martedì 27 dicembre 2016

Che lavoro fai? Verifica qui quanto è apprezzato dagli altri


Nell'asse verticale c'è il "CALORE UMANO" che va va dal basso con "DISPREZZO e REPULSIONE" all'alto con "SIMPATIA ma IGNORATO".

Nell'asse orizzontale c'è "COMPETENZA" ovvero quanto0 la società valuta la competenza del vostro lavoro. Si va dal basso a destra dove c'è "INVIDIA ma POCA FIDUCIA" e in alto a destra dove c'è "AMMIRAZIONE e LEALTà".

Queste sono le percezioni negli Stati Uniti ma a spanne non è troppo diversa a Morsano. In alto a destra, ovvero i mestieri di cui si ammirano sia le competenze che il calore umano, spiccano gli infermieri, i medici, gli insegnanti e l'agricoltore. Tutte professioni molto diffuse tra i morsanesi.

Tra chi è invidiato (forse per i salari) ma sta antipatico ci son gli avvocati, i commercialisti, gli ingegneri, i bancari e poi via via si allineano le posizioni a minore competenza (al centro ci sono gli impiegati e le segretarie) fino a scendere nella regione delle proifessioni a minore competenza e poco sostegno sociale.

I blogger non si è capito bene dove siano...


L'Amideria Chiozza riceve fondi regionali per la messa in sicurezza: un giorno anche la nostra LATTERIA sarà tutelata così?

"Iniezione di fondi dalla Regione per salvare l’amideria Chiozza" così titola un articolo del Messaggero veneto di oggi 27 dicembre 2016. Ruda: altri 120 mila euro per mettere in sicurezza il locale che rischia di crollare sull’antica macchina a vapore. Ma per recuperare l’intero sito, costruito nel 1865 e di dimensioni enormi, serve un progetto complessivo
Chiozza fu un imprenditore e chimico di fama a fine Ottocento: fu anche amico di Pasteur, il quale soggiornò e collaborò con l'azienda. 

Per tutelare il patrimonio di archeologia industriale rappresentato dall'Amideria (produceva amido) di Ruda, è sorta un'associazione che raccoglie diverse personalità del mondo industriale del Friuli VG. Oltre alla raccolta firme per la tutela di questo impianto e il tam tam mediatico anche a sostegno di una campagna della FAI, la giunta Serracchiani, nella legge Finanziaria, ha creato un fondo per l’archeologia industriale.

Come si sa, in Friuli e in Italia le cose si muovono quando i pezzi grossi si muovono. Il fatto che si inizi a vedere dei fondi stanziati per la tutela di questa struttura è positivo. 

Al che, nella Morsano moderna, una domanda sorge spontanea: vedremo mai una tutela simile per le strutture e le attrezzature della ex Latteria Sociale Turnaria di Morsano di Strada? E' una delle poche (forse un paio assieme a quella di Ragogna) con le caldaie a legna ancora intatte. 

Ci saranno mai delle persone illuminate che porteranno il caso all'attenzione di chi può fare qualcosa per tutelare questo patrimonio storico non solo paesano ma della memoria contadina, 
La ex latteria di Morsano di Strada - Inaugurata negli Anni Venti, è rimasta inalterata da quando fu chiusa negli Anni Ottanta 

lunedì 19 dicembre 2016

Capire i Whisky: un quadrante dei sapori


Per i morsanici che vogliono capire i whisky quando sono in giro per il mondo.

Numeri Utili: stipendi dei laureati rispetto agli stipendi medi (2016)

Ci infoma un articolo di 1843, il mensile di approfondimento dell'Economist, "HIGHER EARNING. 
Why a university degree is worth more in some countries than others", che in alcune nazioni del mondo la differenza tra gli stipendi di un laureato e quelli medi della popolazione lavoratrice sono poco diversi (es. Svezia, Turchia, Danimarca e Italia) e in altri son molto diversi (es. Irlanda, USA, Polonia e Gran Bretagna).


Friuli Venezia Giulia visto dall'alto

Dibattito Rap: BelloFigo è BravoFurbo?

Bello FiGo ft The GynoZz - Non Pago Affitto (SwaG NeGri) Stai Li A Pagare!!!

Il dibattito al bancone si è diviso pure a Morsano tra
- chi ride per il sarcasmo dei video e la genialità di BelloFigo 
- e chi è offeso a morte perchè BelloFigo è serissimo e racconta le cose come stanno

...e non facendo l'operaio il dibattito continua con la pasta al tonno

Numeri utili: il bilancio di Expo 2016 a Milano (le perdite)

Tratto da: "Tutti i numeri di Expo: persi 32 milioni e ci è andata pure bene"


giovedì 15 dicembre 2016

Idea Morsanica: un Defibrillatore in piazza


Questa è un'idea che può salvare la vita.

Le società sportive dovranno nel prossimo futuro dotarsi tutte di un defibrillatore che dovrà essere a disposizione quando ci sono attività in campo. Basterebbe avere però un defibrillatore a breve distanza (entro 3/4 minuti da dove si svolge l'attività sportiva, per essere sicuri che si possa intervenire per tempo qualora necessario.

Al che, visto che Morsano non è grande e in 3 minuti o meno si può raggiungere il centro paese da qualsiasi punto, varebbe la pena pensare a fare quello che han già fatto in altri paesi, as esempio Sottoselva, ovvero installare una teca contenente un defibrillatore in centro paese. 

A Morsano si potrebbe fare con il defibrillatore già in dotazione ad un'associazione sportiva e servirebbe una teca appropriate ed un posto dove collocarla in centro paese. Magari sotto l'occhio vigile delle videocamere di Piazza San pellegrino per scoraggiare i vandali.

Un defibrillatore collocato in centro paese non solo servirebbe alle esigenze delle associazioni sportive ma anche coprirebbe le emergenze di ogni natura sia durante eventi pubblici in paese sia in caso di individui che subissero un arresto cardiaco.

All'interno della teca potrebbe essere riposto un elenco di numeri di cellulare di chi in paese è abilitato all'usop del DAE e degli infermieri o medici residenti in zona che potrebbero essere allertati per l'uso del defibrillatore.

