domenica 31 luglio 2011

Gli ex delle forze speciali che diventano scrittori: puó accadere anche in Italia?

La pubblicitá dei libri di McNab anche
sui cartelloni delle stazioni di Londra
Andy McNab e' il nome fittizio di un ex militare di un corpo d'elite tra i piú famosi e rispettati al mondo: lo Special Air Service (SAS) britannico.

Gli uomini del SAS, essendo la Gran Bretagna una nazione che ha dominato mezzo globo per secoli, fin dal secondo dopoguerra sono stati impiegati in missioni piú o meno segrete in zone d'influenza britannica in mezzo mondo.

Naturale che queste missioni siano spesso operazioni alla 007, anche letteralmente visto che a coordinare i SAS spesso c'é l'MI6, il servizio segreto di contro-spionaggio Britannico dove "lavora" James Bond.

Insomma, operazioni da romanzo solo che tra i SAS non si vede di buon occhio chi, una volta tornato a vita civile (sebbene in molti optino per fare il "contractor"), metta nero su bianco i dettagli delle avventure internazionali dei commandos.

Andy McNab é una delle eccezioni. Il suo primo romanzo, Bravo Two Zero, ispirato da una missione cui lui partecipo' in prima persona e per la quale ricevette una medaglia al valore, riscosse cosí tanto successo di pubblico che i comandi militari decisero di fare un'eccezione alla regola concedendogli di scrivere sulle avventure dei SAS purché la bozza sia letta prima dagli addetti dell'MoD, il Ministero della Difesa. L'MoD si premura di verificare che non vengano esposti troppi dettagli sensibili ma la trama non viene alterata.

McNab é ora uno scrittore milionario che vende centinaia di migliaia di romanzi sempre basati su avventure vere dell'elite militare britannica. I romanzi sono anche tradotti in italiano ma a differenza della Gran Bretagna e dei paesi anglosassoni in genere, qui é un genere decisamente minore e poi manca la figura dell'acquirente britannico che ha uno smisurato orgoglio per le sue forze armate.

Il punto é che ora, i militari italiani partecipano a sempre piú missioni all'estero e mentre la maggior parte degli uomini sono impegnati in azioni di mantenimento della pace, ricostruzione, sminamento, vaccinazioni, cure e supporto a popolazioni locali, le truppe speciali, i "Comsubin", il "Col Moschin", il 17º Stormo incursori e, in modo minore il GIS, sono impiegate in operazioni segrete.

Ad esempio in Libia, l'acquisizione di obiettivi per bombardamenti aerei della NATO o l'addestramento dei "ribelli" o la consegna sul territorio in guerra di armi ai "ribelli". Tutte operazioni che non appaiono sui giornali ma che con molta probabilitá stanno accadendo.

Fra qualche anno, a qualche nostro militare potrá venire l'idea di diventare un novello McNab italiano. Il problema peró é che in Italia questo tipo di avventure non piacciono al grande pubblico e la celebrazione dell'operazione militare non funziona giá dall'epoca delle marcette con i fucili di legno dei Balilla del sabato fascista.

Resta comunque la curiositá di vedere cosa accadrá in futuro. Nel frattempo, i nostri militari dispiegati segretamente in qualche parte remota del globo, prendono appunti nei loro taccuini...

sabato 30 luglio 2011

Numeri Utili: Chi possiede il debito pubblico italiano?

Ci informa la banca d'investimento Morgan Stanley che il 56% del debito pubblico italiano e' nelle mani di investitori italiani (nel grafico qui sotto indicati in blu) mentre il restante e' nelle mani di investitori esteri (in rosso).



Per comparazione, a maggio 2011, la quota di debito pubblico americano nelle mani di investitori stranieri era pari al 28% ed in particolare, nelle mani della sola Cina attorno all'8% (circa $1.1 miliardi su un totale di debito publico di $14.200 miliardi)[41]. In pratica circa il 70% del debito pubblico americano e' nelle mani degli americani mentre gli italiani hanno in mano il 56% del loro debito pubblico.

La cosa interessante é che in America l'opinione pubblica (ed in particolare il Tea Party Movement) é in paranoia per la quota di debito pubblico in mani cinesi. Peró, se in America é pari all'8%, in Italia la quota in mano ad investitori asiatici é pari al 6%. Di quel 6% sarebbe interessante capire quanto é in mano ai cinesi. Chi sa parli.

venerdì 29 luglio 2011

Spritz Default: Se Deutche Bank si sbarazza dei suoi Titoli di Stato Italiani

Il CASEEM (Centro di Alti Studi Economici ed Enologici Morsanesi) s'è presto interrogato su una notizia già trapelata nei bar paesani a metà luglio e ripresa prontamente dai giornali italiani il giorno 28.

La maggiore banca privata tedesca, la Deutche Bank, negli ultimi 6 mesi ha venduto una parte sostanziale dei titoli di debito pubblico italiano che deteneva.

Lo si è appreso dalla relazione sui risultati trimestrali (Quaterly Report Q2 2011): Deutche Bank ha nei suoi forzieri 997 milioni di Euro di titoli di debito sovrano italiano (i BTP per capirci) una netta diminuzione dagli 8.000 milioni di Euro (€ 8 miliardi) che deteneva prima di questo trimestre.

Il che è una diminuzione dell'88% !!! Tecnicamente si chiama "sbarazzarsi" più che "ridurre" l'esposizione verso il debito sovrano italiano.

Il CASEEM sottolinea come al momento, le finanze pubbliche italiane pagano un premium di 2.89 punti percentuali sopra al riferimento, il bund tedesco comparato con 1.57 punti percetuali che si pagavano all'inizio di giugno. Da sottolineare che proprio oggi, lo spread sul bund ha toccato i massimi di 3.39 punti percentuali (o 339 punti come si dice in gergo).

