mercoledì 31 dicembre 2014

Desperately Seeking Carlo! Ve lo avevamo detto che il report di #Cottarelli sui TAGLI alla SPESA PUBBLICA non è stato reso pubblico

Ve lo avevamo detto tempo fa che il governo non aveva nessuna intenzione di rendere disponibile a me e a te il rapporto sui tagli alla spesa pubblica messo assieme dall'economista Carlo Cottarelli.

Ovviamente ai più interessa il calcio o la vacanza di Buffon e D'Amico mentre ai meno interesserebbe capire il perchè il rapporto non viene reso pubblico.

Nel frattempo ecco nato il gruppo Facebook:

Pubblicate i 25 dossier di Carlo Cottarelli secretati dal Governo



Vedi anche: 

Gonars e Castions di Strada rappresentate nel calendario 2015

La notizia è qui: In arrivo “Le Udinesi 2015” 

Le ragazze fotografate vengono da Udine, Tavagnacco, Rivignano, Gonars, Castions di Strada, Talmassons, Pozzuolo, Cividale, Codroipo, Tolmezzo, Latisana, Forgaria. A parte un paio di modelle professioniste, studiano o lavorano (anche se quasi tutte hanno dimestichezza con il mondo dei concorsi e delle passerelle)




martedì 30 dicembre 2014

Sono le grandi imprese private quelle che fanno crescere i Paesi avanzati

Le amnesie e le illusioni di fine anno

Senza un più profondo rinnovamento dell’economia i nostri figli saranno più poveri di noi, però vi sono delle politiche che ci possono aiutare a uscire dalla crisi

di Alberto Alesina e Francesco Giavazzi









Sono le grandi imprese private quelle che fanno crescere i Paesi avanzati
Il nanismo delle nostre imprese è un altro problema serio. I ragazzi di Apple hanno cominciato in un garage, ma non ci sono certo rimasti, altro che «piccolo è bello»! Sono le grandi imprese private, produttive, innovative, rivolte al mercato globale, che non vivono di contatti con la politica, quelle che fanno crescere i Paesi avanzati. Noi ne abbiamo troppo poche. Abbiamo invece troppe imprese familiari, disposte a rimanere relativamente piccole pur di restare in famiglia. Il governo deve agevolare i processi di crescita in nome dell’apertura e di una parola colpevolmente dimenticata: liberalizzazioni. Solo aprendosi alla concorrenza, accettando la sfida dei mercati mondiali si cresce. Vale per le aziende come per il Paese. 
Chissà a Morsano cosa ne pensa la gente che lavora per lo più in aziende a gestione familiare...

Morsano Tic-Toc: a quando il primo Arduino a Morsano di Strada?



http://arduino.cc/

...tic-toc

Articoli da Segnalare: Dieci numeri per raccontare un pessimo 2014

Se siete dipendenti pubblici di lungo corso, magari con ruoli dirigenziali non avete di che preoccuparvi. Anche se siete iscritti ad un partito di lungo corso ed avete ottenuto grazie a questa iscrizione delle promozioni di favore, mascherate da "legittime attribuzioni di ruolo a persona di fiducia" (che non si sa perché o per come ma van sempre agli stessi, forse perché in Italia manca la fiducia nelle persone?), in una delle 8.000 partecipate pubbliche, non avete di che preoccuparvi.

Se avete un'adesione di tipo ideologico-fideistico al mondo della politica-partitica, allora va tutto bene o va tutto male a seconda della vostra visione del mondo a prescindere da dati e informazioni puntuali.

Per tutti gli altri si consiglia la lettura di questo articolo di Linkiesta:

Dieci numeri per raccontare un pessimo 2014
Dal calo degli investimenti alla disoccupazione: dovevamo ripartire, è andato (quasi) tutto male


A titolo riassuntivo qui i punti:
  1. -0,3% di calo del Pil
  2. -2,3% negli investimenti (vedi anche CAFON: crollo degli investimenti in Italia 1998-2014)
  3. -3% di produzione industriale
  4. 13,2% di disoccupazione
  5. 35,4%, il vero spread coi tedeschi ovvero la differenza tra il tasso di disoccupazione giovanile italiano (43,3%) e quello tedesco (7,9%).
  6. 665mila italiani emigrati in Germania (e 2mila emigrati al mese nella sola Londra)
  7. 10mila studenti stranieri in meno. Ovvero i lavoratori stranieri se ne vanno o comunque non arrivano più come prima. 
  8. -0,1% tasso di inflazione ovvero siamo in deflazione
Buone Notizie?
  1. 28 miliardi di surplus commerciale 
  2. l'export che va bene 

Motiva il Friulano: Limiti


Per motivarsi é importante avere delle immagini forti che ti diano la carica! La carica di ottimismo Tipicamente Friulano! 

lunedì 29 dicembre 2014

Motiva il Friulano: Obiettivi


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domenica 28 dicembre 2014

CAFON: crollo degli investimenti in Italia (1998-2014)

Tratto da LINKIESTA "Investimenti: quando un grafico vale più di mille tweet

Prosegue il crollo degli investimenti in Italia nonostante lo spread si riduca e i tassi crollino ai minimi storici degli ultimi 200 anni.


