venerdì 30 novembre 2012

Perché in Italia realizzare le Autostrade costa di piú?

Geometrie

Il dott. Sergio Stibelli ha compiuto una ricerca sui costi di diversi investimenti in autostrade in Italia e non. Sono numeri inquietanti.

Scrive Stibelli:

“Sul Piccolo di un anno fa, un tratto di autostrada della Spalato -Zagabria a 4 corsie, fatto da aziende croate e austriache in terreno roccioso montano, è costato 530 milioni di euro per 77 Km, ovvero 6.800 € al metro pur considerando che il costo era stato gonfiato da lavori inutili.

Avevo in mente che la terza corsia dell’ A4 da Quarto d’Altino a Villesse costa 2,3 miliardi di euro per 94 Km . Salta all’ occhio che il costo è 24.446 € al metro per la terza corsia di una autostrada tutta in pianura. Almeno quattro volte il costo di una autostrada a quattro corsie in Croazia.

L’ autostrada da Civitavecchia a Livorno 200 Km, di prossima costruzione sul tracciato dell’ Aurelia, costerà due miliardi di euro, 10.000 euro al metro.
Altri lavori autostradali di terza corsia in zone fortemente urbanizzate hanno i seguenti costi :
-Firenze Pistoia Montecatini terza corsia 39 km 449 M€ 11.535 €/metro
Geometrie
-Rimini Nord - Porto San Elpidio 155 Km 2405 M€ 15.546 €/metro 5 svincoli. Si noti che l’ orografia delle Marche è tormentata, l’ autostrada è tutta gallerie, terrapieni, viadotti
-Roma Nord – Settebagni terza corsia 15,9 Km 145, 8 M€ 9.170 €/metro 6 cavalcavia, 1 svincolo
-Lainate - Como terza corsia 23,2 Km 425,9 M€ 18.357 €/metro 1 svincolo
-Milano est Bergamo quarta corsia 33,6 Km 513 M€ 15.267 €/metro 39 cavalcavia
-BreBeMi autostrada completa 62 Km 2,4 miliardi euro 38.710 €/metro

Da ultimo una galleria autostradale doppia da Capodistria a Isola 4,4 Km costa 64 milioni , anche con 4 milioni di aumento previsto si arriva a circa 70 milioni quindi 15.900 euro / m fatta da azienda austriaca. “

Tratto da: Il moltiplicatore degli Investimenti pubblici e le favole 

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Lettura di interesse: Cgia Mestre: Opere pubbliche costano 93 mld in più

giovedì 29 novembre 2012

Glossario dei Servizi Secreti

Vox Populi, Vauxhall
In molti ci chiedono se qua siamo tutti membri dei Servizi Secreti. In effetti é cosí.

Come si sa, in molte nazioni evolute del mondo, i membri dei servizi segreti sono raccolti tra gli studenti piú brillanti delle universitá di punta o tra prominenti matematici ed accademici. In alcune nazioni, e sottolineiamo "alcune", la gestione familiare della cosa pubblica fa si che nei servizi segreti ci entrano A-solo chi é giá uno statale e B-se é raccomandato da un parente o da un partner sessuale consenziente che giá vi fa parte.

Poi, mentre tutti si gasano a vedere le gesta della famosa spia che dalla sede di Vauxhall dell'MI6 scorrazza in tutto il mondo con un Martini (shaken, not stirred) in mano, il lavoro delle spie de noantri é essenzialmente quello di analizzare dati e scorrere una lunga serie di documenti e file alla ricerca di indizi o semplicemente del tenere sotto controllo attivitá di scambio nazionale ed internazionale tra individui attenzionati e che prima o poi verranno normalizzati.

Spesso si traduce nello stare seduti ad una scrivania per l'intera durata di una carriera. Missioni alla 007 le fanno quelli del Mossad e qualche solitario disperso in territori di guerra con una valigetta piena di dollari per corrompere i capi tribú per qualche contratto da estorcere a favore delle imprese di interesse nazionale.

Noi qua siamo parte dei servizi secreti che sono tutt'altra cosa e tutto quello che sappiamo é stato raccolto meticolosamente usando i termini appropriati trovati sull'utile Manuale delle Marmotte della Perfetta Spia (clicca qui). 

Buttiamola in Vacca: tutti in Austria!


Kastelruther Spatzen - Es wird still im Tal - MyVideo

Vista la situazione e considerato che non migliorerà, prima di ritrovarci nel mezzo di sommosse popolari, buttiamo tutto in vacca ed emigriamo in Austria Felix! (se non sei felix certi video non li fai mica!)

PS il cantante dei Kastelruther Spatzen l'e' el cugnat di pomis!

mercoledì 28 novembre 2012

Fusione di ben 5 comuni per crearne uno di 30mila abitanti

A febbraio s'era discusso della fusione di piú comuni della zona per creare un comune che finlmente avesse le dimensioni tli da porter contare qualcosa.

Lo si era chiamato "Comune della Stradalta" (vedi
"Comune della Stradalta: continua la discussione").

Ora é saltato fuori il caso di ben cinque comuni dell'Emilia i cui cittadini sono stati chiamati a referendum per vidimare la proposta di fusione per creare una nuova entitá comunale di ben 30.000 abitanti.

Si tratta dei comuni di Bazzano, Crespellano, Monteveglio, Castello di Serravalle e Savigno che nei progetti dovrebbero unirsi per creare il comune di Valsamoggia (vedi Quelle nozze tra cinque sindaci). 

C'hanno pure un sito internet: http://www.cm-samoggia.bo.it  e i dettagli del referendum sono qui: http://www.fusionesamoggia.it.

Comunque sia andato il referendum, fa specie che ci siano sempre piú movimenti del genere in giro per lItalia. Strano che qua da noi nessuno a livello localissimo si esprima a favore di fusioni o dello stadio precedente cioé di unioni di comuni.

