella vita. Che la saggezza popolare abbia vinto sulle osservazioni dei professori? 

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Vedi anche: 

Sondaggi: Laurea dopo i 28 anni é roba da sfigati. Sei d'accordo?

Se non ci fosse stato un votante che ha ri-votato 4 volte "No", las proporzione verso di chi ritiene che laurearsi dopo i 28 anni sia da sfigati, e' bulgara.

Le dichiarazioni del viceministro martone hanno sollevato il dibattito, per molti ovvio, per altri pretestuoso, tra chi ritiene che l'universita' italiana dovrebbe finirla di essere un parcheggio per i gggiovani che non sanno cosa fare di se e tornare ad essere quello che dovrebbe essere: la fucina della futura classe dirigente nelle professioni e nell'apparato statale.

Ovvio che la questione riguarda i giovani che entrano all'universita' a 19 anni e che non hanno problemi gravi in famiglia o di salute tali da causare ritardi nel percorso di studi. Inoltre, non si contano tra gli "sfigati" gli studenti maturi, anzi, se uno decide di iscriversi all'universita' a 50 anni, buon per lui.

giovedì 26 gennaio 2012

Dell'Onestá Intellettuale e della Sfiducia nel Connazionale


Regular 1.29£, 0.46£ [...] large 1.11£, 1.23£, 0.66£

No, i decimali sparsi non sono i numeri di particelle atomiche in un laboratorio ma i prezzi al baretto.

Chiunque abbia fatto il corso del perfetto venditore al dettaglio sa che per far sembrare piu' bassi i prezzi si mette sempre il .99 alla fine (es. anziche' 600 euro si mette 599 euro) per far sembrare il prezzo piu' basso. E vada.

Ma perche' allora questi prezzi non sono allo 0.99 bensi 0.23, 0.66 e via dicendo?

Ebbene, siamo in un paese estero e anche lí il governo ha aumentato l'IVA. Cosi' dall'oggi al domani, i negozianti hanno applicato gli aumenti dell'IVA in maniera artimetica senza arrotondare furbescamente alla cifra superiore.

Sara' scomodo con le monetine ma e' intellettualmente onesto nei confronti del cliente.

Due italiani che si sono ritrovati di fronte a questa baretto, discutendo sugli arrotondamenti a seguito degli aumenti dell'IVA, secondo voi, pensando al loro paese d'origine, che cosa si sono detti?

Numeri Utili: Reddito delle Famiglie (2011)

Secondo il nuovo rapporto della Banca d'Italia, tra il 1991 e il 2011, il reddito netto (cioe' escludendo le tasse) delle famiglie e sceso del 2.5%. Un perdita netta di ricchezza di 20 anni che seppure apparentemente lieve e' un indicatore preoccupante di declino di medio termine (e forse lungo termine).

Reddito netto delle famiglie nel 2011: 2.726 euro al mese

Il reddito reale delle categorie di lavoratori e' cosi' crescito:
- autonomi +15%
- dipendenti +3.3%
- pensionati +11%

Famiglie italiane: 160.000 euro di ricchezza media a famiglia incluse le proprieta' immobiliari e i risparmi

Il 10% della popolazione piu' ricca incrementa la propria ricchezza passando dal 44% della ricchezza nazionale nel 2008 al 46% del 2010

I poveri passano dal 13.4% del 2008 al 14.4% del 2010

Il 27.7% delle famiglie ha un debito di 44.000 euro (prevalentemente il mutuo)

1 su 10 degli italiani paga rate superiori al 30% del suo reddito per pagare i debiti, trovandosi cosi' in situazione di "vulnerabilitá".

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Reazioni

mercoledì 25 gennaio 2012

Morsano Tic-Toc: A quando le partite in 3D al bar?

Un gol in 3D vale il triplo?
Peró certi spettacoli sono peggio in 3D
La rubrica Morsano Tic-Toc - che mira a verificare quanto tempo passa prima che a Morsano arrivi una nuova tendenza - oggi si concentra sul fenomeno del momento nel mondo dello sport televisivo: il 3D.

Questa sera s'é giocata Liverpool - Manchester City (2-2) e la fenomenale FC Barcelona - Real Madrid (2-0). Belle partite che, dalle segnalazioni dei nostri infiltrati nei pub delle capitali del calcio mondiale come Londra, si vivono con passione e tecnologia. La passione si intuisce dall'amore per il calcio ma la tecnologia la cogli solo se ti ritrovi circondato da nugoli di uomini... con gli occhiali scuri.

Uno potrebbe pensare di essere finito sul set di "Matrix" in attesa che Keanu Reeves faccia la sua comparsa, in realtá la fantascienza é ormai realtá sottoforma di partite di calcio in 3D sul maxischermo.

Cosí, il 3D é sbarcato nei pub (e dicono che quando trasmettono le gare di freccette sia una super-esperienza).

Ora sincroniziamo gli orologi e vediamo tra quanto tempo le partite in 3D sbarcheranno qua da noi nei maxischermi del paese...

Tic-toc, tic-toc...

La protesta dei TIR e' il nostro "Thatcher Moment"?

