lunedì 23 gennaio 2012

In Italia si sa che i figli so piezz'e core: se mamma ti cerca lavoro

Questo blog, per espressa linea, chiamiamola "editoriale", non tende a esprimere le opinioni dei blogger ma convoglia idee raccolte in paese. Ogni tanto si deborda e un'opinione di chi scrive scivola via ma in generale, meglio riportare idee serie o strampalate del popolo del bar perché il blog ci guadagna (se non altro in leggerezza).

Pertanto, in questo post, non trasparirá la disistima che esiste per gli under 30 che ci circondano e si cerchera' di non definirli "inutili accezioni anagrafiche di zero impatto paesano connotati da assenza di palle, iniziativa e immaginazione". Anche perché il buonismo materno che permea le pareti non permetterebbe certi toni con il rischio che i bamboccioni abbiano uno scatto d'orgoglio e reagiscano. Anche se le reazioni fanno sudare e sudare spettina.


La figlia dell'avvocato Mills, Jess Mills, e' una brava cantante e almeno lei puo' provarlo 

La storia di oggi é tipica. Un padre si presenta da solo in azienda e ti chiede se c'e' un posto di lavoro per il figlio. Ora, se lo fa un politico di quelli ad alti livelli di corruzione che come parte della tangente chiede all'azienda di turno di trovare un posto ai pargoli va benissimo, é parte della tangente ed é comprensibile. O che un generale chieda un posto al figlio in un'azienda di armamenti (pardon, di sistemi di difesa) controllata dallo Stato ci sta. O che un politico locale chieda un posto per i figli in un'azienda o cooperativa controllata dalla politica é nel DNA delle cose.

Ma che venga un padre qualsiasi in un'azienda qualsiasi a chiedere per un figlio qualsiasi... merita una nota di biasimo e pure il cardellino rosso!

Ma come!?! Caro bamboccione vittima della societá cattivona che ti precarizza e ti sfrutta rubandoti il futuro, va bene tutto ma... neppure la dignitá di presentarsi di persona? O mal che vada accompagnare il padre? (che gia' é da cardellino giallo).

Vero che i sondaggi ci raccontano che con la crisi le aziende private assumono al 60% chi conoscono (contro il 50% di altri periodi) ma almeno lo sforzo di farsi vedere! A 19 anni Alessandro Magno era a capo di un impero e qua non sappiamo neppure presentarci davanti a un "paron"?

Il problema sono i genitori o i figli?

Si coglie l'occasione di ringraziare Mario Monti per aver confermato con il progetto di una società riservata ai "giovani" sotto i 35 anni che in Italia si é "giovani" fino a 35 anni (concedendo una deroga al concetto mondiale che si é giovani fino a 29 anni, 11 mesi e 30 giorni).

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Sior, se so fi la' bisugne di so pari par la' a cjatasi un lavor le mior cal provedi a fa un concors in regjon, o cal ledi predi o cal gambiedi pari

Anonimo ha detto...

Scusate ma come mai, pescando dalla stretta attualità, i magnifici aperitivi serviti sulle navi da crociera non han trovato ancora spazio sul blog? Forse l'uomo medio (nel senso dell'uomo che beve spritz da mezzo) che frequenta l'osteria non è mai stato in crociera? Mi par impusibil!!

Anonimo ha detto...

Durante un recentissimo viaggio in terra straniera baristi, tassisti, addetti alla reception si divertivano a prendermi in giro per i capitani di nave italiani.

Bamboccioni? ha detto...

"Oltre al problema della disoccupazione, un altro, ancora più preoccupante, affligge il nostro mondo giovanile: l’inattività improduttiva. Se andiamo a vedere chi sono questi due milioni di néné vediamo che sono un universo molto variegato: ci sono i giovanissimi che hanno terminato la scuola dell'obbligo e lavorano in nero, ed è un fenomeno particolarmente importante al Sud; ci sono i demotivati, coloro i quali cioè hanno smesso di cercare un impiego perché dopo il diploma non sono riusciti a entrare subito nel mercato; e infine ci sono i laureati che hanno acquisito competenze risultate subito obsolete per le richieste delle imprese.... il sistema degli ammortizzatori sociali italiani è strutturato per la tutela di chi è già occupato, invece che aiutare i giovani, si è pensato fosse meglio sostenere i padri di famiglia"

Anonimo ha detto...

e quindi e' chiaro che i padri di famiglia, sentendosi in colpa, vadano a cercare lavoro ai figli

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