Cadere in moto ad alte velocità è abbastanza evidente che faccia danni alla testa (la sostanza della questione) però non è che ci fosse la corsa a mettersi su il casco fino a che una norma del 1992 lo rese obbligatorio. Da allora tutti se lo mettono su senza neppure dubitare per un momento che sia una cosa utile (l'obbligatorietà della questione).
Nel campo medico, studi scientifici e pubblicati in Australia nel 1984, avevano identificato in un batterio, l'Helicobacter pylori, la causa dell'ulcera, quindi con antibiodici curavi l'ulcera (la sostanza della questione). Nel frattempo, negli USA e nell'Europa occidentale, due regione molto avanti con la medicina, si continuava a "curare" l'ulcera con un'operazione chirurgica di rimozione di parte dello stomaco. Questa preferenza per la chirurgia andò avanti per 20 anni... finchè si fece strada nelle varie comunità sanitarie nazionali il concetto di cambiare drasticamente ed attaccare con le pillole e non con il bisturi (l'obbligatorietà della questione). PS la scoperta di 20 anni prima fece prendere il Nobel nel 2005 ai due ricercatori.
MORALE DELLA FAVOLA N.1: noi esseri umani resistiamo i cambiamenti anche di fronte all'evidenza. Nelle "Business Schools" ti dicono che "people resist change" (la gente resiste il cambiamento) per spiegarvi che, quando sarete dei managers, per ogni cambiamento aziendale che vorrete attuare dovrete sputare pallini e questo per una comunissima questione antropologica. Non c'è una logica nella resistenza di fronte all'evidenza (le cinture perchè non metterle se sai che facendo un incidente rischi la TUA salute?) però senza l'obbligo non funziona. Dopo l'obbligo tutti si adeguano e zitti (e cinture allacciate).
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Nel diritto penale i reati si distinguono in delitti e contravvenzioni a seconda della specie di pena prevista dal codice penale (art. 39 c.p.): i delitti sono quei reati per cui è prevista la pena dell'ergastolo, della reclusione, della multa, mentre le contravvenzioni sono quei reati per cui è prevista la pena dell'arresto e/o dell'ammenda. Tuttavia, nella nostra vita di ogni giorno si guarda alla sostanza delle cose: "ho preso una multa" e "lo hanno arrestato" è pienamente in linea con l'essenza di quanto accaduto e nessuno si sognerebbe di rifarsi il vocabolario perchè si tratta di "ammenda" e non di "multa" o perchè è soggetto alla "reclusione" non all' "arresto". Si chiama "sostanza delle cose".
MORALE DELLA FAVOLA N.2: Quando si parla dei piccoli comuni, si può fare un trattato di lessico legale (unione, fusione, definizione precisa di "piccolo comune" ecc.) o una dissertazione sulle posizioni partitocratiche ma sulla tavola della discussione resta la domanda: il TUO comune è o non è troppo piccolo per essere un'entità sostenibile alla luce delle condizioni socio-economiche attuali e future?
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MORALE DELLE FAVOLE: Possiamo tracciare un parallelo tra l'uso del casco per chi va in bici e l'esistenza di un comune di meno di 4.000 abitanti con un'unica frazione.
Casco per bici: sarà mai di uso comune? |
Allora perchè cazzo noi e voi il casco non ce lo mettiamo quando andiamo a pedalare sulla Napoleonica? Risposta: perchè la parte "sostanziale" del problema nulla può se non è marchiata a fuoco da una componente impositiva.
Possiamo discutere ad libitum delle sbiricude terminologico/lessicali legate al futuro dei piccoli comuni ma fin che dal Fondo Monetario Internazionale e dalla Merkel (attraverso il governo italiano) non arriva l'ordine di piastrellare i comuni sotto i 10.000 abitanti, neppure di fronte alla sostanza dei dati che mostrano maggiori costi pro-capite, risorse umane inadeguate e maldistribuite (es. troppi impiegati vs pochi operai comunali) e generale povertà di servizi, non cambierà nulla.
D'altronde l'ultimo che cambiò i comuni qui da noi fu Napoleone nel 1805 ed era un sovrano assoluto che agì d'imperio.