I nostri servizi secreti a Londra hanno appena visionato il film "The Iron Lady" che racconta "Maggie*", Lady Margaret Thatcher interpretata da una strepitosa Meryl Streep che recitando con accento inglese s'e' guadagnata la nomination all'Oscar.

Nel film si ripercorrono i momenti cruciali in cui la "lady di ferro" si mantenne ferma nella sua decisione di chiudere le miniere di carbone nonostante le proteste, anche violente, dei dimostranti e la corpulenta opposizione dei sindacati.

Il giudizio sulla conclusione di quelle proteste nella Gran Bretagna degli anni Ottanta anche oggi riceve pareri misti ma di certo queste furono un evento epocale che ha cambiato non solo la vita ma anche il credo di una generazione.

Nei bar morsanesi l'opinione pubblica si divide tra chi sostiene che la protesta dei TIR sia figlia dello statalismo, chi sostiene che la crisi è vera ma i blocchi sbagliati e chi, sorprendentemente non ha un'opinione e si limita a riportare che i TIR sono ancora in sciopero.

Le memorie d'oltremanica si intrecciano con la protesta dei TIR a casa nostra e Morsano si riflette: i TIR sono l'inizio di un "Thatcher Moment" italiano?



* Gli inglesi colloquialmente si riferiscono alla Baroness Lady Thatcher con "Maggie" che é il diminutivo di "Margaret" e si legge mé-gghi

martedì 24 gennaio 2012

lunedì 23 gennaio 2012

Nave arenata: se questo ci Costa in termini di sputtanamento internazionale

Scusate ma come mai, pescando dalla stretta attualità, i magnifici aperitivi serviti sulle navi da crociera non han trovato ancora spazio sul blog? Forse l'uomo medio (nel senso dell'uomo che beve spritz da mezzo) che frequenta l'osteria non è mai stato in crociera? Mi par impusibil!! Cosí un gentile lettore.

Le "crociere" vanno bene anche con meno gente in barca (tipo questa). Ad ogni modo, l'arenamento della Costa Concordia fa affiorare 3 linee di polemica, uno banalmente sulla bocca di tutti e 2 piú sottili che solo pochi notano. Ovvio che qua si va per il sottile.

Partiamo comunque dall'ovvio: la condotta del comandante é l'argomento del giorno e nei bar di Morsano e quindi di tutto il mondo, lo si biasima per quello che ha affermato nelle famose telefonate registrate dalla capitaneria di porto e alcune sue dichiarazioni anche ai giornalisti ("sono scivolato dentro la scialuppa") sono riassunte nell'ilaritá perfino dell'Americano David Letterman...



Il fatto é che ci sono dei morti e la voglia di scherzare non c'é. I lettori invocano dei commenti sulla questione, ebbene, il blog ha espresso quello che di immediato c'era da esprimere e che dovrebbe preoccupare ogni singolo cittadino italiano: la sua tutela giuridica qualora si ritrovi ad essere indagato (Va tutto bene ...mentre la nave affonda (ma quello è solo il dito, non la luna). E questa é la prima questione sottile. 



Altro lettore: Durante un recentissimo viaggio in terra straniera baristi, tassisti, addetti alla reception si divertivano a prendermi in giro per i capitani di nave italiani.

Questo é il secondo aspetto sottile: lo sputtanamento internazionale. Perché gli italiani hanno questo gusto masochistico di sottolineare continuamente con gli stranieri quello che a casa loro non va? In questo caso, la capacitá dei friulani di essere schivi, riservati e non fare teatri in piazza forse dovrebbe essere materia d'interesse per i nostri connazionali chiaccheroni.

Il terzo aspetto che emerge, e che ovviamente solo Dibattito Morsanese evidenzia, é la corsa pubblicitaria dei vari Corpi armati. Tutti criticano, giustamente, il "turismo dell'orrrore" ossia i turisti che vanno sulle scogliere del Giglio a farsi una foto con il relitto nel retro. Nessuno peró nota come ogni giorno esca un filmato con il logo di un'arma o forza di ordine pubblico e che mostra esattamente lo stesso tipo di immagini dal titolo "i sommozzatori della gendarmeria scendono sul Concordia", seguite il giorno dopo dalle riprese con "i sommozzatori dei vigili del mare attorno al relitto" oppure "sommozzatori della real guardia ispezionano il relitto", o "sommozzatori dell'antincendi ispezionano la nave" ecc. 

In questa gara al "c'ero anch'io, c'ero anch'io" gli uffici stampa delle varie gendarmerie dovrebbero capire che il cittadino reagisce pensando... Ok bravi ma se ci fosse un solo corpo nazionale di sommozzatori? un solo centro addestramento? un solo team che fa il lavoro di recupero subacqueo? non sarebbe meglio per le tasche del contribuente? Salveremmo soldi in inutili duplicazioni di centri d'addestramento e... in duplicazioni di riprese subacque, taglieremo i costi di duplicazioni di uffici stampa d'arma, eviteremmo la gara delle pubbliche relazioni e potremmo recuperare i dispersi senza luci di riflettori che illuminano lo scudetto sulla tuta da sub.  Qualunque esso sia. 