Gli Stati Uniti crescono del 5%, noi siamo al palo. La differenza? Nelle scelte di qualche anno fa.

Si può notare come l’adozione dell’euro abbia determinato, nella prima parte dello scorso decennio, una crescita degli investimenti in Italia pari a quella americana. È l’effetto del “dividendo dell’euro” che ci ha regalato tassi d’interesse incredibilmente bassi - lo spread rispetto ai Bund era praticamente nullo -, una moneta stabile e l’illusione di poter competere con i paesi “seri” senza l’arma della svalutazione.


sabato 27 dicembre 2014

Le discussioni interessanti di oggi 27 dicembre 2014

Qui un elenco di letture utili mentre ci si gode la pace post natalizia:

  • Come è possibile che l’economia americana cresca del 5% mentre in Europa consideriamo un grande risultato riuscire a superare lo zero di qualche decimale? È una questione di aspettative, di fiducia e di investimenti. Investimenti: quando un grafico vale più di mille tweet. Gli Stati Uniti crescono del 5%, noi siamo al palo. La differenza? Nelle scelte di qualche anno fa
  • Fuggitivi & Ritornanti. Un auspicio: che nel 2015 si miri a costruire un Paese a misura dei “cervelli in arrivo”
  • Dieci numeri per raccontare un pessimo 2014. Dal calo degli investimenti alla disoccupazione: dovevamo ripartire, è andato (quasi) tutto male.

venerdì 26 dicembre 2014

Motiva il Friulano: Elitismo



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giovedì 25 dicembre 2014

Motiva il Friulano: Pace


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mercoledì 24 dicembre 2014

Natale 2014: Polemiche e Battaglia

L'Apoteosi son sempre gli scontri tra donne. Meglio se
per futili motivi. 
La cosa straordinaria del periodo delle Feste sono i pranzi e le cene con amici, colleghi, parenti, compagni di scuola, collaboratori, liaison istituzionali ecc.

E' un periodo straordinario per poter finalmente polemizzare a ripetizione!!!

Si pontifica tra un tortellino ed una tartina al salmone, ci si scontra tra conservatori e progressisti, tra familisti e individualisti, tra narcisi e comunitaristi, tra libertari e dogmatari tra vicini di forchetta.

Si battaglia tra chi li chiama migranti e chi clandestini, ci si inalbera con chi dice che siamo troppo grandi per fallire e chi dice che siamo già falliti, tra chi dà fiducia al governo perchè è in carica da poco e chi dice che dietro al governo c'è chi è in carica da secoli...

Insomma, è un periodo fighissimo!!!

L'indice della fiducia natalizia sulle tavole sarà solleticata da articoli come...





Caricatevi anche con...
La Zanzara di Radio 24 con Giuseppe Cruciani e David Parenzo sono in vacanza ma il loro spirito aleggerà nei banchetti festanti, senza contare le polemiche di chi preferisce il Perbenista e chi le inchieste del Messaggero Veneto.

Insomma, sui tavoli morsanici sarà un periodo di grandi battaglie, perchè se è vero che la politica è "sangue e merda" (cit. Rino Formica), il periodo delle feste non farà sconti a nessuno!

martedì 23 dicembre 2014

Motiva il Friulano: Procrastinare


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domenica 21 dicembre 2014

Motiva il Friulano: Valore


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venerdì 19 dicembre 2014

Motiva il Friulano: Tradizione


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giovedì 18 dicembre 2014

Motiva il Friulano: Autostima


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martedì 16 dicembre 2014

Motiva il Friulano: Intimidazione



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domenica 14 dicembre 2014

Se in Gran Bretagna c'è fastidio contro gli immigrati comunitari: lezioni morali che il bar di Morsano può dare

Barconi sulla Manica
Ormai è un'invasione. Legale, ma pur sempre un'invasione. Le fonti ufficiali parlano di 800 iscrizioni all'AIRE, il registro degli Italiani all'estero, al mese nel solo Consolato di Londra. Le stime (novembre 2014) parlano poi di 2.000 italiani che arrivano a Londra ogni mese.

Sono numeri da nuova diaspora dopo quella di fine '800 e quella degli anni Cinquanta. Nella sola Londra non esisteva un Fogolar Furlan, è singolare che ne nasca uno nel 2014 e che pulluli di giovani (vedi "Nato Il Fogolar Furlan di Londra").