Il Bar sta dibattendo animosamente: da una parte quelli che capiscono le ragioni di Deutsche Bank perchè, dicono, la banca non sta andando bene e i suoi azionisti, gioco forza, chiedono al management di ridurre le fonti di rischio e guarda caso, il debito dell'Italia, al momento è un rischio. Per giunta, la banca ha ridotto le posizioni d'esposizione nei confronti di Portogallo, Grecia e Spagna del 70%.

Dall'altro lato chi s'infuria per una mossa che affossa ulteriormente la posizione dell'Italia sui mercati finanziari internazionali e lo fa pure citando l'ex presidente del consiglio Romano Prodi (La scelta di DeutscheBank? Un suicidio). Se si pensa che la francese BNP Paribas e le banche inglesi hanno già anticipato che non stanno riducendo le loro posizioni sull'Italia, la mossa di Deutsche Bank non ha senso.

...e il dibattito continua anche tra i Morsanesi (casualmente) in ferie vicino alle banche che si affacciano sul Faaker See...

giovedì 28 luglio 2011

Affinità Morsanesi: Parrocchia di San Pellegrino e Felicita (Lucca)

La chiesa di SS Pellegrino e Felicita.
Fino al 1813 anche a Morsano c'era
una chiesa dedicata a San Pellebrino
San Pellegrino in Alpe, che a Morsano conosciamo colloquialmente come "San Pellegrino delle Alpi" non è un santo ufficialmente riconosciuto dalla Chiesa cattolica ma è uno di quei personaggi legati alla leggenda ed alla tradizione popolare che, vale la pena di dire, a furor di popolo sono stati incoronati alla notorietà della storia grazie a chiese e strutture ad essi dedicate.

Una vista suggestiva del
borgo di Cascianella
Così, il santo patrono del paese tanto caro ai morsanesi è pure il patrono di una parrocchia nella diocesi di Lucca. Si tratta della Parrocchia di San Pellegrino e Felicita nella frazione di Cascianella in comune di Camporgiano.

Come per la maggiorparte dei riferimenti a San Pellegrino in Alpe, Cascianella si trova in Garfagnana, nelle Alpi Apuane (da qui deriva il suffisso "in Alpe" che accompagna San Pellegrino).

mercoledì 27 luglio 2011

Morsano Discute: Cambiano le Regole del Polo


Tempi duri per i fuoriclasse

In bar non si parla d'altro: sono cambiate le regole del Polo dopo che la federazione mondiale ha deciso di rendere più competitivo il gioco. Troppo facile era per le squadre che avevano un giocatore fuoriclasse, riuscire a controllare il gioco e vincere i tornei.

La regola più controversa era quella del possesso palla che permetteva ad un giocatore prodigio di mantenere il possesso semplicemente cambiando direzione con il cavallo e causando delle penalità per gli avversari qualora questi fossero entrati nella linea del giocatore che stava portando palla.

Ora, con la nuova regola, i giocatori non possono girare e cambiare direzione se un avversario sta seguendo da vicino. Questo li costringe a giocare la palla e potenzialmente a perdere possesso in favore degli avversari.

Prossimamente anche al
torneo dei borghi
La nuova regola, già in vigore negli USA e in Argentina, si dice sia la causa dell'uscita anzitempo dei favoriti Dubai e Bamba de Areco dalla Queen's Cup poi vinta dai francesi del Talandracas.

Così al Bar Sport di Saint Pellegrin Square s'è ampiamente discusso del torneo Veuve Clicot durante il Cartier International dello scorso weekend al Guards Polo Club di Windsor, nel Surrey inglese.

Il Polo è uno sport nato in Iran e praticato un po' in tutto il mondo (anche sulle alture del Pakistan). Un cavallo da polo costa attorno ai 160-210 mila euro, un camion per il trasporto di 14 cavalli costa 170 mila euro, un'ora di lezione privata costa 150 euro e un biglietto per la finale del Veuve Clicquot Gold Cup a Cowdray Park costa circa 400 Euro.

Bella l'usanza di scendere dagli spalti durante le pause della partita (tra un chukker e l'altro ovvero tra un tempo e l'altro), incluse le signore in tacchi e vestito delle belle occasioni e il bicchiere di champagne in mano per andare a calpestare le zolle sollevate dai cavalli durante gioco.

martedì 26 luglio 2011

Sondaggi Morsanici: Scende un trentenne da una Maserati nuova fiammante che s'e' comprato lui...


Si può fare soldi lavorando duro e puntando sui propri mezzi? La Morsano dominata dal pauperismo-anticapitalista cattolico, dal socialismo egalitario livellatore e dal fascio-corporativismo anti-mercato s'è espressa: no, non si può.

La logica conseguenza è che quindi non vale la pena neppure di provarci.

Nel frattempo milioni di cinesi e di indiani si laureano e poi lavorano 24 ore al giorno per fare soldi. Tra uno o due decenni o questi moriranno tutti d'infarto per il troppo stress oppure verranno da  noi a comprarci anche l'aria che respiriamo. Magari gli vendiamo un po' di BOT e CCT così terranno in mano pure i destini della nostra finanza pubblica e indirettamente quanto ci sarà concesso spendere per ospedali e scuole. Boh! Abbiamo appena finito la pausa cappuccino, adesso è ora della siesta, hasta manana.

lunedì 25 luglio 2011

Chei di Morsan, la festa dell'anno: La Morsano Bene c'era e s'e' divertita.

Ieri sera la festa "Chei di Morsan" ha riunito attorno alle tavole imbandite del Country Club Villa Malbuton di Chiasiellis, tutta la Morsano che conta.

Pare che l'idea di mettere assieme tutta la MORSANO BENE sia piaciuta anche fuori dai confini paesani, tanto che pure in una cittadina lombarda hanno copiato l'idea...

sabato 23 luglio 2011

Numeri Utili - Corruzione Internazionale: la classifica dei maggiori casi di sempre

La corruzione internazionale é in ascesa almeno a giudicare dal numero di casi finiti sotto le lenti del dipartimento di giustizia americano e quelle della SEC (Security and Exchange Commission), ovvero la severissima Consob statunitense.