Sarebbe interessante se Talmassons, Castions (e magari pure Mortegliano e Lestizza) avessero delle liste lle prosime elezioni che cappeggiano la fusione tra questi comuni. 

domenica 25 novembre 2012

Holy Spritz Debate: Dei Vescovi Donna

Don Sally é anche su twitter https://twitter.com/SallyHitchiner
 A Morsano domenica non si parlava d'altro: il consiglio dei vescovi della Chiesa d'Inghilterra ha bocciato l'ipotesi di far diventre vescovi le donne sacerdote.

Questa mancata svolta epocale é stata duramente criticata dalle donne prete, inclusa la rev.da Sally Hitchiner (qui in foto) durante un'intervista alla BBC.

Chi ha detto che é roba da vecchiette?
Il bar sport s'é subito diviso tra:

  • chi ritiene che non sia giusto che le donne diventino vescovi perché la divisione tra generi va mantenuta e coperta con spiegazioni dogmatiche che perpetuino ancora per millenni la barriera tra quelli che di fatto finiscono con l'essere generi superiori (che possono aspirare a tutti i ruoli) vs generi inferiori (che hanno barriere).
  •  e chi ritiene che le donne possano diventare vescovi in nome della paritá tra generi, che anche le gerarchie ecclesiastiche debbano venire a patti con le mutate istanze paritarie della societá contemporanea.

...e il dibattito continua

sabato 24 novembre 2012

Politica Utile: Regolamento Primarie PD

Si sa che qualche politico non ama le primarie perché preferisce le infermiere... per tutti gli altri c'e' lo stringente regolmento delle primarie del PD che va osservato.

Per capirne di piú si prega di cliccare su: http://libernazione.it/generatore-automatico-di-regolamenti-per-le-primarie-del-pd



venerdì 23 novembre 2012

Spritz 3D: Se la pistola me la costruisco a casa con la stampante tridimensionale

Negli ambienti intellettuali dell'ingegneria se ne parla da anni ma da noi, nel piccolo della tornitura e della fresatura tradizionali non s'e' proprio mosso niente: si tratta della stampa 3D per usi industriali.

Fatta in garage: The World’s First
3D-Printed Acoustic Guitar

Di cosa si tratta? In soldoni, da un progetto su computer, la stampante viene caricata anziché con inchiostro con delle polveri. Nel processo di stampa 3D le polveri vengono depositate in quantitá infinitesime e quindi con delle apposite apparecchiature come ad esempio un laser, vengono fuse e strato dopo strato diventano una costruzione solida tridimensionale con caratteristiche meccaniche cosí buone che giá si realizzano oggetti cosí articolati che un tempo solo le fonderie ed un successivo assemblaggio potevano realizzare.

Ad oggi, l'uso maggiore avviene in sede di realizzazione di prototipi (prototipazione rapida) peró le stampanti 3D offrono un grande potenziale per la produzione nel settore della gioielleria, calzoleria, progettazione industriale, architettura, automotiva, aerospaziale, medico e dentistico.

Addirittura intere ali di aereo sono in fase di realizzazione con l'uso di maxi stampanti 3D.

A Morsano in bar s'e' discusso delle conseguenze di questi sviluppi. I distretti industriali nostrani, basati sull'uso delle machine utensili tradizionali (e concentrati spesso sulla costruzione di machine utensili), potrebbero potenzioalmente subire delle drammatiche trasformazioni se si arriva ad un punto in cui certi prodotti possono essere "stampati" anzicché fusi e poi torniti, fresati ed assemblati.

Fa specie he giá si possa stampare un'arma da fuoco in casa con la propria stampante 3D...

La discusione in osteria verte proprio su questo:
  • da un lato chi dice che e' una tecnologia che non andra' da nessuna parte e che i media internazionali di spessore la pompano per chissa' quale seondo fine (dopotutto sono gli stessi giornali he non predissero la crisi economica dei subprime nel 2008, e stiamo parlando dei vari Financial Times, Economist etc.)
  • dall'altro chi prevede grossi impatti per la logistica, i distretti industriali del manifatturiero, per i tipi di conoscenze richieste ai tecnici e agli imprenditori nostrani
...e il dibattito tridimensionale continua

giovedì 22 novembre 2012

Amarcord (ovvero "ricordo amaro") per capire la fuga in massa




Da Wikipedia alla voce "Fuga dei Cervelli" (in inglese "Brain Drain")

La fuga dei cervelli dall'Italia non è un fenomeno che si manifesta unicamente nel mondo della ricerca. Molti giovani neolaureati interessati ad utilizzare e sviluppare le proprie capacità lasciano l'Italia poiché non riescono a trovarvi posizioni adatte alle loro capacità, ben remunerate e soprattutto con migliori prospettive di fare carriera. I dati disponibili non consentono di stimare con precisione quanto sia la perdita annua, ma è verosimile ritenere che nei quattro anni, dal 1996 al 1999, hanno lasciato il paese 12.000 laureati, in media 3.000 all’anno. Nel 2000, il tasso di espatrio dei laureati si attestava al 7%. Secondo una recente ricerca dell'Icom, solo riguardo ai proventi da brevetto, l'Italia avrebbe perso circa 4 miliardi di euro negli ultimi 20 anni. Inoltre, «il 35 per cento dei 500 migliori ricercatori italiani nei principali settori di ricerca abbandona il Paese; fra i primi 100 è addirittura uno su due a scegliere di andarsene perché in Italia non riesce a lavorare». 

Conclusione Morsanica:
Ogni anno scappano dall'Italia decine di migliaia di italiani per lo più giovani e laureati. Sono i "cervelli in fuga". Quelli che restano, molto spesso sono "cervelli in figa".


mercoledì 21 novembre 2012

Vandalismo nel tennis e Denuce ai Genitori dei Minori


Ieri pomeriggio (Martedí 20 Novembre 2012) verso le 14:00 tre ragazzotti hanno pensato bene di sfondare a calci una delle porte degli spogliatoi del campo da tennis 

Sono stati visti, riconosciuti e sono scappati. 

