lunedì 30 novembre 2009

Problemi di Confine Morsano vs Castions: il Caso del Biotòpo

Si discuteva in osteria riguardo il topo biologico che si vorrebbe allevare a sud del paese (vedi foto).

Al che, qualcuno ha sollevato la questione del confine tra Morsano e Castions. Parlando di topi, ci si è subito riferiti alla toponomastica paesana che colloca Morsano fino alla casa di "Meni Cùc" e quindi il topo bionico ne sarebbe escluso.

Altri invece, sostenevano che la zona del biotòpo è anch'essa parte di Morsano.

La questione è aperta: il topo biologico, organico al 100%, si trova nel territorio di Morsano o in quello di Castions?

I viaggi organizzati per visitare queste simpatiche bestioline che pullulano nelle acque stagnanti e tra i rovi incolti, partiranno dalla piazza di Morsano o da quella di Castions?

Ognuno ha la sua risposta però a più persone la questione rode!

venerdì 27 novembre 2009

Ieri Sera Dibattito ad Annozero: Implicazioni per Morsano

La puntata del 26 novembre 2009 di Annozero ha ospitato un dibattito tra Tlemonti e Bersciani.

Il pareggio tra Tlemonti e il piacentino Bersciani è stato determinato da un lato dalla domanda di Tlemonti "...e i soldi per fale tutto quello che ploponi dove li andleste a tlovale?!?" (risposta: Queinta fä cme chi d'Piaseinsa, quand in g'n'hann lur i fan seisa*) e dall'altro dalla domanda di Bersciani (...Moché il più pesante! lò spieghi mo' agli Italiani come lo scudo fiscale l'è invece di gran lunga il più leggero che in altri paesi europei?!?" (risposta: arzigogoli verbali)

Al di là di tutto, le implicazioni del dibattito per Morsano sono state importanti.

Si è sottolineato, in modo bipartisan, come il Nord Italia sia la più ricca regione d'Europa. Bene. Il che significa che Morsano è tra i Paesi più ricchi d'Europa. Al che, il morsanese medio si è chiesto: com'è che in alcune strade abbiamo asfalti da terzo mondo? E com'è che, in questa ricchezza, non si trovano soldi per mettere a nuovo infrastrutture pubbliche o para pubbliche che abbiamo sul nostro territorio (ex canonica, ex ambulatorio, ex latteria, oratorio, campo di tennis, campo di calcio ecc.)?

Il titolo della trasmissione era "L'AVARO". Non è che a Morsano siamo tutti dei novelli protagonisti dell'omonima commedia di Molière? Non è che i soldini i morsanesi li tengono stretti stretti tra le chiappe e non li investono in infrastrutture come sarebbe degno di un ricco Paese d'Europa?

Ah, e un'altra cosa: la puntata di ieri sera ha insegnato che di chi sta a Londra... non puoi mai fidarti!

*Bisogna fare come quelli di Piacenza,quando non ne hanno, loro ne fanno senza

giovedì 26 novembre 2009

Casa Morsanello: Uffa che Barba che Noia, che Noia che Barba!".

Il mondo si divide tra chi ha estro e chi no, tra chi ha sempre l'asso nella manica e chi ha sempre il due di spade quant che sot a l'è denari, tra chi finisce sulle news nazionali e chi non figura neppure nella pagina dei morti del Messaggero.

Sono di questi giorni delle splendide iniziative paramediatiche di alcune amministrazioni locali che sono balzate agli onori delle cronache nazionali. Ne scegliamo alcune tra tutte.

La prima: la giunta di Coccaglio (Brescia) ha dato inizio all'operazione di pubblica sicurezza definita sui giornali come "White Christmas" (bianco natale). In pratica, i vigili del comune per due mesi, fino al 25 dicembre, controlleranno a tappeto che non ci siano clandestini sul territorio comunale. Gli irregolari saranno denunciati all'autorità giudiziaria. Ovviamente, soprattutto grazie al nome dell'iniziativa, la cosa è finita in parlamento e su tutti i giornali nazionali. Ora tutti parlano di Coccaglio!

La seconda: pagina 23 della Stampa di Torino del 24 Novembre 2009 "Bordelli comunali per abbassare le tasse", la giunta di Lombardore (Torino) propone l'apertura di bordelli comunali per abbassare le tasse che gravano sui cittadini. La gestione sarebbe del comune. La giunta invia la proposta di discussione al Parlamento Italiano. Dichiara il sindaco "Per ottenere un risparmio di qualche centinaia di euro l’anno a famiglia, sarebbe sufficiente un bordello comunale, con una decina di ragazze «professioniste, serie, capaci di farsi conoscere e apprezzare per le loro doti in camera da letto». Ora tutti parlano di Lombardore!

La terza: l'amministrazione comunale di San Martino dell'Argine (Mantova) ha affisso dei manifesti in paese invitando i cittadini a conoscenza di immigrati clandestini a denunciarli ai vigili. Ora tutti parlano di San Martino dell'Argine!