In Italia si sa che i figli so piezz'e core: se mamma ti cerca lavoro

Questo blog, per espressa linea, chiamiamola "editoriale", non tende a esprimere le opinioni dei blogger ma convoglia idee raccolte in paese. Ogni tanto si deborda e un'opinione di chi scrive scivola via ma in generale, meglio riportare idee serie o strampalate del popolo del bar perché il blog ci guadagna (se non altro in leggerezza).

Pertanto, in questo post, non trasparirá la disistima che esiste per gli under 30 che ci circondano e si cerchera' di non definirli "inutili accezioni anagrafiche di zero impatto paesano connotati da assenza di palle, iniziativa e immaginazione". Anche perché il buonismo materno che permea le pareti non permetterebbe certi toni con il rischio che i bamboccioni abbiano uno scatto d'orgoglio e reagiscano. Anche se le reazioni fanno sudare e sudare spettina.


La figlia dell'avvocato Mills, Jess Mills, e' una brava cantante e almeno lei puo' provarlo 

La storia di oggi é tipica. Un padre si presenta da solo in azienda e ti chiede se c'e' un posto di lavoro per il figlio. Ora, se lo fa un politico di quelli ad alti livelli di corruzione che come parte della tangente chiede all'azienda di turno di trovare un posto ai pargoli va benissimo, é parte della tangente ed é comprensibile. O che un generale chieda un posto al figlio in un'azienda di armamenti (pardon, di sistemi di difesa) controllata dallo Stato ci sta. O che un politico locale chieda un posto per i figli in un'azienda o cooperativa controllata dalla politica é nel DNA delle cose.

Ma che venga un padre qualsiasi in un'azienda qualsiasi a chiedere per un figlio qualsiasi... merita una nota di biasimo e pure il cardellino rosso!

Ma come!?! Caro bamboccione vittima della societá cattivona che ti precarizza e ti sfrutta rubandoti il futuro, va bene tutto ma... neppure la dignitá di presentarsi di persona? O mal che vada accompagnare il padre? (che gia' é da cardellino giallo).

Vero che i sondaggi ci raccontano che con la crisi le aziende private assumono al 60% chi conoscono (contro il 50% di altri periodi) ma almeno lo sforzo di farsi vedere! A 19 anni Alessandro Magno era a capo di un impero e qua non sappiamo neppure presentarci davanti a un "paron"?

Il problema sono i genitori o i figli?

Si coglie l'occasione di ringraziare Mario Monti per aver confermato con il progetto di una società riservata ai "giovani" sotto i 35 anni che in Italia si é "giovani" fino a 35 anni (concedendo una deroga al concetto mondiale che si é giovani fino a 29 anni, 11 mesi e 30 giorni).

Continua il dibattito sui piccoli comuni

Presto altri post sul tema... non scappate!

5.800 i piccoli Comuni in Italia (con popolazione inferiore a 5 mila abitanti). 

Valgono il 54 per cento del totale dei Comuni (8.094 il totale dei Comuni italiani) con un territorio italiano, abitato da 11 milioni di persone.

Le regioni con più alta concentrazione sono la Lombardia (1.546) e il Piemonte (1.206)

Quando l'uomo con blog incontra l'uomo senza blog, l'uomo senza blog...

Facile per voi, avete un blog! Se c'e' qualche problema lo mettete li, noi invece come protestiamo? Cosí ha concluso al bar un compare di spritz.

 Il che ricorda molto il dialogo tra il pistolero Joe (Clint Eastwood) e Ramón Rojo (Gian Maria Volonté) nel monumentale "Per un pugno di dollari":

"Quando un uomo con un blog incontra un uomo senza blog, quello senza blog... son cazzi suoi!"




PS non é solo quello che metti sul blog che é un fastidio ma anche quello che non metti. 

domenica 22 gennaio 2012

Misteri della fede: perché le banche sono chiuse il sabato?

La nuova rubrica del blog nasce dalle domandone fatali che il morsanico medio si chiede alle 2.00 di mattina quando non riesce a dormire e poi rigurgita ai compagni di Spritz. Sono domande retoriche perché se un morsanico non sa rispondere vuol dire che umanamente non esiste spiegazione logica e quindi si passa nell'ambito del celeste e dell'imperscrutabile.

Nasce cosí "Misteri della fede".


Il primo mistero é il seguente: perché le banche sono chiuse di sabato?

Almeno il sabato mattina potrebbero essere aperte indipendentemente dalle amenitá decise dai contratti
nazionali ("Rush sui bancari, c' è l' intesa"). E' una questione di abitudine, ad esempio, in altri paesi europei il sabato dalle 9.00 alle 14.00 si trovano tranquillamente aperti gli sportelli bancari. Esattamente cos'e' che impedisce in Italia di tenere aperte le filiali anche di sabato?

Un tempo i paesani piú scolasticamente talentuosi lavoravano in banca (i ragionieri da 60/60esimi) ora, tanto per citare alcuni nativi del comune di "Paese Vicino", i piú talentuosi fanno i professori alla Carnegie Mellon o all'University of Washington  o si prendono PhD a Chicago e... lavorano pure il sabato.