Sono invitati a farsi avanti spontaneamente in comune per pagare i danni e chiedere scusa  entro sabato o verranno denunciati alle forze dell'ordine per danneggiamento e in quanto minorenni (erano appena arrivati in bus) saranno chiamati in causa i genitori. 


lunedì 19 novembre 2012

Spritz Debate: del diritto di difendersi e del diritto all'eccesso di reazione


Obama: "Israele ha il diritto di difendersi" nel titolone della BBC




Le news di questi giorni sono le stesse che periodicamente purtroppo si sente arrivare dal medioriente: Israele e Hamas ai ferri corti e chi ci rimette é la popolazione civile.

La discussione che si fa in bar é se il diritto a difendersi possa diventare diritto alle reazioni eccessive ed indiscriminate oppure se non ci sia alternativa al "collateral dammage" ovvero ai morti tra i civili.

...se ne parla e se ne parlera'

venerdì 16 novembre 2012

Spritz Social Networking: Lei non sa chi sono io» sul Web non vale più?

C'é una serie di eventi che sono sfociati nelle scuse ufficiali del Sole 24 Ore e in un'intervista dove si dice che "Lei non sa chi sono io» sul Web non vale più".

Partiamo ab ovo. Le rivolte arabe sono state veicolate anche da Twitter e da altri Social Network (es. blog), alcune carriere politiche sono state piastrellate (o "dordolate" come si suol dire) dopo la pubblicazione di dichiarazioni su Facebook, ecc. ecc. Dell'importanza dei Social Network nessuno discute piú, sono un dato di fatto. Quello di cui ancora si discute é che effetti abbiano nelle gerarchie sociali tradizionali.

Il bar s'e' diviso in due.

La questione che ha scatenato il dibattito tra gli spritzettari e i prosecchisti appoggiati al bancone del nostro Bar Sport, riguarda un errore di valutazione fatto su Twitter da una giornalista del niente-po-po-di-meno-che Sole24 Ore. La giornalista s'é scontrata con un 25enne, bocconiano ed esperto di social marketing (per capirci, uno di quei giovani super-intelligenti e super-preparati che devi strare molto attento a prendere per semplici sbarbatelli senza esperienza, perché, la vecchia massima dell'IT vuole che "in tempi di grandi cambiamenti, l'esperienza é il peggior difetto").

La vicenda menzionata in "Quei cani che usano Twitter" si sviluppa appunto su Twitter, vedi #POERNANO “Il Sole 24 ORE” nella bufera di Twitter" e come detto, si conclude cosí:  "Lei non sa chi sono io - sul Web non vale più".

In pratica, una giornalista s'é dimostrata dapprima non conoscere il meccanismo della condivisione di un tweet (e vabbeh) ma poi, peggio, spocchiosa rispondendo a chi stava spiegandole il meccanismo con un "grazie della lezioncina impartita dall'alto dei tuoi 700 follower meno di un decimo dei miei". Insomma, un "lei non sa chi sono io" in salsa Social. Una questione simile aveva visto protagonista il politico Gasparri tempo fa («Hai 48 follower, non sei nessuno». Gasparri polemizza su Twitter e viene preso d'assalto“)

Per ora sui Social Network il nostro paese é abbastanza rappresentato e molti consultano i blog piú delle bacheche paesane. Il gruppo del "Morsano Fan Club" su Facebook ha oltre 260 iscritti, diversi dei quali sono figli di emigrati morsanesi in Francia, Canada e Argentina. Ci sono alcuni account di morsanesi su Twitter che danno informazioni in tempo reale sui risultati dell'ASD Morsan e mostrano foto di rilevanza locale appena scattate con gli smartphones. I 15 minuti di celebritá televisiva di Andy Warhol sono stati sostituiti dalla fama mondiale di un tweet!   

Qui peró scatta il dibattito:
  • Secondo alcuni amici al bar, davvero oggi il "Lei non sa chi sono io» sul Web non vale più" e siamo tutti sulla stessa barca con uguaglianza di espressione e apertura verso il mondo che puó valutare quello che viene detto senza inibizioni. Un esempio sono i commenti online agli articoli dei giornali che spesso aggiungono piú valore all'articolo stesso e determinano la reputazione del giornalista.
  • Altri invece ricordano che i blogger in Cina sono per lo piú filo governativi e che le reti sociali possono semplicemente servire ad un maggiore controllo da parte di chi tradizionalmente lo esercita oltre che dare adito alla delazione. Inoltre i social network, da un lato raccolgono piu' informazioni personali di quanto potesse fare il KGB a un millesimo dello sforzo (gli utenti volontariamente inseriscono i propri dati...) e dall'altro aggregano le stesse lobby che esistono nel mondo fisico. Quindi, per paradosso, le lobby si connettono tra loro piú facilmente (es. la scuola frequentata, la religione che si segue, i club esclusivi cui si é membri ecc.). Insomma non é detto che le gerarchie sociali si siano livellate e che a parte gli episodi di cui sopra, il "io so io e voi non siete un cazzo" sui social network viene rafforzato e non diminuito
...e il #dibattitomorsanese continua 

La classifica: i 100 migliori paesi dove vivere

Di questi giorni la notizia dell'uscita della classifica delle 100 aziende migliori per cui lavorare. La classifica che va sotto il nome di "100 BEST COMPANIES TO WORK FOR" é stilata da Fortune e si basa sui sondaggi fatti ai dipendenti americani di una moltitudine di aziende statunitensi ed internazionali con uffici e sedi negli USA.  