In Friuli, scorrendo il Messaggero tutto quello che succede è che ogni giorno c'è un consiglio comunale che discute l'annosa questione del Crocifisso e delibera (all'unanimità, ovviamente) una mozione di biasimo nei confronti della Corte Europea dei Diritti Dell'Uomo con tanto di sollecito ad una discussione in merito al Parlamento Italiano. yaaaaw (sbadiglio) ...simpri che, simpri che. E iu in cinquante conseis a discuti da stese robe e poi giù, cinquanta articoli sul Messaggero con sempre lo stesso comunicato dei soliti cinquanta comuni. Porca miseria, ci vuole originalità, soprattutto nelle questioni di lana caprina!

E qui da noi? Buio pesto... Uffa che Barba che Noia, che Noia che Barba!

mercoledì 25 novembre 2009

"On dit"...Microchip ai Cani: Norme Comunali (très) Rilassate?

"On dit", dal francese "si dice" è una formula molto chic per dire "ai sintut tal bar" e visto che noi siamo eleganti, iniziamo questo post così.

On dit che i possessori di cani nei comuni di Pozzuolo e Mortegliano, abbiano l'obbligo di far inserire il microchip nelle loro bestiole, entro i tre mesi di vita. Pena 200+ euro di multa (comunale).

Pare anche che, nel nostro comune non esista questa sanzione pecuniaria, per cui, di fatto, i padroni di cani potrebbero sentirsi molto meno responsabilizzati in materia di microchip (e quindi di anagrafe canina).

Vero, non vero? Importante, non importante?

Bof! Je ne sais pas! En fait, je se seulement que...on dit!

martedì 24 novembre 2009

Osservatorio Vandalismo nei Borghi: è Polemica sulla Strada di Nessuno

Ormai è polemica aperta all'interno dell'OVB (Osservatorio Vandalismi nei Borghi) di Morsano.

Il Borc di Palme resiste fieramente all'accusa che arriva dagli altri borghi di essere il borgo che ospita l'ennesimo atto di vandalismo. Perchè la fiera resistenza? Perchè il Borc di Palme è già sotto di un punto nella classifica dei vandalismi subiti e non accetta di vedersi accollato anche questo atto di trascuratezza (che, come da regolamento dell'OVB, configura un punto di penalizzazione al borgo).

L'oggetto del contendere è lo stato pietoso del guard rail e della relativa segnaletica e catadiottri (adoriamo 'sto termine) nel punto indicato nella cartina qui sotto. Ormai si trova in questo stato da mesi ed è potenzialmente un pericolo per gli automobilisti, soprattutto di notte.

Ma a noi la sicurezza stradale o l'efficienza della cosa pubblica non compete. A noi interessa che non si sa a chi dare il punto di demerito nella classifica OVB.
Formalmente, si tratta di un'area che si trova ad una decina di metri prima del cartello d'ingresso nel territorio di Morsano. Quindi, argomentano i membri dell'OVB del Borc di Palme, non solo non fa parte del borgo, ma non fa parte neppure del nostro comune. Quindi il punteggio per atto vandalico non può essere affibiato al borgo medesimo.
Due mesi fa l'OVB ha interpellato un rappresentante dell'amm. comunale del paese (p minuscola) a ovest del nostro Paese (P maiuscola) per chiedere lumi. La risposta fu che in effetti quel tratto di strada non può fare parte del concorso "Ogni Borgo di Morsano ha il Vandalismo che si Merita" perchè formalmente territorio di Gonars. Così, par no savè nè lei nè scrivi, una segnalazione è arrivata in quel di Gonars. Forse risulterà in una ripulita al guard rail (ricordiamo che se l'atto vandalico viene eliminato, si va a +1 punto anzichè -1).

Nell'attesa, che sul Lodo "Strada di Nessuno" si pronunci la Corte Suprema della Storia, non ci resta che sperare in una soluzione in tempi brevi (sennò questi dell'OVB chi li tiene a bada!?!).

lunedì 23 novembre 2009

Morsanatrix: Siamo Ovunque!

Che Weekend! Gli emissari di Dibattito Morsanese erano ovunque: in tutti i maggiori eventi della zona.

Le notizie fresche e soprattutto i petez, filtrano sul blog come la farina del mugnaio nel tamès. Tanto che i blogger mugnai restano sempre infarinati...

Venerdi sera:
- eravamo a Chiasiellis alla riunione del Comitato per la vita del Friuli rurale e del Comitato per la Chiarezza per fare il punto sull' Iniziativa Acante (Polo Golfistico oltre la Stradalta);
- eravamo a San Giorgio di Nogaro per "LA RIVOLTA DELLA BRIGATA CATANZARO. LE FUCILAZIONI" conversazione di Giulia Sattolo;
- eravamo alla partita Dimensione Giardino - AC Morsano (1-1)

Sabato:
- mattina: eravamo alla conferenza "Esperienze di cambiamento in regione" tra i relatori, un morsanese;
- pomeriggio: eravamo alla partita di Rugby Italia vs Sudafrica allo stadio Friuli
- sera: eravamo eravamo a Padova: MOONLIGHT JEWELLERY - Pezzi di luna, il Minto espone

Domenica:
- eravamo a Villa Manin: Mostra "L'Età di Courbet e Monet"

Su alcuni di questi eventi, i nostri servizi segreti ragguaglieranno i lettori prossimamente.

venerdì 20 novembre 2009

Domani il Grande Rugby in Regione: Morsanesi al Seguito!