Perché dunque, le banche sono chiuse il sabato?

Mistero.

sabato 21 gennaio 2012

Certificazioni fittizie ovvero, le Tangenti legalizzate

"Costruiamo poi c'e' il collaudo del professionista, ma tanto non viene neppure a vedere la struttura e firma lo stesso" sono 1000 euro. "C'e' la perizia geologica ma tanto il professionista non viene e firma lo stesso. A proposito, ne conosco io uno che vi posso raccomandare" sono 300 euro. "I cubetti di cemento vanno portati all'istituto per le analisi ma tanto i cubetti sono sempre quelli che girano, mica ti prelevano il cemento effettivamente usato in cantiere, basta dichiarare la cosa giusta", sono 170 euro. Ecc. ecc. ecc.

I nostri legali ci hanno suggerito la prossima frase: "ovviamente questi sono esempi limitatissimi di pochissimi professionisti disonesti che fanno certificazioni alla cazzo mentre la stragrande maggioranza, praticamente tutti, ma proprio tutti, tutti, tutti vengono li e ti certificano tutto sul cantiere, fanno i prelievi di rito e fanno tutto (ma tutto, tutto, tutto) a regola d'arte".

Ovviamente tutte, ma proprio tutte le certificazioni servono (se guardiamo ai milioni di morti che ci sono stati nella storia dell'umanitá per mancanza di certificazioni ci renderemmo facilmente conto della loro importanza intrinseca).

Ad ogni modo uno si chiede, se certe certificazioni firmate per consuetudine acquisita e non sulla base dell'esecuzione effettiva di analisi a regola d'arte, si possano chiamare per quel che sono: tangenti legalizzate (o pizzo dei professionisti disonesti). 

venerdì 20 gennaio 2012

Numeri utili: produzione di mais e soia (2011)


Nel 2011, nel mondo si sono prodotte 827.4 milioni di tonnellate di mais e 264.2 di soia. il maggiore produttore sono gli Stati Uniti con circa il 38% della produzione mondiale di mais e il 34% di quella di soia.

Brasile e Argentina seguono a distanza nel mais ma abbastanza vicine nella soia.

L'Italia, con circa 10 milioni di tonnellate di mais e 0.34 di soia, nella scala mondiale dei produttori é decisamente marginale.

Con questo quadro generale é ovvio che i traders di Chicago sono con il fiato sospeso per le notizie che arrivano dal Brasile dove "la Niña" sta causando una grave siccitá che sta minacciando le produzioni agricole con ovvie ripercussioni sui prezzi di mais e altre granaglie (Drought raises fears for Brazil food crops).

giovedì 19 gennaio 2012

Uno, Nessuno...100.000 visite !!!

Eccoci qua: Giovedí 19 gennaio 2012 ore 15.20 é arrivata la centomillesima visita al Blog!



Morsano caput mundi. Caput mi hai?



Il blog è con noi dal 30 aprile 2007

What's up Morsan? Lapilli

"Cinders and ashes!" é un'esclamazione del protagonista del cartone animato "Thomas and Friends" dove Thomas é un "tank engine", una locomotiva.

Ashes significa "ceneri" mentre cinders significa "lapilli". Ecco, lapilli appunto: la cosa simpatica é che in inglese lapilli si puó anche dire... lapilli. Tale e quale all'italiano.

Cosí, se al morsanese di mondo capiterá di ritrovarsi su un vulcano in eruzione assieme ad una comitiva di inglesi, saprá come descrivere quello che gli sta piovendo dal cielo.

mercoledì 18 gennaio 2012

Va tutto bene ...mentre la nave affonda (ma quello è solo il dito, non la luna)

Quando il saggio indica la luna, lo stolto guarda la "galera"
Quando il saggio indica la luna, lo stolto guarda il dito. Fino a poco tempo fa, a timone dell'Italia c'erano quelli "del tutto va bene, non c'è crisi" e "per fortuna le nostre banche non parlano inglese"; tipico esempio di schettinismo politico italiano che, oggi, con ovvietà si paragona alla triste vicenda della falla nella Costa Concordia e del suo capitano, Francesco Schettino, accusato di non aver dato subito l'allarme quando la nave stava già imbarcando acqua. Si riassume banalmente nel "va tutto bene ...mentre la barca affonda".

Ora, dopo le avventure di Azzurra, Il Moro di Venezia e Luna Rossa, il popolo di Santi, Eroi e Navigatori (o era Sarti, Errori e Peracottai?), torna alla ribalta. Non passa minuto in osteria che non si parli di manovre sul bassofondo, di tribordo, di manovra dell'inchino e di curva di Williamson. D'altro canto, il corso di vela al lago di Cavazzo a qualcosa deve pur servire.

Quello di cui non si parla è la tutela dei diritti di un imputato, a prescindere da quanto mostruoso sia il suo crimine. Ovviamente rispetto e cordoglio vanno ai familiari delle vittime dell'incidente della nave Costa Concordia di cui Schettino era comandante e le sue responsabilità andranno sanzionate in una corte di giustizia. Corte di giustizia appunto. 

