Per capirci, se tuo figlio non è particolarmente intelligente ed è svogliato, comunque
alzerai il telefono per chiedere ad amici di aiutarlo ad inserirsi in qualche
posto di lavoro, magari ben pagato. Ovviamente per naturalissima mancanza di
spirito di misericordia non ti verrá mai voglia di fare lo stesso con un suo
compagno di scuola che magari è più dotato e studioso. O no?
La meritocrazia è un
concetto socialista istintivamente inviso ai conservatori di stampo aristocratico.
Potete raccontare di essere più bravi di Lapo o del principe Harry ma questo non vi basterá per diventare eredi di qualche trono
importante.
Sul piano più pratico
quando si parla di meritocrazia si anela a una societá in cui ci sia abbastanza
merito per un numero abbastanza ampio di suoi membri.
“Abbastanza”
è un concetto volutamente vago soprattutto nelle societá relazionali e
familistiche come quella Italiana.
Il punto che i sofisti
dello spritz morsanico però sollevano è un altro: se ci fosse meritocrazia pura, siamo sicuri
che la societá sarebbe davvero migliore?
Una meritocrazia totale
significherebbe che ai posti più ambiti ci arriverebbero davvero i migliori sia
per capacitá naturali che per impegno mentre nei posti meno ambiti ci starebbero i
naturalmente meno dotati e gli svogliati. Per quanto sia antipatico fare
classifiche di cosa sia meglio o peggio, per semplificare utilizziamo due
categorie che istintivamente vengono collocate in diverse posizioni della scala
sociale: l’avvocato e il tornitore.
Secondo le statistiche i
figli degli avvocati hanno immensamente più possibilitá di fare gli avvocati
(lavoro pulito, aria condizionata, prestigio sociale, soldi buoni) dei figli
dei tornitori (mani sporche, officine rumorose, minore prestigio sociale, paghe tendenti al minimo).
Se ci fosse meritocrazia
pura, i figli dei tornitori che fossero meritevoli finirebbero tutti a fare gli
avvocati mentre i figli incapaci degli avvocati sarebbero a fare turni in tuta
blu.
Tuttavia il paradosso è
che l’innovaziona e quindi lo sviluppo di una societá partono dal basso, dalle
idee, dalle esperienze, dalle osservazioni di persone intelligenti che fanno
anche lavori umili. L’ingegneria ha bisogno di bravi tornitori intelligenti e capaci
che sappiano lavorare bene e che sappiano innovare i metodi di lavoro,
capiscano dove ci sono problemi di natura procedurale nei processi produttivi,
che siano capaci di articolare una comunicazione adeguata ai capi reparto, agli
ingegneri e quindi che possano contribuire al miglioramento dei processi di
tornitura e quindi di produzione. Se a fare i tornitori ci sono solo degli
incapaci svogliati, il processo di tornitura non migliora e l'innovazione si
blocca. Tanto più intelligente e volenteroso è il tornitore tanto più la tecnologia della tornitura migliora.
Lo stesso principio si
deve applicare ad ogni lavoro apparentemente umile o di poco prestigio (per
inciso, il tornitore è un lavoro specializzato che richiede intrinsecamente
intelligenza e capacitá). Se mandi solo degli idioti a fare i lavori
considerati di serie minore, la tecnologia ed il vivere sociale non si evolvono.
Per paradosso è un bene
che i figli intelligenti e capaci dei tornitori si ritrovino poi a fare i
tornitori diventando dei bravi tornitori, assetto importante delle imprese.
Che poi a dirigere ci siano anche degli idioti è lo sfortunato roveschio della medaglia ma,
se la nobiltá inetta se ne sta tra le mura di Versailles fa meno danni che
avercela tra le balle nei gangli essenziali della societá.
…e con la solita
controversia il dibattito meritocratico continua tra i banconi dei bar paesani
2 commenti:
Buongiorno ai nostri affezioni lettroi:
11.06.13 07:17:14 Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Italia 193.43.176.11 Explorer 8 Windows 7
11.06.13 08:29:59 Ministero dell'Interno Italia 212.14.140.2 Chrome 21 Windows XP
Credo che se il buon tornitore e il cattivo avvocato fossero (meritocraticamente) retribuiti come tali (e non semplicemente come tornitore ed avvocato) la cosa si risolverebbe da sola: probabilmente lo status sociale deriverebbe sostanzialmente da quello economico e quindi non ci sarebbe motivo di preferire un posto da cattivo avvocato a quello di buon tornitore ed ogni categoria avrebbe le sue "cime" e le sue "disgrazie"...
Ciao
Paolo
Posta un commento