venerdì 23 novembre 2012

Spritz 3D: Se la pistola me la costruisco a casa con la stampante tridimensionale

Negli ambienti intellettuali dell'ingegneria se ne parla da anni ma da noi, nel piccolo della tornitura e della fresatura tradizionali non s'e' proprio mosso niente: si tratta della stampa 3D per usi industriali.

Fatta in garage: The World’s First
3D-Printed Acoustic Guitar

Di cosa si tratta? In soldoni, da un progetto su computer, la stampante viene caricata anziché con inchiostro con delle polveri. Nel processo di stampa 3D le polveri vengono depositate in quantitá infinitesime e quindi con delle apposite apparecchiature come ad esempio un laser, vengono fuse e strato dopo strato diventano una costruzione solida tridimensionale con caratteristiche meccaniche cosí buone che giá si realizzano oggetti cosí articolati che un tempo solo le fonderie ed un successivo assemblaggio potevano realizzare.

Ad oggi, l'uso maggiore avviene in sede di realizzazione di prototipi (prototipazione rapida) peró le stampanti 3D offrono un grande potenziale per la produzione nel settore della gioielleria, calzoleria, progettazione industriale, architettura, automotiva, aerospaziale, medico e dentistico.

Addirittura intere ali di aereo sono in fase di realizzazione con l'uso di maxi stampanti 3D.

A Morsano in bar s'e' discusso delle conseguenze di questi sviluppi. I distretti industriali nostrani, basati sull'uso delle machine utensili tradizionali (e concentrati spesso sulla costruzione di machine utensili), potrebbero potenzioalmente subire delle drammatiche trasformazioni se si arriva ad un punto in cui certi prodotti possono essere "stampati" anzicché fusi e poi torniti, fresati ed assemblati.

Fa specie he giá si possa stampare un'arma da fuoco in casa con la propria stampante 3D...

La discusione in osteria verte proprio su questo:
  • da un lato chi dice che e' una tecnologia che non andra' da nessuna parte e che i media internazionali di spessore la pompano per chissa' quale seondo fine (dopotutto sono gli stessi giornali he non predissero la crisi economica dei subprime nel 2008, e stiamo parlando dei vari Financial Times, Economist etc.)
  • dall'altro chi prevede grossi impatti per la logistica, i distretti industriali del manifatturiero, per i tipi di conoscenze richieste ai tecnici e agli imprenditori nostrani
...e il dibattito tridimensionale continua

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