Fino al giorno in cui il nostro ordinamento non sancirà che la giustizia mediatica vale come grado di giudizio, cosa che all'epoca di Robespierre era vera, ci si fa una domanda: com'è che tutti guardano "il dito", ovvero le presunte mostruose negligenze di Schettino e nessuno guarda alla "luna" ovvero l'indecorosa violazione del suo dirittto ad un processo equo dove la giuria popolare (se prevista) non sia inquinata nel proprio giudizio da opinioni formate prima del processo? In particolar modo se le opinioni sono frutto di informazioni altrimenti riservate alla sede processuale che invece sono state trasmesse - senza la dovuta imparzialità ed obiettività - dalla stampa.

In parole povere, perchè le conversazioni tra la Capitaneria di Porto e Schettino sono finite sui file audio della stampa di mezzo mondo?

Al momento la questione della nave è calda è il pubblico è assetato di notizie che soddisfino la sua pancia (ovvero il facile sdegno nei confronti del capitano) e quindi la polemica di questo post non interesserà a nessuno. Amen.

Però non vi viene il dubbio che le cose escano un po' troppo facilmente dalle caserme? 

Siano le intercettazioni o siano conversazioni registrate, c'è nessuno che si pone il problema che il cittadino (soprattutto se cittadino "indagato") sia esposto alla pubblica piazza con dettagli che invece dovrebbero apparire solo nelle aule di giustizia? O al limite dovrebbero finire alla stampa dopo la conclusione di un processo? 

Le notizie raccolte dalla stampa da fonti pubbliche sono sacrosante, anche quelle raccolte da fonti confidenziali ma quando si sconfina nella pubblicazione di atti che appartengono per loro natura ad aule di giustizia è ora di tirare la linea.

Se invece ci stiamo sbagliando, chiediamo gentilmente alla locale stazione dei Carabinieri di farci avere un po' di cazzi propri dei nostri concittadini che li pubblichiamo volentieri. Così anche qua sapremo contro quali paesani puntare il "dito".  



martedì 17 gennaio 2012

Sondaggio: Secondo te si dovrebbero accorpare i comuni piccoli?


Secondo te si dovrebbero accorpare i comuni con meno di 4.000 abitanti con altri paesi e dar origine a dei macro-comuni?


Per tutta la durata del sondaggio il "Si" è rimasto in vantaggio; alla fine ben il 60% dei lettori si dice aperto alla possibilità di un accorpamento dei piccoli comuni. 

L'opinione pubblica della rete è pronta a vedere i comuni della nostra zona ridisegnati in unità amministrative più grandi? 

lunedì 16 gennaio 2012

Numeri utili: tasso di occupazione e disoccupazione in Europa (2011)


Recentemente durante un meeting "la da Gjgiote" s'e' parlato del dramma dell'occupazione in Italia espressa dal basso tasso di occupazione degli Italiani tra i 15 e 65 anni. Mentre gli altri paesi OCSE (ed Europei) hanno medie del 70% di occupazione tra chi e' in etá lavorativa, in Italia siamo ad un mero 56%.

Al che, mentre chi guarda i dati rimane impressionato e correrebbe subito a sollecitare politiche che stimolino l'occupazione, il freddo uomo di mondo morsanese ti stronca sicuro sottolineando, con certezza assoluta, che i dati non tengono conto del lavoro nero e che si considerasse il lavoro nero, allora anche l'Italia (nord e soprattutto sud) sarebbe in linea con la media OCSE.

L'osservazione non é campata in aria: si dovrebbe capire come Eurostat considera il lavoro nero in relazione al tasso di occupazione. In generale gli analisti ritengono che il lavoro nero incida tra un 2% e 4% sul tasso di occupazione italiano. Quindi considerando il lavoro nero si arriverebbe massimo ad un tasso di occupazione italiano del 60%, ben distante dalla media OCSE!

Resta il fatto che il lavoro nero non crea ricchezza di lungo termine (l'assenza di pensione per i lavoratori a nero e' ovviamente un indice di poverta').

I morsanesi la sanno sempre piú lunga (o così credono), che ci vuoi fare, sono fatti cosí.

Numeri utili: Sindacalizzazione in Europa (2011)


Secondo la Commissione diBruxelles, il numero degli iscritti, nell' attuale Unione a 27, ha superato la soglia dei 42 milioni (lavoratori dipendenti, esclusi pensionati e disoccupati, aggiungendo i quali si arriverebbe a quasi 60 milioni), vale a dire una densità sindacale media del 25,1%. 



Incentivi fantasiosi per far pagare le tasse

I nostri servizi secreti ci informano che in giro per i mercatini d'antiquariato e per le bancarelle in questi weekend di sole, tutti i commercianti si affannavano a battere scontrini e rilasciare ricevute, evidentemente vittime del Cortinalax, uno stimolante piú efficace dell'olio di ricino.

Tuttavia, con un carico fiscale ai massimi storici (45% senza poi contare le imposte indirette) la voglia di pagare le tasse scende ai minimi storici.

A prescindere dal futuro della pressione fiscale (scenderà? restera' la stessa? salirá?) per far pagare le tasse si cercano degli incentivi e in giro per il mondo qualcuno di innovativo e singolare é stato provato.