La corruzione non é piú solo dare soldi contanti ma stanno emergendo sistemi sofisticati e sempre piu' difficili da identificare. Ad esempio in Cina é frequente la donazione di opere d'arte costose a funzionari cinesi i quali prontamente le mettono all'asta e il donatore le compra (pagandole di nuovo) veicolando poi il pagamento su conti offshore. Cosí le autoritá cinesi non riescono ad avere nessuna traccia dell'avvenuto scambio di denaro.

Spesso al posto delle opere d'arte ci sono bottiglie di vino pregiato. Non a caso in diverse filiali cinesi di banche internazionali al posto dei dobloni d'oro, nelle casseforti ci sono bottiglie!

La chicca sono le donazioni alle associazioni caritatevoli o alle fondazioni. Questa é una simpatica formula che si usa anche in Italia. Dare soldi ad una fondazione é lecito. Se peró la fondazione é collegata in modo diretto a persone che possono influenzare decisioni che impattano le attivita' economiche di chi fa la donazione, il confine tra lecito e sospetto, spesso é molto (molto) labile.


Se poi si va a guardare quali sono i maggiori casi che la SEC o il DoJ (Department of Justice) hanno trattato, si scopre che la maggior parte di questi é capitato nel 2010 ed include una multa di $365 milioni pagata dall'ENI. 

Fonte: FT

mercoledì 20 luglio 2011

Spritz Wealth Management: a Morsano c'é invidia sociale per i ricchi?

Se n'é discusso in osteria: come sono considerati i ricchi da noi? Se ti avanzano molti soldi a fine mese devi vergognarti a spenderli ed é meglio continuare a depositarli in conti offshore (o a Klagenfurt)?

I ricchi sono ricchi perché hanno rubato? Oppure sono ricchi perché hanno lavorato sodo?

L'atteggiamento verso la ricchezza cambia da geografia a geografia. Senza considerare la differenza tra come sono considerati i ricchi a Montecarlo rispetto a come sono considerati in Bielorussia, di certo si puó tracciare una differenza tra l'Europa e gli Stati Uniti.

In Europa avevamo i principi, i conti, i marchesi, i baroni, i latifondisti, le eredita' dinastiche, i privilegi feudali e compagnia bella mentre in America c'hanno Bill Gates, Mark Zuckerberg, Sergey Brin e Larry Page che dal nulla si sono inventati imperi miliardari.

Da una parte, la psicologia della gente che da secoli associa (inconsciamente) la ricchezza al privilegio di nascita e non gli attribuisce nessun sentimento di merito, dall'altra, un popolo che vede la ricchezza come giusta ricompensa terrena per il duro lavoro, inventiva e capacita' straordinarie.

La netta conseguenza é che in Europa si tende ad avere "invidia sociale" se non proprio "disprezzo sociale" per i ricchi. Dall'altro lato, nelle parole di Piero Ostellino, "la cultura americana é competitiva e poco incline all'invidia sociale ed ha origine nella convinzione che ogni uomo sia artefice del proprio destino".

Un Ferretti 680 nel Faaker See?
Insomma, negli Stati Uniti non si tende ad attribuire le fortune altrui a comportamenti illeciti né si dá la colpa delle proprie sfortune alla societá.

Chiedete ad un indigente perché é povero. In Europa vi dirá che é colpa della "societá" che non gli ha dato questa o quella possibilitá, che le vie del successo sono bloccate da questo o da quello e via dicendo. Negli Stati Uniti vi dirá che ha solo se stesso da condannare perché ha fatto le scelte sbagliate e non ha saputo cogliere i raggi caldi del sogno americano. Entrambi i casi sono degli estremi per ragion d'argomento ma riassumono bene la realtá del pensiero comune dei due diversi continenti.

Cosí s'é discusso e le opinioni si sono presto divise tra chi pensa che in Italia se hai soldi hai fondamentalmnete rubato, evaso, corrotto, spacciato e chi invece ha una visione americana del soldo dandogli il valore del giusto premio per la brillante inventiva e il duro lavoro.

...e anche negli uffici di wealth management della Kärntner Sparkasse di Klagenfurt, il dibattito continua 

Sabato 23 Luglio: Concerto Lirico con Giulia della Peruta

Alle ore 21:00 nella corte comunale di Castions di Strada si terrá il concerto lirico nel contesto di una serata di avvicinamento all'opera.

Si esibiranno tre cantanti tra i quali Giulia Della Peruta.

...e dopo il concerto organizzato, tutti al country club di Chiasiellis.

PS messaggio promozionale per par condicio

martedì 19 luglio 2011

Sabato 23 Luglio 2011: La Festa "Chei di Morsan" al Country Club

La festa più attesa dell'anno!

Buffet, open-bar, animazione e tanta musica. La festa di tutti i morsanesi e dei loro amici. Ci saranno gli anche gli sportivi morsanesi che hanno partecipato ai recenti tornei comunali, al torneo di calcio balilla umano alla festa della mamma e al campionato di calcetto dei Fiocco Boys.
Per prenotazioni ed informazioni cliccate qui


La "Morsan Crew", in collaborazione con MC Mataran e con la straordinaria partecipazione di The Tzar, John More-Action, Zullio, Little Mike, Free Willy, Cookie International, Kermit, Bix, Pip, The Russian, presenta l'evento di tendenza dell'anno solare morsanese, la festa che tutti i party boys e le party girls aspettavano: "Chei di Morsan - Atto Secondo".

Location: Country Club "Villa Mabulton" (ovviamente in Via Morsano) a Chiasiellis

Back to the future World Tour: IbizaAyia Napa - Magalluf - Santorini - Morsan

lunedì 18 luglio 2011

Spritz Debate: i giovani non si interessano di politica?

