lunedì 22 febbraio 2016

Spritz Recycling: oltre alla quantità, qualcuno valuta la QUALITA' delle raccolta differenziata?

Nell'angolo della raccolta differenziata, dentro il bidone della carta si trovano dei cartoni della pizza. Tutto bene uno pensa, son di cartone. Eh no, dicono gli esperti, se la carta è contaminata da resti umidi di cibo, non è buona carta da riciclo, infatti la possibilità di conferire nella raccolta della carta i cartoni della pizza vale solamente per le porzioni di essi che risultino completamente pulite.

Stessa cosa per quando nella campana di vetro e lattine di alluminio finiscono le bocce di lacca o piatti di ceramica.

Insomma, quello di cui si discuteva in bar nel fine settimana è il come vengono stillate le classifiche dei comuni più "ricicloni". L'impressione è che si tratti di classifiche che guardano alla QUANTITA' di materiale nominalmente riciclabile che viene raccolto nei bidoni del territorio di un comune. Ma, logica vuole, che non è detto che la QUALITA' del materiale riciclato sia ottimale ovunque allo stesso modo. Per paradosso, chi raccoglie più quantità di, ad esempio, carta e quindi figurare come un comune virtuoso nella raccolta di carta, potrebbe benissimo avere una quantità tale di cartoni della pizza dentro questi bidoni che la quantità di carta "buona" in realtà è nettamente minoritaria. 

Stessa cosa con il resto dei rifiuti.

Al che la platea del bancone s'è divisa in due:

- chi sostiene che non ci si può fidare delle statistiche perché in fin dei conti non si sa neppure con che metodo siano create né se sia tenuta in considerazione la quantità di "non riciclabile" che finisce dentro i bidoni della differenziata. Quantità che andrebbe dedotta dalla quantità totale di rifiuti riciclabili raccolti.

- e chi sostiene che la quantità di scarto è probabilmente simile in tutti i bidoni di tutti i comuni e pertanto guardare solo alla quantità è una buona verifica della capacità di riciclo di una zona.

...e il dibattito continua

PS qualche cartoni è riciclabile ma con certe regole...


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4 commenti:

Anonimo ha detto...

Secondo alcuni poi, i dati sulla qualità della differenziata sarebbe bello conoscerli anche perché senza un'adeguata e costante istruzione dei cittadini su cosa gettare nei bidoni della differenziata e cosa non gettare è probabile che con l'andar del tempo si assimilino dei comportamenti sbagliati e che non vengano corretti (es. i cartoni delle pizze)

Anonimo ha detto...

Secondo me dovrebbero fare ogni anno delle lezioni a scuola nelle elementari per insegnare ai bambini cosa ricliclare e cosa no. Solo così si creano degli adulti responsabili del domani.

Ruy ha detto...

quanti di voi sanno dove buttare un bicchiere rotto? lo sapevate che non va nel vetro ma nell'indifferenziata?

Se non lo sapevate concocordo col commento precedente che serve un'educazione costante e regolare per garantire una qualità migliore della raccolta differenziata. Penso sia anche nell'interesse delle aziende che poi devono gestire la raccolta.

Anonimo ha detto...

ciao ragazzi, sul Messaggero di ieri c'era una menzione all'ambulatorio di Morsano di Strada. qualora vi fosse sfuggito http://messaggeroveneto.gelocal.it/udine/cronaca/2016/02/22/news/l-italia-incompiuta-che-brucia-4-miliardi-in-fvg-12-opere-ferme-1.13002608

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