mercoledì 9 settembre 2009

Ars Oratoria vs Ars Lavorandi (0-3): Friulani Popolo di lavoratori e non di oratori

Recentemente ci é capitato di assistere all'insediamento di un nuovo dirigente in un'associazione paesana. La sera della presentazione ci si sarebbe aspettati un discorso, breve ma pur sempre un paio di parole all'indirizzo dei soci. Invece, come spesso accade negli ambienti associativi friulani, la risposta del neo dirigente é stata "e ce aio di disi?!? Sin ducj adulz, no covente disi nie" raffredando cosí ogni aspettativa.

Questo é un esempio come tanti dell'oratoria, o meglio, della mancanza di abilitá oratoria tipica dei friulani. Grandi lavoratori (il dirigente in questione lavora molto ed ha sponsorizzato l'associazione con un cospicuo ammontare), ma quando si tratta di dire due parole in pubblico "a colin come piruz madurs".

Presa alla larga questa é la ragione per la quale abbiamo perso la denominazione del vino "Tocai" - le idee vanno soprattutto presentate bene, se non si sa mettere due parole in croce figurarsi se si riesce a difendere un diritto!

Nello specifico morsanese la capacitá oratoria manca a tutti i livelli ma per buon vivere di solito nessuno lo fa notare né agli amministartori locali - dei quali non si sa mai di dover aver bisogno ed é meglio non punzecchiarli troppo - né ai rappresentanti di enti ed associazioni.

In generale noi friulani siamo vittime di una noiosa cadenza ogni qualvolta parliamo italiano che ci rende impacciati con la nostra cantilena dalle vocali allungate (ma diooooo, daiiiiiiiiiii supoooooooooooo) e dalle C sbiascicate. Memorabile il discorso di un presidente di un ente agrario locale qualche tempo fa in cui i quintali di "schiacciati" diventavano inevitabilmente quintali di "schiascí-a-ti".

Non siamo degli oratori naturali, c'e' poco da fare. I nostri discorsi in pubblico, di qualsiasi natura essi siano, sono sempre pesanti. Lunghi. Noiosi. Cadenze sbagliate. Totale sconnessione con il pubblico. Impacciati, non ispiriamo, non motiviamo. I nostri discorsi sono uno strazio per chi li fa e per chi li ascolta.
Grandissimi quelli che poi vengono a chiederti se il loro discorso ti é piacciuto e tu rispondi di si per educazione. Al che il circolo si perpetua perché gli si dá lo spunto per continuare a fare discorsi impunemente. Ci vorrebbe il coraggio di far presente che "il tuo discorso era noioso! Non sei capace di parlare. Perché non assumi uno di Lucca perché parli al tuo posto con un amabile accento toscano e tu ne torni a lavorare, che ti viene meglio?"

Possibile che non si riesca a dire due parole in croce? Inserire una battuta di spirito (imparandola a memoria il giorno prima), una storiella simpatica per catturare l'attenzione del pubblico, una domanda retorica per coinvolgere chi ascolta, raccontare una storia all'inizio del discorso e concluderela alla fine... e via dicendo. Perché il discorso al pubblico é motivo di ansia da prestazione per il morsanese medio? Tra i nostri antenati, nel 1700, ci saranno stati dei "sotans" come noi, che due parole le sapevano dire ai loro compaesani no?!?

Il monito per chi di dovere é di farsi un corso sul "parlare in pubblico" e di tener presente che un buon inizio per i discorsi sará sempre immancabilmente questo: "saró breve perché mi rendo conto di essere la parentesi che vi separa da un lauto rinfresco"... se non altro vincerete il consenso di tutti quelli che vi ascoltano!

48 commenti:

Anonymous ha detto...

C'era un sindaco qualche anno fa che per tutto il mandato immancabilmente iniziava i suoi discorsi con "porto i saluti dell'amministrazione comunale". Una mancanca di fantasia ed una noia notevole!

Arminio ha detto...

Per parlare bene in pubblico ci vuole esercizio. Spesso credo che la gente si improvvisi i discorsi e li sono dolori. Anche nei discorsi che si leggono c'e' noia perché sentire uno che legge é una noia tremenda. Ci vorrebbe veramente un corso per insegnare almeno i trucchi piú comuni per un discorso di successo.

ars dicendi ha detto...