Alle recenti amministrative, per capirci, quelle delle elezioni del sindaco di Milano e diverse altre amministrazioni locali in giro per l'Italia, ben 20.000 cittadini italiani si sono messi in lista. Inoltre, di norma, alle elezioni politiche in Italia si reca a votare circa l'80-85% degli aventi diritto (contro il 50-55% di democrazie navigate e consolidate come gli USA o Gran Bretagna).

Notoriamente, la corruzione, a sentire sia la Corte dei Conti (L'allarme della Corte dei conti: nel 2010 la corruzione è aumentata del 30 per cento) che gli indici internazionali sulla "percezione della corruzione" (Corruption Perceptions Index), in Italia non è per niente diminuita dopo il terremoto o finto tale, di Tangentopoli, ed è invece aumentata nel tempo. La corruzione nella maggiorparte dei casi vede come catalizzatore proprio figure amministrative arrivate in posizioni chiave grazie alla politica.

Il potere logora chi non ce l'ha;
infatti, quando si parla di politica gli italiani diventano logorroici
Dalle varie inchieste e voci di corridoio, si sa che anche il finanziamento illecito alla politica non è di certo morto e continua attraverso la corruzione diretta (le bustarelle gonfie di euri) o attraverso la corruzione indiretta (scambi di favori commerciali, assunzioni in aziende private di collaboratori di questo o quel politico, fatture fittizie o gonfiate per prestazioni a manifestazioni politiche, creazione di cooperative di comodo per fare la cresta su transazioni apparentamente tra privati, sponsorizzazioni di comodo a fondazioni legate a dirigenti della politica, carte di credito aziendali date in prestito per lo shopping di lusso alle mogli dei dirigenti di enti pubblici messi li dalla politica, lavori dati a professionisti privati compiacenti anzichè affidati agli uffici interni di un'amministrazione pubblica o di una municipalizzata, ecc.).

In apparenza, quando si deve sputare sui vantaggi della "casta", tutti sono sempre in prima linea e apparentemente concordi. Lo sono pure su Facebook (I segreti della casta di Montecitorio)!

Scopri poi che quello che ti sta di fronte e critica la "politica" ha piazzato la figlia in un ente grazie alla connessione con Tizio che fa l'assessore in questo o quel posto strategico, che Caia è l'amante del presidente dell'ente a partecipazione pubblica XYZ e guarda caso è stata assunta dalla XYZ, che Sempronio, precario da una vita, ha stabilizzato il contratto in quell'altro ente casualmente dopo che s'è messo in lista alle elezioni locali con il partito ZX, poi Venanzio ha ottenuto lauti finanziamenti per la sua associazione dopo aver volantinato per anni a favore del dott. Paripiripaqua che casualmente è ora il responsabile per i finanziamenti alle associazioni nell'ente ZZ, che Mafalda non h mai fatto nulla nella sua vita ma da quando frequenta gli ambienti del consigliere Quaquiriquì s'è ritrovata uno stipendio ed un impiego all'ente e si fa pure i viaggi in mezza Europa accompagnando Quaquiriquì e che Bimbimbio s'è candidato localmente per ripagare il partito della promozione avuta nel suo posto statale ovviamente gestito da tanta politica.

Insomma, tra il dire di essere sdegnati e l'esserlo veramente ce ne passa. Il giorno che il cittadino medio si dissocierà completamente (es. crollo della partecipazione elettorale sia attiva che passiva, cioè non si trovano candidati - validi - e la gente si astiene dal votare in massa), quel giorno si potrà credere alla marea di indignados de noantri.

Nel frattempo, si nota che i giovani - ovvero quelli sotto i 30 anni, di politica soprattutto locale, non si interessano.

Se si va agli incontri che in un modo o nell'altro hanno a che vedere con la politica sia nazionale che locale, inevitabilmente si notano sempre le solite facce e la solita età media alta. A dirla tutta, si notano le solite cariatidi.

La cosa curiosa, è che NEPPURE i figli delle cariatidi NON si interessano della minestra pubblica lasciando adito a molte altre discussioni sul tema che qui non affronteremo.

Di tutto questo si parlava in mattinata tra morsanesi concludendo con una domanda aperta:
  • I giovani non si interessano di politica locale perchè sono i "vecchi" che a chiudere le porte?
  • Oppure siamo di fronte ad una classe giovanile di smidollati compiacenti che semplicemente si disinteressano alla vita civile?
I giovani si interessano solo di Spritz e figa ed ignorano volutamente la politica perchè A) si beve poco perchè si deve parlare molto e B) si scopa poco e male perchè i politici sono tutti brutti?

Oppure i giovani sono così disinnamorati dopo aver letto la "Casta" di Stella e Rizzo, che non si vogliono abbassare a raccogliere il lerciume di certa politica?

O i ventenni sono ancora troppo giovani per cogliere i vantaggi del leccaculismo di certe cariatidi che di politica vivono perchè la politica dà il pane alle loro aziende, alle loro fondazioni, alle loro associazioni di comodo, alle loro speculazioni predatorie?

I giovani sono degli smidollati senza carisma e doti civili o sono i politici che ci ritroviamo a non voler a che fare con l'idealismo giovanile?

I giovani che oggi fanno politica sono in fondo dei giovani-vecchi? Ragionano ed agiscono come le cariatidi?

...e il dibattito continua

(tu che stai leggendo, in bar si stava parlando anche di te)

sabato 16 luglio 2011

Fallire: un incidente economico non sociale

Tempo fa, in un infelice volantino si faceva riferimento ad un "fallimento". Si trattava del fallimento di un'azienda. Lo si faceva nella tipica accezione friulana (e italiana): se la tua azienda fallisce sei marchiato a vita, un po' come gli eretici erano marchiati a fuoco nei tempi che furono.