In attesa dell'atto d'imperio dall'alto, l'unica cosa che può essere fatta, e non è poca cosa, è un'opera di sensibilizzazione trasversale ai colori politici affinchè le popolazioni siano pronte e il più concordi possibile per quando la Merkel affonderà il coltello e si sia pronti a raccomandare aggregazioni con un senso logico. Il rischio è il finire aggregati in fretta e furia con comuni poco affini (es. Varmo) "solo perchè parte del vostro collegio alle elezioni provinciali e visto che abbiamo una fretta teutonica di imporvi le riforme strutturali state lì e zitti".
Nella sostanza si deve influire sulla questione partendo dal basso, fare massa e cercare poi di influire, per quanto umanamente possibile, sull'imperio che verrà.
38 commenti:
Henry Ford al lancio del leggendario modello T in un frase storica: «Se avessi interpellato il cliente mi avrebbe chiesto un cavallo più veloce».
tra un po' i soliti vi daranno il "cagata pazzesca". Sempre gli stessi scommetto!
Convinti che l'imperio verrà? PS io concordo che è un comune troppo piccolo
Se giudicassimo dal numero di candidati per un posto a consigliere comunale diremmo che invece il comune va bene a tantissimi così com'è! ci sono dai 60 agli 80 candidati nelle comunali!
Scusa, o non hanno un cavolo da fare o non han capito il valore di un 2 di coppe.
cuant che sot a l'è spade?
Invece di giudicare il numero dei candidati, giudichiamo la qualità dei candidati
Il ragionamento presuppone che la qualità media sia più alta neli comuni grandi? Non ne sono convinta.
Riassumendo: la Lega è favorevole ai comuni più grandi ma segue le direttive di Milano. Il PD locale è favorevole. Il PDL non dice niente. L'UDC non dice niente. I grillini son favorevoli ma qui non han rappresentanti. Le liste civiche son contrarie.
Tra astenuti e disillusi la politica raccoglie poi poco! Si e no il 50% degli elettori seguono quello che dicono i partiti e i partiti oggi durano il battere di un ciglio. La gente non segue piu' i leader di partito ma persone legate al territorio che siano rappresentative ed abbiano una storia locale riconosciuta. Se un personaggio di caratura sta dietro all'idea del mettere assieme i comuni la gente ne sara' sensibile.
Morale della favolona, tutti possono dire tutto, non serve conoscere niente, viva la democrazia.
Ma scusate e' ovvio che chi amministra i piccoli comuni mai si dira' favorevole ad abolire quello che amministrano!!! Sveglia!
I comuni grandi fanno gola ai partiti strutturati e vi spiego il perche'. Nei piccoli comuni vincono le liste civiche perche' la gente non si fila i partiti. guardate qui da noi, perche' i partiti non si presentano con le loro liste? Semplice, perche' non se li fila nessuno anche (soprattutto?) perche' conoscono di persona tutti e prima dell'appartenenza politica, e i partiti si sa, sono come radio deejay, ti danno il premio fedeltá (che si chima "militanza") e non il premio bravura. Cosi un cazzone che milita fedelmente per un partito finisce in lista, quello invece bravo che non milita no. In un ocmune di 15mila abitanti fare campagna elettorale costa ed e' chiaro che i partiti sanno dove prendere i soldi e che promesse fare e a chi, in cambio del voto. Le liste civiche avrebbero molta difficolta'.
I comuni grandi porterebbero piu' corruzione allora.
E i dipendenti comunali? Siamo mica in america dove verrebbero licenziati dopo le fusioni!
Per amministrare 13.000 persone in 3 comuni qua della zona ci sono 50 consiglieri comunali. Sarebbe come dire che per amministrare 60 milioni di Italiani in parlamento sedessero 230 mila parlamentari...
People resist change. Mi piace. E' vero.
Si discute in parlamento di abolire le province ma non mi risulta si parli di macro-comuni, ma si sa che la politica italiana arriva sempre dopo. Dove si possono trovare tabelle comparative con i costi dei comuni piccoli verso quelli grandi? grazie.
