martedì 30 marzo 2010

Ma da noi, gli squali dove sono?

Quando fuori piove e fa freddino (nonostante la primavera) alle volte capita che si guardi fuori dalla finestra e si pensi agli squali che ci circondano.

Lo squalo é la persona senza scrupoli, quello con super peli nello stomaco, quello che venderebbe sua madre pur di realizzare un profitto. Il tornaconto é nella sua testa sempre e comunque. Anche nelle battute al bar!

Ti fissa negli occhi e ti fa capire che per ogni micro secondo del suo tempo speso con te é un'eternitá rubata alla generazione di profitto. Ti squadra per capire come gli puoi essere utile, come puó sfruttarti, come puó trarre un vantaggio dall'interazione con te.

In certi ambienti gli squali pullulano, anzi, ancora meglio, essere uno squalo é un prerequisito per far parte dell'ambiente.
Niente scrupoli e bastardaggine allo stato puro. Profitto, tornaconto, risultati. Questo quello che conta. Tutto il resto é noia.

La cosa curiosa é che gli squali di livello mondiale mancano dell'elemento sorpresa: geograficamente sai dove si trovano, sai anche in che ...edifici risiedono. Sai cosa aspettarti quando li incontri, sai che ti succhieranno il sangue, sai come pensano, riesci ad immagina perfino cosa stanno pensando quando ti squadrano senza tradire alcuna espressione facciale. Sono super intelligenti e peggio di tutto, super preparati con tanto di certificato. Fino qui stressante ma facile.

Peró qui arriva lo stressante e difficile: allargando il concetto alla societá della Bassa Friulana, se ci si chiede dove siano gli squali, la questione si fa complicata.
Non c'é un cartello che dica "qui ci sono gli squali di livello mondiale".
...in quale ambiente ci sono piú squali? Dove si nascondono? Come li riconosci? Insomma, cosa fanno gli squali de noantri?


Le foto in questo post sono state scattate oggi dalla torre campanaria di Mortegliano. Sulla sinistra si puó osservare il Cormor e le sue gentili anse. Si vede anche Flambro in lontananza. Il tempo cacchevole non fa onore alla primavera che si dovrebbe avere da almeno 9 giorni. Probabilmente la primavera se la saranno mangiata gli squali!

lunedì 29 marzo 2010

What's Up Morsan? Muzak

S'é parlato di musichette seccanti (ogni bella campana stufa) ed ecco che il giovane morsanese richiede una nuova perla linguistica. Lo accontentiamo subito.

Muzak (pron. miusak) é un americanismo, usato anche negli altri paesi anglosassoni, per indicare le musichette senza carattere che di solito vengono suonate in sottofondo al supermercato, negli assensori degli alberghi e piú in generale per riempire spazi. Le segreterie telefoniche o i call center usano molta "muzak".

Il nome deriva da un'azienda, ora fallita, famosa per vendere o arrangiare musica tediosa e anonima per uso ascensore o supermercato! Da qui nacque l'aggettivo con lo stesso nome dell'azienda per definire in maniera spregiativa della musica appunto monotona.

Spesso "muzak" é anche definita "lift music" ovvero musichetta d'ascensore.

Frasi tipiche sono "they played boring musak at me!" (hanno suonato musichette!), "my friend only likes boring muzak!" (al mio amico piace solo musicaccia!).

In friulano si puó giocare sul "muse di formadi" e farlo diventare "muzak di formadi" ovvero musichetta da reparto formaggi del supermercato.

domenica 28 marzo 2010

Call Center: l'impiegato Wolfang Amedeum purtroppo non é precario!

La seguente osservazione nasce in quel di Morsano durante una discussione filosofica al bar sulla volattilitá della vita e sulle poche certezze che ci offre.

Di storie di precariato nei call center se ne sentono tante. Oggi si lavora, domani non si sa. Oggi un call center apre, domani viene trasferito in un'altra nazione per tagliare i costi e giú di nuovo disoccupati. Ci sono mille storie sui call center e sono spesso associate a incertezze, fluttuazioni, cambiamenti, chiusure, annullmaneti, revoche, rescissioni e via dicendo.

Ma c'é una cosa che non cambia mai, ma proprio mai... é sta diammine di ta-tata-tatatatatataaaaa! ta-tata-tatatatatataaaaaa! La famigerata
"Eine kleine Nachtmusik"!!!

Immancabilmente scelta come musichetta di benvenuto, di attesa, di segreteria, di messaggeria di commiato da tutti i call center del mondo! Non ti molla mai! Piú il servizio é pessimo (quindi piú ore passi al telefono con loro) piú ti viene propinata. La conclusione é che questa serenata in Sol maggiore K 525 di Mozart é automaticamente associata con disservizio, frustrazione e scazzo.

Da Morsano di Strada parte quindi un appello al mondo dell'assistenza clienti... per favore, bastaaaaaaaa con sta ta-tata-tatatatatataaaaa! ta-tata-tatatatatataaaaaa!!!

No si pol plui!!!


venerdì 26 marzo 2010

Energia: Dov'è il nostro comune nella classifica dei comuni rinnovabili?

In italia, ad oggi, la diffusione delle "energie rinnovabili" è, tutto sommato, buona.

Secondo un recente resoconto di Lega Ambiente ("Comuni Rinnovabili 2010"), ci sono 825 comuni italiani (su un totale di 8100 - il 10.2%) che grazie ad almeno una fonte di energia rinnovabile producono più energia di quanta ne consumino.

In 6900 comuni (86% del totale) è già installato almeno un impianto per le energie rinnovabili (1000 in più del 2009). Di questi: 6300 quelli con fotovoiltaico, 4000 con solare termino, 297 con eolico, 800 mini idroelettrici, 181 con impianti geotermici e 800 con biomasse).

I virtuosi:
- Solare Fotovoltaico: Craco (Matera) 542Kw prodotti ogni 1000 abitanti
- Solare Termico: Fie' allo Sciliar (BZ) 1152 m2 ogni 1000 abitanti

In Italia ci sono 1.6 milione di m2 di pannelli solari installati (al pari della Francia e Spagna). La Germania è a 11 milioni.

Dov'è il nostro comune nella classifica dei comuni rinnovabili?