Chi a Londra c'era da tempo nota con stizza il pressapochismo di una buona percentuale di chi arriva adesso dall'Italia e commenti come questi: "Secondo il Corriere il 34% degli Italiani parla Inglese fluentemente ...  Impossibile, nemmeno il 34% degli italani che arriva a Londra per fare carriera parla inglese fluent, forse non siamo nemmeno al 10%" fioccano un po' su tutti i forum in lingua italiana.

Morale della favola è che tra gli inglesi sta crescendo il partito xenofobo ed anti-europeista "UK Indipendence Party" (UKIP) di Nigel Farage e anche tra i conservatori al governo si sta facendo breccia l'idea di limitare il permesso di soggiornare anche ai cittadini comunitari che non abbiano un lavoro o che non siano in grado di trovarne uno ("Immigrati, Cameron: limitare il numero di ingressi da Ue. Merkel: così uscite dall’Europa").

Sulla base della saggezza popolare riscontrata nei discorsi del bar a Morsano (e non dissimile da altri bar della zona), ci sentiamo di dare dei consigli al governo inglese: 

  • Quello che ci vorrebbe è aiutare gli immigrati a casa loro! Ad esempio incentivando le iscrizioni e la militanza di lungo corso in certi partiti politici al fine di facilitare l'assunzioni nelle partecipate pubbliche o nei gangli della pubblica amministrazione di comodo come "premio fedeltà d'appartenenza". Oppure elargire pensioni per manifesta incapacità d'apprendimento (da accertare con un esame di inglese, se non lo passi ti danno una pensione). 


  • In alternativa fare come in Australia e cioè respingere i barconi sulla Manica a suon di mitragliatore e dirottare i voli low cost all'Isola di White dove i passeggeri dovranno subire una visita medica in un CIE e la loro richiesta di soggiorno vagliata, con calma.

Va notato, peraltro, che quelli che arrivano a Londra sbarcano con le scarpe Prada ai piedi, il telefonino ultimo modello e l'abbronzatura: di certo non è gente che scappa da una guerra! Basta poi vedere le statistiche: quanti chiedono ed ottengono asilo politico? Nessuno! Ed allora che stiano a casa loro che già c'è crisi e Bob e Susan han difficoltà a trovar lavoro, figurarsi se si deve accomodare pure le esigenze di Tonino e Luigi!

Morale: Basta immigrati comunitari! Paesi Mediterranei = Africa! Non dategli aiuti ma insegnateli a coltivare la terra e a vivere di pesca e pastorizia, vedrete che poi non verranno a rompere i coglioni! E poi diciamolo, guardate che programmi vedono in TV! Questa è gente semplice, sottosviluppata! Non siamo razzisti ma ci sarà una differenza se esistono gli alti e biondi con gli occhi azzurri che sotto la Regina Vittoria governavano tre quarti della popolazione del mondo quando questi non sapevano neppure cosa fosse l'acqua per lavarsi e vivevano nelle caverne sotto Cavour?

Diciamolo chiaro e tondo: sopra la Manica è Regno dell'Unione, tutto il resto è Meridione! 

Taking the Mick Il 34% parla bene inglese in Italia? 

sabato 13 dicembre 2014

Motiva il Friulano: Leadership


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venerdì 12 dicembre 2014

A proposito di Criminalitá Organizzata in Friuli


Se n'era parlato nel 2010 nel post "Spritz Debate: la Mafia nel Nord Italia e il Silenzio del Friuli". Ora c'é un riferimento specifico di un giornalista investigativo di spicco.
Per tracciare il cognome menzionato seguite questo link: mappa dei cognomi d'Italia

«La mafia in Friuli c’è dal 2012, per ora non vuole il sangue»

Parla l’inviato de “l’Espresso” che ha scoperchiato il caso Roma: «Da voi opera il clan Mancuso, la ’ndrangheta sta investendo soldi»

mercoledì 10 dicembre 2014

Spritz Grades: i Morsanesi a scuola hanno voti troppo alti?

Quello che conta non é quello che fai o come lo fai in assoluto ma come questo si rapporta a quello che fanno i tuoi coetanei.

Essenzialmente si potrebbe riassumere cosí la misura del successo di un individuo.

Per capirci, aver studiato al Malignani negli anni 50 ed averlo fatto negli anni 2000 formalmente dá lo stesso titolo di studio. Tuttavia la differenza é che negli anni '50 a diplomarsi erano in pochi e la difficoltà oggettiva della scuola era maggiore (piú bocciature e voti tirati) e quindi trovare lavoro era piú facile una volta diplomati perché si era in pochi e preparatissimi. Questo rispetto alla maggioranza dei coetanei che avevano la quinta elementare.