Questo sarebbe davvero un servizio intelligente ed evidentemente molto utile per la comunità locale.

Ironia storica all'incrocio: chi si ferma è perduto. Se il semaforo è rosso...


Un simpatico siparietto all'incocrio di Santo Stefano (Santa Maria La Longa) dove in prossimità del semaforo c'è una casa con ancora ben visibile l'iscrizione di epoca fascista "chi si ferma è perduto" (a sinistra nella foto). Sperare che il semaforo sia sempre verde, per evitare la perdizione!

Morsano Tic-Toc: quando vedremo un drone portare un pacco di Amazon in paese?

Ne dà notizia il Financial Times: la prima spedizione di un pacco da parte di Amazon con un drone è stata effettuata con successo in una zona dell'Inghilterra rurale. La domanda che ci si fa in paese, quando vedremo la prima spedizione con un drone arrivare a Morsano?

...tic, toc, tic, toc



Amazon has used a drone to deliver a bag of popcorn to an address in rural England, in the first commercial outing for a technology that is the US group’s boldest step towards automating deliveries. The snack was delivered last week, along with a TV streaming stick, to the back garden of a customer identified as Richard B, who the company on Wednesday said had placed the order 13 minutes earlier. A drone several times larger than a Frisbee took off with its payload from a modified shipping container that Amazon has built to serve the two customers who are taking part in the trial. Both live in a five square mile area covered by special rules put in place for the trial, which Amazon has agreed with the UK Civil Aviation Authority. The service is available seven days a week during daylight hours, although CAA rules require flights to be paused during inclement weather. News of the test follows the company’s announcement last week that it had opened a checkout-free grocery store in Seattle. The shop, which is currently open only to a select group of Amazon employees, automatically tracks what customers remove from the shelves, eliminating the need to ring up a bill at a checkout before they leave. Amazon’s prototype delivery drones can carry a shoebox-sized container weighing up to 5lbs (2.3kg). A video posted online showed the device navigating its way over hedgerows and fields without human intervention, before closing in on a landing pad marked with what looks like computer-readable code planted on a customer’s lawn. Read more 

martedì 13 dicembre 2016

La (giusta e realistica) considerazione che ha dei "Giovani Impreditori" italiani di un noto economista...

Nell'articolo dell'Economist "Italy’s economy. Mezza mezza. As other peripheral economies take off, Italy’s is just so-so", il noto economista Luigi Zingales, professore alla Booth business school di Chicago, dice...

“When I go to a young entrepreneurs’ group in America, I meet young entrepreneurs,” he says. “In Italy, I primarily meet trust-fund kids who are there thanks to their parents, not their accomplishments. We need a change of mentality.”

Tradotto in soldoni: quando vado ad un convegno dei "giovani imprenditori" in America, trovo gente che ha meno di 30 anni ed ha creato da se un'impresa. Quando vado ad un convegno di "giovani imprenditori" in Italia... trovo ragazzotti che son li perchè ce li ha messi papà e in realtà non hanno intrapreso nulla ma godono di soldi e posizioni ereditate. Serve un cambio di mentalità.

Nulla da aggiungere con buona pace dei "Giovani" delle varie associazioni "imprenditoriali".


Numeri Utili: confronto Nord - Sud (secondo l'Economist 2016)

Italy’s regional divide: a tale of two economies, ovvero, la divisione Nord-Sud è una storia di due economie diversissime tra loro.


Per il grafico interattivo clicca qui


Celebrazione dell'imprenditore (di se stesso)

giovedì 1 dicembre 2016

CAFON: qui gufano...


Sul City AM di oggi, 1 dicembre 2016... "L'uscita dall'Euro dell'Italia è quasi inevitabile - indipendentemente dall'esito del referendum costituzionale del 4 dicembre"

Questo è come viene vista l'Italia negli ambienti finanziari internazionali. Ci sarebbe da dire che i problemi dipendono da cause interne più che da scuse esterne. Tuttavia alla classe politica, o a certa classe politica, fa più comodo dare la colpa a cause esterne per non sentirsi obbligata a cambiare nulla internamente.

Esempio: la spesa pubblica che non diminuisce nonostante l'Euro abbia garantito per anni bassi interessi per ripagare il debito pubblico. Si rimanda sempre. E non è colpa dell'Europa. Senza volere poi aprire il dibattito sulle inefficienze sistemiche (burocrazia, corrutela, nepotismo etc.) che ancora una volta nulla hanno a che fare con l'Euro.

Resta che la classe dirigente preferisce dar la colpa all'Europa piuttosto che prendersi schiaffi in faccia per scelte difficili.

Morsano per lo più incolpa l'Europa e l'Euro per tutti i mali paesani.

Come direbbe David Parenzo, se ve piace così...

martedì 29 novembre 2016

Idee Morsaniche: Repair Caffè



Questa è una cosa che riguarda di più le città che i paesi però Morsano si è urbanizzata nei costumi moltissimo negli anni passati per cui chisà che non serva pure qua fare i Repair Caffè. Ovvero, gruppi che si trovano (mentre viene servito un caffè per tutti) ed aggiustano cose rotte: apparecchi, accessori elettrici, meccanici ecc. il tutto per evitare di far immondizia di qualsiasi cosa sia solo minimamente danneggiata.


martedì 15 novembre 2016

CAFON: segnali di problemi finanziari alle porte per i Morsanesi?

Oggi, 15 novembre 2016 gli elementi di incertezza sull'Euro si fondano su molti fattori ed in particolare dobbiamo prepararci ad un 2017 pieno di incognite dove sicuramente qualcosa andrà storto. Il punto sarà capire COSA andrà storto e QUANTO storto andrà. 

Elezioni in Germania, elezioni in Francia, senza contare il peso che gli osservatori internazionali hanno dato al Referendum Costituzionale del 4 dicembre in Italia. Se vince il NO, al momento, la cosa viene vista negativamente e dovrebbe portare problemi all'Euro. Così si dice, poi vedremo (anche la vittoria di Trump doveva portare ad una caduta in borsa ma s'è visto l'opposto). 