A quando il primo discorso ufficiale dello zar? Qualsiasi cosa dica e comunque lo dica a noi ragazze va bene!

Anonymous ha detto...

Ho avuto modo di assistere nella nostra zona a delle manifestazioni dove lo speaker si prolungava in battutacce volgari ed espressioni da bovaro. peró la gente gli andava dietro o quantomeno mi sembrava gradisse. Ad ogni pubblico il suo oratore ho pensato!

Anonymous ha detto...

....e soprattutto sorridete quando parlate in pubblico! MUMMIE!

Anonymous ha detto...

Interessante come i post del blog sono strutturati sempre attorno ad un aneddoto paesano, poi raccontano una storia ed alla fine traggono la conclusione. Sembra il canovaccio per un tipico discorso in pubblico! Blogger, scrivete anche discorsi a contratto??? :-)

Franco ha detto...

Un libro utile: Parlare in pubblico. Come organizzare un discorso ed avere successo. Con una guida agli strumenti multimediali

Corsi on-line ha detto...

Ci sono anche corsi disponibili on-line: http://www.emagister.it

http://www.emagister.it/appunti/emag_users/solicitudes/index.cfm

Anonymous ha detto...

Trovo che un errore comune quando gli oratori di casa nostra leggono un discorso sia la fretta. Ci sono "lettori di discorsi" che leggono velocemente per la fretta di finire, si mangiano le parole e sono monotoni (nel senso che unano un solo tono di voce senza enfatizzare i passaggi salienti). Quel prete che ogni tanto viene a dire messa e che ha la voce metallica, come si chiama? Quello si che é una buona eccezione alla regola!

Vitellozzo Silverdeschi ha detto...

Ciao a chi ci visita dall'UNIONE EUROPEA.

10.09.09 12:12:45 Non disponibile Unione Europea xxx.xxx.xxx.xxx Explorer 6.x Windows XP

Vitellozzo Silverdeschi ha detto...

nah, chiediamo agli altri blogger per scrupolo ma non crediamo susciti abbastanza interesse. La comunitá del blog di certo giudicherá i contenuti degli interventi pubblici non tanto l'esecuzione.

Anonymous ha detto...

Ricorda che il tuo corpo trasmette il 70% dell'informazione, con i gesti trasmetti il 50%, con la voce il 20%

Furlanist ha detto...

Siamo un popolo concreto e lavoratore pero' e' vero che visto che non sappiamo mettere due parole in croce ci calpestano tutti. I soliti imbonitori ci fregano sempre. Bisognerebbe iniziare a lavorare e saper anche parlare bene.

Orlando Mendoza Ayala ha detto...

Ma questo Orlando Mendoza Ayala chi selo?

CONFERENCIA DE MOTIVACIÓN ha detto...

Un motivatore peruviano... CONFERENCIA DE MOTIVACIÓN Pasión por el Exito Orlando Mendoza Ayala

Public Speaking ha detto...

lo chiamano public speaking in america dove secondo me, gli oratori sono tutti uguali ed omologati. Gesticolano molto meno di noi e la passione é pilotata. Vero che il pubblico di solito partecipa di piú perché gli americani sono un popolo estroverso.

Pamela ha detto...

I fatti dicono molto più dei discorsi fatti utilizzando l'arte oratoria degna di Lisia e Demostene.
Se una persona è un buon politico parlarà bene.
Se è un buon amministratore, forse non parlerà mai.

|Giuseppe Morandini ha detto...

Vorrei spezzare una lancia a favore di un buon oratore friulano: Giuseppe Morandini, Vice Presidente e Presidente Consiglio centrale Piccola Industria con delega per il credito, la finanza per le PMI e la semplificazione

Ha una carica nazionale e spesso interviene a convegni nazionali e con la stampa nazionale sulle tematiche legate alla piccola impresa.

Non é male come parla. L'accento non é molto forte ed ha molta energia. E' bravo.

Tutto Tondo ha detto...

I friulani ingannano se stessi con la solita storia del gran lavoratore che parla poco. Fatto sta che poi anche conta poco e i suoi diritti non sa farseli rispettare. Puntiamo all'eccellenza: gran lavoratori che sanno parlare bene e non tiriamoci indietro di fronte alle sfide dell'eccellenza. Sarebbe codardia e noi siamo un popolo corraggioso.

Roberto Romanese ha detto...

