mercoledì 19 dicembre 2012

Spritz Blecs: le associazioni per i Friulani nel Globo servono ancora?



Questa mattina, in centro a Morsano, intingendo nella grappa - corretta con un po' di caffé - una brioche, nel bar non si parlava d'altro: hanno tagliato i fondi all'Ente Friuli nel Mondo!

Dramma. O forse no.

Dicunt (vedi il Friuli - Scure su Friuli nel Mondo) che il bilancio per il prossimo anno sarà di 350 mila euro invece dei 550 mila nel 2012 e rispetto al 1.5 milioni di euro che aveva fino a 15 anni fa. Poi le casse sono andate in rosso (e chi li ha spesi quei soldi di troppo?!? nomi e cognomi please...) e ora sono state risanate (con i soldi di chi?!? fondi privati o pantalone?).

Ad ogni modo sono stati presentati sia il video per i 60 anni dell'Ente (Ai Morsanesi nel Mondo - Homage to Morsanians abroad) che le 'pillole di friulano'. Pillole, chiamate "blecs" che secondo l'articolo sono costate 500 euro l'una: ce ne sono 24 ergo siamo a 12.000 Euro.

Il dibattito che ne é scaturito é, come sempre, poco politicamente corretto. Sono partiti subito gli storici de noantri con un'analisi dell'emigrazione friulana, dalla crisi agraria attorno al 1880 fino agli anni Cinquanta del Novecento. Poi ci furono fenomeni anche di rientro tra il boom degli anni Sessanta e gli anni Novanta.

E' stata poi la volta degli antropologi (sempre de noantri) che hanno analizzato le diverse destinazioni dell'emigrazione friulana cercando di sviscerare come si fa a emigrare in un posto dove la maggiorparte della popolazione é di origine italiana e di etica cattolica anziché prediligere un posto dove la maggioranza é anglosassone e di etica protestante. Ma la dicotomia tra sfigatissimi argentini e fichissimi canadesi-americani-australiani non s'é risolta. E mai si risolverá.

Ad ogni modo, il dibattito di fondo ha visto schierarsi le solite due fazioni...

- da un lato chi ritiene che gli enti per gli emigrati finanziati con i soldi pubblici siano un'importantissimo veicolo per curare il legame culturale, storico e sociale tra il Friuli di oggi e gli emigrati e i loro discendenti. Le organizzazioni per i friulani emigrati sono un'importante modo di tenere unita la grande famiglia friulana nel mondo cullando cosí l'identitá e la lingua di un popolo. Fondamentale é poi dare la possibilitá ai nostri rappresentati pubblici di andare all'estero in viaggi di rappresentanza per mostrare la vicinanza dei friulani ai loro fradis nel mondo.

- dall'altro chi ritiene che sia ora di chiudere questi carrozzoni perché i vecchi emigrati, se hanno fatto fortuna, se le possono finanziare da soli e che i politici ottuagenari nostrani se le paghino di tasca loro le gite all'estero in improbabili culle della friulanitá visto che la nuova emigrazione, prevalentemente emigrazione professionale, tecnologica ed intellettuale si vergogna di avere a che fare con certe vecchie scoregge regionali (non a caso l'Associazione Friulana della City of London o Gli Amis dal Friul di Silicon Valley non esistono e non se ne sente la mancanza)

...come sempre, pacatamente, e con borgheziano rispetto delle autoritá civili, militari ed ecclesiastiche, il dibattit al continue (orco boe!)

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