Tuttavia, un elemento che desta l'attenzione degli osservatori del CAFON al bancone del bar di Morsano di Strada è il seguente: questa mattina il rendimento del BTP a 10 anni in termini reali è più alto che nel giugno 2011, alla vigilia della crisi di debito.

Alcuni ritengono che sia l'occasione buona per "shortare" il BTP, e con esso mandare a quel paese la connivenza di parte della stampa Italiana che su queste problematiche tace colpevolmente.

La platea dello spritz economico morsanico è divisa ma di certo, sul bancone, ci son decisioni importanti da prendere sui prossimi investimenti da fare a Morsano e dintorni...

mercoledì 9 novembre 2016

Spritz Rescue: c'e' un disegno dietro i continui sbarchi sulle coste italiane?

In bar si discute da un po' di tempo della questione immigrazione. Si sa che c'e' chi ci guadagna senza scrupoli (vedi Mafia Capitale nella gestione degli sbarcati) e c'e' chi e' mosso da sincero idealismo umanitario nel soccorrere le persone che arrivano sulle coste della Penisola. C'e' anche chi manda avanti le operazioni per senso del dovere o per eseguire, senza commentare, ordini superiori.

Quello che resta da capire e' come mai in Spagna, nazione senza un governo da diversi mesi, non ci siano sbarchi di massa nonostante lo stretto di Gibilterra sia geograficamente piu' benevolo della distanza che separa la Libia dalla Sicilia. La Gran Bretagna, patria di uno dei parlamenti vecchi quanto il parlamento della Patria del Friuli, ha finanziato la costruzione di un muro anti-sbarcati a Calais, in suolo francese, dove si imbarcano i camion diretti ai commerci oltre manica.

Da annotare c'e' la gran confusione che i media spesso fanno sulle distanze tra coste della Sicilia e linea costiera libica. A sentire le news, parrebbe si trattasse di pochi chilometri quando in realtá si tratta di circa 250 km.
 
Ora, considerando che le acque territoriali si estendono fino a 12 miglia (23 km) https://it.wikipedia.org/wiki/Acque_territoriali, significa che la nostra Marina Militare fa un viaggio di oltre 200 km per andare a raccogliere i gommoni appena fuori dalle acque territoriali libiche. Se e' davvero cosí, i telegiornali farebbero bene a mostrare le cartine geografiche e far capire meglio di cosa si tratta: soccorso d'emergenza poco fuori le nostre acque territoriali o spola a chiamata (visto che pare chiamino col satellitare quando un gommone esce dalle acque territoriali libiche) lungo una distanza pari a quella tra Morsano e Bologna?

Cosí spesso il dibattito si divide tra...

- alcuni al bancone che commentato cosi': "NAZIONI PIÙ CIVILI E DEMOCRATICHE DI NOI alzano muri per contenere l'immigrazione in Italia marina e il governo vanno a prenderli contro il parere del popolo/elettore. CHI GLIELO ORDINA? Perchè non possono\vogliono dire di no? CHI LI PAGA? CHI LI RICATTA?

- e alcuni che sostengono che non c'e' nessun disegno dietro ma e' solo povera gente che scappa da situazioni difficili (guerre, persecuzioni ed economie povere) e che fare 250 km per andare a prendere i gommoni e' l'unica soluzione umanitaria possibile per evitare naufragi prima che raggiungano le lontane coste siciliane.

...e il dibattito e gli sbarchi continuano

250 km di mare tra Sicilia e Libia

giovedì 27 ottobre 2016

Sulla prima pagina del Messaggero Veneto del 25 Ottobre 2016 - sindaci "ribelli"


I sindaci ribelli riconsegnano i mezzi della Protezione civile

Martedì protesta a Trieste per l’esclusione dei fondi a chi non è entrato nelle Uti. A Panontin saranno date le chiavi dei veicoli e poi rientreranno in treno
di Maura Delle Case

Contestualmente riceviamo questo messaggio da un lettore:

"Non sono per niente d'accordo sulla provocatoria consegna della fascia del Sindaco all'assessore Paolo Panontin perché il sindaco è contro la decisione della Regione di voler aggregare le attività e funzioni dei Comuni. E' invece indispensabile che i piccoli Comuni si riorganizzino in modo da spendere di meno e fornire maggiori servizi alle famiglie e alle imprese e governare meglio il territorio. Forse serve la fusione dei Comuni e su questa decisione devono essere consultati i cittadini attraverso un referendum".

Il dibattito continua...

sabato 15 ottobre 2016

Idee Morsaniche: Graffiti fatti come dio comanda (per risparmiare sulla manutenzione)


Il Messaggero veneto ci racconta che i writers coloreranno cinque paesi della Bassa friulana all'inizio del 2017 grazie all'opera di un gruppo di writers: è l'iniziativa avviata dai Comuni di Torviscosa, Carlino, Marano, Muzzana e Porpetto. I graffittari interverranno sui muri per riqualificare le aree degradate

Al che a Morsano di Strada è circolata l'idea: perchè non estendere l'iniziativa anche da noi per migliorare e rendere gradevoli alcune aree? Un esempio su tutti il muro (spesso sottoposto a graffiti sgradevoli, sciocchi e brutti) degli spogliatoi del tennis...


martedì 4 ottobre 2016

Spritz Baby Boomers: Le pensioni van tagliate per garantire un futuro agli under 40?


I morsanesi, come tutti gli italiani, sono un popolo di furbissimi. Risolti i propri problemi di pancia, risolti i problemi del mondo. Per questo quando si parla di pensionati pare di parlare di minatori che per anni han scavato al buio a 1000 metri sotto terra e ora si ritrovano con 550 euro al mese di pensione minima, istituita dal Duce (almeno cosi e' vulgata popolare).

La realta' e' leggermente piu' articolata ma si puo' riassumere in due posizioni contrastanti nel dibattito sulle pensioni che spesso si fa tra un bianchetto ed uno spritz morbido.