Partiamo dal modello argentino: scarica musica gratis con il fisco a premi. Il fisco in Argentina ti regala un tot di canzoni da scaricare online se paghi le tasse. L'idea nasce da una collaborazione con la Sony Music che nell'accordo con il governo argentino riesce pure a limitare la pirateria. Nel dettaglio funziona cosí: il contribuente fornisce al sito  http://www.arbatracks.com.ar il codice fiscale ed i propri dati personali e l'Agenzia delle entrate di Buenos Aires ti manda un certificato di "buon contribuente" e un PIN. Hai quindi 6 mesi per scaricare gratis un massimo di 90 canzoni (se consideriamo che ad esempio su iTunes le canzoni costano 1 Euro l'una, é come se ti dessero 90 euro). Se sei in ritardo con i pagamenti niente PIN.

Modello Taiwanese: a Taipei hanno inserito i numeri del lotto negli scontrini fiscali per cui tu paghi, ti fai dare lo scontrino e partecipi all'estrazione dei numeri del lotto. Ha portato ad un recupero di miliardi di dollari di evasione.

Che gli incentivi funzionino di piú delle minacce?

In Italia l'azienda privata é sostituto d'imposta. Esistono gli albi professionali che si potrebbe far diventare sostituti d'imposta per cui lo Stato potrebbe pretendere dall'Albo le imposte degli iscritti e a quel punto sarebbe l'Albo a verificare che tutti paghino almeno secondo gli studi di settore.

La fattura evasa dal medico si puo' evitare con l'introduzione del CUP universale. Se devo andare dal dentista o dallo specialista privatamente dovrei comunque prenotare tramite il CUP e quindi l'Agenzia delle Entrate saprebbe perfettamente quanti pazienti sono visitati privatamente da ogni professionista. Se poi viene pizzicato un paziente senza prenotazione CUP sarebbero dolori per il professionista.

domenica 15 gennaio 2012

Numeri utili: I costi dell'entrare in Europa per gli immigrati e turisti (2012)

Considerando i problemi economici dell'Unione Europea, uno penserebbe che le visite di turisti stranieri dovrebbero essere incoraggiate ed invece, sia le nazioni di Schengen che la Gran Bretagna si sono chiuse a riccio.

Chiudersi a riccio significa che per i visti c'e' un iter burocratico lungo e pure costoso.

Vediamo in ordine cosa serve per entrare nell'area:
- Kosovari e Balcanici: serve un visto che dura poche settimane
- Rumeni e Bulgari non sono ancora in Schengen e devono mostrare i documenti d'identitá al confine. La Gran bretagna ha contingentato i visti di lavoro da queste nazioni in quanto ha assorbito gia' centinaia di migliaia (!) di polacchi nei primi anni dell'allargamento UE
- I Russi hanno bisogno del visto e devono pagare una tassa
- I Turchi hanno bisogno del visto e devono pagare una tassa di 60 Euro oltre che attendere ore fuori da un consolato per ottnere i timbri sul loro passaporto. I visti per lavoro sono generalmente piu' veloci da ottenere ma durano solo pochi giorni.

In generale chi vuole entrare nell'area di Schengen deve presentare:
- prova di aver sottoscritto un'assicurazione sanitaria privata che copra il periodo di viaggio
- biglietti di andata e ritorno
- prenotazioni alberghiere
- se vanno in Francia devo anche presentare un estratto conto bancario recente
- per la Svizzera devono presentare estratti conto bancari per i passati tre mesi che includa anche il pagamento del salario
- per entrare in Spagna serve anche una prova di aver i fondi necessari per ogni giorno di permanenza in Spagna con almeno 64 € giornalieri
- per entrare in Finlandia prova di aver i fondi necessari per ogni giorno di permanenza in Spagna con almeno 30 € giornalieri

- 1 ogni 17 domande di entrare nelle nazioni Schengen viene respinta
- nel 2010 il Belgio ha rigettato il 20% delle domande mentre la Finlandia ne ha rigettate l'1.3%
- Nel 2010 la Polonia ha rilascaito ben il 7% dei visti per Schengen
- La Francia ne ha rilasciati 2.2 milioni (il numero assoluto maggiore di ogni nazione Schengen) ma la validita' territoriale dei visti e' limitata
- La Gran Bretagna s'e' fatta rognosa: un visto turistico di breve durata costa a un Russo 88€, ai Turchi 92€. Per visti di lungo termine si va da 390€ a 875€ e le domande (applications) possono richiedere 2 mesi

Fortezza Europa ha alzato le sue barriere.

Fonte (Visas in Europe: Keep out | The Economist)

sabato 14 gennaio 2012

Il debito pubblico si è incrementato dal 1992



La favola che il debito pubblico sia un bagaglio della prima repubblica crolla sotto i colpi dell'evidenza dei numeri. Fino al 1992, a valori attuali, s'era accumulato 800 miliardi di euro di debito pubblico. Dal 1992 ad oggi siamo arrivati a 1.900 miliardi. Se la matematica non è un'opinione, 1.100 miliardi sono saltati fuori magicamente dallo spendere e spandere della Seconda Repubblica.