Le prime 10 sono:

Rank ▾CompanyJob growthU.S. employees
1Google33%18,500
2Boston Consulting Group10%1,958
3SAS Institute8%6,046
4Wegmans Food Markets5%41,717
5Edward Jones1%36,937
6NetApp30%6,887
7Camden Property Trust-2%1,678
8Recreational Equipment (REI)12%10,466
9CHG Healthcare Services17%1,312
10Quicken Loans20%3,808




Quello che a Morsano in molti si chiedono é in che posto sarebbe il nostro paesello se ci fosse una classifica dei paesi friulani dov'é meglio vivere. Se le amministrazioni regionali o provinciali facessero dei sondaggi sulla base di indicatori oggettivi (es. numero di scuole, numero di medici, orari di apertura degli uffici comunali) e soggettivi (es. cortesia e disponibilitá degli addetti ai servizi locali, pulizia dei luoghi pubblii, disponibilitá di luoghi per incontri, logicitá della viabilitá locale, bellezza del panoramaecc.) si capirebbe cosa migliorare e chi puó essere d'esempio per altri amministratori locali.

Probabilmente la prima in classifica sarebbe qualche frazione collinare ma chi puó saperlo vista la ritrosia delle classi dirigeni italiane a qualsiasi tipo di classifica. Di certo sappiamo quale sarebbe il peggior posto per viverci: per questioni di rispetto umano di chi sta peggio non diremo di che posto si tratta ma solo che inizia per P e finisce per Vicino...

 

giovedì 15 novembre 2012

Misteri della Fede: denunce anonime, dimissioni ai vertici e silenzio stampa

Una relazione anonima
Si discuteva ieri in osteria del fatto che dopo una lettera anonima che denunciava tangenti per pilotare appalti di forniture su base nazionale, niente-po-po-di-meno-che il vice capo della Polizia s'é dimesso.








La discussione in bar s'é concentrata su due aspetti della vicenda:
  1. Perché dimettersi dopo una denuncia anonima che in quanto tale puó benissimo essere falsa? (In paese tutti ricordano la denuncia anonima che nel 2009 fu fatta a riguardo della gestione di Autovie Venete ipotizzando turbative d'asta e altro malaffare che poi non ebbe seguito perché le informazioni furono ritenute senza fondamento - vedi "Friuli: lettere anonime e veleni in Autovie Venete"
  2. Le dimissioni del gen. Petraeus da capo dellla CIA sono su tutte le prime pagine non solo dei giornali americani ma pure su quelli di tutto il mondo (vedi "Usa, si dimette il direttore della Cia Petraeus: «Ho tradito mia moglie». L'amante è la biografa"). Perché se, di punto in bianco, si dimette il vice capo della Polizia ("Il vice capo della polizia non torna sui suoi passi: dimissioni confermate") la notizia viene riportata solo in un trafiletto a pagina 35 dei maggiori giornali nazionali e non solleva un informato dibattito pubblico? Qui c'é chi si preoccupa che se basta un lettera anonima a far dimettere i dirigenti degli investigatori, forse é meglio togliere penna e calamaio a tutti quelli che hanno la fedina penale sporca. 
Misteri della fede.  

PS si coglie l'occasione per un cordiale saluto ai dipendenti del Viminale che per diletto o per dovere, ci seguono sempre. Passo e chiudo. 

mercoledì 14 novembre 2012

Se Morsano parla direttamente con la cancelliera Merkel

L'ombra dei poderi forti di Morsano...
Mentre nelle piazze delle capitali del mondo dei puffi (da Roma ad Atene fino a Madrid) infuria la protesta degli indignados e del proletariato europeo, dai marmi dei palazzi ci arriva la notizia che un nostro inviato morsanico ha appena concluso un incontro faccia a faccia con l'amministratore delegato di una delle piú importanti multinazionali della Germania.

Oltre ai commenti su quello che s'é discusso a Davos sull'economia mondiale, sulle relazioni con la Russia via l'ex cancelliere Schroeder e su molte altre cose interessanti, ci dicono che un paio di commenti fatti dall'inviato morsanico hanno ricevuto come risposta un "ne discuteró con la Merkel al meeting su [omissis] che avremo a [omissis] il prossimo [omissis]".

Avendo saputo della cosa, in osteria s'é subito concluso che per la proprietá transitiva (se io dico una cosa a Caio che poi la dice a Tizio é come se io parlassi direttamente con Tizio) le idee morsaniche finiscono dritte-dritte sul tavolo della Merkel!

I poderi forti morsanesi sulla Germania: a sin dapardut! 

lunedì 12 novembre 2012

Spritz Work: A noi occidentali é passata la voglia di lavorare?


Il cimitero di Morsano fino a  inizio anni Ottanta aveva, come tutti i cimiteri paesani d'Italia, un'intera sezione dedicata ai bambini e nelle sue lapidi l'etá media dei defunti era vicina ai Sessanta. Oggi, per fortuna, la sezione dedicata ai piccoli non esiste piú e l'etá media di chi ci lascia é molto piú vicina agli Ottant'anni.
Lo sviluppo delle condizioni economiche, le innovazioni tecnologiche e scientifiche hanno dapprima migliorato la sanitá e poi cambiato gli stili di vita riducendo l'usura del fisico e quindi favorendo una lunga e sana esistenza. Fin qui si dice l'ovvio.

Quello che é anche cambiato é il tipo di lavoro che noi paesani facciamo: siamo passati da "tutti nei campi dall'alba al tramonto, incluse le donne" a "tutti in ufficio, meglio se in un Ente statale dalle 9.00 alle 14.00".

Siamo passati dagli anni Sessanta "dell'operaio-proletario che puó permettersi solo un'utilitaria e una casetta mentre il laureato era classe dirigente con machinone e villona" agli anni Duemiladieci dove "l'ex-operaio diventato picolo imprenditore di successo ha la fuoriserie e una villona mentre il laureato é il neo-proletario  precario che puó permettersi solo l'autobus e vive con i genitori".