- da una parte c'e' chi ritiene che le pensioni date oggi ai sessanta/settanta/ottantenni siano basse e che chi le riceve se le sia meritate con anni di lavoro e versamento di contributi. Se son andati in pensione a 57 anni e' legittimo perche' lo prevedeva la legge ed in soldoni han iniziato a lavorare a 15 anni per cui la loro quota di contributi l'han versata. Le casalinghe meritano quanto prendono perche' han contribuito alla crescita della famiglia, pilone della vita italiana, ed han fatto da servizio sociale ausiliario ai famigliari, bambini ed anziani, dove lo Stato era carente, per cui ogni pensione data a loro e' un dovere sociale. I dipendenti pubblici andati in pensione con il 90% dell'ultimo stipendio, poi rivalutato con gli anni, va bene perche' la legge lo prevede.

- e chi ritiene che punto primo, se si chiede ai sessanta/settanta/ottantenni quanto hanno versato nella loro vita lavorativa, questi non lo sanno e quindi non hanno nessun dato per dichiarare che quanto prendono di pensione (cifra alta o bassa) sia legittimata da un'adeguata contribuzione. Punto secondo, sono stati giovani negli anni del "miracolo economico" dell'Italia (che in quanto miracolo non tornera' piu') e che, al netto di una buona salute, se non han fatto i soldi in quegli anni li son veramente degli incapaci patentati. Punto terzo, le pensioni di guerra, le casse integrazione a vita, i posti statali a go-go, le baby pensioni e via discorrendo eran regalie che la classe politica DC-PCI & Co. ha regalato anche nella Morsano da bere. riassumendo: ai sessanta/settanta/ottantenni vanno tagliate le pensioni in tutti quei casi non si dimostri che abbiamo versato abbastanza per sostenere il livello pensionistico che ricevono oggi*

...e il dibattito continua

Gita INPS


*ipotesi accademica in quanto lo Stato ai suoi dipendenti NON versava i contributi, per questo l'INPDAP: Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell'Amministrazione Pubblica, ente pubblico soppresso nel 2012 e accorpato all'INPS, s'e' portato dietro un buco di diversi milairdi di Euro (vedi: LA FUSIONE CON L’INPDAP VOLUTA DA MONTI HA PORTATO IN DOTE ALL’INPS 17 MILIARDI DI ROSSO).


giovedì 29 settembre 2016

Riflessioni: Se il Friuli é la terra promessa degli stranieri senza diritto di asilo politico...

Ha fatto scalpore in paese la notizia, riportata sul Messaggero da Mattia Pertoldi, che "I profughi si confessano alla Bbc: «A Udine ci danno i documenti». La tv inglese ha seguito i migranti nel viaggio dall’Austria al capoluogo friulano. I richiedenti asilo: «L’Italia è l’unico Paese Ue in cui possiamo ottenere i visti».

Qui in paese, che Udine fosse un centro che attrae migranti da tutta Italia, si sapeva perché chi lavora nelle forze dell'ordine lo ha raccontato in lungo e in largo ai paesani. In paese si sa anche quali sono le problematiche legate alle selezioni per decidere se accettare o meno la richiesta d'asilo politico degli stranieri che presentano domanda. Si sa anche che da Roma arrivano solleciti a smaltire piu' pratiche (ovvero, manca personale e quello che c'e' deve sobbarcarsi un maggiore carico di lavoro con annessi e connessi). Con buona pace di cooperative ed enti piu' o meno politicizzati. 

Al bancone del bar si parla anche dei migranti che fan i furbi, di chi si fa i selfie da Udine mostrando i documenti agli amici in altri paesi d'Italia sollecitandoli a venir qui a fare i documenti, del fatto che Udine ha uno status speciale per i permessi che gli uffici qui possono rilasciare (e quindi attrae i migranti all'ultim spiaggia), di chi si dichiara omosessuale perseguitato in patria e di varie sfacettature che al telegiornale o nelle dichiarazioni di partito nesuno ti racconta. Per inciso, non son sfaccettature di destra o di sinistra, son racconti di chi e' sul campo (e che della politica si disinteressa). 

Ad ordinare spritz assieme a noi ci son uomini che stanno in prima linea e che vedono le cose direttamente, ci son infermieri, pompieri, volontari e persone informate da dentro senza i filtri degli addetti stampa. E guarda caso, nessuno mai raccoglie le loro testimonianze: deve arrivare la BBC. 

Insomma, la morale della favola é che il bar del paese ne sa sempre di piu' di quanto risportato dalla stampa, sebbene le cose si notano solo quando sono riportate sulla stampa. Cosi la BBC ci ha portato alla ribalta cose che come sempre, il nostro paese gia' sapeva da tempo... 


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BBC: Migrants' grim odyssey ends in Italian city of Udine
By Bethany Bell
BBC News, Udine, north-east Italy

Dell'articolo della BBC e' interessante questo passaggio "Mr Honsell says that according to Italian law, just about anybody who is on Italian land can apply for asylum and can appeal twice if their case is turned down. "This sets up a process where people stay here," he said. "There is basically no deportation in Italy."

Ovvero: di fatto chi arriva qui, dopo un po' di tempo, e' messo nelle condizioni di poter ricevere gli stessi servizi di chi e' nato qui e paga le tasse da sempre.

Il punto e' proprio questo, quando si parla di Europa: c'e' la paura di dover condividere gli stessi "servizi" e "diritti" mentre, se si danno "diritti" diversi agli immigrati, i "locali" tenderanno a non temere le ondate migratorie. Il concetto lo esprime l'Economist in un articolo dedicato al sistema "kafala" (la sponsorizzazione di un cittadino del Golfo o di una impresa locale degli immigrati per lo piu' indiani o pakistani). Nell'articolo "Open doors but different laws" si dice:

Mr Weyl argues that it is the kafala system itself that makes Gulf citizens tolerate ultra-high levels of immigration. Precisely because it grants migrants so few rights—they can never become citizens, nor share in the generous local welfare state—Gulf nationals do not feel threatened by them. On the contrary, they like having other people to mop their floors and sweat on their building sites.

