domenica 11 febbraio 2018

Morsanese dell'Anno 2017: and the winner is...

Le nomination giunte al blog sono state:

- I volontari che hanno rimosso i vecchi giochi nel parco (Rimossi i vecchi giochi dal parco - 5 Gennaio 2017) per fare spazio a quelli nuovi e rimesso a posto l'area (Parco Giochi: Manutenzione Straordinaria - 19 Marzo 2017)

- I Fratelli Del Sal che hanno ridipinto la ringhiera del Parco Giochi in forma volontaria (Arredo Urbano: Volontari Ridipingono le ringhiere del Parco Giochi (Magio 2017))

- Gli organizzatori dei Mercatini di Natale a Morsano - 10 Dicembre 2017

- Lis Mascaris che si avviano al 40° di attività tra due anni (Lis Mascaris: Presentazione della Nuova Collezione 2018 "Paveis" - 1 Dicembre 2017)

- Giulia della Peruta che continua ad incantare le platee dei teatri in giro per l'Italia (vincitrice del Premio Armeria 2017 (PREMIO ARMERIA 2017 - Domenica 12 Novembre 2017,
Annuncio: Giulia della Peruta in concerto - 15 settembre 2017) e che è sempre disponibile per esibirsi anche in paese (Giulia della Peruta in Concerto / Parco della Selvote / 2 Giugno 2017)

- L'ASD I Croz che celebra 5 anni di attività con un torneo paesano di street tennis e con un torneo a Gonars (Torneo di street tennis per ragazzi - 10 Dicembre 2017, Tennis Club: I Croz organizzano il Torneo di Street tennis alla festa delle Rondini di Gonars - 2 Aprile 2017)

- Il Gruppo Alpini che oltre agli impegni istituzionali in paese, quest'anno ha organizzato una gita storico-culturale (Alpini: Gita sul Monte Grappa e Bassano - Sabato 10 Giugno 2017)
- Il Circolo Culturale Le Risultive che ha richiamato nomi importanti a conferenze in paese (conferenza sulla mostra di Illegio 2017: “AMANTI - Passioni Umane e Divine” - 20 Ottobre 2017)

- L'ASD Morsan che organizza la festa delle associazioni (ASD Morsan: Festa delle Associazioni - Domenica 3 settembre 2017) fungendo da volano per la collaborazione tra sodalizi a livello locale

- Paviottiphoto invitato ad esporre a Muggia la sua nuova collezione "Altamira", riceve un riscontro importante da parte del pubblico e dei critici (Mostra d’Arte Fotografica: Mauro Paviotti e Sergio Culot - 11 maggio al 4 giugno 2017)

- L'amministrazione comunale per aver pianificato ed installato tre defibrillatori a Morsano (nel centro polifunzionale, all'ASD Morsan e all'ASD I Croz) Amministrazione Comunale: Corso di Primo Soccorso e Utilizzo del Defibrillatore per Associazioni - 15 Luglio 2017

- Cristina Sandri per l'attenzione al paese e per la cura di dell'arredo urbano in p.zza San Pellegrino

- Il Minto, Giovanni Sicuro, che ha creato un monumento inaugurato dal principe Emanuele di Savoia (Inaugurato il monumento del Minto a ricordo del confine Regno d'Italia e Austria Ungheria - 9 Aprile 2017)

And the winner is...

L' "Associazione Ricreativa Morsano" che nel 2017 ha festeggiato i 60 anni di onorata attività paesana nonchè il 20° torneo della Festa della Mamma i cui proventi vanno ad una causa benefica, la lotta alla distrofia muscolare pro UILDM. (Ricreativa: festa del 60° di fondazione: 250 convenuti alla cena paesana - 24 giugno 2017)

Congratulazioni al vincitore e a tutti i nominati! 

sabato 10 febbraio 2018

Perché anche a Morsano i Trenta/Quarantenni mandano a fare in culo i Sessanta/Settantenni

Ormai é scontro generazionale in paese ma di quegli scontri pesanti.

Chi oggi é un Sessantenne o Settantenne, ha mediamente riempito le palle a mezza Morsano sul fatto che ha lavorato duramente e ha la casa di proprietá (se non anche la seconda casa a Lignano o in Carnia), mentre, allo stesso tempo, i Trenta/Quarantenni faticano a mettere insieme il pranzo con la cena e ad uscire dalla casa dei genitori. I Sessanta/Settantenni si ritrovano con più auto nel garage mentre i Trenta/Quarantenni faticano a fare l’abbonamento dei mezzi pubblici.

