Qualche mese fa in osteria si discuteva dell'immigrazione. L'atteggiamento degli avventori era improntato a sostenere che in fondo gli italiani erano migliori degli immigrati. Migliori perché figli di una cultura millenaria, di una religione tollerante, per la loro ricchezza economica conquistata con il lavoro ed il genio italiano e per l'innato senso del bello e via dicendo.
Al che, qualcuno fece notare che fuori dallo spazio vitale morsanico ed italico, si va a sbattere contro un mondo che potrebbe ritenere che l'Italia sia una nazione dove il mezzo di locomozione piú comune sia l'asino, dove le donne siano tutte basse e grasse (e con il velo nero in testa), gli uomini con la coppola, dove l'illegalitá, l'inefficienza, la corruzione, la disorganizzazione e l'ineguaglianza sociale la fanno da padrone. Insomma una nazione da terzo mondo (o giú di lí).
Ovviamente, al bar, le battute di scherno rispetto a queste osservazioni non si risparmiarono: se siamo i migliori chi mai oserá schernirci?!?
Il tempo passa e, anni dopo il Cernis, capita a fagiolo la sentenza di Amanda Knox (meglio conosciuta ai media come Foxy Knoxy). Ebbene, una senatrice statunitense, Maria Cantwell, ritiene che il processo non puó essere stato giusto perché macchiato da anti-americanismo tanto che il ministro degli esteri americano si é detta pronta a incontrare "chiunque abbia dei timori" riguardo alla sentenza (sebbene il suo dipartimento si sia premurato di specificare che non ritiene che il processo sia stato ingiusto). Tradotto dal diplomatichese: visto che una parte dell'opinione pubblica americana potrebbe avere una bassissima fiducia nel Belpaese, é doveroso che un membro del governo faccia qualcosa.
Gratta gratta, vuoi vedere che ritengono che la nostra civiltà giuridica non abbia pari dignitá di quella d'oltre oceano...
Ad ogni modo, un vecchio detto paesano recita che "non c'é mai un furbo senza che ci sia un'altro ancora piú furbo di lui". Stessa cosa quando si vuole ritenere che la civiltá "migliore" stia sempre e comunque da una parte ben definita (la propria).
Evidentemente oltre che una questione di punti di vista é una questione di passaporti.
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Mauro Paviotti - Sabato 14 dicembre 2024
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Il titolo della mostra diffusa "*Francamente me stesso*" celebra l'opera e
la vita artistica di Mauro Paviotti, organizzata dai Comuni di Castions di
St...
5 giorni fa
14 commenti:
Niente in generale contro gli immigrati.Ma credo che chi viene in Italia dovrebbe dimostrare per lo meno di conoscerne i principi fondamentali.
Che so..che è reato uccidere la figlia di 18 anni sgozzandola perchè è innamorata di un italiano..
O che qui donne e uomini hanno la stessa dignità.
Se poi sono civili verso di noi, e rispettano le leggi e la dignità italiana, BENVENUTI!
d'accordo. Un tedesco potrebbe dire "vengano pure gli italiani, purché non si ammazzino fuori dalle pizzerie"...
Perchè noi siamo soliti ammazzarci fuori dalle pizzerie?
Duisburg, 15agosto, 2007 - Sono tutti italiani, di età tra i 16 e i 39 anni, i sei uomini uccisi a Duisburg, in Germania...
...e perché tutti i pakistani sono usi uccidere le loro figlie?
Ah non so.Non frequento i mussulmani, non sono a me affini...cmq fa specie che quando è stata uccisa quella povera ragazza,sgozzata come un capretto, la madre abbia detto" era colpa di mia figlia, doveva comportarsi meglio".
E' un elemento che mi fa presumere che ci sia qualcosa nella loro cultura e nella loro mente un pochetto differente dalla nostra.....
o che il padre picchiasse la madre e questa per paura avesse detto queste cose. Vorrei ricordare che di recente anche il presidente Napolitano a stigmatizzato la violenza contro le donne italiane perpetrata da uomini italiani (diceva 7 milioni di donne vittime di violenza domestica se non sbaglio). Abbiamo un pulpito abbastanza precario per dare troppe lezioni in merito. Ad ogni modo, l'istintiva diffidenza verso una religione diversa non la discuto. Ognuno puó avere le sue opinioni. Certo é che piú discrimini, meno si integrano. Non uscirai mai dalla spirale di esclusione-paura.
Ma ci mancherebbe.La discriminazione E SEMPRE SBAGLIATA!Solo che purtroppo la loro cultura entra in collisione su certe cose con la nostra.E 'innegabile che per quanto rigurda le donne noi abbiamo almeno sulla carta dei sistemi di tutela maggiori.
Certo, si deve fare ancora molto, concretamente....
Bisogna agire sulle seconde generazioni piú che sulle prime generazioni di immigrati. Chi ha vissuto fin dalla nascita nelle pianure desertiche, ha a malapena l'equivalente della terza elementare e fin da bambino ha fatto lavori umili legati all'agricoltura di sussistenza, di certo non potrá integrarsi facilmente in una societá occidentale. Peró se viene a lavorare da noi nelle fabbriche, gli va riconosciuto lo sforzo. La vera sfida é quella con le seconde generazioni, i figli delle persone di cui sopra. Questi figli saranno italiani in societá ma dovranno fare i conti con delle culture diverse in casa. Aiutare ad integrare le seconde generazioni é la vera sfida che va raccolta con impegno.
Gianfranco, mi hai letto nel pensiero! Come ti posso contattare?
...e finanziamento pubblico delle scuole islamiche (visto che giá esiste per le scuole cattoliche). Ci saranno dei bei dibattiti negli anni a venire.
Quindi macellerie con carni hallal (macellate secondo i canoni mussulmani), pane senza strutto (grasso di maiale) e angolo enogastronomico rispettoso delle minoranze (niente maiale e suoi derivati o niente manzo) nei negozi di paese?
Mi viene da piangere :-(
Immagino che sia "banale" se dico che tra un po noi donne dovremmo, per rispetto alle loro usanze, coprirci il volto quanto passa uno di loro...
i cartelloni delle pubblicitá con le donne svestite o i dolce e gabbana a torso nudo saranno criticati aspramente...
Nooo!!!I dolce e gabbana (parlo dei modelli...) torso nudo non toccateli! Sopratutto quello del video in barca:-D
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