Giovani di oggi: allegri e titolati
Oggi pare si assista al problema inverso: la differenziazione rispetto ai propri coetanei é minore in quanto tutti hanno degli studi superiori alle spalle. Emergere é difficile ma c'é pure un altro aspetto che a spanne si vede anche a Morsano: i voti dei diplomati e laureati e in genere i voti a scuola, sono molto alti.

Si mangia meglio, piu' proteine e questo facilita lo sviluppo delle cellule celebrali, si fanno piu' esperienze e questo stimola la fantasia; tuttavia, e' un fatto che le medie dei voti a scuola sono visibilmente salite.

Diversi quarantenni restano perplessi nel vedere i licei fioccare con 8, 9 e perfino 10 in pagella negli stessi licei dove vent'anni prima prendere un 7 era un ragguardevole traguardo. Uscire con il massimo dei voti da un istituto tecnico non garantisce che il neo diplomato sappia lavorare fin da subito: la necessita' di riqualificazione specifica e' cresciuta a dismisura (a detta degli imprenditori che assumono).

Pure una ricerca ci spiega che "Laurea, è boom di 110 e lode alla specialistica. Sono tutti «piccoli geni» i diplomati in Italia?" e che forse qualcosa non funziona.

Oggi, non solo i morsanesi si diplomano in numero maggiore di un tempo e pure vanno all'universita' in numeri mai visti nella storia paesana ma anche si diplomano e laureano con voti mediamente alti se non altissimi. Tutti geni o tutti presi per il culo da un sistema che li coccola con valutazioni irrealistiche?

Cosi' il bancone del bar si e' diviso tra:

- chi ritiene che i voti siano oggi totalmente irrealistici, troppo alti e che la scuola abbia rinunciato ad essere selettiva in favore di titoli di studio roboanti ma privi di contenuti e conoscenza. Tutto questo per un mal concepito senso di livellamento "titolistico" della societá e forse per tener buono il ceto medio sempre piu' risicato come componente sociale, dandogli ad intendere di star "facendo studiare i figli".

- e chi ritiene che i voti riflettono le migliorate capacitá cognitive ed intellettive dei giovani di oggi 

...e il dibattito continua

lunedì 8 dicembre 2014

Morsanometro: a che etá fan figli le morsanesi?

"Le trentenni di oggi hanno in media metá dei bambini della generazione delle loro mamme" così ci racconta il giornale della metropolitana di Londra, "Metro" in un articoletto pubblicato recentemente con riferimento alle neo mamme inglesi. La domanda che ci si fa é se questa situazione sia replicata anche a Morsano e nella nazione circostante.

A spanne si direbbe di si. L'unica fondamentale differenza é che sono poche le donne locali che possono dire "dilaziono nel tempo la prima gravidanza per concentrarmi sulla carriera" in quanto si tratta piú di un mero "dilaziono perché altrimenti non trovo lavoro" piuttosto che di una carriera vera e propria. Ma questo é oggetto di un possibile Spritz Debate. Il fatto resta che a spanne, le morsanesi dai 30 ai 40 anni di oggi (nate negli anni 70-80) figliano verosimilmente la metá della generazione delle loro madri (nate negli anni 50-60).


Rincara la dose il DailyMail "More than half of babies born to women who have turned 30, with one in five new mothers now aged 35 or over" ovvero, in Gran Bretagna, piú di metá dei bambini oggi nascono da donne con piú di 30 anni e uno ogni cinque nasce da donne ultra 35enni". In Gran Bretagna:
  • Nel 2013, 51% dei parti hanno riguardato mamme con piú di 30 anni
  • L'etá media del primo parto é salita la record di 28.3 anni
  • L'ONS (l'ISTAT britannico) spiega che le donne dilazionano la prima gravidanza per concentrarsi sulla loro carriera
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Articoli d'interesse: 


giovedì 4 dicembre 2014

Sondaggio Ipotetico: qual'e' la peggior paura dei Morsanesi?


A seconda della geografia la gente risponde in maniera diversa alla domanda "qual'e' la tua peggior paura?".

Sarebbe interessante capire cosa ne pensano oggi i morsanesi. Magari proviamo a chiedere in giro e vi faremo sapere.

Per te morsanico, qual'é la peggior paura?


mercoledì 3 dicembre 2014

Motiva il Friulano: Aspirazioni



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martedì 2 dicembre 2014

Motiva il Friulano: Lavoro di Squadra


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sabato 29 novembre 2014

La nostra storia tacciuta: le Friulane violentate dagli Austroungarici tra l'ottobre 1917 e il novembre 1918

Ogni anno a Paradiso, presso il bivio, si celebra la ricorrenza dell'ultimo fatto di sangue per l'Italia nella Grande Guerra di cui questo blog ha parlato a suo tempo
(vedi "Grande Guerra in Friuli: Inizio e Fine a Trivio Paradiso").