Domani, sabato 21 novembre 2009, Udine sarà il palcoscenico per un evento straordinario, la nazionale italiana si Rugby ospiterà i campioni del mondo del Sudafrica (gli "Springboks") per un test match.
Gli inglesi, scherzosamente, definiscono il rugby "uno sport per gentleman giocato da hooligans". Infatti, il rugby è uno sport nobile ed adatto ai bambini ed ai giovani per molti motivi. Insegna il gioco di squadra ed esclude a priori gli individualismi, infatti, quando un compagno ha la palla, tutta la squadra lo segue e si dispone sulla sua linea di gioco (in Rugby Union i passaggi in avanti non sono ammessi) poi, per una questione di etica sportiva, nessuno mai si azzarda a simulare falli o insultare l'arbitro. Innovativo è l'uso del replay televisivo, ammesso come contro-prova simultanea, dell'auricolare per gli arbitri (le cui parole possono essere ascoltate dagli spettatori tramite apposite radioline in vendita allo stadio), della flessibilità nell'organizzazione dei campionati internazionali (alcune partite dei mondiali di Francia furono disputate al Millenium Stadium in Galles). Senza contare che il pubblico del Rugby è fatto di famiglie e gli insulti, le urla sguaiate e gli eccessi violenti di altri sport, qui sono decisamente sconosciuti. Per finire, i tifosi di Rugby delle nazionali più titolate sapete che canti fanno sugli spalti? Canti patriottici e della loro tradizione nazionale (da brivido lo "Sweet Chariot" e "Land of Hope and Glory" a Twickenham!).
Forse non tutti sanno che il presidente della squadra di Rugby di Udine, che milita in serie A, è un castionese.
E' un peccato che nella nostra zona non ci siano squadre giovanili di Rugby. Sarebbe un bel valore aggiunto, sia per il valore educativo del Rugby sia per offrire un ambiente sportivo sano che qualche altro sport, da qualche decennio a questa parte, sembra non riuscire ad offrire.
Ad ogni modo, domani al Friuli noi ci saremo ad incitare il nostro Alessandro Zanni e naturalmente capitan Parisse, i fratelli Bergamasco, Castrogiovanni... forza azzurri!

giovedì 19 novembre 2009

Osservatorio Vandalismo nei Borghi: Cartello Distrutto

Con oggi, nell'intento di intrattenere i nostri lettori, ha inizio l'Osservatorio Vandalismo nei Borghi.

Ci sarà una classifica dove TOGLIEREMO punti al borgo più soggetto ad atti vandalici, sottoponendolo quindi al pubblico ludibrio e sollecitando, indirettamente, un rimedio a chi di dovere.

Alla fine vincerà il borgo meno vandalizzato o meglio "recuperato".

I punti si perdono se l'atto vandalico è documentato da foto. Valgono sia gli atti vandalici tradizionali (rotture, sfregi, scritte etc.) sia l'incuria pubblica o privata, sia i lavori, pubblici o privati mal eseguiti e che sfigurano vistosamente. Riparare un atto vandalico comporta +1 punto. La denuncia degli autori +5 punti.

Partiamo subito con un -1 punto per il Borc di Palme. A decretare questo triste inizio è la rottura del cartello "pericolo d'annegamento" presente all'ingresso in paese da via Aquileia nei pressi della canaletta dell'irrigazione.

Male, molto male. Anche perchè il cartello era nuovo.

Classifica dei Vandalismi Subiti
Borc Centrâl 0
Borc di Sore 0
Borc dai Siôrs 0
Borc di Palme -1

PS Mandateci le Vostre Segnalazioni!

mercoledì 18 novembre 2009

Siamo supersonici: la Banda Larga già c'è a nel nostro comune!

In molte nazioni, come ad esempio la Francia e la Finlandia, la banda larga (internet ad almeno 2 Mbit/s) è vista come un'esigenza strategica per la competitività di un Paese.

Perchè la Banda Larga è importante? Quali sono i servizi ed applicazioni che sono resi possibili dalla Banda Larga? Alcuni esempi...
  • Telemedicina: un ospedale o un presidio medico-sanitario, se non adirittura il medico curante, possono collegarsi con le case dei pazienti e monitorare una serie di parametri medici.
  • E-Learning: apprendimento via internet. Scuole, corsi e via dicendo
  • IP TV: la TV via internet che è interattiva
  • E-commerce: tra aziende o privati
  • Teleconferenze: per risparmiare i viaggi alle aziende
  • Pubblica amministrazione: email certificata più efficente, scaricare informazioni da archivi, consultare documenti (pensate ai geometri ed il catasto o i commercialisti con l'ufficio delle entrate o i ricercatori con gli archivi di stato).