I presidenti contrari alla chiusura degli enti: «È illegittimo e incostituzionale. Un disegno campato per aria»
Ovvio! Non puoi mica dire al cappone di anticipare il Natale! I presidenti di provincia si appelleranno sempre alla "legge" costituzionale come amministratori e dipendenti dei piccoli comuni diranno che son cose che devono venire dall'alto. E' ovvio e pure legittimo che sia cosi. Speriamo che dall'alto si attivino davvero e non solo per marketing elettorale per poi non fare nulla come sempre.
«Il provvedimento della Regione è illegittimo e incostituzionale: in sostanza un disegno campato in aria, non basato su elementi di valutazione tecnica o economica».
Notato come usano sempre "campato in aria", "manca la conoscenza" "superficiale" "demagogico" "populista" quando non vogliono entrare nella questione ma fare proclami elettorali? Poi scatta la fase cosidetta "fase Santanchiana" in cui si inizia a gridare "vergogna, vergogna, vergogna"
Grazie per la segnalazione, questa e' gia' un classico:
"Serracchiani dice di agire così per portare a compimento ciò per cui è stata eletta: anch’io a Gorizia sono stato eletto per difendere le Province, e con 35 mila voti. Lei si è fermata a 28 mila preferenze nel mio territorio".
A me piacciono 3 uffici protocollo! Ho una passione per i timbri, tutto sto web e apps mi danno ai nervi. Vuoi mettere l'eleganza el gesto umano e delle corsette i municipio per portar carte. Ne dovremmo istituire di altri.
Non importa il colore politico di chi governa purche' governi bene e governi un'entita' territoriale efficente. Cosa ce ne facciamo di uffici e ufficetti in ogni angolo? E di depositi materiale e sedi distaccate? Che i conti non tornano non serve farcelo dire da Roma (o da Milano!!!) é una cosa evidente che piú sedi ci sono e piú il sistema costa. Se vogliamo meno tasse in generale, si deve iniziare a risparmiare facendo economie di scala. Serve buon senso prima che arrivi l'Europa a dettare rese senza condizioni!
Mior savé pitost che scrivi monadis
A proposito di federalismo dal basso: io sono in Svezia adesso. I miei colleghi mi hanno detto che la situazione è invertita qui: nord povero sud ricco. Qui funzione che i soldi delle tasse vengono date tutte al comune in cui si vive. Tutti pagano una cifra fissa che viene calcolata sullo stipendio medio regionale. Chi guadagna di più, manda al comune la cifra fissa, il resto lo manda allo stato che poi dirama nei comuni più bisognosi. Credete che copiare questo sistema possa funzionare con noi?
In Italia non si cambia mai nulla! Altro che resistere i cambiamenti!
e le tangenti?
Questa e' una posizione sulla scia del comitato nato a Mortegliano?
L'elenco dei post inerenti i piccoli comuni inzia nel 2009...: http://dibattitomorsanese.blogspot.it/search?q=4000+abitanti
Si ma è una coincidenza troppo forte che questa sia la linea di Zampa e del comitato!!!
Great minds think alike
Realisticamente non si farà nulla per almeno i prossimi 20 anni. Finite le prossime elezioni non si sentirà più parlare di aggregare i comuni di "Semide". Scomettiamo?
Non si può cambiare l'assetto amministrativo dall'oggi al domani e anche a livello costituzionale non sarà facile far passare una riforma dei comuni. Tra tutto quello che non funziona in Italia credo che i comuni siano la cosa che funziona di più.
Se continuiamo a pensare che non si può cambiare mai nulla allora non si va avanti. Aggregare i comuni e chiudere uffici accorpando mansioni e razionalizzando il personale, non è una cosa dell'altro mondo. Si chiama logica. Il debito pubblico sta crescendo e chiudere l'anno con deficit di governo significa scaricare il deficit sul debito pubblico. Continuiamo così e vedremo dove ci porta il patto di stabilità. Per citare Grillo, verranno gli elicotteri e toccherà fare le riforme di corsa.
Vorrei sapere la posizione degli Alfaniani su questa questione.
Mi pare sia a 90 gradi...
il TUO comune è o non è troppo piccolo per essere un'entità sostenibile alla luce delle condizioni socio-economiche attuali e future?
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