...e Morsano, quanto rinnovabile è?

giovedì 25 marzo 2010

Si rinnova il CDA di Generali. Morsano trattiene il fiato e discute

Un po' come quando veleggiava Azzurra o il Moro di Venezia o Luna Rossa e tutti si appassionavano a tal punto dall'andare in massa a farsi un corso di vela sul lago di Cavazzo, da quando anche Morsano ha un presidente di banca, in paese è scoppiata la passione per l'alta finanza.

Ieri in osteria si è discusso dei possibili scenari in Generali dopo l'assemblea degli azionisti nel prossimo aprile. Tino ha subito sottolineato che la terza maggiore compagnia di assicurazioni in Europa, con sede a Trieste, è sollecitata dalle attenzioni di Mediobanca, il suo maggiore azionista, che sta preparando una lista di candidati graditi.

Anche Bepi è intervenuto nella discussione descrivendo come la scelta della futura dirigenza si stia dimostrando molto ardua. Più del previsto! Secondo Bepi, il presidente di Mediobanca, Cesare Geronzi, si sta posizionando per diventare il prossimo chairman di Generali. Tra l'altro, Geronzi di anni 75, vorrebbe sostituire Antoine Bernheim che di anni ne ha 85, anche sulla base dell'età. In effetti, è più giovane.

Però Paolo, dopo aver ordinato un giro di spritz, ha urlato a tutti, che UniCredit non starà certo a guardare e probabilmente non gradirà una presidenza Geronzi. Tino conferma e porta l'attenzione sugli investitori internazionali che memori delle passate avventure di Geronzi quand'era presidente della Banca di Roma (poi diventata Capitalia e quindi assorbita da UniCredit) potrebbero avere qualcosa da dire. Secondo Mataran un nome come Enrico Cucchiani, già in forze alle assicurazioni RAS, potrebbe essere la valida alternativa proposta da Mediobanca.

A questo punto, è lo stesso Mataran ad ordinare un altro giro di spritz morbidi (con patatine e stuzzichini di mortadella al seguito) e a raffreddare la sua teoria visto che RAS, dopo essere stata acquisita dalla rivale delle Generali, Allianz, ha riportato delle performance molto modeste anche nel ramo diretto da Cucchiani.

Rocco, mentre si destreggia con le patatine e i pistacchi al bancone, mette un po' di ordine proponendo la tesi che è assurdo che Mediobanca sembri non favorire un candidato interno alle Generali. In particolare considerando che l'attuale squadra dirigente ha riportato dei buoni risultati in un turbolento 2009! Dopotutto Bernheim non fa segreto del fatto che vorrebbe restare e i due AD (Balbinot e Perissinotto) che hanno sulla cinquantina, hanno ampiamente dimostrato di essere capacissimi di tutelare gli interessi dei clienti e gli azionisti.

Alla fine, come sempre, tutti sono rimasti della loro opinione essendo concordi solo sul fatto che se a governare queste cose fossero i morsanesi... in bar non si saprebbe più di cosa parlare!

mercoledì 24 marzo 2010

Morsano Imprenditoriale: Organizzare Eventi Aziendali (e Sociali)

Una cosa molto in uso nel mondo delle grandi aziende è la cosidetta "ospitalità aziendale" o "corporate hospitality".

In pratica, ci sono delle agenzie che organizzano per conto di aziende, di solito multinazionali, un servizio di ospitalità per "ospiti di lusso". Di solito l'ospite di lusso è un grosso cliente o un partner importante o anche dei giornalisti. Comunque persone alle quali si vuole offrire una bella immagine dell'azienda e sfruttare l'evento per costruire un rapporto più personale ed indirettamente aiutare gli affari. Insomma indorare la pillola.

Esempi? Box VIP al torneo sei nazioni di rugby a Twickenham, con cena e incontro con i giocatori dopo la partita. Nouvelle cousine nel parterre di Royal Ascot, champagne e fragole al torneo di Winbledon cui si assiste da posti riservati in Central Court, partita di punta di Champions League con tanto di cena nel box d'onore dello stadio, assistere al torneo di golf PGA con tour del campo e incontro con i giocatori, paddock alla Formula 1 e giro in barca a Montecarlo durante il Grand Prix, assistere ad una partita di polo con canapes e champagne, America's Cup di vela cui si assiste da uno yacht tra vini e stuzzichini e via dicendo.

Naturalmente l'agenzia si occupa di prenotare i posti, organizzare le libagioni e l'intrattenimento musicale, l'albergo e le trasferte in aereo e taxi di lusso.

Ora, se questo funziona nel mondo delle grandi aziende, sarebbe interessante sposare lo stesso criterio per diversi settori di pubblico. Quante volte sentiamo di amici al bar che vanno a vedersi una partita di coppe fuori regione o all'estero e devono sgobbare per trovare i biglietti, prenotare treni e alberghi? Oppure non si sa dove portare un cliente dopo la visita in aziendina qui in Friuli?

Se ci fosse un'agenzia che organizza tutto, dall'arrivo dei personaggi all'evento clou e la loro partenza, forse ci sarebbero dei margini interessanti. Chiaramente ogni evento avrebbe prezzi diversi ma comunque più conveniente che farsi tutto da se. L'agenzia potrebbe, infatti, sfruttare economie di scala ripetendo più volte e per diversi clienti lo stesso tipo di evento.

Ad esempio, si potrebbe offrire una giornata calcistica da ricordare. Partita con posti VIP riservati, assaggio vini pregiati regionali tra i due tempi di gioco, incontro con alcuni giocatori nel dopo partita e cena in buon ristorante. Chiaro che le top aziende regionali già si gestiscono questi eventi da se. Però se l'offerta fosse indirizzata anche ad aziende più piccole che non hanno mai pensato ad "ospitalità aziendale", potrebbe funzionare. Magari potrebbe funzionare anche con le associazioni di categoria e con gruppi di privati.

Non bisogna sottostimare l'importanza di trovarla pronta piuttosto che smazzarsi ad organizzare da zero un evento.

martedì 23 marzo 2010

Spritz Monologue: delle intercettazioni. Il paese si esprime.