Un migrante non potra' mai chiedere la cittadinanza, ne' i suoi figli potranno mai averla anche se nati e vissuti in uno dei paesi arabi del Golfo. I "servizi" (ospedali, scuole etc) avranno accessi diversi: gratis per i cittadini e a pagamento per gli altri. Cosi facendo i cittadini tollerano fino all'85% di stranieri sul loro suolo.

Chiaramente la "civilta'" giuridica europea non accetta una forte differenziazione dei diritti come nei paesi del Golfo ma allo stesso tempo, a differenza dei paesi del Golfo, in Europa si erigono muri (fisici e virtuali).  

Che sia la leva dei "diritti" a frenare o incentivare l'atteggiamento nei confronti dell'immigrazione? Meno diritti agli immigrati = piú accettazione dell'immigrazione? Stessi diritti agli immigrati = erigiamo muri piuttosto che darglieli questi diritti? 

lunedì 26 settembre 2016

Morsano Tic-Toc: vedremo anche dai noi le consegne a domicilio della spesa?


In altri paesi del mondo e' un servizio che funziona da un po' di tempo ed ora anche in Italia si iniano a vedere delle attivita' commerciali che si propongono di portare prodotti freschi direttamente a casa del cliente. Ad esempio, https://www.cortilia.it

La domanda che ci si fa: e' questa un'offerta che puo' funzionare solo nelle citta' o anche nei paesi come i nostri vedremo offerte del genere?

Se ci pensate, in passato la sola idea di trovre delle pietanze gia' cotte nel negozio di alimentari del paese era un'oscenita' perche' si assumeva che le signore, casalinghe, ne facessero un punto d'onore a cucinare il pranzo o la cena. Ora il pollo allo spiedo con le patate si compra gia' cotto, cosi come il pasticcio e i canelloni con spinaci e ricotta.

Inoltre non e' un dramma acquistare prodotti surgelti, dai piselli ai peperoni, sebbene ci sia ampio terreno in giro per farsi un orto.

Inoltre, tutti oggi usano i tablet, internet attraverso wifi, gli smartphone, le app etc. Non e' fonte di meraviglia se prima o poi qualcuno offrira' dei prodotti dei contadini, delle macellerie, delle latterie della zona direttamente a casa propria magari dopo che li si e' ordinati con un'app apposita. Magari pure fornendosi dai negozi della zona.

...tic-toc, tic-toc


Numeri Utili: Laureati Precari (2015)

sabato 24 settembre 2016

Domanda filosofica: se le notizie principali dal Friuli sono queste, che pensare?


Quando il principale quotidiano del Friuli ha titoli principali come "Turista austriaca cade dal castello di Fagagna" voi che fate?
Vi rassicurate che davvero non succede mai un cazzo in Friuli e quindi bene cosi andiamo a dormire tranquilli

...oppore pensate che le cose grosse (chesso' appalti pubblici truccati, publici ufficiali corrotti, infiltrazioni delle varie mafie nei lavori pubblici, politici in odore di corruzione, malaffare, acquisti immobiliari dubbi di personaggi dubbi del sud italia o dall'est, professionisti nostrani che fan da prestanome di mafiosi al confino, traffici di armi dall'est, traffici di immigrati, traffici di droga) passano felicemente sotto il naso di tutti e l'unica cosa che trapela son quelli che cadono dal castello di Fagana?

Boh!

lunedì 19 settembre 2016

CAFON: Noi lo diciamo e l'abbiamo detto, nel 2019 a Morsano rischiamo grosso con l'addio di Draghi e l'arrivo (probabile) di Weidmann


giovedì 8 settembre 2016

Idee Morsaniche: Restaurare e Digitalizzare le pellicole Super 8 con i vecchi video del paese e dei paesani



 Il bellissimo video che si trova su you tube sulla Udine del 2953 ci fa riflettere sull'importanza del salvare i vecchi video fatti con cineprese e sistemi di ripresa che fecero la storia della cinematografia. Importanza che si rileva anche nelle riprese fatte negli anni che furono quando le cineprese Super 8 si diffusero ed arrivarono anche qui in paese. La domanda che molti si fanno è chissà quanti filmini girati a Morsano o tra morsanesi, ancora esistono nelle soffitte paesane. Questi filmati, verosimilmente ancora saricati su bobine e pellicole ormai introvabili in commercio, sono soggetti a rovinarsi negli anni a meno che non vengano restaurati o comunque digitalizzati. Per prima cosa sarebbe interessante sapere che tipo di filmati esistono sul nostro paese e soprattutto sapere come e dove si potrebbero digitalizzare e quindi salvare a futura memoria.

Un esempio di come si potrebbero salvare ce lo offre il concorso indetto dalla AXA per premiare delle idee innovative, qui il video del progetto:

8mmezzo - #NatiPer




Ci sono comunque dei servizi offerti da specialisti che restaurano e digitalizzano i filmini.

Sarebbe una bella idea promuovere il restauro e la salvaguardia dei video d'epoca che riguardano il paese e comunque i paesani. Sarebbe interessante avere un database, magari depositato poi in comune o presso un'associazione locale, disponibile per tutti. Per conoscere il nostro passato e preservare la memoria paesana.




mercoledì 7 settembre 2016

Numeri Utili: Il portafoglio finanziario delle famiglie per condizione socio-professionale (2014)


Dati interessanti tratti dal Blog "Rischi Calcolato": Il portafoglio finanziario delle famiglie per condizione socio-professionale (2014) elaborazioni su dati Banca d’Italia (1) (2)

Le attività finanziarie delle famiglie al netto delle banconote in circolazione e dei fondi pensione contano per oltre 3.500 miliardi, pari a poco meno di 140 mila euro a famiglia. 