Se oggi i comuni non possono offrire servizi ottimali ai cittadini è grazie ai geni della Seconda Repubblica (senza nulla togliere a quelli della Prima, ovviamente).

Numeri sono numeri, le favole elettorali sono aria fritta.

venerdì 13 gennaio 2012

Avevamo anticipato la questione "Bozen" ed ora ne parlano tutti

Per convincere i tedeschi della nostra serietá ci saranno
montagne da scalare. Ma a Bozen sono bravi alpinisti. 
Sul Corriere della Sera di oggi c'é un articolo del monumentale Stella sugli stipendi dei politici in trentino Alto Adige - SudTirol. Il titolo si spiega da se "Il vice del presidente della provincia di Bolzano Durnwalder guadagna più di Sarkozy".

Insomma, dai presidenti agli assessori di Alto Adige e Trentino, i super stipendi delle Province autonome vincono su tutti e questo secondo un'inchiesta fatta dai serissimi ed austeri giornalisti sudtirolesi del Neue Südtiroler Tageszeitung


Se questi dati spuntano solo ora sul Neue Südtiroler Tageszeitung e quindi sul Corriere, giá da tempo giravano sul Der Spiegel, Bild, Die Welt, Süddeutsche Zeitung, Frankfurter Allgemeine, Stern Die Zeit 

Dibattito Morsanese ne aveva giá parlato con il post "Italietten: Cosa scrivono di noi i Giornali Tedeschi" focalizzandosi su una questione piú cruda: cosa pensano i tedeschi quando sui loro giornali leggono che il presidente di una provincia finanziata dalle annaspanti casse dell'Italia guadagna molto di piú della Merkel?

Un vaffanculen mi sa che ce lo inviano. 

giovedì 12 gennaio 2012

Prosegue il dibattito sull'accorpamento dei piccoli comuni

L'Italia degli 8100 no?
Quando un comune é piccolo? 200 abitanti? 999? 1.000? 2.000? 4.000? 5.000? 10.000?

Questa é la domanda piú facile tra tutte quelle che si fanno quando si guarda a come sono organizzati oggi gli 8.100 comuni italiani. Le opinioni variamo perché oltre agli abitanti si discute sull'ampiezza territoriale dei comuni, quanto grande é in termini di km2 ma la questione delle dimensioni rimane la piú semplice da risolvere.

Quello che é piú complicato e richiede carta, penna e calcolatrice é capire quando un comune riesce a sostenersi autonomamente con un'ottimale bilanciamento tra entrate fiscali e servizi offerti, quando i costi fissi delle infrastrutture e del personale, a parita' di servizi offerti, rappresentano la condizione di spesa ottimale (comunque definita) e quando la soddisfazione dei cittadini nei riguardi delle istituzioni locali sia ai livelli massimi (comunque definiti).

Insomma, servono dati.

Sono dati difficili da reperire e in molte parti sono influenzati da questioni di definizione dei parametri. In molti casi, neppure esistono perché fondamentalmente nessuno ha l'interesse a spendere soldi per fare dei sondaggi o per raccogliere minuziosamente informazioni cosí dettagliate.

Nel frattempo il dibattito sull'accorpamente dei piccoli comuni (decreto legge 13 agosto 2011 n. 138) ha coinvolto le amministrazioni con meno di 1000 abitanti per dare origine a comuni di almeno 5000 abitanti, per lo piu' zone di montagna, mentre da oltre una decade si dibatte di "unione" di comuni (dlgs 12 agosto 2000, n. 267) e di fusione di comuni.

In Friuli giá si hanno l'Unione dei Comuni di Attimis e Faedis e l'Unione dei Comuni di Paluzza, Treppo Carnico, Sutrio, Cercivento, Ravascletto. Inoltre, giá nel 2009 é nato il nuovo comune di Campolongo Tapogliano mediante la fusione di Campolongo al Torre e Tapogliano (che é comunque piccolo con solo 1.200 abitanti totali).

Secondo alcuni, il "dibattito riguarda anche il rapporto tra democrazia rappresentativa e democrazia partecipativa", altri sono fondamentalmente contrari alla fusione e spiegano i loro "Perché NO alla fusione dei Comuni" o sui "
Piccoli Comuni da accorpare, servono deroghee anche in Carnia parlano di "COMUNI UNITI O FUSI?".  

Di certo, il bar si sta chiedendo quale sara' il futuro per i comuni di 4.000 abitanti o meglio, quale dovrebbe essere il loro futuro.

...e il dibattito continua

martedì 10 gennaio 2012

Bevi un Spritz a New York? Come lá a Curgnui...

Tajs Square
Questa é una storia verissima, tenetevi duro.

Giá tempo fa ne avevamo parlato dicendo che New York è la nuova Castelmonte per il Morsanese Moderno ma quella di oggi va oltre. Robe da essere cosí avanti che ci imporranno un supplemento di ora legale (a noi che siamo cosí solari) per spostare le lancette indietro per aspettare quelli del Paese Vicino.

Questo pomeriggio un morsanese (M) riceve un messaggio su Skype da un amico di Gonars (G)...