Secondo il Sole24Ore, in Italia i servizi sopra menzionati, a regime, potrebbero portare ad un risparmio di 3 miliardi all'anno (la spesa proposta era di 800 milioni - fate i conti voi...). Chiaro che se i paesi esteri fanno questi investimenti noi saremo sempre più quelli che vivono nelle palafitte e loro nei grattacieli di cristallo.

Però, ci hanno rassicurato. Da noi la Banda Larga esiste già. Ci hanno anche mandato una foto (ovviamente ...larga):

In effetti...

martedì 17 novembre 2009

Fermento Artistico a Morsano: Novità in Vista, State Sintonizzati!

Ci sono novità fotografiche per Morsano che meritano attenzione.

Arrivano dal nostro amico Paviottiphoto, qui ritratto recentemente con Monica B., sua amica di lunga data, in occasione della mostra sulle opere di Robert Mapplethorpe a New York.

Da quando il nostro Mauro si è munito di una Holga (vedi riferimento ad Holga sul suo blog personale), la passione fotografica gli si è accessa sotto una nuova luce.

Tanto che è iniziato il lavoro per una nuova collezione

"Io & Holga a Morsano".

Essere immortalati a Morsano dalla Holga di Mauro nei prossimi mesi, non sarà casuale.

Aspettatevi novità in merito...

lunedì 16 novembre 2009

Soliz Sotans: le Ronde per la Sicurezza

E' di qualche giorno fa la notizia: "Il fallimento delle ronde: niente fondi, zero richieste" che ci spiega quello che alcuni di noi già sapevano da mesi: i sindaci, non solo in Fvg, ma nell’intera Nazione, non hanno richiesto l'attivazione delle tanto dibattute "ronde".

Dopo il decreto Maroni, firmato l'8 agosto scorso, che ha regolarizzato "i volontari per la sicurezza", le richieste di iscrizione alle prefetture locali sono solo 6 in tutta Italia:
  • Secondo i dati della Commissione sicurezza urbana del comune di Roma sono ben tre le domande giunte per l'iscrizione nell'albo delle ronde.
  • Milano, città degli storici City Angels, si deve invece accontentare di una sola richiesta, quella dell'associazione poliziotti italiani: un gruppo di agenti in congedo che già da un anno presidia le periferie della città e, nelle ore serali, la metropolitana.
  • Una domanda è arrivata a Treviso (dal comune di Oderzo) ,
  • A Bolzano sono i Rangers della città.

Qui scatta l'occasione persa per Morsano: se fosse stata istituita una ronda in paese, i giornali nazionali avrebbero titolato "Corriere della Sera: Da Roma a Morsano sono solo 7 le ronde in tutt'Italia" oppure "Repubblica: Con Roma c'è anche Morsano nelle richieste per le ronde" o anche "La Stampa: Morsano fa da apripista alle grandi città", senza contare i giornali regionali "Messaggero Veneto: Morsano come sempre è avanti", o "Il Gazzettino: Morsano l'unico paese del Friuli completamente sicuro" o "Le Semide: A mezzanotte va la ronda di Morsano" o "Il Bollettino del Bar: Anche nelle ronde Morsano è un passo avanti a Castions".

Purtroppo, come sempre, per Morsano ZERO TITULI: il paese ha perso un'occasione importante per ben figurare sulla stampa nazionale, regionale e parrocchiale. Che dire, sin i soliz sotans!
(nella foto, un gruppo di Morsanesi tipicamente entusiasti della vita)

venerdì 13 novembre 2009

Iniziativa Gasser, una questione locale: informiamoci bene

Noi non abbiamo un'opinione già formata in merito. Solo suggeriamo delle fonti dove informarsi visto che è un polo che dovrebbe sorgere vicino a noi, bene sapere cosa si dice in merito sulla stampa locale. Poi, magari, ne parleremo quando ci saremo fatti un'idea.

Leggete questi articoli. Sono tratti dal sito del Messaggero Veneto ed è pura cronaca senza commento:

Acquistati i terreni per il polo del golf
Messaggero Veneto — 23 marzo 2008 pagina 09 sezione: UDINE

Paravano: «Sui campi di golf no alle speculazioni edilizie»
Messaggero Veneto — 23 aprile 2008 pagina 09 sezione: UDINE

Un comitato per difendersi dai comitati
Messaggero Veneto — 18 novembre 2008 pagina 09 sezione: UDINE

Nuovo polo golfistico assemblea a Bicinicco
Messaggero Veneto — 11 novembre 2009 pagina 09 sezione: UDINE

Sport e Sapori: il progetto Gasser verso il decollo
Messaggero Veneto — 12 novembre 2009 pagina XI sezione: CODROIPO

giovedì 12 novembre 2009

Campionato di Stampa Locale

Apriamo la Semide di Novembre 2009: due sono le pagine dedicate a Morsano ed al paese geograficamente vicino e molti sono gli articoli e le foto connessi alla politica locale.