Le attività finanziarie delle famiglie italiane sono così suddivise (mediamente):
  • 32% Azioni, Fondi Comuni di Investimento e i titoli esteri (sia obbligazionari che azionari)  
  • 30% Depositi bancari e postali  
  • 25% altre attività finanziarie, tra cui le quote di partecipazioni in attività imprenditoriali e commerciali e le riserve assicurative 
  • 7% Altri titoli (obbligazioni bancarie e del settore privato) 
  • 5% Titoli di Stato  

lunedì 5 settembre 2016

Numeri Utili: Cervelli in Fuga dal Friuli (2014)

Come chiamare i connazionali che scelgono vite oltre confine? Immigrati, expat, foreign professionals, cervelli in fuga

Nel 2014, 5 corregionali under 40 su 1.000 hanno spostato la propria residenza all’estero.
  • Udine saluta 507 cittadini fra i 18 e i 39 anni, pari a 4,7 persone ogni mille 
  • Pordenone perde 271 residenti (4,3 su mille). 
  • Su base nazionale: 90 mila gli italiani son andati in cerca di fortuna all’estero (aumento del 30,7 per cento rispetto al 2012, In numeri assoluti si tratta di oltre 11 mila trasferimenti in più)
  • Fra i 18 e i 39 anni son circa 45 mila quelli che nel 2014 han lasciato l’Italia per l'estero (aumento del 34,3 per cento rispetto al 2012)
  • In rapporto al totale dei residenti italiani, si parte di più da:
  1.  Bolzano, 
  2. Imperia, 
  3. Trieste, 
  4. Pavia
  5. Como. 
  • Si parte di meno verso l'estero da:
  1. Foggia, 
  2. Taranto
  3. Caserta 
  • Paesi di destinazione preferiti dagli under 40 che hanno trasferito nel 2014 la propria residenza all’estero: 
    1. Regno Unito, 
    2. Germania, 
    3. Svizzera, 
    4. Francia, 
    5. Stati Uniti 
    6. Spagna 
              ===================================

              Vedi: Messaggero Veneto. Cervelli in fuga: oltre mille friulani all’estero, meta preferita la Gran Bretagna. 7 Gennaio 2016

              Perchè nelle processioni cattoliche in Friuli uomini e donne stanno in gruppi separati?


              Ad oggi, nel 2016, nelle processioni che ancora si svolgono nelle feste del santo patrono in molti paesi del Friuli, si nota come uomini e donne sfilino separati. Le processioni esistono da sempre, dall'epoca medievale alle rogazioni nelle campagne giunte fino agli anni Sessanta.

              Tuttavia, le "processioni", soprattutto celebranti la Madonna e figure di Sante donne, fioriscono nella Francia di fine Ottocento in concomitanza con la diffusione del Socialismo (ateo ed anticlericale). Diffusione che la Chiesa vuole arginare e quindi punta sulle donne di casa affinchè tenessero in riga gli uomini di casa, operai e contadini, esposti alle teorie degli attivisti socialisti.

              Quale miglior modo di stimolare la verve religiosa delle donne che coltivare e far diffondere il culto di figure mistiche femminili? Da allora le processioni si moltiplicarono fino a raggiungere l'apice in termini di diffusione e partecipazione negli anni Cinquanta del secolo scorso.

              Oggi, la partecipazione alle processioni è molto minore e anche nei piccoli paesi non c'è più il senso di festa che le circonda che c'era un tempo. Comunque ancora si celebrano ed ancora resistono alcuni riti particolari come ad esempio, la divisione tra uomini e donne nell'ordine di sfilamento.

              Gli uomini davanti alla processione, poi il parroco con i chierichetti ed il coro ed infine le donne. Da qualche decessio assieme alle donne ci son anche qualche marito o fidanzato però resta che nel gruppo di testa ci son solo e sempre uomini cui di solito è demandato portare i pennoni e la croce.

              Perchè c'è la separazione e perchè non viene attivamente sconfessata? Vista da persone di altre religioni com'è interpretata la cosa?

              venerdì 2 settembre 2016

              Idee Morsaniche: Barbecue per tutti nel parco di Morsano

              Nel 2014 questo blog pubblicò il post: Parco di Morsano: se diventa un'area picnic attrezzata per l'aggregazione paesana

              Si parlava di quello che fanno in altre parti del mondo, in particolare in Cadore, dove esistono delle aree attrezzate per i pic nic con tanto di gazebo di legno e posto per fare un barbecue. Aperto a tutti e lasciato in gestione ad un'associazione oppure semplicemente aperto all'uso di tutti.

              Ci arriva una foto da Auronzo, in pieno bosco...


              Vedremo mai qualcosa del genere nel parco di Morsano lì dove c'era la casetta del tennis?


              ATTENTI ALLE TRUFFE! La telefonata di un fantomatico signore che dice di star raccogliendo soldi per delle cure mediche

              Questa mattina, 2 settembre 2016, è squillato il telefono di casa di uno dei nostri informatori e questa è stata la conversazione così come ci è stata riportata (con i nostri commenti in rosso):

              Tizio al telefono: Buongiorno, mi chiamo XYZ Romanin 
              (nessun accento, poteva essere friulano e di certo la scelta del (ovviamente finto) cognome, tipicamente friulano, è una furbata) 
              La chiamo perchè stiamo raccogliendo fondi per un'operazione per salvare la vista a due ragazzi di 15 anni affetti da una malattia rara che causa la perforazione del bulbo oculare e quindi la cecità. Io sono stato malato di tumore, ho un figlio ammalato di tumore e faccio questo lavoro in questo call center per aiutare gli altri
              (e che sei, la sintesi della disgrazia! Gigioneggiare con i mali è brutto, già parte male) 

              il Nostro Morsanese: avete un sito internet? 

              Tizio al telefono: (ci pensa un po') si, BM Productions 
              (ovviamente ha sparato a caso e questa BM productions non c'entra proprio nulla e per di più non è proprio il nome che richiami ad una qualsivoglia attività caritatevole. Già qui si potrebbe chiudere la telefonata ma andiamo avanti)  

              il Nostro Morsanese: come avete avuto il mio numero di telefono?

              Tizio al telefono: per questioni di privacy, sa come sono queste cose in Italia, non abbiamo potuto tenere gli elenchi. Forse lei o la signora... Marisa no? avete fatto una donazione di 10 euro un anno fa e avete lasciato il numero. 
              (Butta la parola "privacy" li nella conversazione un po' come buttare una supercazzola prematurata. Ovviamente si attendeva la correzione del nome, la signora non si chiama Marisa e nessuna donazione è mai stata fatta e tantomeno lasciato il numero di casa)

              il Nostro Morsanese: Facciamo così, io guardo sul sito internet che cosa fate e poi faccio una donazione se ritengo opportuno.

