Se i comuni son grandi finiranno nelle mani dei partiti e non delle liste civiche e quindi la logica spartitoria e rapace dimostrata dai partiti strutturati negli ultimi anni (o decadi) si ripercuoterà su ogni piccolo angolo d'Italia. Quindi meglio restare piccoli dove il rapporto con gli amministratori è più diretto e la responsabilità delle azioni o della non azione si sa dove sta ed è sanzionata dalle elezioni.
In soldoni questo è il vero argomento che viene tirato fuori da chi è contrario alle fusioni dei comuni. Poi ci sono vari corollari come ad esempio "ci sono altre strade che si possono seguire come ad esempio gli accordi per gestire i servizi assieme ad altri comuni limitrofi", ma il tema principale rimane quello sopra. Giusto o sbagliato, ognuno ha le sue legittime opinioni.
Detto questo, il commissario alla spending review Carlo Cottarelli (già dirigente del Fondo Monetario Internazionale) nella sua introvabile relazione (il governo Renzi non l'ha resa pubblica...) su come risparmiare fino a 32 miliardi di euro indica anche l'accorpamento (ovviamente forzoso) dei comuni sotto i 5.000 abitanti.
[vedi il video al minuto 1.47]
L'entità amministrativa deputata a canalizzare la burocrazia pubblica per i morsanesi indirizza in totale 3.800 persone e quindi cadrebbe sotto la cura proposta da Cottarelli.
A Morsano c'è trepidazione. Se solo Matteo il Bomba si decidesse a tirar fuori il rapporto di Cottarelli e a farne qualcosa di utile per l'Italia e per i morsanesi...
Zac!
Nessun commento:
Posta un commento