Perche' in Friuli, se un imprenditore fallisce cade nel girone degli appestati? Di certo i sociologi avranno studiato il fenomeno in un modo o nell'altro. Generalmente nel fare impresa dalle nostre parti tutto e' scusato e spesso concesso, dall'evasione fiscale parziale (non quella totale) alla piccola corruzione e magari pure le relative condanne se ti pizzicano. Ma fallire no! Quello non e' concesso. Tanto forte é lo stigma del fallimento che molti non lo sopportano (nel 2010 nel Nordest ci sono stati più di 20 i suicidi crisi-correlati).

Se l'economia va giu', se fai scelte sbagliate o piu' semplicemente, se sei bravo come imprenditore ma se i clienti non ti pagano (e spesso e' la pubblica amministrazione a non pagare in tempo) e le banche, che tanto amano le garanzie collaterali, non ti fanno credito perche' "non siamo mica dei venture capitalist noi", il passo verso il baratro finanziario e' una possibilita'.

Fallire e' un fatto della vita economica di un'impresa e di un imprenditore e in un paese come l'Italia dove di partite IVA ce ne sono 5 milioni (sebbene, pare 2 milioni siano inattive), e quindi esiste un autonomo o imprenditore ogni 12 abitanti, che a molti possa andare storta, dovrebbe essere un fatto accettato senza troppe connotazioni sociali.

Invece no. Se un'impresa fallisce, anche a distanza di decenni l'imprenditore si porta dietro il marchio sociale di "fallito".

Diceva Henry Ford che "Failure is simply the opportunity to begin again, this time more intelligently" ovvero, fallire é semplicemente l'opportunita' di iniziare ancora ma in modo piu' intelligente.

In America ci credono a quello che disse Ford e "fallire" é un fatto della vita economica pianamente accettato. Si fallisce? Pazienza, dopo il Chapter 11 (la legge che disciplina i fallimenti pilotati), si ripartira'. Tanto importante é la disciplina virtuosa del fallimento d'impresa negli US, che pure i centri d'opinione europei lo studiano (Bankruptcy and a Fresh Start: Stigma on Failure and Legal Consequences of Bankruptcy, United States Report, Prepared by White; Case LLP)

Cosi', secondo il Libro Verde dell'imprenditorialità in Europa: L'attività imprenditoriale dipende dall'atteggiamento positivo della società nei confronti degli imprenditori. Bisognerebbe valorizzare il successo imprenditoriale e ridurre lo stigma sociale del fallimento.

Se si applicasse lo stesso bastone sociale che condanna i "falliti economici" ai ragazzoni che a 30 anni ancora vivono con mammina e papino, allora si, che i veri "falliti" verrebbero marchiati e si stimolerebbe il tanto agognato cambiamento nella societa' stantia che ci circonda.

mercoledì 13 luglio 2011

Villa de Mursiano: 13 luglio 1031-13 luglio 2011. 980 anni fa veniva scritto il nome del nostro paese per la prima volta

La prima testimonianza scritta del nome Morsano risale al 13 luglio 1031 quando fu solennemente consacrata la rinnovata basilica di Aquileia: tra i beni di cui la chiesa viene dotata è "la villa de Castellone con la villa de Mursiano e pertinenze, da Sant'Andrat fino a Gonars e al bosco".

Ebbene, da allora sono passati esattamente 980 anni!

All'epoca il Patriarcato non era formalmente uno stato indipendente (cosa che avverrá dal 13 aprile 1077): nel 1031 il vescovo, poi insignito di dignitá di patriarca, era da poco ritornato nella sede di Aquileia (da Cividale) e reggeva un territorio alle dirette dipendenze del Sacro Romano Impero che aveva sede nell'attuale Germania e vedeva Konrad II der Salier (Corrado II il Salico) come imperatore. Il Patriarcato era in quel momento retto da un austriaco, il Patriarca Wolfgang von Treffen (conosciuto come "Poppone di Carinzia" o "Poppo").

Si deve a Poppone la ricostruzione della Basilica di Aquileia (sempre nel 1031) e la costruzione dell'imponente campanile. Proprio in occasione dell'inaugurazione della basilica, il mitico nome fu scritto per la prima volta nella storia. Nero su bianco!

E luce fu!
Buon compleanno Mursiano!

L'Europa nel 1031 - Aquileia è indicata tra le città più importanti

martedì 12 luglio 2011

Riflessioni Estive: Stiamo andando verso una Societá Empatica?

Fa caldo e le menti lavorano lentamente per cui i post devono essere leggeri. Tuttavia, visto che tutti sono in ferie e le letture si sono ridotte (considerando che i dati ci dicono che la gente legge il blog principalmente dall'ufficio) oggi andiamo giù pesante.

Stiamo andando verso una nuova era e verso una civiltà migliore?

Secondo Jeremy Rifkin ("Towards the empathic civilisation"), le energie fossili sono su una lenta ma inesorabile curva di declino e l'inquinamento ed i rifiuti sono un problema globale non nazionale. Dall'altro lato la scienza medica sta facendo passi da gigande nell'allungare e migliorare la vita e le comunicazioni sono diventate più facili grazie alla tecnologia.

Le nuove generazioni guardano al concetto di "felicità" come espressione di "qualità di vita" e in questo concetto vedono l'idea di "condivisione" come un punto fondamentale. La condivisione la si vede nei profili Facebook che hanno sempre maggiori dettagli di vita personale, nei blogs, in wikipedia e in ogni aggeggio elettronico che invita a connettersi con i "peers" piuttosto che giocare o lavorare da soli.

La condivisione ha una lunghezza d'onda importante per il concetto di "proprietà" come inteso tradizionalmente ossia come quel diritto che esclude altri da qualcosa. La proprietà significa anche diritto di accesso a beni e servizi gestiti in comune come il diritto di navigare acque pubbliche, i parchi pubblici, le spiagge e via dicendo. Nel futuro però, la "qualità di vita" dipenderà sempre più da quello che può essere realizzato collettivamente, come ad esempio vivere in un ambiente eco-sostenibile con un inquinamento limitato o vivere in comunità sicure. La globalizzazione, oltre ad aver cambiato le dinamiche dei mercati e degli scambi, ha significato anche lo spostamento da auto-interesse (mercati nazionali) a interesse generale (un mondo meno inquinato e più sostenibile) e quindi da un concetto di proprietà come diritto di escludere gli altri ad un diritto di essere incluso in network globali. Il cambiamento facilita quindi la nascita di una coscienza "empatica" generale.