A seguito degli scandali suscitati dalla pubblicazione di intercettazioni telefoniche di politici nazionali (a destra e a sinistra), qualche giorno fa Radio 24 dava notizia del risultato di un sondaggio tra gli ascoltatori. Alla domanda "Ritenete che sia giusto pubblicare le intercettazioni telefoniche che riguardino gli amministratori pubblici?", il 64% degli ascoltatori ha risposto di SI. Sic et simpliciter.

Al che, abbiamo sondato il terreto in osteria, tra parenti ed amici e qui sul blogghetto del quartierino. I risultati del sondaggio rappresentati nella figura qui accanto, esemplificano benissimo l'opinione dominante a Morsano: non si deve secretare le intercettazioni e per pubblicarle non si deve aspettare la fine del processo; bensì, le intercettazioni vanno rese pubbliche subito soprattutto se riguardano gli amministratori pubblici.
Noi "editoriali" tendiamo a non farne. Però qui, visto che abbiamo almeno dei dati, una nostra chiave di lettura proviamo a darla.

Cari lettori, state sbagliando.
Non crediamo che faccia bene a nessuno pubblicare intercettazioni per di più ben prima che l'autorità giudiziaria abbia deciso se siano rilevanti sia in sede civile che penale. Se non sono rilevanti vanno distrutte in onore del diritto alla privacy. Se sono rilevanti, almeno fino alla conclusione del processo, non vanno pubblicate nella maniera più assoluta. Anzi, vanno secretate e le pene per chi le facesse filtrare alla stampa devono essere draconiane. La tutela della presunzione d'innocenza (art.27, comma 2 della Costituzione) secondo noi passa dritta dritta dalla tutela alla riservatezza degli atti giudiziari.
L'obiettività e l'imparzialità di chi giudica, sia esso un togato o una giuria popolare, dovrebbero essere la base del concetto di giustizia. Che obiettività ed imparzialità mi devo aspettare se "siore Catine" che siede tra la giuria popolare s'è già letta le mie intercettazioni sui rotocalchi della parrucchiera con tanto di foto e commenti dei giornalisti che girano e rigirano la minestra a seconda della linea editoriale che seguono?
Vero che ci sono dei mali che sembrano incurabili nell'Amministrazione della Giustizia in Italia. Nove milioni di processi in arretrato, cause civili che si protraggono anche per 10 anni tra un grado di giudizio e l'altro, nessuna udienza che si tenga il pomeriggio (anomalia Italiana di cui nessuno curiosamente parla), persone incarcerate in attesa di giudizio per *mesi* ecc. Senza contare poi che c'è una percezione perversa del garantismo. Non sono necessariamente 5 gradi di giudizio a sancire che giustizia è stata resa (avvallo del GIP, conferma del GUP, tribunale, appello, cassazione...) visto che si finisce troppo spesso in prescrizione o nella tomba, visti i tempi bibblici. Un giusto processo ed una pena equa richiedono soprattutto tempi brevi. E non vogliamo neppure aprire la parentesi su alcune scelte discutibili di scarcerazioni difficili da capire e sentenze con o senza i jeans...

Tutto questo però non deve mai andare ad intaccare la presunzione di non colpevolezza dell'individuo.

Eppoi, che siano le persone a questo deputate a sancire quello che nelle intercettazioni è penalmente rilevante da quello che è pura chiacchera. Perchè invece dovremmo lasciare questa sanzione a noi pubblico che di certo non abbiamo gli strumenti e le conoscenze adeguate in materia? La risposta più comune che si sente in bar è... "perchè con i tempi della giustizia che ci sono oggi, i politici corrotti non pagherebbero mai per le loro malefatte". Al che ne deduciamo che l'opinione pubblica si concede il diritto di esercizio della giustizia sommaria. Capiamo la frustrazione però, calma e gesso.
Senza contare che è vergognoso che ci siano degli uomini di legge, dei dipendenti pubblici, dei servitori dello stato, o presunti tali, tanto infedeli da passare sottobanco i testi delle intercettazioni alla stampa. Perchè non si sente, almeno tanto spesso quanto spesso le intercettazioni vengono pubblicate, di servitori dello stato infedeli puniti per violazione del segreto istruttorio? Se volessimo giocare al giochino del "dente per dente occhio per occhio", perchè non pubblichiamo i nomi di questi servitori infedeli? Magari anche un po' di indirizzi di casa, di numeri di cellulare, di dettagli sulla loro vita privata, amanti, vizi?
Poi s'innesta il problema dell'opportunismo "politico". Già in bar emerge la risposta sbagliata alla domanda sbagliata. Filtrano intercettazioni alla stampa? Allora vuol dire che ci sono troppe intercettazioni. Vanno limitate per legge.
Questa è la teoria di quelli che a colpi di norme vorrebbero tagliare le intercettazioni. Punto e basta. Poi che si dica che per certi reati andranno bene e per altri no, sono sofismi. Cosa si dovrebbe fare se in un'intercettazione un PM (soggetto ad obbligo dell'azione penale) ascolta due che stanno compiendo il reato A, per il quale l'intercettazione forma elemento di prova e che contestualmente questi compiano anche i reati B, C, D ed E, per i quali l'intercettazione non è ammessa come prova? Ebbene, i PM non potrebbero intervenire per sanzionare i reati B, C, D ed E. Di certo non va bene. Questo è solo un esempio, però crediamo che tarpare le ali alle intercettazioni per partito preso, sia una mossa di convenienza e non di giustizia. E ci fermiamo qui.
La domanda corretta, che nessuno sembra porsi, dovrebbe essere: in confronto ad altri paesi occidentali, il rapporto costi-benefici delle intercettazioni com'è? Ovvero, in termini relativi, sul numero totale di reati gravi compiuti in Italia, quanti vengono perseguiti grazie alle intercettazioni? Il rapporto è uguale ad altri paesi? Magari viene fuori che noi siamo più efficienti. Che in Francia ci siano in assoluto meno intercettazioni non mi frega niente se la Francia ha meno reati gravi da perseguire che l'Italia.
Ricordiamo i lettori che si vogliano divertire con i numeri, l'Italia ha il numero più alto al mondo di forze dell'ordine su popolazione residente. Anche il numero di avvocati su popolazione è strabiliante se confrontato con gli altri paesi occidentali. Che dire poi dei reati di corruzione o semplicemente della "percezione dell'influsso della corruzione" che risulta di molto più alta rispetto alla media OCSE. O che il crimine organizzato faccia più danni in percentuale al totale dei reati che in tutti gli altri paesi occidentali, lo sappiamo o no? Prima di fare comparazioni in termini assoluti ragioniamo su parametri relativi, va!
D'altro canto, chi usa le intercettazioni intravvedendo fattispecie criminose che non esistono, vuoi per incompetenza, per protagonismo, vuoi per chissà quali fini, dovrebbe essere duramente sanzionato (magari gli tocchiamo lo stipendio?) e soprattutto, mai e poi mai, dovrebbe rilasciare dichiarazioni alla stampa. Di personalità di legge abbiamo bisogno, per le star del momento preferiamo le gieffine scosciate. Grazie.
In conclusione, cari partecipanti al sondaggio, in questioni di giustizia, forse dovremmo sempre discernere le emozioni ed il prurito voyeuristico da quelli che sono i principi fondamentali di tutela dell'individuo.
A meno che non si tratti di petez paesani. Quelli si, godono di presunzione di colpevolezza sempre e comunque.