Un ottimo oratore, sia per la presenza scenica, che per la padronanza della lingua (anche inglese) si è confermato, nell'intervento tenuto durante le premiazioni del torneo di Softball, l'assessore regionale allo sport Elio De Anna.

Abbiamo potuto constatare che si tratta veramente di una persona capace, sia di comunicare che di agire in modo efficace per governare le problematiche nel referato di sua competenza.

Sarà la sua passata carriera nel mondo dello sport (nazionale di rugby) sarà la sua esperienza professionale, fatto sta che merita tanto di cappello.

RR

Pamela ha detto...

La personalità di chi fa sport secondo un certo livello, secondo il mio modesto parere da sportiva, non ha rivali.
Concretezza e lavoro mirato al risultato.
A ciò aggiunta una buona base di cultura, e diventa un mix "very powerfull".
Probabilmente allora il buon training per sapere fare e saper comunicare, per essere cittadini del domani, dovrebbe partire dall'educazione completa, fisica e mentale.
In Giappone, dove i bambini sono obbligati a fare sport da tenera eta all'università, anche il piu scarso dà 10 a 0 a qualsiasi italiano medio.
Forse sarà perche praticano un sacco di arti marziali,(judo sopratutto), ma hanno la capacità di dire poco e bene.
Diretto al bersaglio.

michele t. ha detto...

o forse cara pamela, semplicemente non sa parlare.ti ricordo che gli amministratori spesso devono fare delle richieste agli enti locali superiori, e l' oratoria e la gestualità potrebbero risultare funzionali al raggiungimento dell' obiettivo.per quanto possa risultare antipatico, come parliamo, come ci vestiamo, e la nostra mimica, sono un primo importante biglietto da visita.è altresì evidente che chi si spende quotidianamente solo in rapporti formali parlando di pettegolezzi con la signora Maria di turno, difficilmente acquisisce o allena queste qualità.sicuramente la buona volonta'è una dote importante, assieme alla quantomai rara rettitudine morale, ma forse non basta!

Pamela ha detto...

Io ho la fortuna di poter vedere in Tribunale professionisti penalisti che incantano l'auditorio.
Il marito dell'avvocato per cui lavoro riesce ad improvvissare a braccia un discorso conclusivo del dibattimento in una udienza per spaccio,(quando era prevista in giornata una semplice prova testimoniale)
E a far assolvere l'imputato.
Si deve essere in grado di mettere nell'adeguato ordine fatti, descrizioni, prove....
Per quello che ho visto in udienza c'è una differenza tra come viene esposto il fatto da un avvocato udinese e un avvocato goriziano (come il mio capo).
A parità di preparazione e professionalità, la mimica e l'oratoria è molto piu secca ed essenziale nei primi, piu estroversa e briosa nei secondi.

Anonymous ha detto...

"Mens sana in corpore sano" or "A sound mind in a sound body" dunque!

Marie von Ebner-Eschenbach ha detto...

"Fear not those who argue but those who dodge"

"Non temere quelli che controbattono le tue tesi ma quelli che stanno zitti"

Anonymous ha detto...

Evidentemente la nostra società si è trasformata in un teatro dove solo i teatranti sono bravi. Raccontare, mimare, imbrogliare con le parole e con i gesti. Da Goldoni a Peppino, npon c'è posto per i friulani destinati all'estinzione.

Nuovi Giovani ha detto...

...a meno che non salti fuori una nuova schiatta di friulani concreti, istruiti, capaci, lavoratori, pensatori e bravi con la penna e la parola. La domanda é quindi se questa schiatta stia emergendo o no...

Pamela ha detto...

Volevo solo far notare a michele che le richieste agli enti superiori sono spesso scritte e relative - spesso - ad atti amministrativi vincolati. La mimica e la retorica non hanno ESATTAMENTE molto spazio....

Anonymous ha detto...

Beh, Pamela, se fosse sempre esattamente come dici, la Daddario e amiche non avrebbero ragion d'essere...

Anonymous ha detto...

A Roma si grida al dittatore per Berlusconi. A Venezia si accoglie Chávez come un liberatore.

eloquio finiano ha detto...

l' eloquio di Gianfranco si studia all' universita'

Roberto Romanese ha detto...