Mentre nella storia le rivoluzioni industriali erano caratterizzate da una coscienza ideologica e da una visione nazionalistica (gli Americani simpatizzavano con gli Americani, Gli inglesi con gli Inglesi, Cinesi con i Cinesi etc.) quello che ora è richiesto è una visione empatica che vada oltre gli interessi nazionali e veda all'ambiente e la sostenibilità dello sviluppo come elemento comune da tutelare.

In questa visione, si sta effettivamente andando verso una società empatica.

Questo, però, implicherebbe che ci fosse una base logica nel comportamento degli agenti economici quali ognuno di noi è (la pagnotta un modo per guadagnarla dobbiamo trovarlo). Se tutti realizzassero che inquinare o cercare un profitto immediato è un male nel lungo periodo, allora si potrebbe dire che tutti sono effettivamente razionali.

Tuttavia, ci sono studi che dimostrano che gli agenti economici NON sempre sono razionali, in particolare quando devono prendere decisioni che hanno effetti sugli altri.

Lo sostiene Lorenzo Bini Smaghi in "We need explicit rules for bail-outs" in cui illustra che, se da un lato gli individui siano pronti a rinuciare al proprio interesse se poi vedono che da questa rinuncia ottengono un maggiore beneficio collettivo, non si comportano così razionalmente quando le decizioni vanno prese entro tempi brevi e necessitano sangue freddo.

Da un lato, diversi studi delle università di Oxford e Warwick hanno dimostrato che se si chiede ad un gruppo di persone di bruciare del denaro appartenente ad altri membri del gruppo, inevitabilmente, la maggior parte delle persone brucietà quello che appartiene ai membri più ricchi che meglio possono assorbire la perdita.

Dall'altro lato, tuttavia, questo principio non funziona per decisioni che devono essere prese velocemente. Un esempio sono le opinioni pubbliche di Germania, Finlandia e di altri paesi chiamati a contribuire per salvare le finanze pubbliche di Grecia, Portogallo etc. Sebbene un fallimento di sistema potrebbe investire anche la Finlandia o la Germania, in modo più pesante del costo del salvataggio della Grecia, c'è ritrosia ad aiutare. La cosa mette in crisi i governi che devono decidere sulle emergenze con scadenze ben precise: vince la pancia dei cittadini ritrosi alle soluzioni di lungo termine o vince la visione empatica con riflessi sul lungo termine?
 
La domanda rimane: le società sono sempre più empatiche con orientamento di lungo periodo oppure siamo sempre gli stessi orientati al breve termine e chiusi negli interessi di quartierino?

lunedì 11 luglio 2011

Metà Mandato: tempo per dare un'occhiata indietro

Nell'Aprile 2009 c'era stato un post dove si chiedeva di fare domande ai candidati alle elezioni comunali.

Siamo quasi a metà mandato, è interessante leggere i commenti di allora e vedere come sono andate poi le cose.

Qui il post di allora "Chiedi al candidato". Invia le domande che vuoi fare ai candidati morsanesi.

Lista dei post di politica locale

domenica 10 luglio 2011

147 Milioni: se vinceste voi al super enalotto, cosa fareste per Morsano?

Un anno fa il jackpot al Super Enalotto aveva raggiunto 147 milioni di Euro.

Cosa cambierebbe se a vincere una cifra del genere foste voi?  (Superenalotto, ecco cosa scriverebbe il vincitore: «Ho vinto quei soldi... devo andarmene da questo paesino senza farmi notare...)

Se vinceste al Super Enalotto una cifra da brivido, cosa farebbe per il paese? Dareste una parte della vostra vincita al Paese?

Sarebbe interessante capire quali siano le priorità per i paesani: forse sono le strade, forse è l'arredo urbano, forse la vita sociale, forse un campo di calcio nuovo, forse un palazzetto dello sport, forse un teatro, forse una nuova sala di comunità dove poter fare pranzi e feste, una biblioteca multimediale, un centro benessere, un sistema di irrigazione nuova, un museo di storia ecc.

Oppure nulla e uno si terrebbe tutti i soldelli?

venerdì 8 luglio 2011

Caldo e tutto tace: ma come fanno in certi paesi ad essere produttivi anche a 40° all'ombra?

Fa caldo.

Bar, spritz con ghiaccio, sudore, fiacca, voe di lavorà saltimi intor. Il pensiero vola subito all'Australia, al Tennessee, al Texas, all'Arizona, al Sud Africa... ma come fanno ad essere produttivi ed industrializzati nonostante il gran caldo? Perchè ad agosto (o mese caldo equivalente) là tutti lavorano e qua si chiude tutto?

Spagna, Portogallo, America Latina, Sud Italia come fanno a non essere come l'Australia?

Boh!

giovedì 7 luglio 2011

Dramma a New York: Dominique Strauss Kahn è sieropositivo?


Noi lo si chiama AIDS mentre in Francia si
chiama SIDA. Comuqnue sia son dolori.
Se ne discuteva in bar l'altra sera: colpevole o non colpevole?
L'ex capo dell'IMF è stato accusato di aver violentato una cameriera africana che lavorava nell'albergo di New York in cui Dominique Strauss Kahn fu cliente nel maggio scorso. Da alcuni giorni è stato scarcerato perchè la cameriera s'è dimostrata "non credibile".

E la platea dello Spritz s'è divisa.