L'uso della comunicazione locale è effervescente e gli uffici stampa fanno un ottimo lavoro.

Su suggerimento di un lettore, si potrebbe istituire un campionato tra uffici stampa. Ci pensiamo su.
Per ora proviamo così: questo mese c'è una colonna della minoranza del Carroccio (punti 1), un articolo su un'iniziativa del centrodestra (punti 1), un articolo con foto sull'ex amministrazione (punti 3, in quanto la foto vale da sola 2 punti), una colonna in prima pagina a cura dalla maggioranza (punti 2 perchè è in prima pagina) ed un articolo che cita la maggioranza con foto (punti 2 per la foto e 0 per l'articolo perchè è solo una citazione).

Riassumendo:
Minoranza Cent. Destr. punti 4
Maggioranza punti 4
Minoranza Carroccio punti 1

Purtroppo abbiamo perso i vari articoli sul Messaggero e sul Gazzettino. Su questi giornali i punti saranno doppi vista la base d'utenza.

mercoledì 11 novembre 2009

Le Contraddizioni Liberiste della Privatizzazione dell'Acqua di Morsano

Di recente, su Telefriuli è andato in onda un dibattito tra esponenti della politica provinciale. Ad un certo punto, uno degli interventuti ha commentato "...abbiamo ben visto i danni della dottrina liberista con la recente crisi dei mutui subprime".

Mentre in studio le risposte sono partite per la tangente sui problemi XYZ nelle correnti politichesi regionali, da casa abbiamo rivolto un pensiero alla dottrina di Adam Smith, il padre del libero mercato.

In soldoni, la mano invisibile teorizzata dal filosofo scozzese, è l'esemplificazione dell'idea che il mercato possiede forze di auto-regolazione attraverso il bilanciamento della domanda e dell'offerta che realizza, inevitabilmente, il benessere collettivo.

Sicchè, Adam Smith viene vsto come il padre della dottrina del libero mercato e contrapposto sic et simpliciter a Karl Marx.

In realtà, quello che nello studio di Telefriuli avrebbero dovuto rispondere è che la causa della crisi dei subprime (e affini) era già stata descritta e identificata come un problema da contenere, da Adam Smith stesso. Il liberismo di Adam Smith non significa autoregolazione dei mercati basata su istinti selvaggi modello mors tua vita mea; infatti, bisogna che ci sia "simpatia" degli attori economici, la necessità di autoregolamentazione (nel caso dei subprime leggi Department of Justice, Security and Exchange Commission, Federal Reserve etc. che fallirono in questo rispetto) ed un ruolo preciso attribuito allo Stato.

Secondo Smith, il libero-scambio semplicemente limita l'influenza dello Stato ma non lo elimina dall'equazione: tutela della nazione (Polizia e Difesa), amministrazione della Giustizia affinché nessun individuo possa lenire gli interessi di un altro individuo (es. con l'aggiotaggio, la corruzione, le minacce etc.), poi l'intervento per le opere pubbliche in modo da migliorare le condizioni per commercio (strade, ponti ecc. ) e l'istruzione pubblica.

Alla luce di tutto questo, il liberismo anche a livello di dottrina, funziona se ci sono dei confini ben definiti ed un ambiente del mercanteggiare dove gli attori economici sanno di avere delle certezze ma anche delle regole e dei limiti ben definiti, nel loro scambio tra domanda e offerta.

E qui capita a fagiolo la segnalazione che ci è stata fatta riguardo la cosidetta "privatizzazione dell'acqua". Secondo noi, a differenza di quanto discusso in bar a Morsano da alcuni avventori, non si tratta di una contrapposizione tra liberisti e statalisti.

Se il beneficio finale è un servizio ottimale ed un costo dell'acqua equo per l'utente, allora la contrapposizione è tra chi ritiene che lo Stato e le sue regole siano capaci di creare un ambiente per lo scambio ottimale tra domanda e offerta e chi invece ritiene che lo Stato sia incapace di offrire garanzie di contenimento degli eccessi degli egoismi personali (leggi dei faccendieri senza scrupoli che farebbero impunemente pagare l'acqua 10 volte tanto).

Da un punto di vista squisitamente dottrinale, il paradosso liberista è che quindi, il morsanese medio che crede nello Stato, nella sua forza e nella sua affidabilità è istintivamente a favore della privatizzazione dell'acqua (perchè avverrebbe in un ambiente economico di scambio efficiente e controllato, appunto, da uno Stato efficiente) mentre, chi crede che lo Stato sia inaffidabile, debole e magari pure facilmente corruttibile, è contro la privatizzazione dell'acqua perchè in fondo ritiene che nessun organo statale sarebbe capace di controllare il contesto in cui avverrebbe lo scambio tra domanda e offerta.

Così la privatizzazione dell'acqua ha fatto emergere due fronti di dottrina economica autoctoni e mai visti prima: i Morsanesi statalist-liberisti contro i morsanesi liberal-sovietici!
Come sempre, si scrive Morsano, si legge... robis di maz!

martedì 10 novembre 2009

Belli come il sole a Morsano di Strada?