Pamela è sempre puntuale nelle considerazioni, il commento relativo alla Daddario invece non lo vedo molto centrato con quanto trattato in merito alle richieste di contributi e finanziamenti fra enti.

Magari se me lo spiegano ci arrivo.

Mandi
RR

Da beppe severgnini ha detto...

... il problema principale: per molte testate italiane, il giornalismo è una forma di lotta politica. Tutto quello che danneggia la propria parte viene taciuto o minimizzato; tutto quello che mette in cattiva luce l'avversario viene enfatizzato. Questo è particolarmente evidente a destra, dove il referente politico è spesso il padrone (vedi bastonature di questi giorni); ma anche a sinistra non scherzano.

e voi blogger come vi comportate con i potenti locali?

la rete di amici trasversali ha detto...

Non so cosa intendesse dire chi ha fatto il commento della Daddario ma se si vede cosa ha combinato il PD in puglia con anche l'ex vice presidnete della regione della giunta Vendola inquisito per presunti favori rilasciati a seguito dell'incontro con le escort che qualche imprenditore passava allora si capisce che le cose potrebbero non sembre andare avanti grazie a processi decisionali chiari e trapsarenti. Si puo; passare per casi da denuncia come la corruzione a casi di peccato veniale dovuto alle conoscenze. Se mi spettano 5 mioni di finanziamento regionale sono certo che se si conosce qualcuno possono diventare 6 milioni. E via dicendo. Poi si sa anche che in italia ci sono talmente tante leggi e leggine che per bloccare o favorire un qualsiasi provvedimento si trova sempre qualcosa e le conoscenze possono aiutare in questi ambiti (senza commettere formali infrazioni del codice penale). Un po' come decidere se favorire la chiesa o meno. Che chi dice che la Curia dovrebbe provvedere a tutto quello che concerne le attivita' delle parrocchie e chi ritiene che il comune deve pagare perche' le attivita' parrocchiali vadano avanti. Di solito dipende dalle conoscenze che la curia ha, o non ha, nelle amministrazioni locali. La vita é fatta cosi.

Roberto Romanese ha detto...

Evidentemente per qualcuno la vita è proprio fatta come "la rete degli amici trasversali" la descrivono.
in base alla mia esperienza (del tutto limitata) non mi risulta accertato il fatto di un finanziamento derivante da un ente pubblico (quindi ottenuto da un bilancio certificato) fissato in una cifra tot, diventare maggiore per un motivo che non fosse, seppure parzialmente, dimostrabile (la Corte dei Conti infatti è l'incubo di tutte le amministrazioni).

Se invece ci inoltriamo nel meraviglioso mondo del "si dice" e del "mi pare", allora entriamo in un campo in cui tutto può essere detto visto che non c'è la necessità di portare esempi concreti (ricordo che ci riferiamo ai finanziamenti fra enti pubblici).

A tal proposito la Curia non è un ente pubblico ma una istituzione privata ed i Comuni intrattengono rapporti di collaborazione economica con le Parrocchie sulla base di convenzioni che devono trovare una giustificazione di ordine sociale o economico.

RR

Anonymous ha detto...

Il bilancio della protezione civile non é soggetto agli stessi controlli della corte dei conti cui é sottoposto il bilancio ordinario. Basta dichiarare qualcosa un'emergenza ed il gioco é fatto. In Italia emergenza é tutto, ricordo anche la visita del papa ad Assisi fu gestito come emergenza dalla Protezione Civile. Senza contare che tutti i consiglieri della regione FVG hanno a disposizione dei fondi (per un totale complessivo di 5 milioni credo) dei quali non devono rendere conto a nessuno. E la storia puo' continuare... a meno che non si voglia rafforzare l'idea che una giunta con un colore uguale all'amministrazione provinciale e regionale non avrebbe avuto nessun vantaggio rispetto ad una giunta di colore diverso. Perché é qui che credo sia il punto del contendere. Ci sono anche vantaggi intengibili (favori nei piani regolatori, autorizzazioni a varianti su strade, rotonde etc.) che vanno oltre quello che la corte dei conti puo' controllare. Il fatto resta che la diatriba é tra chi crede nelle conoscenze e chi no.

Roberto Romanese ha detto...

Piuttosto la disamina è tra chi crede/vuole di vivere in una nazione con un corpus di leggi che delimita la discrezionalità del singolo politico/amministratore e chi crede che il potente/satrapo di turno può fare quello che vuole.