Tecnicamente, si può raccontare balle e voler sfruttare la storia per soldi (come ha dichiarato di voler fare la cameriera in una telefonata intercettata con il suo ragazzo che sta in carcere per droga) oppure aver mentito sul permesso di lavoro negli USA o aver cambiato versione su cosa esattamente accadde quel giorno di maggio dopo il fatto con il sig. Strauss Kahn ma comunque si può essere state vittime di uno stupro.

Di certo il rapporto sessuale ci fu: ci sono delle abrasioni accertate dalle visite mediche. Lui dice che fu consenziente (tipo l'uomo tra più importanti, più ricchi e potenti al mondo che ha bisogno di andare con una cameriera) lei dice che fu violentata. He says, she says, dicono da quelle parti.

Anche se Dominique Strauss Kahn fosse colpevole, il caso cade perchè in un sistema penale dove i casi penali si vincono quando la colpevolezza è assicurata oltre ogni ragionevole dubbio, se l'accusa si appoggia su una presunta vittima che ha mentito già al Grand Juri (grossomodo l'udienza preliminare che in America ha importanza fondamentale nel processo penale) cambiando successivamente i dettagli di cosa fece dopo la presunta violenza e che ha diversi casi di menzogne nel suo passato, un prosecutor (il PM merecan) neppure ci pensa a portare il caso in tribunale di fronte alla giuria popolare.

Quindi c'è il rischio che sia vera lo stupro ma indimostrabile oltre ogni ragionevole dubbio in tribunale.

Ci sono poi quelli che invece danno ragione all'opinione pubblica e ritengono che sia tutta una montatura di Sarkozy per sbarazzarsi di un contedente alle prossime presidenziali che gli 007 francesi abbiamo preparato il tutto (magari sono gli stessi del caso Lady D).

In tutto questo discutere la vera intuizione è quella di Tino: "ma se il rapporto sessuale è confermato sia dalla cameriera che da Strauss Kahn , visto che la cameriera si sa che è sieropositiva, Strauss Kahn s'è beccato il virus?".

...e con questa cruciale domanda, nei bar nostrani il fine dibattito medico continua...

mercoledì 6 luglio 2011

Numeri Utili: Contributori netti dell'Unione Europea

Chi è il maggior contributore netto dell'UE, ovvero chi dà di più di quanto riceve, all'Unione Europea?

Secondo i dati pubblicati dalla Commissione Europea, da sempre il maggiore contributore netto è la Germania seguita ad anni alterni, da Francia, Italia e Gran Bretagna. Ad anni alterni perchè alle volte la seconda contributrice netta è la Gran Bretagna e alle volte la Francia. Dipende.

I maggiori beneficiari partono dalla Polonia che curiosamente si intasca pressochè tutte le plusvalenze generate dai finanziamenti tedeschi, seguita dall'impenitente Grecia, dalla mal governata Ungheria, dal dissestato Portogallo e dalla Romania.

Una giovane economista del centro di studi Bruegel di Bruxelles e dell`Università di Udine ha, Benedicta Marzinotto,  ha pubblicato uno studio dove ha suggerito alle autorità europee di sbloccare un miliardo di euro in fondi europei per la coesione, già destinati ad Atene e ora fermi perché manca il co-finanziamento greco. La Commissione ha fatto subito sua la proposta.

In effetti, visto che i pantaloni che pagano sono sempre li stessi sia nell'IMF che nei fondi d'emergenza della UE, tanto vale fare con quello che già si ha.

martedì 5 luglio 2011

Angolo di Storia: Ulteriori sviluppi sulla storia della bandiera del Friuli (Patriarcato di Aquileia)


Grifone: in araldica è una figura mitologica
Lo si trova anche nel crest della Guardia di Finanza
e del Genoa Calcio
Questo blog aveva affrontato il tema del simbolo del Friuli in due post Misteri Storici: la bandiera del Friuli (già del Patriarcato di Aquileia)  e Misteri Storici (Risolti): il Simbolo e la Bandiera del Friuli Storico.
Ebbene, riceviamo questa mattina un commento interessante da Steni: 

Non un'aquila, bensì un grifone

"La bandiera che viene esposta nelle provincie e nei comuni di lingua friulana è una rivisitazione dell'originale bandiera che si dice ricavata da un lembo del mantello del Beato Bertrando, Patriarca di Aquileia e Padre Fondatore del Friuli. Tale vessillo è custodito presso la torre campanaria del Duomo di Udine e chi avesse avuto la possibilità di vederlo con i propri occhi (e non in fantomatiche quanto fantasiose riproduzioni) non può non aver notato che il rapace raffiguratovi presenta testa implume e collare di penne alla base del collo tipici dei grifoni che popolavano il medio-alto Friuli all'epoca. NON è quindi un'aquila bensì un GRIFONE."

Dunque si deve parlare di grifone e non aquila patriarcale?

In araldica, il grifone è una creatura leggendaria con il corpo di leone e la testa d'aquila. Per di più, Il grifone è stato usato nella cristianità medioevale come simbolo di Gesù Cristo, il quale era sia umano che divino. C'è poi il grifone che esiste in natura, che è un uccello che vive dal Marocco alle steppe asiatiche il quale però, si è davvero estinto in Friuli e sono in corso dei tentativi di reintrodurlo nella zona di Forgaria del Friuli.

Lassù dove osano i Grifoni
Dunque, grifone come rapace in se, oppure come simbolo di fantasia con la testa d'aquila.

Nel caso del simbolo di Bertrando, visto che non ha le zampe di leone bensì è la rappresentazione stilizzata di un uccello rapace, è chiaro che si tratta della rappresentazione del grifone come uccello rapace che all'epoca volava sui cieli della pedemontana friulana. Il dibattito va avanti anche su wikipedia.