Anche il sole ha le sue gelosie, e sembra proprio che in questo periodo non possa fare a meno di dimostrarlo. Nonostante infatti l’autunno sia arrivato da un paio di mesi, sembra che le giornate non vogliano sapere del consueto freddo e grigiume degli anni passati. Che Novembre è mai questo, con un sole primaverile che solo temporaneamente viene, a volte, fermato da qualche nube temporalesca?

Fiori colorati nei giardini? Coccinelle sui muri delle case? Perché il grande Dio Sole si è tanto imputato nel voler mostrare il più possibile la sua fulgida bellezza, decantata fin dall’antichità, e vuole rimandare il suo naturale riposo invernale?

Logico. Ha paura di essere dimenticato.

Si è infatti reso conto di avere, come rivale da non sottovalutare nella lotta per la bellezza suprema, qualcuno di cui non si era ancora reso conto. Il popolo di Morsano di Strada.

Solo ora si è accorto, probabilmente, della bellezza del Paese e della sua gente. Come andare a riposarsi, sapendo del pericolo che rappresenta per la sua leadership questa piccola ma bellissima popolazione ?

E' un grave problema, quella dell’invia del Sole. Vedremo se l’astro invidioso riuscirà nel suo intento, o dovrà cedere all’incombente inverno. Ma forse, per il momento, a tutti va bene che proceda in questo modo: questo scorcio di autunno soleggiato non può che ritemprare gli animi.

Tutta l’umanità, bella, brutta o così così, è in debito con Morsano. Unico Paese in gara col Sole.

Ma la domanda finale è...chi, o cosa, in particolare, ha attirato questa rivalità? C’e un o una morsanese che, bello/a tra i belli/e ha acceso l’ardore del Dio?

Chi sa, dica...

lunedì 9 novembre 2009

Ventanni fa cadeva il Muro di Berlino: referenze morsanesi

Il 9 novembre 1989 cadeva il Muro di Berlino. Formalmente fu l'inizio della fine della divisione di una cittá e di una nazione. Fino ad allora c'erano due Germanie, entrambe fondate nel 1949, la Repubblica Federale Tedesca (Bundesrepublik Deutschland) sotto l'area d'influenza occidentale, e la Repubblica Democratica Tedesca (Deutsche Demokratische Republik o DDR), d'influenza Societica.

Alcuni morsanesi visitarono Berlino negli Anni Ottanta, prima della caduta del muro e ricordano bene il clima di tensione che si respirava a posti di controllo tra cavalli di frisia, blocchi di cemento e guardie con i mitra spianati.

Moltissimi altri paesani ricordano le lezioni di Tedesco alle scuole medie di Castions dove, sui libri di testo, c'era sempre una sezione dedicata alla cittá divisa e al "muro della vergogna".

Alcuni giovani morsanesi hanno visitato la cittá a inizio anni Duemila quando, da solo un decennio, Berlino era diventata la capitale della Germania riunificata ed era tutta un pullulare di cantieri e gru. Tanta fu la rivoluzione urbanistica della cittá nella prima decade dopo la riunificazione, che all'epoca, una suonatrice della banda comunale di Castions, scrisse una tesi di laurea proprio sull'ammodernamento in corso a Berlino.

Oggi Berlino é una cittá che vive alcune contraddizioni evidenti: é la capitale di una grande nazione mondiale peró sembra ancora abbacchiata dall'ombra della Seconda Guerra Mondiale e dagli anni di tensione della cortina di ferro. Non si legge orgoglio nei volti dei berlinesi. Non c'é la spavalderia di Londra, la superbia chic di Parigi, la consapevolezza storica di Roma, bensí volti che guardano a terra ed una generale atmosfera di riserbo. Molte ferite sono ancora aperte e la mancanza di lavoro, soprattutto ad est, non aiuta di certo gli spiriti.

Ad ogni buon conto, se oggi si volesse capire di piú questa cittá, si puó colloquiare con i morsanesi che la visitarono prima della caduta del muro, poi con quelli che la visitarono pochi anni dopo ed infine con quelli che, ai giorni nostri, ogni tanto ci vanno per affari o per turismo.

Siamo piccoli ma abbiamo risorse per ogni anniversario.

sabato 7 novembre 2009

La Sottile Linea Rossa delle Formiche Morsanesi

In due anni di vita questo blog ha parlato di tante cose che immancabilmente hanno sollecitato le reazioni, via commento o via email, dei lettori.

Quello che se ne é dedotto é che tra i post, alcuni di quelli volutamente sciocchi e superficiali, a molti sono apparsi come degli sprizzi di grande intuito intellettuale (?!?). Dall'altro lato, post che invece ambivano a sollecitare qualche reazione intelligente, ai piú sono risultati come delle banalitá fuorvianti.

La cosa stimola un'importante riflessione.