lunedì 22 marzo 2010

Intercettazioni Telefoniche a Morsano: arrivano gli ispettori

"E adesso siamo tutti del Mondini"... cosi' ha tradotto la situazione morsanese un commentatore nazionale traducendo in italiano le parole di un astante in osteria ("e cumó sin ducj dal gjat").

Qualche giorno fa Dibattito Morsanese aveva pubblicato le intercettazioni telefoniche filtrate segretamente dal solito ben informato.

Sono bastate poche ore e giá sono arrivati gli ispettori in paese.

Non sfugge mai niente!

domenica 21 marzo 2010

Soliz Sotans: Gita Domenicale a Villa Manin e ti rendi conto che a comandare sono sempre i soliti CONTI e CONTESSE

Si fa tanto parlare di conquiste sociali, di egalité, fraternité, fatti un frappé e poi ti rendi conto che chi comanda sono i soliti baroni, marchesi, duchi e conti.

Secoli dopo Roberspierre e i Conti sono sempre li sul loro trono come trecento anni fa.

Alla fine, chi comanda ha sempre i soliti nomi noti!

E noi, manco a dirlo... i soliz sotans!

Ti spieghi!












Nelle foto un particolare della chiesa privata dei Manin.

sabato 20 marzo 2010

Lettera Aperta in riferimento ad un commento sull'Incontro Pubblico: il Piano Sanitario Regionale di Giovedì 18 Marzo 2010

Ci è stato chiesto, via email, se cortesemente potevamo pubblicare una lettera aperta che fa seguito ad alcuni commenti apparsi su un blog locale (La conferenza sulla Sanitá a Morsano: la solita demagogia del bla bla bla?). Noi pubblichiamo la lettera aperta cosí come l'abbiamo ricevuta. Cordialmente, gli amministratori di Dibattito Morsanese.

Lettera aperta a Pamela Lirussi

Nel leggere quanto lei ha scritto sul blog in riferimento all’incontro pubblico con tema: Il piano socio sanitario regionale, riflessioni, criticità e proposte del PD tenutasi il18/03 nel polifunzionale di Morsano, mi è doveroso ristabilire alcuni elementi di razionalità (vedi il titolo che lei da al suo intervento) e proprio di razionalità si parla.

Vado schematicamente
1) la serata era aperta a tutti e tutte le componenti politiche del nostro comune erano invitate,
quindi si è lasciato spazio, senza porre limiti a qualunque intervento, da qui il mio reiterato invito a partecipare alla discussione finale a cui era gradito il contributo e approfondimento da parte di chiunque, in piena e garantita libertà. Quindi per esempio! il mio,il suo! ecc e di tutti quelli ne avessero avuto voglia o lo avessero ritenuto opportuno.

2) Evidentemente parlare in pubblico e mostrare la faccia non è da tutti , il coraggio lo si acquisisce e fortifica dietro lo schermo di un computer e mi consenta, termine lei caro e usando i suoi stessi termini ,“pontificando” attraverso le righe di un blog ,dove il contraddittorio è più sfumato o dato che il la lingua di albione mi pare a lei congeniale più “soft”.

3) usare disinvoltamente il termine “terrorismo” riferito ad un dibattito democratico ,da parte di una persona che si suppone avezza al significato e al peso che queste affermazioni hanno, costituisce sicuramente un motivo di preoccupata riflessione ;e ,mi scusi, denota che siamo ben lontani da un minimo equilibrio valutativo.

4) Confronto sui punti dolenti. Non so con quale livello di attenzione ,non era obbligatorio !, lei abbia seguito la serata, certamente ne sono stati elencati più di qualcuno, le precisazioni ed esempi non sono mancati .Domandiamolo a chi era presente. Pensa forse che avremmo avuto il tempo di approfondire e dibattere tutti commi del piano sanitario regionale ? Non le sono bastate le osservazioni o il parere del Ministero? lasciamo, se permette, fare questo lavoro ai consiglieri regionali che sono pagati per questo limitiamoci a fare il più possibile una alla sintesi delle cose più significative e importanti.

5) “Incitare quasi alla rivolta” e la rimando al punto 3 sarebbe la risposta burocratica informale, siccome stiamo reiterando ,insisto e diffido “non metta in bocca parole alle persone che non hanno mai avuto intenzione di pronunciarle” nel suo lavoro dovrebbe essere una regola aurea!

6) “Corretto confronto” mi vuol spiegare cosa lei intende per questa affermazione? Pensa proprio che non ci sia stato un ” Corretto” dibattito in aula consiliare, con le parti sociali, con i gruppi politici su questo provvedimento ? Pensa che la minoranza non abbia avuto proposte? Ma dove vive, sulle nuvole?

7) Le elenco e se è possibile, le faccio riflettere, sulle parole che lei ha usato nel blog: terrorismo, cataclismi apocalittici, demonizzare, incitare alla rivolta, tentativo clandestino, denegato demagogismo, ribellione e allarmismo sanitario. Domanda??? E’ sicura di aver compreso appieno il significato e il valore delle parole in libertà e rime sciolte di quanto scrive?? Il popolo ha fame?Diamogli delle brioches.... (testuale). Stia attenta lei. Maria Antonietta ha pagato cara questa frase! Nel fare questa affermazione ha così scarsa considerazione della gente che la circonda? Pensa forse che i cittadini sia così babbei da non discernere tra un ragionamento, una proposta ed un’altra?