Tra i molti cambiamenti di cui si discute in bar c'é quello del tipo di lavoro che si fa ma soprattutto dell'atteggiamento che noi, popolo salt onest e lavorador, abbiamo maturato nei confronti del lavoro. Quel noi non é neppure riferito ai friulani bensí al mondo occidentale.

Chi in paese ha svolto il suo dottorato di ricerca (PhD) nei dipartimenti di ingegneria americani ci ha riferito di come gli studenti delle materie scientifico-ingegneristiche (quelle piú difficili per capirci) siano quasi interamente stranieri e per lo piú cinesi o indiani. Gli americani e gli europei sono tutti stipati nei corsi di laurea in "international relations", "marketing" e "comunicazione" (quelle piú facili per capirci). 

In paese le opinioni sono abbastanza concordi nel giudicare la societá occidentale sempre piú in mano a generazioni di scansafatiche (il muratore non lo vuole fare piú nessuno) o di pessimi pianificatori (chi si laurea in archeologia e poi si meraviglia di non trovare lavoro) e di ladri (i mediocri raccomandati che stazionano nell'illicenziabilitá di un impiego pubblico o con nomina politica siedono in consigli d'amministrazione farlocchi). 

Per contro ci sono i paesi emergenti che offrono esempi di come era l'Italia degli anni Cinquanta e Sessanta. E qui fioccano gli aneddoti raccontati al bancone: i muratori polacchi a Londra arrivano in cantiere alle 7.00, non fanno pause e a mezzogiorno mangiano un panino in 15 minuti poi subito a preparare le gabbie e gettate per le platee fino alle 18.00. Per contro, le maestranze inglesi arrivano alle 9.00, alle 10.00 pausa thé, alle 11.00 pausa thé, alle 12.00 pausa pranzo di un'ora e qualcosa vicino e alle 16.55 non si vedono piú in cantiere. La ciliegina é che molti dei muratori polacchi sono pure laureati (spesso in economia) e si adattano (scomettiamo che tra qualche anno saranno titolari di aziende che costruiranno i grattacieli londinesi? Un po' come i fratelli Collavino a New York). 

Se vai a Torviscosa, a mungere le mucche sono tutti addetti del Bangladesh e alle 5.00 del mattino sono giá lí. Se vai a cercare un tornitore non lo trovi perché i giovani periti e aggiustatori meccanici preferiscono l'aria condizionata d'estate e il pulito tepore d'inverno degli uffici di progettazione a costo di essere sottopagati; se poi escono da scuola con formazione claudicante rispetto ai loro padri periti di trent'anni prima, questo non importa.  

Gli spazi liberati dagli occidentali sono quelli dove si suda di piú: i campi della scienza, della tecnica. Non é una sorpresa che se vai nelle multinazionali a orientamento ingegneristico, i posti chiave sono occupati dagli indiani o dai cinesi seguiti a ruota da professionisti provenienti da parti emergenti del mondo. La logica é evidentemente semplice: sono nato nella povertá e voglio arrivare non solo dove da anni sono arrivati gli "occidentali" ma voglio pure fare un punto di superare i loro livelli e sai che c'é, i miei figli voglio che a scuola siano i migliori (cosa che per alcuni gruppi etnici si avvera puntualmente). 

Tra gli spritzettari si discute dell'intervista che la Bignardi ha fatto ad un imprenditore cinese che ha un'impresa in Italia (Le invasioni barbariche : DISOCCUPAZIONE 9,2%) il quale, con molta tranquillitá ha espresso il concetto che "gli Italiani fanno pause pranzo anche di 3 ore e non vogliono fare i lavori pesanti". Tanto per riassumere in maniera efficace la questione.

Cosí il bancone s'é diviso tra chi vede le odierne generazioni d'italiani appoggiate su uno piano in declino per colpa nostra che ci siamo auto-venduti delle illusioni (il che scatena reazioni tipo: se ti iscrivi a scienze del piffero e non sei un fenomeno come Umberto Eco e per di piú non ti laurei velocemente a 22 anni, non é che sei "Choosy", sei "Coglion") e chi invece crede che il declino sia causato da fattori esterni e che prima o poi ci sará lavoro per tutti non appena avremo-il-default-e-l'aiuto-di-stato-il-diritto-al-lavoro-e-le-commesse-pubbliche-keynesiane-fosse-pure-il-ponte-sullo-stretto-anche-se-i-muratori-e-gli-ingegneri-che-costruiranno-saranno-tutti-...stranieri.

Sempre declino é. 

...e il dibattito continua con l'irritazione in corpo

domenica 11 novembre 2012

Spritz Sport Ethics: Della Vittoria Straripante

Sabato il "Morsan" ha vinto 8-0 contro il Lumignacco, squadra che era in evidente difficoltá. Lo ha fatto sul campo di casa di fronte ad un nutrito pubblico di affezionati tifosi, nonostante la pioggia e l'umiditá che penetrava nelle ossa invitasse a starsene dentro casa.

Dopo il 4-0 del primo tempo, ne ha infilati altri 4 nella secondá metá di gioco portando a segno giocatori che nelle partite precedenti non avevano neppure sfiorato i pali avversari. Si tratta del risultato piú pesante realizzato da ogni squadra morsanese dalla notte dei tempi sportivi. 