Nella prefazione del famoso libro di battute umoristiche "Anche le formiche nel loro piccolo s'incazzano", gli autori, Gino & Michele dichiarano che: «Sottilissimo è il filo che separa una buona battuta da una tremenda stronzata».

Se lo stesso principio puó essere applicato al nostro blog, esiste solo una sottile linea che separa un buon post da una cagata pazzesca.

Ebbene si! Questo blog cammina in punta di piedi su un filino minuto minuto di ragnatela rossiccia, sbandando di qua e di lá, di qua e di lá...

giovedì 5 novembre 2009

Il Pareto Morsanese: la legge 80-20 colpisce ancora?

Un lettore, via email, ha sollecitato una riflessione sul discorso palanche e muretti. Secondo il lettore, l'impostazione del nostro post sembra indicare che le risorse economiche siano uguali per tutti i morsanesi e che quello che frena la spesa in "muretti di qualitá" sia solo l'avarizia. Quindi, continua l'email, si ignora il fatto che probabilmente sono in pochi a potersi permettere un muretto come quello segnalato e che probabilmente sono gli stessi "pochi" ad avere ANCHE la maggioranza dei risparmi nelle banche locali.

hmmm, pensiero interessante. Niente niente siamo incappati nel Pareto Morsanese!

Ma andiamo con ordine. Vilfredo Pareto (1848-1923) fu un ingegnere, economista e sociologo italiano. Laureatosi in ingegneria al Politecnico di Torino, coltivó l'interesse anche per l'economia con posizioni liberiste e antiprotezionistiche. Nel 1894 fu nominato professore ordinario di economia politica all'Università di Losanna che all'epoca rivestiva un'importanza accademica mondiale, paragonabile a quella di Harvard ai giorni nostri.

Tra i suoi vari contributi scientifici, si ricorda la "legge dell'80-20" altrimenti conosciuta come il "principio di Pareto". Il principio derivó dall'osservazione empirica della distribuzione dei redditi nella popolazione con cui Pareto dimostrò che, in una dato territorio, pochi individui detenevano gran parte della ricchezza. A conti fatti, circa il 20% degli individui deteneva l'80% della richezza.

Il principio puó essere applicato a molti aspetti della vita. Ad esempio, di solito, circa il 20% dei clienti di un'azienda genera attorno all'80% del fatturato (provate a calcolare le percentuali delle vostre aziende per credere). Cosí, applicando il morsanomentro paretiano del nostro lettore, deduciamo che il 20% dei morsanesi detiene l'80% della ricchezza paesana.

Quindi il 20% dei clienti delle banche locali detiene l'80% dei depositi e lo stesso 20% ha la possibilitá di avere i fondi per farsi un bel muretto.

Ed il rimanente 80% della popolazione? Se il principio é vero... s'attacca al tram. Progettato dall'Ing. Pareto naturalmente.

Dei muretti, delle banche locali e della socio-urbanistica morsanese

A chi passa lungo un'importante incrocio del paese, da pochi giorni a questa parte si presenta un armonioso muretto di cinta. Pietre facciavista con intersezioni d'una elegante griglia in ferro a circondare un grazioso giardino (rimesso a nuovo).

Forse é il piú bel muretto di Morsano ed in definitiva un buon biglietto da visita per il paese di fronte a tutti quelli che provengono da quella direzione.

La cosa interessante é che un bel muretto non é solo un abbellimento di una proprietá privata; é anche un omaggio al circondario ed in definitiva a tutta la comunitá. E' la celebrazione del bello, della creativitá, dell'arte del costruire e dell'armonia urbanistica. Tutte caratteristiche che in fondo ogni cittadino vorrebbe vedere come connotato chiave del suo paese.

Questa bellezza e funzionalitá fa da contrasto con alcune strade devastate dall'usura di anni di mancanza di fondi (pubblici) per ripararle e da edifici pubblici decadenti sempre per la mancanza dei fondi (pubblici) per rimetterli in sesto. Anche le riparazioni dei luoghi pubblici alle volte sono fatte al risparmio e raramente raggiungono l'elegante signorilitá dei muretti pregiati (privati).

Di muretti pregiati in paese ce ne sono alcuni e tutti condividono un fattore comune: chi li ha realizzati o fatti realizzare ga la pila (come dicono a Trieste). Dunque, che uno faccia il primario, il commerciante, il muratore in pensione o l'idraulico, se ga schei, lo si vede (anche) nei muretti.

Molto banalmente, la pila del privato aiuta a dare un tono al paese. Facile immaginare quindi cosa sarebbe di Morsano se tutti avessero si la sensibilitá all'architettura, si il piacere del bello, si l'amore per il pregio ma soprattutto le palanche per poter permettersi di abbellire le loro dimore con lo stato dell'arte delle meraviglie architettoniche.

Forse la bellezza privata e collettiva farebbe da buon contraltare agli scivoloni di una macchina pubblica perennemente a corto di pecunia.

E poi il bello stimola il bello. Provate ad avere il coraggio di fare un muro di cinta con rete economica nelle vicinanze di un bel muretto in sassi e ferro battuto!