8) Scenda per cortesia dal pero, lasci spento il PC e venga a confrontarsi con quanti la sanità e l’assistenza la conoscono. Parli con la gente dei loro problemi, la disoccupazione, la solitudine, il disagio sociale, malattia, l’emarginazione, l’incertezza per se e per i propri figli; parli con quelli che vivono tutto questo sulla loro viva pelle, non sullo schermo. Veda se il suo santo preferito San Michele(Arcangelo per completezza) invece di combattere i demoni rossi, riesce a ringuainare la spada e se può ci porti, non un po’ di “pietas” latina che sarebbe già qualcosa, ma di “caritas” cristiana. Per Cortesia!!!!

Campese Giovanni
Coordinatore del Circolo PD Castions/Morsano di Strada

PS Sarei ben disposto ad organizzare di nuovo una serata di approfondimento, se ci sarà un rinnovato interesse sull’argomento, niente di meglio, i lettori del blog sappiano che non facciamo meschina campagna elettorale ( non votiamo!) ma siamo con la gente, tra la gente e vicino ai problemi reali della gente!

venerdì 19 marzo 2010

Clamoroso: le intercettazioni tra due morsanesi rese pubbliche

Uno scoop di Dibattito Morsanese!

In un periodo in cui nessuno, neppure i più potenti (o soprattutto i più potenti?) pare riuscire a stare fuori dalla bagarre delle intercettazioni telefoniche spiattellate ai quattro venti, anche noi, come sempre, cavalchiamo l'onda emotiva dell'opinione pubica.

Così, siamo entrati in possesso delle scottanti intercettazioni telefoniche di una discussione importantissima e rilevante tra due morsanesi.

Qui il testo dettagliato reso disponibile grazie alla gola profonda che ha fatto filtrare, natualmente impunemente, le intercettazioni.

Che scoop!!!

Qui il testo integrale:

Operatore XXXXX: Conversazione registrata in data XXXXXX tra due morsanesi dall'aria sospetta nell'ambito dell'operazione "Great Mumble" [se il nome dell'operazione non è in Inglese oggi come oggi neanche ti considerano. Wazzagana!].

Morsanese 1: Ou!
Morsanese 2: Ou!
Morsanese 1: Setu?
Morsanese 2: Ou!
Morsanese 1: Cumbinat?
Morsanese 2: Minimo!
Morsanese 1: Savut di cjosul?
Morsanese 2: Cui?
Morsanese 1: Robul
Morsanese 2: Lui là?
Morsanese 1: Ou!
Morsanese 2: Ou!
Morsanese 1: Al cjosolave!
Morsanese 2: Ou!
Morsanese 1: Ou!
Morsanese 2: Dio [inaudibile]!
Morsanese 1: Ou!
Morsanese 2: [inaudibile]
Morsanese 1: Bon!
Morsanese 2: Ou!
Morsanese 1: Ou! [brusii di fondo - inaudibile]
Morsanese 2: Bon!
Morsanese 1: Ou!
Morsanese 2: Ou!
Morsanese 1: Ti spieghi!
Morsanese 2: Ou!
Morsanese 1: Ou!
Morsanese 2: Bon!
Morsanese 1: Ou!
Morsanese 2: Ou!
Morsanese 1: Vino di la bevi le issime?
Morsanese 2: Nancje tabaià!

Fine conversazione.

Rapporto dell'operatore: minghia sti friulani... solo borbottare sanno!

Che scoop!!!

giovedì 18 marzo 2010

Morsanismi: Mavallare

Purtroppo informiamo chi ci ha scritto con commenti al tritolo su un tema di recente interesse e polemica paesana, che abbiamo deciso di darci un taglio sennò ricominciamo con le polemicone di qualche mese fa. Spiace cassare commenti ma spiace di più andarci di mezzo ed in pieno spirito cerchiobottista abbiamo colto l'occasione per ispirarci ad un personaggio abituato a dirimere teoremi, polemiche e persecuzioni: l'avvocato più in vista d'Italia.

Come sapete, uno dei tipici intercalari del giurista in questione è l'ormai famoso "ma va là, ma va là, ma va là" indirizzato ai detrattori dei suoi clienti, soprattutto durante i confronti televisivi.

Da qui il neologismo morsanico che si ispira a chi controbatte con veemenza e in maniera incessante a mo' di rullo compressore: ovvero a chi mavalla gli avversari (voce del verbo mavallare).

Di solito si mavalla in sede di discussione politica tra avventori al bar o tra amici. L'etichetta paesana impone che si mavalli solo chi si schiera con la coalizione avversaria e mai gli alleati i quali, tutt'al più, possono essere contraddetti ma mai mavallati.

Chi mavalla molto è detto "mavallista".

mercoledì 17 marzo 2010

Spritz Debate: Del Concerto di Sabato Sera


Dopo il concerto di sabato 13 marzo 2010, si è scatenato un dibattito in paese che ha interessato anche uno dei post di questo blog.

Visto che il post sul quale sono pullulati i commenti non aveva a che vedere con il concerto, abbiamo dovuto creare questo post ad hoc.

Ecco qua: quali riflessioni dopo il concerto di un gruppo di musica skinhead in paese?

PS scusate ma abbiamo "rubato" i commenti da altri post e altri blog per metterli tutti assieme qui sotto. Tanto per semplificare la discussione e riordinare altri post di questo blog.

martedì 16 marzo 2010

Spritz Debate: Quali sono i circoli del potere locale?

Nell'inserto del Corriere della Sera dell'11 Marzo 2010 la storia di copertina è dedicata ai circoli del potere in Italia. Sono l'altra faccia di Facebook, dice la didascalia d'apertura, sono luoghi esclusivi, gli inner circle, dove i soci spesso decidono cariche, alleanza e destini dell'Italia.