G: ciao, non riusciamo mai a trovarci per uno spritz a Gonars
M: sono sempre via per lavoro ma cumbinarin, adesso sono a New York
International jet set 
(che in friulano si dice zet set)
G: sono appena tornato da Ellis Island!
M: scusa, ma é una battuta?
G: no, sono a Brooklyn!!!
M: allora ci vediamo domani a lower Manhattan appena ho finito un paio di meetings a Wall Street
G: fatta!
M: ordene ca rivi! 

A Gonars non ci si riesce mai a trovare ma a New York si. Se la racconti non ti credono (e allora la scriviamo). 

lunedì 9 gennaio 2012

Morsano Numero Uno: Se le classifiche di fine anno le facciamo prima noi che il Financial Times


Nel post di una settimana fa, "Parla come Mangi: per un 2012 SENZA Sbirigude", avevamo parlato della classifica del "management-guff" de noantri, ovvero delle espressioni e parole desuete almeno quanto il termine "desueto" e dei termini inutilmente incomprensibili o gergali che nel 2012 vorremmo non sentire piú (campa cavallo).

Ebbene, oggi il Financial Times pubblica la stessa classifica, naturalmente in inglese.

Plagiarism is the Sincerest Form of Flattery: Thanks, FT!

Il Principato si fa sentire e la Nobilissima Vicinia di Morsano si scalda in silenzio


Ne avevamo parlato giorni fa (Soliz Sotans: Filettino si, Morsano no) e oggi sul Corriere c'e' un super articolo dedicato al Principato di Filettino. La Nobilissima Vicinia di Morsano inizia a scaldarsi...

domenica 8 gennaio 2012

I giochi della politica: Cosa manca a Destra, cosa manca a Sinistra

La cosiddetta "anti-politica" in questi giorni si esprime anche con i cartelli qui di fianco che discriminano i "politici" (intesi come gli aderenti ai maggiori partiti nazionali) cavalcando un sentimento di gran moda tra i cittadini comuni.

Esiste anche un gioco che nei bar locali si fa spesso ed é il gioco della "politica dei cazzi propri". Funziona cosí: si deve elencare tutti i benefici non legittimamente dovuti ma che si sono comunque ottenuti grazie a parentele, amicizie o affiliazioni di sorta con chi é iscritto ai maggiori partiti politici.

Esempio: parente di politico assunta in provincia, amico di politico e tesserato al partito che riceve un incarico in regione pur non avendo i titoli, iscritto ad organizzazione vicina al partito che ottiene appalti nei comuni retti da quel partito, commercialista che fa il revisore dei conti casulamente in una serie di enti pubblici legati al partito di cui un parente fu un illustre dirigente, associazione che ottiene finanziamenti solo quando a governare c'e' una coalizione cui aderisce vocalmente, assistente di politico inquadrata a progetto che poi magicamente diventa dipendente dell'ente senza passare da un regolare concorso pubblico e via dicendo.

E' un gioco triste ma divertente dai risultati poco sorprendenti che vi lascia con la domanda: ma i "puri" mossi da ideali esistono?

L'altro gioco é il gioco dei 5 perché. Si usa in ambienti militari o nell'ingegneria dei disastri e ci si chiede "perché" fino a che non si arriva al nocciolo del problema.

Proviamo: c'é un governo tecnico, i governi tecnici sono la sconfitta della politica (anche se si puó argomentare che i governi "tecnici", essendo sostenuti dalla politica, tecnicamente non esistono).


1) Perché la politica é stata sconfitta?
Perché la Politica non é stata capace di rimettere il Paese sulla strada della crescita e dello sviluppo sia economico che sociale. I dati parlano di crescita piatta, disoccupazione, immobilitá sociale, polarizzazione della ricchezza, perdita di competitivitá e via dicendo.

2) Perché non é stata capace? Perché tutte le coalizioni si sono fatte la guerra su ogni singolo provvedimento che si sarebbe dovuto adottare (riforma degli ordini professionali, liberalizzazioni, pensioni, spesa pubblica).

3) Perché le coalizioni si sono fatte sempre la guerra (anche al loro interno)? Perché tutte difendevano interessi di bottega del proprio elettorato piuttosto che gli interessi del Paese in senso ampio. 

4) Perché difendevano gli interessi di bottega? Perché generalmente per i politici la visione ideologica guarda al lungo periodo (cambiare la societá) ma l'azione si concentra al breve periodo (vincere le prossime elezioni) peró per le maggiori forze politiche la visione di lungo periodo appare poco chiara e forse volutamente nebulosa al di lá dei proclami elettorali.  

5) Perché la visione di lungo termine dei partiti appare incerta? Dal 1996, dopo 7 anni di governo di centro sinistra e dopo 8 anni di governo di centro destra, si puó notare che a sinistra c'é una mancanza viscerale di mentalitá riformistica, ovvero c'é un deficit di riformismo mentre a destra manca una mentalitá seriamente liberale e cioé si nota un deficit di liberalismo. Con queste mancanze di fondo, non puó esistere una visione di lungo termine che porti a dei cambiamenti di sorta e, comunque la si pensi, tutto é rimasto  impantanato ed immobile.

Ecco qua, fine del gioco. 

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