PS come mai Steni definisce il Beato Betrando come "Padre Fondatore del Friuli"? Era un prelato francese e per di più arrivò in Friuli nel 1334 quando il Patriarcato di Aquileia aveva il potere temporale già dal 1077. Di certo fa specie che siano le insegne di Betrando a cappeggiare come simbolo ufficiale del Friuli. Che simbolo aveva il Patriarcato tra il 1077 ed il 1334 dunque?

lunedì 4 luglio 2011

Emergenza Storica: dove sono le cronache e memorie scritte da don Leonardo Placerani, parroco a Castions fino al 1893?

Nell'ambito delle ricerche storiche inerenti la biografia di prossima pubblicazione di mons. Antivari, si sta cercando un testo. Questo testo è citato da Carlo Costantini nell'opera di qualche decennio fa sulla storia di Castions di Strada (Castions di Strada. Appunti storici, Costantini Carlo, Udine, Nuova Base Editrice, 1972). Si tratta delle cronache e memorie scritte da don Leonardo Placerani, parroco a Castions fino al 1893.

Negli archivi parrocchiali, di Morsano non c'è traccia del diario parrocchiale; tecnicamente all'epoca Morsano non era parrocchia ma comunque i diari di comunità venivano scritti dal prelato del paese. Eppure a Morsano, dove in effetti c'era un cappellano, mancano completamente i diari. Mistero!

Probabilmente le cronache e memorie di don Placerani, si trovano da qualche parte negli archivi parrocchiali di Castions.

Lo scopo della ricerca è trovare qualche riferimento a mons. Antivari.

Prima o poi si sipanerà il mistero, nel frattempo, fa specie scoprire che don Placereani, a metà Ottocento finì nella lista dei preti incriminati dagli austriaci per attività anti-asburgiche durante i moti risorgimentali del 1848 (Fascicolo intitolato "Anno 1850 Destituzione da Posti di Cura d'Anime per opera - Autorità Governativa Militare per accuse - atti Politici - Rivoluzionarii 1848 - 49 contro don Luigi Vargendo - Arciprete di Gemona don Leonardo Placereani vicario di Attimis don Martino Silvestri cooperat(ore) a Nimis - Carteggio Comulativo Autorità Militari locali Feld. Marasc. Radeschi e mons. Bricito Arcivescovo Atti per la Storia" contenente atti presi dalle autorità civili e militari e dall'arcivescovo Zaccaria Bricito contro i tre sacerdoti accusati di aver preso parte ai moti del 1848 - 1849 (1850).)


Evidentemente, il prete "rivoluzionario" don Placereani, da Nimis poi passò a Castions di Strada.


Cosa diranno le carte, si spera di scoprirlo presto.

sabato 2 luglio 2011

Osservatorio Vandalismi nei Borghi: Aggiornamento Classifica al Giugno 2011

L'Osservatorio dei Vandalismi nei Borghi (OVB) si aggiorna a seguito delle ultime segnalazioni.

Ultime segnalazioni:

- Borc Central: canestro rotto. - 1 punto
- Borc Central: forzatura della finestra della cucina del polifunzionale. - 1 punto
- Borc Central: forzatura delle porte degli spogliatoi del tennis (2 mesi fa). -1 punto
- Borc Central: incremento dei vetri rotti sulla facciata dell'oratorio. -1 punto
- Borc Central: danneggiamento ripetuto della recinzione del campo di tennis. -1 punto
- Borc Central: scritte sul muro delle scale della chiesa. -1 punto
- Borc Central: scritte con lo spray nella parte posteriore del polifunzionale. -1 punto
- Borc Central: scritte con lo spray sulla terrazza degli spogliatoi del tennis. -1 punto
- Borc Central: pittura nazista sulle cabine dall'autobus. -1 punto
- Borc di Sore: scarico di rifiuti in un fosso del borgo. -1 punto


- Borc di Sore: segnalazione dei colpevoli e pulizia del fosso dopo lo scarico abusivo di rifiuti. +5 punti. 

La classifica aggiornata è dunque:

Borc di Sore +4
Borc dai Siôrs -1
Borc di Palme -2
Borc Centrâl -9

venerdì 1 luglio 2011

Donna Leon: Se gli stranieri tengono l'Italia per se


Esiste una fortunata serie di gialli ambientati a Venezia che ormai sono venduti a centinaia di migliaia di copie. Il protagonista é il commissario Guido Brunetti, veneziano, che conduce con successo, una serie di investigazioni su omicidi che avvengono nella cittá lagunare.

I romanzi su Brunetti sono conosciutisimi in america, Gran Bretagna e sono popolarissimi in Germania dove la TV nazionale ha pure creato una fortunata serie televisiva. Non a caso si trovano immancabilmente in tutti gli scaffali delle librerie degli aeroporti internazionali.

Sono perfino cosí famosi che ci sono guide turistiche che organizzano il tour della Venezia di Brunetti (Touring brunetti's Venice).

Non li conoscete?

Ebbene, l'autrice é un'americana, Donna Leon che per anni ha vissuto a Venezia e ne conosce i segreti molto bene. Peccato che non faccia tradurre i suoi romanzi in italiano...

Forse agli italiani non piacerebbe vedere esposti i propri segreti o il modo in cui é descritta la loro societá e modo di agire delle persone? forse si romperebbe qualche magia letteraria? Chissá.

Resta il fatto che anche in Friuli, e pure in zone vicine a Morsano, esistono dei tour organizzati da persone di cultura tedesche per soli turisti tedeschi. Turisti che amano l'arte e la cultura e per questo le visite comprendono ville e luoghi molto pregiati. Peró i tour non sono aperti agli italiani o comunque alle persone del posto. Forse perché si vuole dimostrare che fu l'influenza tedesca a creare le bellezze che si sono distribuite sul territorio e si vuole celebrare questa influenza in famiglia senza intrusi? Chissá.

Fatto sta che sembra esistere l'Italia, il Veneto, il Friuli per gli italiani e l'Italia, il Venéto e il Friaul per gli stranieri di lusso.

Non resta che sperare che traducano i romanzi e aprano le ville pure a noi...

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