Una testimonianza sui fatti di Paradiso da parte di un Bersagliere che vi aveva preso parte apre una luce sulla storia della zona e del Friuli. Si tratta di Dionigio Annovi che nei suoi ricordi, raccolti in "Stralci dal diario di un Bersagliere del 9°" a cura di Walter Amici, dice "[...] il Tenente, pensando che ormai era finita, ci disse di continuare la marcia, attraversando i campi in direzione di un paesetto chiamato “Paradiso” (oltre lo Stella) [...] Così anche quel paese fu liberato dall’oppressore tedesco. La gente del posto ci raccontò poi delle barbarie fatte dai tedeschi: avevano portato via i viveri, bestiame, biancheria, avevano violentato le giovani donne e i genitori che si opponevano venivano uccisi..

Tra l'ottobre 1917, subito dopo Caporetto e il 4 Novembre 1918, con la vittoria, il Friuli e parte del veneto furono occupate da truppe austroungariche ostili. Secondo quanto scritto su "La Guerra Bianca" di Mark Thompson, in questo periodo rimasero nei territori occupati circa 800 mila abitanti (secondo altre fonti 1 milione) con un numero almeno pari di truppe austroungariche e tedesche di occupazione.

In questo clima si sa comunemente di storie di mancanza di cibo e legname sia tra la popolazione che tra le truppe occupanti. Quello che però è da sempre sottaciuto sono le violenze nei confronti delle donne rimaste. Se i giovani uomini erano al fronte e i vecchi e gli adolescenti spesso arrestati ed inviati nei campi di concentramento in Boemia o Austria, chi rimaneva erano le donne e praticamente nessuno a difenderle. L'equazione di guerra d'occupazione è presto chiusa.

Un recentissimo libro di Aldo Cazzullo "La guerra dei nostri nonni" ha il coraggio di mettere in luce il fatto che migliaia di donne nel Friuli e del Veneto al di là del Piave, furono violentate.

Nove mesi dopo Caporetto cominciarono a nascere i primi bambini; e non si sapeva dove metterli. Gli orfanotrofi li rifiutavano, perché non erano orfani. Ma i maschi di casa non volevano tenere «il piccolo tedesco». Si dovette aprire un istituto, a Portogruaro, il "San Filippo Neri" per i figli della guerra. Cinquantanove donne convinsero i mariti a riprendere il piccolo: «Lo alleveremo come se fosse nostro». Molti di più furono i neonati che morirono per mancanza di latte. Centinaia di madri andavano di nascosto dagli uomini all’istituto, per nutrire o rivedere i figli; fino a quando il direttore non scrisse una lettera straziante: «Non venite più, perché i bambini vogliono venire via con le mamme, e noi cosa gli diciamo?».

Da ricordare che ci furono violenze anche da parte di soldati Italiani ma più a carattere episodico (vedi Gli “orfani dei vivi”). 

Nella Relazione d’inchiesta le violenze sulle donne furono qualificate come “delitti contro l’onore femminile” [1], così che gli stupri persero il loro aspetto traumatico e le sofferenze delle vittime passarono in secondo piano. Si consideri inoltre che l’estrema delicatezza dell’argomento consigliava di non stilare un elenco completo delle violenze, ma di limitarsi ad una raccolta delle testimonianze divise per categorie: stupri accompagnati da ferimento od omicidio, o sotto la minaccia delle armi, e quelli compiuti nei confronti di donne anziane o bambine [2].

L'Austria poi divenne una nazione amica e lo stesso Mussolini, che plasmerà la narrazione della Grande Guerra sui nostri libri di storia (che neppure oggi è stata cambiata sui testi di scuola) era vicino al governo austriaco. Parlar troppo male dell'ex nemico evidentemente non si poteva e tanto fu messo a tacere.

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Vedi:

- "Grande Guerra, tanti eroi senza fanfare alla prova delle trincee". Il conflitto visto con gli occhi dei soldati nel nuovo libro di Cazzullo edito da Mondadori
- Aldo Cazzullo "La guerra dei nostri nonni" ed. Mondadori


[1] Relazioni della Reale commissione d’inchiesta sulle violazioni del diritto delle genti commesse dal nemico, IV, L’occupazione delle provincie invase, Bestetti & Tumminelli, Milano-Roma 1919-1920, p. 149.
[2] D. Ceschin, L’estremo oltraggio: la violenza alle donne in Friuli e in Veneto durante l’occupazione austro-germanica (1917-1918), in B. Bianchi (a cura di) La violenza contro la popolazione civile nella Grande Guerra, cit., p. 167. Si veda inoltre: L. Calò, Le donne friulane e la violenza di Guerra durante l’occupazione austro-tedesca 1917-1918. Alcuni esempi per la Carnia, in Enrico Folisi (a cura di), Carnia invasa 1917-1918. Storia, documenti e fotografie dell’occupazione austro-tedesca del Friuli, Arti grafiche friulane, Udine 2005, pp. 111-131.

giovedì 27 novembre 2014

Morsanomentro: a Morsano la depressione costa oltre un milione di Euro l'anno

Un mito della storia mondiale Winston Churchill ci convisse per molto tempo e la chiamava "il mio cane nero": era la depressione.