Tra una birra e l'altra, al chiosco s'é discusso dell'annoso problema filosofico che questo risultato si porta dietro.
  • Da una parte chi sosteneva che l'etica dello sport é quella richiamata dal capitano della Spagna, il portiere Casillas, durante la finale degli Europei dell'estate scorsa quando, sul 4-0 a favore degli spagnoli e di fronte alla nazionale italiana in affanno, esortava l'arbitro a far chiudere la partita gridando "chiuda la partita. Siamo 4-0, un po' di rispetto per l'avversario" ("Il retroscena di Italia-Spagna: Casillas chiede rispetto per gli Azzurri").
    Giá sul 4-0 c'era chi tra gli spalti chiedeva ai giocatori di finire lí la goleada e non infierire per un senso di rispetto sportivo che impone si la vittoria ma deplora l'umiliazione dell'avversario.

  • Dall'altro lato i puristi della competizione che sostenevano che se una squadra si iscrive al campionato deve essere all'altezza di disputarlo altrimenti non si iscriva! E comunque, le batoste forgiano il futuro di una squadra richiamando all'ordine e alla disciplina negli allenamenti e nella serietá nella quale si deve afrontare un campionato seppur amatoriale. Il Lumignacco é una nuova squadra e deve farne di strada. Anche l'AC Morsano quando partí, 12 anni fa, fece un primo campionato disastroso ma poi, nel corso degli anni, ottenne due promozioni. Se decidi di giocare sai che vai incontro a gioie e dolori e con il Morsan sono stati doloroni. Pazienza. 
...e il dibattito continua

sabato 10 novembre 2012

Morsano Tic-Toc: quando vedremo le nostre imprese usare i Social Network per fare business?

Questo é un esempio di come una piccola impresa puó usare i social media per fare affari. Si prepara una presentazione online usando degli strumenti messi a disposizione dalla rete - in questo caso un'azienda Portoghese di produttori di vino ha usato TripAdvisor.


Dourus-Portugal Slideshow: Artur’s trip to Portogallo was created with TripAdvisor TripWow!

Poi si va su un Social Network e si pubblicizza la presentazione dell'azienda aggiungendoci una specifica richiesta d'affari - in questo caso su LinkedIn il direttore vendite dell'azienda Portoghese ha chiesto al gruppo di "London International Wine Fair" se erano interessati ad aiutare l'azienda ad internazionalizzarsi

 A questo punto diversi contatti hanno risposto che erano disponibili a stringere accordi di partnership e a distribuire il prodotto Quando vedremo business con i social network qui da noi?

 ...tic-toc

venerdì 9 novembre 2012

Spritz Justice: Dei tre gradi di giudizio


Questa mattina, solito cantiere e tra una gabbia elettrosaldata e l'altra s'é commentato sul furto di sabato sera in una casa a Gonars dove, in un'ora (dalle 19.00 alle 20.00) i ladri non solo hanno rubato la gioielleria ma hanno pure sfasciato il letto e altri mobili.

La discussione é subito volata verso la constatazione che in Italia se ti ritrovi i ladri in casa non puoi sparargli, come in America. Da qui il dibattito s'é subito spostato sul perché la giustizia in Italia é cosí strana e sul perché i ricchi la fanno sempre franca grazie ai migliori avvocati che possono permettersi che altro non fanno he sfruttare ogni piega dei codici per dilazionare i processi fino al raggiungimento della prescrizione.

Caso volle che questo fosse il tema di una nota del Financial Times di qualhe giorno fa (Italy’s legal system lags as Berlusconi saga continues) il quale sottolineava come Berlusconi non si fará neppure un giorno dei 4 anni di galera cui é stato condannato, perché il sistema dei tre gradi di giudizio é cosí lento che giá dal prossimo anno il caso fnirá in prescrizione. 

Cosí il cantiere s'é diviso tra chi sostiene che il sistema dei tre gradi di giudizio é ottimo perché garantisce a tutti di farla franca o di avere tempo per scappare a Santo Domingo e chi invece sostiene che permette di farla franca solo a chi puó permettersi i migliori avvocati.

...il dibattito continua sopo l'arrivo della betoniera  

giovedì 8 novembre 2012

Numeri utili: Analisi comparata degli atteggiamenti sessuali degli italiani

Questa mattina in un cantiere della zona, due muratori discutevano al riguardo del blog http://blog.okcupid.com dove ci sono alcune statistiche curiose sui gusti sessuali. Il blog é stato messo in risalto da un articolo del Corriere della Sera dal titolo: "INTIMITÀ ONLINE: Dimmi gli affari tuoi e ti dirò chi sei (in amore)".

La piú curiosa di tutte é la relazione che c'é tra PIL pro-capite e la porzione di popolazione che cerca "sesso casuale". I piú promiscui sono gli Svizzeri (punti giallo in alto a destra) seguiti da bunga bunga Italiani e Austriaci. 


conclusione del capomastro: il punto d'incontro tra cultura calvinista e cattolica evidentemente é quello G. 

mercoledì 7 novembre 2012

Morsano Imprenditoriale: Lavaggio Auto mentre fai la Spesa

Mentre sei al supermercato a fare la spesa o al centro commerciale a gironzolare, con 5 Euro, nel parcheggio c'e' chi ti sta lavando l'auto.

L'idea non é nuova e funziona in altre parti del globo ma da noi nessun disoccupato morsanese l'ha ancora fatta sua.

Basta un secchio, dei prodotti specifici, stracci e olio di gomito. In mezz'ora con pochi Euro si puó avere l'esterno dell'auto pulita a puntino.

Con una spesa aggiuntiva si puó avere anche l'interno pulito e pure il motore.

Basta un carrellino con i prodotti e il gioco é fatto! Il cliente torna al parcheggio e si ritrova l'auto splendente e senza aver dovuto aspettare tempo all'autolavaggio.



martedì 6 novembre 2012

Il Dilemma dei Realizzatori Paesani: l'iniziativa quando spetta alle Élites e quando Popolo?

Chi determina l'azione?
Le élites o...
Nel risorgimento i moti del 1848 furono moti di popolo dove nelle barricate c'erano sia i notabili illuminati che la gente comune con i forconi.