La protezione civile è gestita direttamente dallo stato Italiano (le linee di comando sono nazionali) ed è stata presumibilmente incaricata della gestione della visita del papa (capo di stato straniero), assieme alla prefettura locale come evento di valenza internazionale.

Forse che il Governo non può usare gli strumenti che ha a disposizione nel modo (magari discutibile) che ritiene opportuno?

L'utilizzo dei fondi a disposizione degli assessori regionali vengono comunque resi pubblici nel B.U.R (l'ultimo pubblicato n° 36 di 264 pagine è quello del 09/09/09), e le minoranze/opposizioni/raggirati di turno possono denunciare il fatto di un utilizzo di denaro pubblico in modo non consono/legale agli organi di controllo.

Se poi vogliamo continuare a parlare per "sentito dire ovvero: la variante tale è stata concessa perché il tizio Tale era amico del tizio Altro andiamo avanti. Certo tutto può accadere e comunque non è la norma, il meccanismo di formazione delle varianti ed il numero degli organi coinvolti è tale che non basta corrompere un solo soggetto.

Resto del parere che, almeno in questa Regione, le cose da fare devono avere a sostegno delle pezze d'appoggio perlomeno credibili e seguono un iter di legge regolare.

Magari possiamo criticare gli impegni di spesa sui Celti o sul Friulano ma non sono scelte fatte per fare un piacere ad un amico (o dopo avere ricevuto piaceri sessuali come da precedenti commenti).

Mandi
RR

Roberto Romanese ha detto...

Per maggiore esplicazione fornisco un estratto dalla Legge 24 febbraio 1992, n. 225
Istituzione del servizio nazionale della protezione civile

Art. 19
Norma finanziaria
1. Le somme relative alle autorizzazioni di spesa a favore del Fondo per la protezione civile sono iscritte, in relazione al tipo di intervento previsto, in appositi capitoli, anche di nuova istituzione, dello stato di previsione della Presidenza del Consiglio dei ministri. Il Ministro del tesoro è autorizzato ad apportare, con propri decreti, su proposta del Ministro per il coordinamento della protezione civile, le variazioni compensative che si rendessero necessarie nel corso dell'esercizio in relazione agli interventi da effettuare.
2. Le disponibilità esistenti nella contabilità speciale intestata al "Fondo per la protezione civile" di cui all'articolo 2 del decreto-legge 10 luglio 1982, n. 428, convertito, con modificazioni, dalla legge 12 agosto 1982, n. 547, nonché quelle rinvenienti dalla contrazione dei mutui già autorizzati con legge a favore del Fondo per la protezione civile, sono versate all'entrata del bilancio dello Stato per la riassegnazione, con decreti del Ministro del tesoro, ai pertinenti capitoli da istituire nell'apposita rubrica dello stato di previsione della Presidenza del Consiglio dei ministri.
3. Per gli interventi di emergenza, di cui ai commi 2 e 3 dell'articolo 5, il Ministro per il coordinamento della protezione civile può provvedere anche a mezzo di soggetti titolari di pubbliche funzioni, ancorché non dipendenti statali, mediante ordini di accreditamento da disporre su pertinenti capitoli, per i quali NON TROVANO APPLICAZIONE le norme della legge e del regolamento di contabilità generale dello Stato SUI LIMITI DI SOMMA. Detti ordini di accreditamento sono SOTTOPOSTI A CONTROLLO SUCCESSIVO e, se non estinti al termine dell'esercizio in cui sono stati emessi, possono essere trasportati all'esercizio seguente.
4. I versamenti di fondi da parte di enti o privati per le esigenze di protezione civile confluiscono all'entrata del bilancio dello Stato per la riassegnazione ai rispettivi capitoli di spesa, con decreti del Ministro del tesoro.
5. Le obbligazioni giuridiche assunte anteriormente alla data di entrata in vigore della presente legge a carico del Fondo per la protezione civile danno luogo a formali impegni a carico dei competenti capitoli da istituire ai sensi del comma 1.

RR

Pamela ha detto...