Ci informa il "portale dell'epidemiologia per la sanità pubblica" a cura del Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute che

"La depressione è un disturbo mentale che si presenta con umore caratterizzato da sentimenti di tristezza e sensazione di vuoto interiore, perdita di interesse e piacere, sensi di colpa e autosvalutazione, disturbi del sonno e dell’appetito, astenia e scarsa capacità di concentrazione. 
Questi problemi possono diventare cronici o ricorrenti e possono condurre a una sostanziale compromissione della capacità di prendersi cura delle proprie responsabilità nella vita quotidiana. Nelle sue manifestazioni estreme la depressione può portare al suicidio, a causa del quale muoiono in Italia circa 4 mila persone ogni anno". 

Si aggiunge la Repubblica: "Depressione, all'Europa costa 92 miliardi di euro l'anno". 170 leader internazionali si sono dati appuntamento a Londra per discutere della malattia che nel mondo colpisce 350 milioni di persone e che si è trasformata in un problema sociale ormai fuori controllo. Ora i governi hanno deciso di affrontarla. Anche per salvare la propria economia. 

Che la crisi globale della depressione sia il vero mostro del 21esimo secolo?
  • 350 milioni di persone che nel mondo soffrono di questa ostica malattia
  • "Mental Health Foundation. Mental Health Statistics" ha rilevato che oltre il 25% dei cittadini in età lavorativa ha sofferto almeno una volta di una malattia mentale, compresa la depressione.
  • Uno studio pubblicato da PLOS One, spiega come la malattia incida sulla produttività dei cittadini, elevando così i fondi necessari per le politiche statali di welfare (costi per i servizi sanitari, collocamento dei disoccupati e ricollocamento)
  • L'OCSE ha rilevato che disturbi mentali come la depressione costano ai Paesi mediamente, il 4% del PIL (per l'Italia equivarrebbe a circa €64.0 miliardi). La percentuale può raddoppiare o triplicare a seconda del numero dei disoccupati e delle politiche assistenziali che vengono di volta in volta adottate
I calcoli col "Morsanomentro": 
  • Il PIL nominale pro-capite in Italia è di 27mila Euro. Nel Nordest è più alto ma per semplicità arrotondiamo alla media nazionale. 
  • Siamo in 1000 quindi il PIL nominale di Morsano di Strada è circa €27-30 milioni di Euro.
  • Se il 4% del PIL è il costo della depressione (tra costi diretti e costi di welfare indiretti), allora il 4% di 27 milioni è circa 1.1 milioni di Euro.  
  • Il costo della depressione a Morsano è di oltre un milione di Euro
  • Inoltre se in FVG il 7.4% della popolazione ne è affetta, significa che a Morsano di Strada ci sono ben 74 persone che soffrono di depressione. 
  • Il costo economico-sociale della depressione a Morsano è di 1.1 mil di Euro per 74 persone, ovvero quasi 15mila Euro a testa all'anno

mercoledì 26 novembre 2014

Misteri della Fede: i dolori dei giovani architetti nel mondo d'oggi

«Gli architetti? I nuovi poveri» I loro introiti sono calati del 40% così titola il Corriere della Sera di oggi.

L’Ordine degli architetti ci racconta che il reddito medio della professione è attorno ai 17 mila euro annui (come quello dichiarato mediamente dai gioiellieri), in cinque anni la perdita di guadagno è stata del 40% e in più aumentano vertiginosamente le prestazioni non pagate.

Recentemente in Campidoglio per 140 posti si sono presentati in 25 mila architetti.

In bar in pausa pranzo si discuteva della professione di "architetto".