Spettatori del declino italiano
Tuttavia, é abbastanza evidente che i Sessanta/Settantenni han bruciato la generazione dei Trenta/Quarantenni con voti dati ai partiti della Spesa Pubblica incontrollata negli anni '79, '80 e '90, con annesse prebende previste solo per la loro generazione - prima tra tutte la pensione di anzianitá (che non esisteva da nessun'altra parte al mondo) e con un sistema pensionistico retributivo, basato sull'irresponsabilita' generazionale e finanziato dalle tasse di tutti piuttosto che dagli accantonamneti personali (attualmente dalle casse dell'INPS su 300 miliardi di pensioni erogate ogni anno, 100 miliardi son presi dalla fiscalità generale, senza contare che l'INDAP, l'ente previdenziale degli statali accorpato all'INPS pochi anni fa, aveva debiti miliardari, in altre parole, lo Stato, gestito dai rappresentanti eletti dagli attuali Sassanta/Settantenni, non pagava i contributi ai suoi dipendenti...).

Insomma, i Sessanta/Settantenni con le loro scelte politiche e di stile di vita han generato un debito pubblico spaventoso prontamente caricato sulle spalle delle generazoni future, prima tra tutte quella dei Trenta/Quarantenni.

Peggio, i Sessanta/Settantenni non han fatto nulla per prepararci allo sfascio, ce lo siamo ritrovati davanti, e l’unica cosa che san dirci é: “Adeguati, non ci son soldi”.

E dove cazzo sono finiti tutti quei soldi? Stanno lì, nelle pensioni con il sistema retributivo, nei pensionati a 50 anni che poi hanno aperto un’altra attività e stanno negli aiuti di Stato alle aziende decotte che mettono gli operai in cassa integrazione...

E se il Trenta/Quarantenne va in banca gli chiedono subito se ha una garanzia, e si ritrova a far firmare carte ai suoi genitori, neanche fosse ancora al liceo a far firmare le giustificazioni...

Dopo aver riempito per decenni la testa di cacate sul posto fisso, sul lavoro sicuro, sulla sanità gratis, su tutto, s'é capito che oggi non funziona così. I Trenta/Quarantenni l’han capito, i Sessanta/Settantenni no!

Cosí anche a Morsano viviamo lo scontro tra una generazione di Sessanta/Settantenni che han vissuto nettamente al di sopra di quanto poteva permettersi e che si ostina a non ammetterlo, contro una di Trenta/Quarantenni a cui han detto che era fatta di privilegiati, fin da bambini, ma che non lo sono e che si vedono il futuro scivolare tra le dita per l'insostenibile pesantezza dei nati negli anni '40 e '50.

Se incontri un morsanese Sessanta/Settantenne impenitente, mandalo anche tu al quel paese. Quel Paese Vicino. Se lo merita tutto!

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venerdì 9 febbraio 2018

Spritz Jobs: che lavoro faranno i morsanesi del 2030?

"Il lavoro del futuro: cosa conviene studiare" è il tema del giorno nei circoli intellettuali della Milano da bere che guarda al futuro dei figli. La Morsano che beve, molto, si fa le stesse domande.


Dicono a Davos che...
  • Il mercato del lavoro è in rapida trasformazione, e che nelle mansioni si sta realizzando un enorme turn over di competenze a livello mondiale. 
  • Entro il 2020 si prevede la perdita di 7.1 milioni di posti di lavoro, la maggior parte nei ruoli amministrativi. 
  • Contemporaneamente però ci sarà anche un incremento fino a 2 milioni di posti di lavoro nelle professioni del settore delle tecnologie, della matematica e dell’ingegneria. 
  • Tra i posti perduti e quelli guadagnati, resta un “buco” di 5,1 milioni di posti di lavoro. 
  • Il 65% dei lavori che faranno i bambini di oggi, ancora non esistono. 
  • Entro il 2033, i settori in cui la manodopera rischia più di essere sostituita dalle macchine riguardano l’agricoltura e la pesca, la manifattura e in maniera importante il commercio. 
A Morsanos si pensa che molto probabilmente i lavori del futuro seguiranno i processi inarrestabili legati a:
  • la tecnologia informatica, delle telecomunicazioni, internet, 
  • l'e-commerce, 
  • l’invecchiamento della popolazione, 
  • il riscaldamento globale. 
D'altronde, a Morsano, un perito o un ingegnere disoccupato non si son mai visti e a ben guardare quello che i morsanesi studiano, da bravi figli di piccoli borghesi con una forte radice culturale contadino, pratica e senza troppi sfronzoli, gli studi tecnici han sempre goduto di ottima reputazione. Al massimo si dibatte sul quando affrontare gli studi tecnici: subito alle scuole superiori o attendere fino all'università. Poi, un lavoro verrà fuori.

Resta sul piatto della bilancia il problema della digitalizzazione dell'Italia che è in fondo alla classifica Europea e Morsano di certo non eccelle. 

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