Cosa molto diversa le azioni del 1859-66, quelle che portarono poi all'unitá d'Italia quando l'azione fu pensata e pianificata dalle élites attraverso quelli che oggi chiameremmo "giochi politici (es. la partecipazione piemontese alla Guerra in crimea) e accordi sottobanco (principalmente con la Francia di Napoleone III). Il popolo, per una lunga serie di ragioni, non si sollevó contro lo straniero ed anzi, in alcuni casi, soprattutto in Meridione, si ritorse contro i tentativi di unione ai Savoia (es. impresa di Carlo Pisacane).



...il popolo?
In prospettiva, sia il popolo del 1848 che le élites del 1856 volevano la stessa cosa: cacciare lo straniero. Idealmente, le relativamente poche truppe austriache e le deboli truppe borboniche, sarebbero potete essere sbaragliate da una sollevazione generale della popolazione. Tuttavia, questa non ci fu e ci volle l'azione coordinata delle classi dominanti prevalentemente piemontesi.

Usando questa analogia, si riflette su chi cambia le cose in paese: sono le azioni che arrivano dal basso, frutto dell'aggregazione spontanea di piú persone attorno ad un'idea o un progetto o é la direzione illuminata di pochi che apre la via a nuove iniziative?

Il vecchio detto friulano "pari basoal famee ruvinade" (padre fesso, famiglia rovinata) lascia intuire che se le élites sono mediocri, quindi senza idee, senza iniziative incisive o interessate solo alla propria sopravvivenza, il paese é fregato. Dall'altro lato, se la gente si dá una spinta d'orgoglio e si aggrega, qualsiasi cosa puó essere realizzata.

Strutturalmente realtá piccole solo occasionalmente esprimono un Titta Marzuttini, mentre il popolo sovrano sempre piú dovrebbe emanciparsi grazie alla scolarizzazione diffusa, ai viaggi all'estero, alle letture, ai dibattiti ecc. La logica sembrerebbe suggerire che si deve puntare piú sulle idee che arrivano dal basso. Ma davvero il popolo sovrano e la wisdom of the crowds (uazzagana!), é capace di innovazione piú dei personaggi chiave paesani?

A conti fatti, esistono progetti che DEVONO sempre partire dal basso (es. gestire una squadra sportiva) e altre che DEVONO necessariamente partire dall'alto (es. decidere di rimettere a posto una struttura sportiva).

Chi ha compiti di indirizzo nella societá locale queste cose le sa o dovrebbe saperle e se fa bene il suo lavoro, stimola le diverse componenti sociali a seconda di che risultato si voglia ottenere e dove, comunque e sempre, il grande nemico da sconfiggere é l'inerzia.

domenica 4 novembre 2012

Il Coltan, la sabbia nera: quante vite costano i nostri telefoni cellulari?

Tratto dal blog "Senza Codice"

Uno dei componenti fondamentali di tutti i nostri telefoni, video camere, video giochi è un conduttore chiamato Coltan.


Che cos’è il Coltan?

Uno dei componenti fondamentali dei nostri cellulari, un metallo più prezioso dei diamanti.
Il coltan è la combinazione tra COLOMBITE e TANTALITE la percentuale di quest’ultima
appunto è quella che determina il prezzo del Coltan, dal Coltan si estrae la Tantalite, che è quello che serve nei nostri componenti tecnologici.

Il coltan ha l’aspetto di sabbia nera e rappresenta un elemento fondamentale in video camere, telefonini e in tutti gli apparecchi HI TEC (come la playstation) serve a ottimizzare il consumo della corrente elettrica nei chip di nuovissima generazione e rendono possibile un notevole risparmio energetico.

Ma come si lega il problema della guerra al coltan?
L’80 % del Coltan in circolazione si trova solo in Congo, alcune delle più grosse multinazionali sfruttano queste miniere ed i congolesi che vengono pagati 200 dollari al mese (la paga di un normale lavoratore in Congo è di 10 dollari al mese).
Questo scatena una vera e propria corsa alle miniere da parte dei guerriglieri che se ne vorrebbero impadronire, non solo dal Congo ma anche dalla vicina Uganda e Rwuanda.
Ma come è facile prevedere estrarre questo prezioso minerale ha i suoi effetti indesiderati, solo per i minatori ovviamente.
Il coltan contiene una parte di uranio, quindi è radioattivo, provoca tumori e impotenza sessuale, viene estratto dai minatori a mani nude…
Le miniere di Coltan hanno l’aspetto di grandi cave di pietra, il minerale si ottiene spaccando la roccia; spesso i guerriglieri del RDC (Rassemblement Congolaise pour la Democrazie) si divertono a terrorizzare i civili ed i minatori uccidendoli nelle miniere,tanto che racconta un ragazzo i lavoratori hanno dovuto scavare delle buche in cui ripararsi ogni volta che arrivano i ribelli.

Qualche anno fa in Italia la gente impazziva per trovare nei negozi la Playstation 2, diventata introvabile, il motivo fu proprio la carenza del Coltan di cui si era fermata l’estrazione per i problemi legati alla guerra.
I soldi che le multinazionali spendono per estrarre il Coltan come sempre non servono per alimentare la popolazione, costruire scuole o ospedali, tutt’altro, servono a finanziare la guerra, comprare Armi, dar da mangiare ai soldati.

Pochi sanno quali sono esattamente le società che comprano il Coltan, non è facile scoprirlo, perché ci sono decine di intermediari che passano dall’Europa, in particolare dal Belgio (si sospetta che anche l’ex compagnia aerea di bandiera belga la “Sabena” trasportasse illegalmente il minerale)

C’è anche un mercato nero del coltan che viene rubato dai guerriglieri e poi rivenduto attraverso altri mediatori ugandesi, rwuandesi, e spesso europei ed americani.