A spanne, l'edilizia residenziale in Italia ha seri problemi:

  1. ci sono più unità abitative di quanto siano gli abitanti (ad esempio parrebbe che il Friuli VG abbia circa 2 milioni di unità abitative contro una popolazione di 1.2 milioni)
  2. le ristrutturazioni si potrebbero fare ma costano e in questo momento le famiglie non hanno risorse per ristrutturare la casa di nonno
  3. i continui tagli di trasferimenti dalla Stato alle amministrazioni comunali hanno negli anni spinto le medesime ad incentivare l'edificazione in aree nuove pur di ricevere gli introiti relativi alle concessioni edilizie. Il che ha cementificato le periferie e sta facendo cadere a pezzi i centri storici anche dei piccoli paesi (dove però non si ristruttura per le ragioni viste al punto 2).
  4. IMU, TASI, TARES etc. sono indicatori di una tendenza dei governi a tassare la casa che è il tipico investimento fatto dagli Italiani negli anni passati, tanto che oltre il 70-80% degli italiani è proprietario della sua abitazione. Più tasse = meno incentivi a comprare casa o costruire casa,
  5. I costi delle nuove abitazioni sono diventati proibitivi in molte parti d'Italia per l'aumento del costo dei terreni e per l'obbligo degli oneri di edificazione oltre ai costi dei materiali spinti in alto dalla voracità cinese e da dinamiche di mercato internazionale.  
C'è poi l'edilizia pubblica che si può riassumere così: patto di stabilità. Ovvero zero opere pubbliche, zero appalti, zero gare, zero concorsi.

Con queste premesse non xe luganeghe per tutta la filiera delle costruzioni inclusi gli architetti.

Al che, il bar resta colpito da alcuni trend regionali e paesani:

A - come mai le persone più intelligenti (almeno sulla carta) e più titolate di noi morsanici han deciso di aprire una facoltà di architettura nell'università di Udine proprio negli anni in cui l'intero settore edile stava entrando nel tunnel illustrato dai punti qui sopra? C'era già Venezia e per decenni è bastata a tutto il Triveneto, perchè sia Udine che Trieste han deciso di aprire facoltà di architettura? Misteri della fede. 


B - già i "Frizzi Comini Tonazzi" negli anni Settanta - Ottanta cantavano "Archietettura che vita dura" decantanto le difficoltà a trovar lavoro ("cinque anni di laguna per poi star ad abbaiar alla luna" e " per tutte le signore, io sono l'architetto ad ore") e com'è che la gente ha continuato a studiarci? Misteri della fede.

C - quando a Gonars le ciabatte tiravano e c'erano fabbriche ovunque, c'era una sola banca con una filiale in paese. Quando le fabbriche han chiuso son arrivate altre 3 banche ad aprire filiali. Per lo stesso principio, Morsano, negli anni del boom economico e della "Milano da Bere" e delle case da costruire, non ha mai avuto architetti, ora, negli anni dello sboom e del declino, ne ha ben 3. Che sia un caso pratico di teoria dei maiali? (vedi "Spritz Debate: Vale la pena di andare all'università? (e la Teoria dei Maiali)") Misteri della fede.

S'è quindi visto cosa fanno gli architetti paesani applicando il morsanomentro. Ebbene, ben due sono emigrati (o "espatriati" come si dice per definire la fuga intellettuale) a Londra.  Per chi volesse rimanere le opzioni di solito sono il lavoro nello studio di famiglia o un posto statale/regionale/provinciale/comunale o parastatale in una delle 8.000 società partecipate pubbliche.

Insomma, il trend generale della professione sembra essere riflesso direttamente nel morsanomentro. 

martedì 25 novembre 2014

Miopia: se essere a Morsano salva la vista più dell'essere in Città

Ci si chiedeva oggi se l'uso dei computer e degli aggeggi elettronici da parte dei bambini comporti anche crescenti problemi alla vista. 

In linea di principio tutti erano concordi nel ritenere che in effetti ci fosse una correlazione tra le due cose, cosa per altro corroborata anche da un articolo dell'Economist "Myopia. Losing focus: why so many Chinese children wear glasses".

Secondo l'articolo, in Cina, negli anni 70, neppure un terzo dei diciasettenni portava gli occhiali mentre ora quasi l'80% dei ragazzi cinesi ha gli occhiali. E la percentuale s'incrementa nelle città ed aree urbane in genere. Questo comparato con circa il 10% in America o in Germania. 

Uno studio del 2012 su 15.000 bambini di Pechino ha messo in relazione la bassa vista con il molto tempo passato a studiare, leggere e nell'uso di mezzi elettronici ma, soprattutto, associato al minor tempo speso all'aperto. Il paradosso è che i problemi di vista erano più acuti tra le famiglie più benestanti.

La morale della favola è che s'è trovata una correlazione diretta tra i problemi di vista e il maggior tempo passato in casa. L'esposizione alla luce del giorno aiuta la retina a rilasciare una sostanza chimica che rallenta la crescita nella lunghezza assiale dell'occhio, che, guarda caso, è quello che causa la miopia. Associando quindi il non uscire di casa ad una lettura intensa o al tempo passato sui tablet, peggiora il problema.
Il che ha sollevato delle questioni non da poco con delle implicazioni anche per i giovani morsanesi.