              Tizio al telefono: guardi, noi non siamo per i bonifici e gli sms che poi sa come funziona in Italia che non si sa dove vanno i soldi! 

              il Nostro Morsanese: va bene, facciamo così, io vado a vedere sul sito poi la richiamo per un appuntamento. Mi può dare un numero di telefono alla quale posso trovarla?

              Tizio al telefono: ma qui è un call center poi non mi trova...
              (Non se l'aspettava la domanda di rimbalzo eh!)

              Tizio al telefono: Noi abbiamo un incaricato che gira per la vostra zone solo oggi e domani e pertanto prendiamo appuntamento per un versamento di persona. 
              (Da dove comminciamo? tracciabilità questa sconosciuta! E vuoi che apra la porta a te sconosciuto?!?)

               il Nostro Morsanese: Qui nella mia zona? Mi scusi in che zona? 

              Tizio al telefono: Cordenons...
              (Inizia a capire di essere stato messo alle strette e che il nostro morsanese non gli rilascia nessuna informazione utile ma anzi chiede lui informazioni) 

               il Nostro Morsanese: guardi che io sto nella zona di Palmanova...

              Tizio al telefono: ah, mi scusi ho sbagliato, la richiameremo quando saremo nella zona di Palmanova allora
              (Certo, magari, saremo tutti qua ad aspettare!)

              STATE ALL'OCCHIO!!!

              giovedì 1 settembre 2016

              Spritz Fertility: perchè le morsanesi non fanno figli?

              Facendo un'analisi spannometrica della popolazione paesana, si nota che il paese è pieno di ragazze under 30 senza figli. Anzi, la maggioranza delle under 30 non ha figli nè ha un rapporto stabile formalizzato.

              Che oggi non ci si sposi più per una serie di (legittime) ragioni si può capire e prima o poi anche le leggi dello Stato si adegueranno a questa disaffezione di fatto nei confronti del matrimonio. Però, il bancone del bar si divide sull'altra questione scottante che rigurada le giovani coppie o semplicemente le giovani signore: la bassa natalità.

              L'osservazione empirica evidenzia come gli immigrati, i figli li facciano, anche tre (con la signora rigorosamente casalinga e padre operaio o lavoratore saltuario), mentre lo stesso numero di figli è quasi impossibile da scorgere tra le coppie di autoctoni.

              Ha fatto notizia il "Fertility Day", la campagna del ministero della Salute per invitare a far figli il prima possibile con tanto di critiche (esempio: Il Fertility day? Retrogrado, osceno e aberrante,
              Polemiche sul 'Fertility Day' lanciato dal ministero della Salute: "Insulta chi non ha figli",
              Il Fertility Day del ministero della Salute scatena la protesta sui social etc. etc.). E così il dibattito al bar s'è fatto pure più acceso tra:

              - chi ritiene che i figli non si fanno perchè le giovani morsanesi han raggiunto un grado di emancipazione ed autonomia che le permette di decidere quando fare figli e soprattutto di realizzarsi anche senza farli o comunque di decidere autonomamente di farne pochi o uno solo, magari avanti negli anni dopo aver goduto la libertà della più lunga giovinezza concessa dal progresso tecnologico e sociale. Fare figli non è più visto come l'unico e insormontabile modo per realizzarsi come donna.

              - e chi ritiene che nelle condizioni attuali non ci son incentivi a metter su famiglia e lo Stato non premia chi ha figli con servizi adeguati così o si è estremamente poveri (ISEE sotto i 10mila euro annui) per aver accesso a qualsivoglia sostegno pubblico o si deve prendere la dolorosa decisione di non far figli o farne meno di quanti se ne vorrebbero. Il caso della Francia, nazione ricca e progredita che però ha un buon tasso di natalità fa da esempio a come le politiche statali di sostegno aiutino.

              ...e il dibattito continua a figliare

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              La campagna danese...

               

              mercoledì 31 agosto 2016

              Riflessioni: Bancari, quale futuro nella nostra zona?


              La BBC recentemente ha mandato in onda un servizio sulla chiusura degli sportelli bancari nelle zone rurali della Gran Bretagna. La logica è che i costi per le piccole realtà son da tempo diventati insostenibili e online banking ha sostituito molte delle mansioni prima esclusiva dello sportello.

              La domanda che qua ci si fa è se un simile futuro attende le filiali di paese ed in particolare quelle dei nostri paesi limitrofi.

              Di solito gli inglesi arrivano prima nelle cose per cui un sospetto c'è. Ai posteri l'ardua sentenza.

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              Vedi come creare una banca solo digitale: Building a digital-banking business

              martedì 30 agosto 2016

              Riflessioni: l voto dei più colti dovrebbe pesare di più alle elezioni? L’urna a due velocità di John Stuart Mill

              Spesso in paese si sente qualcuno sostenere la posizione secondo la quale dovrebbe avere diritto di voto solo chi ha un certo livello di conoscenza delle questioni di cui dibatte la politica. Gli altri si dovrebbero limitare a fare gli spettatori silenti. Il dibattito non avviene solo a Morsano al bancone del bar ma in sedi meno prestigiose come ad esempio le aule accademiche ed i giornali colti. Pazienza, ci adattiamo volentieri a quei dibattiti, tant'è che ospitiamo qui un articolo sulla questione da ""

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              Il voto dei più colti dovrebbe pesare di più alle elezioni? L’urna a due velocità di John Stuart Mill

              Così, la Brexit avrebbe forse perso, ma non è una soluzione
              Fino a poche settimane fa, le democrazia era uno dei pochi tabù dei nostri tempi. Mettere in dubbio il principio una-testa-un-voto significava auto-esiliarsi dal dibattito pubblico. Molto si ragionava, semmai, su come estenderne le frontiere: sanare il «deficit democratico» dell’Ue, sperimentare forme partecipative, esportare istituzioni democratiche dove non ci sono.