Come detto precedentemente il prezzo del Coltan varia a seconda della percentuale di Tantalite, nel 1998 il Coltan costava 2 dollari al kg, oggi ne costa 100, ma questo mercato è estremamente instabile ,perché nel 2004 quando la richieste da parte dell’occidente erano tantissime arrivò a costare 600 dollari al kg.
Recentemente è stato scoperto un nuovo giacimento di Coltan, in Amazzonia, si comincerà a lavorare presto con le conseguenze che tutti possono prevedere, forse altre storie di ribellione degli Indios e morte.

Referenze:

sabato 3 novembre 2012

Col "Tablet" a scuola? Ovvero, una pastiglia per il mal di pancia

Quando si inaugurano nuove aule nelle scuole arrivano frotte di senatori-onorevoli-consiglieri-regionali-provinciali-e-potentissimi-assessori-non-eletti-ma-che-a-fine-mandato-prenderanno-il vitalizio che con microfono in mano fanno dei bellissimi gargarismi pieni di retorica. Il che, oltre a far annuire continuamente i direttori bisognosi di far carriera-con-l'immancabile-appoggio-politico, annoiano i poveri bimbi costretti a star li ad ascoltarli per due ore e irritano gli osservatori pragmatici.

Qui a Morsano l'irritazione é allo stato endemico. 

Il quadretto di cui sopra é il sunto di un evento avvenuto in zona. Peccato che mentre si inauguravano le strutture, gli irritati sapessero che giá da due anni non erano stati attivati dei corsi per i bambini perché non c'erano soldi. E che cazzo ti esalti tanto per delle aule nuove se poi non le puoi usare? E sorvoliamo pure sulla colletta tra genitori per le risme di carta per la fotocopiatrice. 

Dottore, mio figlio a scuola lo vedo indietro rispetto
agli scolari Danesi. Potrebbe prescrivermi un tablet
In questo clima di "inaugurazionismo" a mo' di "mucche di Mussolini" (quelle che si spostavano da una fattoria all'altra prima della visita del ducione per far vedere che ovunque c'era benessere) cadono dal cielo le perle didattiche quotidiane.

La perla di oggi é "Scuola, l'ultima rivoluzione così si studierà solo su ebook" - Stop alla carta e gli istituti daranno in prestito i tablet. L'obiettivo: far risparmiare. Ogni anno la spesa per i manuali equivale al 20 per cento di tutto il mercato editoriale"che segue di pochi giorni "La matematica sull'iPad é come un videogame" - Dentro l'aula dove i tablet sostituiscono i libri. 

Al di lá del fatto che, ad essere cinici, si potrebbe obiettare che in Italia per ogni euro risparmiato in carta stampata sta sicuro che ci saranno almeno 2 euro da pagare tra cassaintegrazione e assegni di disoccupazione per grafici, tipografi e addetti alla distributione di libri scolastici cartacei colpiti dal 20% in meno di introiti. Resta che un sistema che non ha soldi per attivare corsi (d'informatica) e lascia aule nuove inutilizzate, difficilmente puó avere la spinta innovativa richiesta dall'adozione in massa di un "Tablet" per ogni studente.  

Va da se che entro qualche anno (3,5,10?) i giornali cartacei e i libri cartacei diventeranno una sparuta minoranza verso quello che sará disponibile in formato digitale.  Ovviamente gli USA, Gran Bretagna, la Svizzera, i paesi Nordici guideranno la rivoluzione digitale e noi a Morsano ci arriveremo molto dopo (sebbene sempre prima di quelli lá del Paese Vicino). 

L'inesorabile trend é giá in moto: 
  • Amazon UK da tempo vende piú libri digitali che cartacei, che rende disponibili anche su un proprio lettore (Kindle
  • i maggiori giornali italiani hanno tre volte piú visitatori online che vendite cartacee 
  • la rivista Newsweek, dopo 80 anni di stampa tradizionale, dal prossimo anno sará disponibile solo in formato digitale. 
  • Negli USA giá ci sono librerie che sono fallite (es. Borders Group che era il secondo gruppo americano) a causa della concorrenza sia dei rivenditori online che della crescita esponenziale del formato digitale
Peró qui c'é da fare i conti con la realtá: se si chiede ai genitori ed alla scuola di usare l'email almeno per le comunicazioni di routine, c'é la rivoluzione del "non ce l'ho l'email", "ce l'ho ma il computer é rotto", "preferiamo i bigliettini nel diario dei bimbi perché s'é sempre fatto cosí". 

Ma con questo tipo di mentalitá e stato delle cose, il "Sistema" come fa a dialogare costruttivamente con gli scolari-digitali-nativi che ora sono alle scuole elementari-medie-superiori? 

Inoltre, se non c'hanno neppure i soldi per piangere, di che "Tablet" stiamo parlando? Di quelle due o tre sperimentazioni che stanno facendo in un paio di scuole italiane? O delle scuole private dei figli di papá che di "Tablet" ne hanno giá tre a casa?  

L'informatica e internet all'umanitá hanno dato molto dal punto di vista didattico (ad esempio Youporn ha insegnato ad usare il mouse con la mano sinistra a milioni di noi) peró da qui a far articoloni sulle rivoluzioni digital-copernicane della scuola italiana ce ne passa. Alle elementari siamo ancora competitivi su scala internazionale ma dalle medie in poi, dio ce ne scampi e liberi. Tra un po' anche le elementari saranno risucchiate dalla voragine della mediocritá (tanto basta spiegare ai bimbi che studiare non serve, bastano le raccomandazioni della politica per vivere bene). 

A meno che, non si stia parlando di "tablet" nel senso farmaceutico della lingua inglese, ovvero di "pastiglia". Ecco, di fronte ad annunci su ebook a scuola e ad inaugurazionismi vari, una pastiglietta contro il mal di stomaco ci sta tutta. 

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