Quindi il problema per i cinesi è che passano troppe ore in casa (anche a causa dell'inquinamento che crea altri problemi). Il fatto è evidente quando si notano le disparità con le zone rurali del paese dove mediamente la gente ci vede meglio. Nelle campagne il problema è che mancano i soldi per gli occhiali e quindi distribuendone di gratuiti s'è scoperto che lk'apprendimento migliorava... visibilmente.

Detto questo, torniamo a noi. Essere di Morsano e quindi aver la possibilità di passare al parco, all'aria aperta più tempo, è quindi un toccasana per la vista.

Ed a proposito di differenza tra città e campagna, è curioso l'aneddoto raccontato da Faustino, il coach dell'associazione sportiva legata al tennis paesano. Esiste una differenza visibile tra i ragazzini di Morsano, Gonars, Bicinicco e quelli di Porpetto. I primi sono più rustici e nello sport si buttano e son più coordinati, i secondi più impacciati e timidi. La spiegazione che ci si è dati è che a Porpetto c'è una statale che taglia il paese (e lascia i campi sportivi dall'altro lato). Il che spinge i genitori ad essere più guardinghi e a concedere meno spazi di movimento (a piedi o in bici) ai ragazzi, proprio per paura che avvicinandosi alla statale si mettano in pericolo. Sono quindi meno abituati a star fuori e alla fisicità.

Ci "vediamo" al parco di Morsano dunque!

Motiva il Friulano: Umiliazione


Per motivarsi é importante avere delle immagini forti che ti diano la carica! La carica di ottimismo Tipicamente Friulano! 

sabato 22 novembre 2014

Motiva il Friulano: Esempio


Per motivarsi é importante avere delle immagini forti che ti diano la carica! La carica di ottimismo Tipicamente Friulano! 

Motiva il Friulano: Inettitudine


Per motivarsi é importante avere delle immagini forti che ti diano la carica! La carica di ottimismo Tipicamente Friulano! 

Motiva il Friulano: un successo senza fine

Ci hanno chiesto come mai mettiamo le immagini di Pubblicità Regresso sul tema "Motiva il Friulano". La risposta è semplice: abbiamo scoperto che attirano lettori. Sono infatti i post più cliccati della settimana ogni volta che li lanciamo.

Si vede che qua c'è bisogno di speranza e ottimismo per motivarsi.

Siamo del gatto allora!


Motiva il Friulano: Ottimismo



Per motivarsi é importante avere delle immagini forti che ti diano la carica! La carica di ottimismo Tipicamente Friulano!

venerdì 21 novembre 2014

Motiva il Friulano: Lavoro di Squadra



Per motivarsi é importante avere delle immagini forti che ti diano la carica! La carica di ottimismo Tipicamente Friulano!

Morsano Tic-Toc: Coding per ragazzi

Se n'era parlato lunedì 28 aprile 2014 con "Idee Morsaniche: Corsi di programmazione per bambini e ragazzi" poi CoderDojo Friuli Venezia Giulia s'é fatto avanti ed é nato il primo #CoderDojo della regione Friuli Venezia Giulia.
Ora ne parla anche il Corriere della Sera: 

Che cos’è il coding e perché i vostri figli dovrebbero imparare a programmare

21 NOVEMBRE 2014 | di 

Visto che il primo CoderDojo Friuli Venezia Giulia l'ha tenuto, tra gli altri, anche un informatico originario di castions di Strada, ci si chiede quanto tempo ci vorrá alle scuole della zona e principalmente, ai genitori della zona, per mettere in piedi un'esperienza del genere anche qui.

...tic-toc. tic-toc 




martedì 18 novembre 2014

Misteri della fede: Come mai il pedaggio Palmanova - Villesse costa piú del Palmanova - Redipuglia?

Molti morsanesi vanno a vedere i film al cinema annesso al  centro Commerciale Tiare e quindi entrano in autostrada a Palmanova e in 10 minuti escono a Villesse. Allo stesso modo escono a Redipuglia quando si recano in aeroporto a Ronchi dei legionari. 

Non é difficile notare una stranezza: come mai il pedaggio a Villesse, che é piú vicino al casello di partenza, Palmanova, costa di piú del pedaggio a Redipuglia, che é piú lontano dal casello di entrata, appunto, Palmanova? 

Qui i dettagli, al 18 Novembre 2014:
  • Palmanova-Villesse, percorso di circa km 15, costo del pedaggio € 1.70
  • Palmanova-Redipuglia, percorso di circa km 19, costo del pedaggio € 1.30

Differenza: € 0.40 pari al 30% in piú nonostante si percorrano circa 4.0 km in meno!
Misteri della fede! 
Frene milio!

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