Si citano il Circolo degli Scacchi, i Circoli Canottieri, in particolare il Circolo Canottieri Aniene, l'Antico Tiro al Volo ed il Circolo della Caccia di Roma, la Società del Giardino, il Clubino e l'Ape di Milano, la Società del Whist e Accademia Filarmonica di Torino, il Teatro a Brescia, il Circolo Artistico di Genova, l'Unione di Firenze ed il Circolo del Remo e della Vela Italia a Napoli. Insomma, l'establishment si incontra "informalmente" e spesso decide.

La domanda che ci si è fatti in osteria è la seguente: a livello locale, quali sono i circoli esclusivi dove le decisioni vengono prese?

Insomma, i circoli del podere de noantri, 'ndo stanno?

sabato 13 marzo 2010

Morsanesi su Twitter: entra anche tu per non essere un "taiat fur"

Cliccate sulla figura qui a fianco e trovere le istruzioni per crearvi un account su twitter.

Poi, volendo, si può anche scaricare gratuitamente tweetdeck, un'applicazione che vi permetterà di seguire i vari tweets delle persone che deciderete di seguire. Oppure, molto semplicemente, di seguire quello che succede in paese semplicemente scrivendo #morsano.

Potrete contribuire anche voi, in tempo reale dal vostro telefonino, a comunicare un evento a tutto il paese.

Basterà accedere a twitter e scrivere un messaggio preceduto da #morsano.









venerdì 12 marzo 2010

Morsanismi: Fantuttone

Da un po' il contrario di "fannullone" è... FANTUTTONE.

In epoca di brunettismi, anche Morsano si adatta e seguendo quanto già coniato negli ambienti intellettuali (o presunti tali), in bar già si parla di chi si pregia di riuscire a fare mille cose e di volerne fare altre diecimila. Un fantuttone appunto!

Fantuttoni sono quelli che riescono ad avere tempo per il lavoro, la famiglia e pure per lo svago con quantità abbondanti di attività.

Mai un minuto libero. Sempre sorridenti, pimpanti e pronti ad affrontare nuove avventure e nuove esperienze, che poi vanno debitamente enunciate ai presunti "fannulloni". Fannulloni che per i "fantuttoni" sono sostanzialmente tutti quelli che non riescono a mantere i loro ritmi.

Fantuttoni de noantri sono quelli che sono soci di tutte le associazioni del territorio e che partecipano a tutti gli eventi sia civili che religiosi e, soprattutto, hanno un palato raffinatissimo per comparare con cognizione di causa i rinfreschi dei vari eventi di cui sopra.

Fantuttoni sono i lavoratori autonomi con le mani in pasta in ogni associazione di categoria possibile ed immaginabile; fantuttoni sono altresì i lavoratori dipendenti membri di tutte le associazioni professionali del loro settore, fantuttoni sono quelli che c'hanno la tessera del tifoso, del pescatore, del religioso, del laico, dell'amico di o dell'amico della. Fantuttoni sono quelli che hanno carriere brillanti in una moltitudine di ambiti: professionali, culturali, sportivi, associativi, eccetera, eccetera.

I fantuttoni hanno sempre avuto già le esperienze che i comuni mortali stanno vivendo al presente e hanno aneddoti per ogni occasione che si rifanno alle loro esperienze presenti, passate...ed anche future. Tanto prima o poi, ci arriveranno.

...e dopo Marina oggi tocca a Rocco Serracchiani

Seguendo le orme di Marina Ripa di Meana, oggi un nuovo traguardo é stato raggiunto in paese e puó essere riassunto con la celebre frase "Un uomo in testa, una leggenda in coda".

Tanto celebre che c'hanno pure fatto le magliette.

Auguri a Rocco Serracchiani da tutte le concittadine, alle quali ha dato tanto e tanto continuerá a dare.

Questa inserzione é stata offerta da Chips e curata da Mataran.

giovedì 11 marzo 2010

Morsanismi & What's up Morsan: Politista

Rubrica nella rubrica oggi!

Segnalato da un lettore qui proponiamo il neologismo morsanese: POLITISTA.

Deriva dalla combinazione di "politico" ed "opportunista". Pertanto trattasi di politico non mosso da forti ideali ma piuttosto da esigenze di opportunitá di poltrona e tornaconto personale come ad esempio il ritorno d'immagine, il prestigio comunitario e finanche un tornaconto economico.

Peró, caso volle che "politista" sia anche un modo di dire inglese per indicare chi sia effeminato, trendy, alla moda ed allo stesso tempo ossessionato da questioni di politica. Una sorta di partecipante al Grande Fratello che si appassiona alla politica.

Politista é una variante inglese del termine slang "politico" (si, come la parola italiana).

Infatti, dire "you are such a politico" significa riferirsi ad una persona ossessionata dalla politica, che parla sempre di politica e che si accalora sui temi legati alla politica. Se poi, lo fa in modo effeminato ed in un contesto modaiolo, diventa appunto un "politista".

martedì 9 marzo 2010

What's up Morsan? Gherkin

Qualche giorno fa, avevamo promesso ad un commentatore anonimo, che dopo le discussioni sull'OGM e le patate transgeniche - che tanta polemica hanno fatto in paese - per par condicio ortolana avremmo parlato di cetrioli. Ed eccoci qua.
E' uno dei simboli di Londra nonché l'icona monumentale del famoso architetto internazionale Sir Norman Foster: il Gherkin!

Gherkin (si pronuncia come scritto) significa "cetriolino" in particolare quello che finisce in agrodolce.

Notasi che "cetriolo" si dice "cucumber".
Caso volle che la forma del grattacielo costruito da Foster, tecnicamente lo "Swiss Re Building", sia conosciuto a tutti i londinesi come "the gherkin".
Curioso che l'architetto abbia riproposto un edificio simile a Barcellona (la Torre Agbar) dove peró i catalani si sono sbizzarriti con altri nomi che vanno oltre la pruderie ortofrutticola londinese...

PS una nota di costume. Nel suo libro "Dio ci salvi dagli Inglesi ...o no!?", il giornalista Antonio Caprarica, per anni inviato RAI in Gran Bretagna, cita il municipio di Londra che, dice "é chiamato Gherkin dai londinesi". In realtá é un errore, perché la sede del municipio, che si trova sulle sponde sud del Tamigi in un edificio di recente costruzione, non é chiamata Gherkin.

lunedì 8 marzo 2010

Soliz Sotans: Nella notte degli Oscar...