Dicono che le banche locali abbiano alti livelli di depositi dei risparmiatori. Al che, constatiamo che ci sono (troppe) case che fanno pena perché trascurate se non addirittura abbandonate e diroccate, e manco a dirlo, i muretti di queste case fanno pena a loro volta. Muraglie anni '50-'60 senza personalitá che languono alle intemperie mortificate da muffe e sporcizia.

Non é che i proprietari, verosimilmente clienti delle banche di cui sopra, fanno a gara a chi sará il piú ricco del cimitero? Che sia ora di scucire il soldo e regalarsi (e regalare alla comunitá) un muretto come dio comanda?

Ne guadagnerebbe la propria dimora, il proprio vicinato e tutto il paese, con buona pace delle banche, che avrebbero due lire in meno in cassaforte e delle proprietá pubbliche, cronicamente senza fondi.

mercoledì 4 novembre 2009

4 Novembre e Halloween: resti sacri dei nostri Ossari e le zucche vuote

Oggi é il 4 Novembre, Festa delle Forze Armate in ricordo dei quasi settecentomila giovani soldati morti per difendere la nostra Patria nel primo conflitto mondiale e dell'Unitá Nazionale per celebrare gli ideali risorgimentali coronati dalla Costituzione repubblicana del 1948.

In questo clima, visto che oggi non é una festa nazionale e tutti i morsanesi sono al lavoro e considerato che, anche per le nostre vie del borgo, si sono viste maschere celebranti dolcetti e scherzetti, ci piace riproporre la riflessione che proviene dal Portale del paese Pignataro Maggiore:

La festa nazionale del 4 novembre, come si sa fu abolita in ossequio alla teoria secondo la quale in Italia c’erano troppe feste. Certo è uno strano paese il nostro: da una parte si elimina una ricorrenza che è fonte di esempio, di dedizione al dovere, di onore, di Patria: valori che si relegano nel dimenticatoio, per uniformare ed uniformarci in tutto. Mentre dall’altra parte siamo pronti ad adottare feste e ricorrenze che con la nostra cultura hanno poco in comune, che non fanno pensare, non impegnano, anzi offrono un motivo per mascherarsi e divertirsi, come la festa di Halloween: un contrasto che mette di fronte i resti sacri dei nostri Ossari e le zucche vuote.

lunedì 2 novembre 2009

Mostra a Palazzo Morpurgo a Udine: "1919 l'anno della pace e della ricostruzione"

Un evento che suggeriamo ai lettori è la mostra "1919 l'anno della pace e della ricostruzione"

Finita la Grande Guerra, il 1919 fu il primo anno della ricostruzione e del lento ritorno alla normalitá post bellica.

Alla mostra é proiettato un filmato dove si vede una fila di campane requisite dagli austriaci nei paesi friulani. Campane che spedite in Austria sarebbero state fuse ed il bronzo utilizzato per costruire cannoni. Anche le campane di Morsano furono requisite. Vale la pena di ricordare quanto scrisse Don De Anna nella sua "Morsano Cenni Storici":

"Dopo la rotta di Caporetto solo una decina di famiglie ripararono profughe in Italia. Il 31 ottobre 1917 alle 13.30 entrarono in Morsano le prime truppe austriache che tosto si danno al saccheggio e alla razzia con sfacciata prepotenza, che non si arresta neppure davanti alle proteste del Vicario Della Longa; ed anzi il 2 novembre vengono rastrellati tutti gli uomini e i giovani presenti nel paese. Il Vicario stesso viene prelevato in chiesa mentre sta confessando. In chiesa, dai soldati, fu rubata tutta la cera. Fu imposta una taglia ed il 18 novembre altri quindici civili furono arrestati; furono fortunatamente rilasciati dopo sette giorni. E dopo aver spogliato per bene il paese fu la volta delle campane; le due minori il 19 febbraio 1918 e la maggiore il 28 settembre. Fu salvato solo il campanello, nascosto in precedenza sotterra."

Finita la Guerra, a Morsano ritornarono i soldati partiti per il fronte qualche anno prima. Ritornarono anche i sopravvissuti dei campi di prigionia Austriaci e si acquistarono nuove campane. Inizió la ricostruzione e due morsanesi partirono alla volta di Fiume con D'Annunzio.

Storie come queste fanno da contorno a quanto illustrato alla mostra "1919 l'anno della pace e della ricostruzione".

Palazzo Morpurgo
Via Savorgnana, 12
33100 Udine
Telefono: 0432 - 414742

domenica 1 novembre 2009

Zucche Vuote per la Festa Celtico-Irlandes-American-Morsanese

Ne avevamo parlato in un post a Novembre 2007 "Halloween conquista Morsano. Ma ne sentivamo proprio la mancanza???".

Ogni anno toccherà riproporlo visto lo strepitoso successo della festa celtico-irlandese-americana-adessoanchemorsanese chiamata Halloween.

Di zucche vuote ne abbiamo viste in giro anche questa volta.

Tanto vale riproporre la vecchia polemica che fa sempre brodo.

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