martedì 15 dicembre 2020

Cash-Back: a Morsano farà presa?

All'inizio di dicembre è partito l'esperimento del cash-back su iniziativa del governo che amministra la nazione che circonda Morsano di Strada. I dettagli qui: "Cashback 2020/2021: facciamo chiarezza"

Chi sa qualcosa di come vada il mondo sa benissimo che l'evasione fiscale, quella grossa, quella vera, si fa negli uffici dei fiscalisti di certe parti del mondo o facendo due firme sulle carte giuste. I quattro spicci dati a nero alla partita IVA sotto casa, nella conta dei grandi numeri dell'evasione sono appunto...quattro spicci. Anche in forma aggregata restano quattro spicci. Resta che in un mondo ideale in cui la pubblica amministrazione amministra bene i suoi fondi, l'evasione non ha neanche uno straccio di giustificazione.  

Ad ogni modo, per arginare una parte dell'evasione, a Roma han deciso di usare un inglesismo: il "cash-back". Il concetto è semplice e conosciuto già ai centri commerciali e grandi catene di mezzo mondo:  carte a punti che registrano quanto spendi ed allo stesso tempo raccolgono le tue preferenze e capacità di spesa, più una tonnellata di altri dati sulla tua esistenza (età, indirizzo, numero di familiari, professione, condizioni mediche ecc.) ed in cambio ti danno un piccolo premio monetario. 

I "dati sono il petrolio del nuovo secolo". Se questo è vero allora il cash-back è un regalare petrolio in cambio di due spiccioli in nome della nostra avidità. Avidità non in senso stretto, ovvero il coltivare un "desiderio incontrollato che sembra non placarsi neppure se soddisfatto" ma avidità da fessi perché senza accorgersene, si cede molto valore in cambio di pochi euro. Questo scambio lo si può definire "avidità funzionale". 

L'Agenzia delle Entrate ha già accesso ai nostri conti correnti per cui può già verificare la congruità (...) delle nostre spese nel minimo dettaglio. Tuttavia, facendo passare tutte le spese elettroniche attrraverso un unico vettore, l'app IO PA, favorire di gran lunga l'amministrazione pubblica ed è un regalo del cittadino avido-funzionale allo Stato. Stato che è molto più avido. 

Per inciso, i pagamenti elettronici sono comodi da fare e si dovrebbero usare carte o telefonini per i pagamenti indipendentemente dai vari incentivi statali. Se il cittadino usa il contante è una sua scelta di libertà. Se gli Italiani sono lenti nell'abbracciare l'uso della moneta elettronica si dovrebbe pensare ad altri modi per incentivare l'abbandono del contante. Ad esempio la connettività capillare e una decisa comodità dell'usare un tipo di pagamento rispetto al tradizionale soldo di carta.    

Per ora non ci resta che osservare quanti caffè o taglietti verranno pagati con Google Pay, Apple Pay, Satispay, contactless e bancomat vari nei bar paesani... ai posteri l'arduo cash-back. 

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