La storia é questa: alla notte degli Oscar, l'Italia é stata rappresentata dalla vittoria di Mauro Fiore direttore della fotografia di 'Avatar'.

La famiglia dell'italo-americano Mauro Fiore é originaria di Marzi, un paesino grande quanto Morsano (1000 anime) in provincia di Cosenza in Calabria.
Naturalmente, il paesino é in festa ed ha assistito tutta la notte davanti ad un maxischermo in piazza, la proclamazione dei vincitori degli Oscar. Il sindaco, Rodolfo Aiello, con emozione sta condividendo la gioia con i media di mezza Italia.
Come sempre da noi "campa cavallo che l'erba cresce...e gli altri se la magnano": anche qui abbiamo un Mauro che si occupa brillantemente di fotografia peró, l'unico OSCAR che avevamo in paese...ce lo siamo lasciati scappare (é andato a Castello di Porpetto)!
Che dire, come sempre, siamo dei Sotans da Oscar!

Spritz Debate: Festa della donna o festa degli ipocriti?

8 marzo 2010, Festa della Donna, Auguri a quelle che ci tengono e commiserazioni sentite alle altre... nel frattempo, Morsano discute:

Festa della Donna: Mai come ora le donne friulane sono libere ed emancipate. Si sono emancipate a tal punto che ricoprono incarichi importanti sia nella cultura locale (la prima rettore donna d'Italia é la Compagno dell'universitá di Udine), che nella politica locale (es. la Serracchiani), sia nell'impresa (ad es. Giannola Nonino) che nelle forze armate (es. le due prime ufficiali Alpino d'Italia sono friulane ed una proprio di Castions di Strada). Oggi la femminilitá é un vantaggio in tutti i campi, non un fattore di cui vergognarsi. Le donne friulane non hanno mai avuto paura di dire la loro e continuano ad essere dei pilastri della societá alla pari degli uomini.

Festa degli Ipocriti: C'é la mancanza cronica di asili nido (anche nel nostro comune), praticamente nel panorama lavorativo friulano non ci sono offerte di lavori part-time che diano la possibilitá di seguire anche la famiglia come accade negli altri paesi occidentali, le giovani laureate trovano solo lavori di ripiego, le possibilitá di fare un figlio si riducono a causa dei contratti "altrimenti flessibili" che vengono imposti alle giovani e che per lunghi anni non danno stabilitá, le statistiche poi ci dicono che oltre la metá delle giovani mamme hanno dovuto lasciare il lavoro dopo un figlio...


Festa della Donna o Festa degli Ipocriti?

domenica 7 marzo 2010

Histoire d'O Morsanese: Storia di una coppia ai margini

Ai lettori del blog piace il pettegolezzo, pertanto, da oggi iniziamo a raccontare la storia di una coppia locale che vive ai margini e nella piú completa illegalitá.

Una coppia che comunque riesce a sopravvivere grazie all'indifferenza di tutti: chi li ignora di proposito, chi non li nota e non li ha mai notati. Un caso umano, un caso vero di emerginazione proprio qui, di fronte ai nostri occhi.

Col passare dei mesi e degli anni, racconteremo come questa coppia prosegue nel suo cammino terreno e come si evolve questa sua esperienza di vita ai margini della societá.

Una coppia di sacchi della spazzatura, abbandanata a se stessa lungo la SS 252, la Napoleonica, ai margini della piazzola di sosta grossomodo di fronte all'imbocco di via Aquileia. Una coppia emarginata appunto.

A che fine va incontro una coppia di sacchi della spazzatura abbandonati, evidentemente da dei delinquenti di passaggio?

Vi terremo aggiornati... e il pettegolezzo continua zzzzzzzz zzzzzzzz zzzzzzzz

venerdì 5 marzo 2010

Arrivano le “sporte” in tutte le famiglie. Commercianti e Comune uniti in un progetto ecocompatibile.

Vi ricorderete che questo blog aveva evidenziato l’incredibile inquinamento che i morsanesi causano utilizzando ben 50,000 sacchetti di plastica ogni anno (Inquinamento Ambientale: Morsano uccide le Balene con 50.000 sacchetti di plastica all’anno). Cinquantamila non era una cifra campata in aria bensì basata su dati di medie nazionali poi aggiustate con il "Morsanometro".

Il tempo medio di utilizzo dei sacchetti è di soli 20 minuti poi, finiscono nella mondezza.

Nel post si auspicava una reazione del “sistema” affinché si desse un forte impulso alla dismissione dei sacchetti come veicolo per la spesa quotidiana.

Ebbene, notizia di ieri, l’amministrazione comunale, in collaborazione con i commercianti, ha lanciato l’iniziativa “porta la sporta” nel contesto della “settimana della cultura ambientale”.
In pratica, come evidenziato dall’articolo del Messaggero Veneto “Arrivano le “sporte” in tutte le famiglie”, il comune sará il primo in Friuli (IL PRIMO!!!) ad abbracciare la lotta ai sacchetti e a distribuire una “sporta”, ovvero una borsa della spesa riutilizzabile, ad ogni famiglia.

Sulla “sporta” compariranno il logo del comune e di tutte le realtá locali che hanno aderito alla sponsorizzazione dell’iniziativa oltre che il motto “compra nel tuo comune, ne guadagnerá l’ambiente!”.

Prevenzione e riduzione dei rifiuti messa in pratica. Che dire, fa piacere vedere idee brillanti come queste realizzate anche con pochi fondi. Senza contare che per una volta le cose si sono mosse senza che ci fosse un obbligo di legge ma solo il buon senso. Sono cose che ispirano!

Complimenti all’amministrazione comunale ed alla sensibilitá ambientale dei commercianti di Povoletto.

giovedì 4 marzo 2010

What's up Morsan? Totty

A grande richiesta, proponiamo un'altra espressione inglese che aiuterà senz'altro i giovani morsanesi a fare bella figura nelle occasioni che contano.

La parola inglese di oggi è... TOTTY.

Natualmente avrete subito pensato si tratti di un'espressione calcistica romana... beh, se riferito alle tifose della Roma, Sabrina Ferrilli o Ilary Blasi, di certo si riferisce anche al calcio.

Linguisticamente parlando, trattasi di modo di dire inglese, di slang, per indicare belle ragazze.