Se viene emesso un bamdo dalla regione o da un ente locale per ottenere finanziamenti, vengono di solito richiesti bilanci preventivi e consuntivi(alla fine), come si intende finanziare eventualmente il progetto e quale importo si chiede all'ente.
Quando ho fatto la richiesta in porvincia, anni fa, per attrezzature sportive, non mi pare di avere indicato il mio partito o tendenza politica.
Eppure ho avuto un finanziamento corposo che mi ha permesso di acquistare un bel tappeto per judo.
Forse, allora: non è che piu che "oratoria"- che non serve!- o conoscenze e indicazioni di partito, è più utile presentare un piano adeguato e saper fare 2 conti?
Certo che, se vado alla provincia e compilo maleil modulino che mi danno,sicuramente potrò, effettivamente, ottenere un finanziamento minimo..

Roberto Romanese ha detto...

Come sempre Pamela ha centrato l'argomento.
L'esperienza di quelli che hanno avuto a che fare con le richieste di finanziamento ed i bandi degli enti pubblici possono solo confermare quanto da lei sottolineato.

RR

Perry Mason ha detto...

Peró un avvocato ha bisogno dell'oratoria per lavoro e si esercita ogni mattina (perche' in Italia, a differenza del resto del mondo, le udienze non si fanno anche di pomeriggio - mase fadie!) quindi andrebbe confrontato con gente della stessa categoria. Vada per il goriziano contro l'udinese ma di principi del foro friulano non credo siano delle cime nel panorama italiano. Se mi sbaglio, felice di correggere la mia impressione.

Anonymous ha detto...

Purtroppo il mondo di oggi é complicato e un buon amministratore deve saper parlare bene. Vada per chi amministra i piccoli paesi di provincia o le associazioni di paese. Ma come ci si addentra in ambito provinciale, regionale, nazionale sia a liverllo politico che aziendale li il Friuli fa acqua da tutte le parti.

Due consigli se posso ha detto...

- Se leggete un discorso, ogni tanto, alzate comunque gli occhi verso la gente che vi ascolta.

- Fatevi una pausa quando volete sottolineare un punto.

- Guardate a destra e a sinistra senza concentrarvi su una zona del pubblico in particolare. Cosi tutto il pubblico vi seguira' fino alla fine.

- preparatevi bene facendo prove davanti allo specchio e parlando (allo specchio) ad alta voce. Non fate le prove mentali che poi vi fregano.

- togliete dal discorso le parole difficili da pronunciare per noi friulani (le Z diventano C in tante parole che non... "azzecchiamo")

- d'accordo con il commento di prima: sorridete (!!!)

- assumete una postura che faciliti la respirazione: spalle dritte e testa alta

- Andate subito al punto senza troppe premesse: poche parole ma essenziali

- controllate con lo sguardo se il pubblico vi sta seguendo o se l'avete "perso". Se l'avete perso non insistete, trovate una via di fuga (domanda retorica al pubblico, battuta di spirito leggera etc.)

Se proprio non vi riesce, siate almeno clementi con chi vi ascolta e toglietevi dal podio il piu' velocemente possibile!

Gabriele ha detto...

sono d'accordo con Pamela, meglio la concretezza che le favole a parole.

Anonymous ha detto...

comunque in Friuli é importantissimo non essere troppo entusiasti perché la vita é sacrificio, le valigie sono di cartone, gli ungari ci hanno invaso, la pelagra era un grosso problema, il terremoto c'ha messo una pietra sopra e il governo vuole sottomere la nostra identita' ed autonomia. Il friulano non é emotivamente preparato all'entusiasmo. Pertanto il bravo oratore cercherá di avere sempre un tono di fondo sobrio, asciutto e velatamente pessimista per compiacere chi lo ascolta. Attenzione quindi ai vari corsi che insegnano ad essere brillanti "on stage". Troppa brillantina vi fa male dalle nostre parti!

La prova della banda ha detto...

Io ho un consiglio per gli amministartori che faranno discorsi quando c'e' anche la banda di castions. Se, mentre state facendo un discorso, vedete che i bandisti sbadigliano, state iniziando ad essere noiosi. Se iniziano a parlare tra di loro vuol dire che siete pesantemente noiosi. Se vedete che rompono le righe e controllano gli strumenti degli altri siete nella zona rossa della noia. Sono ragazzi, non sanno mentire.

Anonymous ha detto...

vedremo mai dei voti ai discorsi dei nostri amministratori su questo blog?

Prete oratore ha detto...

il prete di cui parli é don Nello Marcuzzi. Impossibile non ricordare le sue prediche!

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