              Ma non sempre il demos, quando vota, si rivela all’altezza delle aspettative dei democratici. La Brexit è stata la proverbiale goccia che fa traboccare il vaso. Siccome da una parte c’era l’appartenenza al mercato unico con i suoi vantaggi e dall’altra un salto nel buio, l’esito del referendum è stato letto dagli sconfitti come il sintomo della crescente difficoltà di un voto «riflessivo». I «leaver», probabilmente, sentivano di aver perso il controllo sul proprio Parlamento e sui propri confini e hanno votato per riprenderselo.

              Le élites novecentesche erano coinvolte in perenni conflitti ideologici. Oggi hanno valori in larga misura omogenei. Per questa ragione interpretano il dissenso non come una questione di diversi valori: ma come una forma di ignoranza. Sembrano dibattiti nuovi, ma non lo sono affatto. Non è nuova nemmeno l’incapacità di escogitare una soluzione convincente. A questo proposito, è interessante rileggere John Stuart Mill. Economista e pensatore politico, Mill fu fra i primi a battersi per il voto alle donne. Nelle sue Considerazioni sul governo rappresentativo (1861), sostiene il suffragio universale - ma «temperato» dal voto plurimo. «Le persone la cui opinione merita maggiore attenzione devono disporre di un voto più pesante».

              Mill concepisce la libertà come autonomia, come possibilità di provare a costruire ciascuno la propria vita a proprio modo. Questa libertà va a vantaggio di tutti, perché una società più creativa è anche più innovativa e più prospera («Quando vi è più vita nelle singole unità, ve ne è di più anche nella massa che compongono», scrive nel saggio Sulla libertà) ma non può essere garantita dal principio di maggioranza. La massa tende a invidiare coloro che fanno cose nuove.

              Fra i meccanismi per frenare il pericolo del dispotismo della maggioranza, Mill immagina il suffragio «a peso variabile», che consenta ai più istruiti di contare di più. A questo voto «pesante» si dovrebbe accedere con «esami volontari accessibili a tutti».

              Se questa proposta non è mai uscita dai libri, c’è una ragione. Ha un bel dire Mill che «i soggetti di un voto meno influente non dovrebbero sentirsi irritati per questo», e che «solo un pazzo» può offendersi perché «si riconosce l’esistenza di altri con opinioni e aspirazioni superiori alle sue». La società esiste proprio perché ciascuno ha competenze diverse dagli altri: il panettiere ha bisogno dell’idraulico e il sarto del pizzaiolo. Nessuno «si sente irritato» per questo. Ma la vita pubblica è un’altra cosa, e l’idea del suffragio universale implica l’equivalenza del valore delle opinioni. La «competenza» tecnica è un attributo che pretendiamo dal nostro medico o dal nostro idraulico; al più dagli “impiegati” dello Stato, dai poliziotti ai capi di gabinetto. L’indirizzo politico, però, è lasciato alla conta. In una democrazia «presa sul serio», davvero «uno vale uno».

              Un secolo e mezzo fa, si pensava che governo popolare ed istruzione di massa sarebbero andate assieme. Per lo stesso Mill, «uno dei principali meriti di un governo libero è proprio quello di educare l’intelligenza e i sentimenti persino degli strati sociali più bassi chiamati a prendere parte alle decisioni». Il suffragio universale avrebbe costituito una sorta di palestra, l’abitudine a prendere decisioni ci avrebbe reso decisori migliori. È andata così forse in Svizzera, dove il frequente ricorso al referendum produce scelte sorprendentemente ponderate. Oggi un po’ dappertutto assistiamo al prevalere del voto istintivo. E questo avviene nelle società più scolarizzate di sempre, dove per giunta tutta l’informazione del mondo è disponibile al costo di un clic.

              Forse ad essere sbagliato, ieri come oggi, è il modo d’impostare il problema. Le neuroscienze della politica suggeriscono che i pregiudizi sono molto più radicati di quanto sembra. L’elettore razionale, che legge i programmi e si sposta da sinistra a destra a seconda delle circostanze, è una fantasia. Che si voti «con la pancia» è probabile, capire chi propone cosa, e poi verificare che lo faccia, richiede fatica e tempo. Né i più colti ed informati sono liberi da pregiudizi.

              Se non si può cambiare la natura umana per riformare la politica, forse si può ridurre l’ambito delle scelte a maggioranza. Svolte che incidono profondamente sullo status quo (come la Brexit) dovrebbero richiedere super-maggioranze, come avviene in Parlamento per la riforma della Costituzione. Oggi noi eleggiamo chi decide grosso modo della metà del Pil. L’elevato peso dello Stato è un argomento a favore della «competenza» nel gestirlo, ma la percezione che esso costi al cittadino metà del suo reddito consolida il bisogno del controllo. Se vengo tassato così tanto, non posso lasciare che decidano gli altri.

              Se lo Stato governasse il 10% del Pil, il populismo farebbe meno paura: perché decisioni erronee o pregiudiziali produrrebbero danni decisamente inferiori. Forse è più semplice convincere il demos a riprendere sovranità sul proprio reddito, accettando una riduzione dei poteri pubblici, che a cedere il passo ai «competenti». Ci pensino, le élites.

              Alberto Mingardi
              Twitter @amingardi 

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              Alcuni diritti riservati


              Numeri Utili: reddito dei giovani architetti (2016)

              Nel 1995 un architetto italiano guadagnava, in proporzione, l'equivalente di 36mila euro lordi l'anno
              Nel 2015 il reddito è sceso a 19mila euro lordi. 

              Dati Fondazione Inarcassa per il Sole 24 Ore registrano un reddito professionale annuo di 9.300 euro lordi per gli architetti con meno di 30 anni di età, contro lo standard dei 12mila euro annui dei neoingegneri.

              Anche aggiungendo una decina d'anni in curriculum, la situazione cambia poco: il 30% degli under 40 vive sotto la soglia di povertà, (reddito di circa 7mila euro lordi l'anno). 

              =============
              Vedi:

              Numeri Utili: La classifica dei neolaureati occupati in Europa (2016)


              La classifica dei neolaureati occupati in Europa 29 Agosto 2016

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