Si può usare come segue: "I've been to the Campo Sportivo in Chiasiellis to watch totty playing". Di certo tutti i conoscitori di calcio capiranno cosa intendete dire.

Qui il riferimento al British Slang a all'Urban Dictionary.

mercoledì 3 marzo 2010

Morsanismi: Biloquace

In Italia la penetrazione dei telefonini su popolazione è di circa il 150% (ne circolano 88 milioni). Ovvero, inclusi tecnofobi, anziani e bimbi, in media tutti hanno ALMENO un telefonino e tantissimi ne hanno addirittura due.
Il che crea un neologismo.
Notoriamente noi Italiani siamo un popolo di chiaccheroni. Ci piace parlare e spesso, come questi blogger, siamo prolissi. Forse in Friuli siamo un po' diversi e per nostra natura si tende ad essere molto stringati e borbottare tra i baffi piuttosto che parlare. Non a caso, Ungaretti per ispirarsi e scrivere "m'illumino d'immenso" s'è ne è dovuto venire a Santa Maria la Longa.
Tuttavia, anche a Morsano, capita che mentre si sta parlando faccia-a-faccia con una persona, questa risponda al telefonino. La cosa fantastica, non è che il telefonino prenda di fatto il sopravvento sulla discussione faccia-a-faccia, denotando quindi una bizzarra scelta di comportamento, ma che questa persona riesca a portare avanti SIA una discussione faccia-a-faccia, SIA una discussione al telefonino. Contemporaneamente.
Da qui il termine "BILOQUACE" (plurale: biloquaci)...

martedì 2 marzo 2010

Spritz Debate: Imprenditori...chi fa il "carosello" e chi ci mette il cuore (e la vita)

Da una parte chi fa le frodi miliardarie (miliardarie in euro!) con false fatturazioni internazionali e dall'altra ennesime notizie come quella di oggi, di imprenditori che si tolgono la vita perchè non riescono più a far fronte alla crisi.

Di questo si è discusso in bar.

Per prima cosa ci si è chiesti cosa fossero queste "frodi carosello"... ebbene, la cosa è complessa ma per grandi linee si tratta di società fittizie, possibilmente straniere, che fanno false fatturazioni con delle società nazionali - nel caso di questi giorni, ad esempio vendendo schede prepagate o servizi per adulti in verità inesistenti.
Nel momento in cui si fa una fatturazione si crea un credito di IVA e un debito di IVA. Le società di comodo, anche estere, hanno quindi un debito IVA con lo Stato mentre le società nazionali che hanno comprato il servizio (fittizio) vantano un credito IVA. Il problema è che le società di comodo estere poco dopo l'emissione della fattura, spariscono, chiudono, cambiano sede. Quindi lo Stato non intascherà mai l'IVA mentre, le società nazionali che vantano un credito IVA chiederanno il rimborso IVA, che verrà corrisposto dallo Stato. Quindi una triangolazione di fatture miliardaria con frode ed evasione IVA plurimilionaria.
Queste frodi di solito sono utilizzate per trasferire soldi all'estero (se la società estera fittizia viene chiusa, i soldi delle finte transazioni comunque restano all'estero). Può essere un metodo utilizzato per creare fondi neri all'estero per poi, ad esempio, pagare tangenti in Italia in un secondo tempo. Nella filiera poi si può aggiungere anche il riciclaggio e l'affare s'ingrossa.
Mentre certi personaggi si dedicano a queste alchimie, qui al Nordest c'è gente che si guadagna il pane con il duro lavoro e con un sano spirito imprenditoriale che, quando messa alle strette dalla grave situazione economica, piuttosto di vedere la propria azienda, gli strumenti del loro duro lavoro e creatività pignorati, compie un'ultimo gesto disperato.
La conclusione degli avventori è stata che i ruoli dovrebbero essere invertiti, ovvero chi ci mette passione, cuore, idee, crea ricchezza per il territorio, rischia di suo, lavora fianco a fianco delle maestranze, avrebbe diritto al filo d'aria di una fresca disponibilità di liquidità per ripianare le esposizioni dovute alla pessima congiuntura economica.
Invece, chi fa le frodi, le maxi evasioni, i caroselli, le speculazioni e ricicla senza scrupoli... beh, fate voi.

lunedì 1 marzo 2010

Morsano Imprenditoriale: Stampa su Richiesta (Print on Demand)

L'idea è questa: un negozio con una stampante superveloce che può stamparti tutti i libri del mondo di cui tu abbia immediato bisogno e poi anche rilegarli.

Dunque, ti serve un libro? Vai in questo negozio e, grazie all'uso di stampanti di ultima generazioni te lo stampano in 3 minuti, direttamente lì mettendoti pure la copertina ufficiale di quel libro. Stampa su richiesta o, per gli anglofili, "print on demand" o "books on demand".

Puoi anche stampare delle dispense o appunti che poi fai allegare in fondo al libro appena stampato e quindi rileghi tutto assieme. La rilegatura avverrebbe sul posto con tutti i crismi tanto che il risultato è un vero e proprio libro come quelli che si comprano in libreria.

Naturalmente il negozio, tramite l'accesso internet, sarebbe in contatto con un largo database di libri digitalizzati (ad esempio google books) con tanto di pagamento di copyright ai legittimi proprietari.

Potresti portare una chiavetta con già il libro digitalizzato e dimostrando che hai pagato i diritti d'autore, potresti fartelo stampare.

In pratica, senza dover andare in libreria, ci si potrebbe far stampare qualsiasi libro direttamente da questo negozio.

Un negozio così a Morsano?

Morsanismi: Cerchiobottismo

Il neologismo udito nelle discussioni in paese di oggi è ... CERCHIOBOTTISMO.
Da cerchio [cér-chio] nome maschile (pl. cérchi) e botte [bót-te] nome femminile. Il morsanismo si rifà alla tendenza di quei paesani che non prendono mai posizioni nette, da una parte o dall'altra ma sono inclini a dare un po' di ragione ad una parte è un po' di ragione anche all'altra parte... come nel noto detto popolare "dare un colpo alla botte ed uno al cerchio".

Visto che il nostro blog è stato tacciato di cerchiobottismo, quale miglior parola per iniziare la giornata!

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