lunedì 18 gennaio 2010

Disagio familiare: Friuli 1930 e Friuli 2010 stessa storia?

Questo post nasce dall’ennesima discussione al bar sulla situazione della famiglia moderna.

La domanda che ci si è posti è: viviamo situazioni del tutto nuove oppure il mondo è sempre stato lo stesso quando si tratta di rapporti familiari, con figli piú o meno legittimi, corna e amenitá simili?

Il fronte si è presto spaccato. Da un lato chi sostiene che il mondo è sempre stato lo stesso. Relazioni difficili ci sono sempre state ed erano risolte con aborti clandestini o con l’abbandono in “luogo pio” dei neonati illegittimi o con un’opera di omertá e copertura sistematica da parte della famiglia patriarcale. Chi sostiene questo fronte evidenzia come la societá “di una volta” fosse fondamentalmente ipocrita e pronta a perdonare le puntatine ai bordelli degli uomini ma altresì ligia nel condannare la donna fedifraga che per tutta risposta, si guardava molto bene dal finire sotto i riflettori della cronaca paesana. In conclusione, oggi si è uguali a ieri ma senza l’ipocrisia del dover coprire tutto. Ti innamori di un altro/a? Lasci il tuo partner e te ne prendi un altro; fai figli con chi ti pare e quando ti pare senza dover nascondere nulla. Probabilmente grazie a questa libertá ci sono anche meno aborti ed abbandoni di neonati in “luoghi pii”. Ma l’essere umano si è sempre comportato così!

Dall’altro lato c’è chi sostiene che non è sempre stato così. Vero che i bordelli funzionassero per i soli uomini (sposati e non), e che naturalmente le corna ci fossero ma la societá contadina e paesana per forza di cose creava una rete, se vogliamo pure oppressiva, che impediva di fatto che ci fossero sconfinamenti di ogni genere (affettivo o fisico) al di fuori delle barriere imposte dalla societá (leggi “matrimonio”). Sconfinamenti c’erano spesso nel caso delle ragazze molto giovani, che andavano a servizio come domestiche, generalmente fuori regione. Realistico ritenere che molte cadessero vittime, volenti o molto spesso nolenti, delle attenzioni del datore di lavoro. Sconfinamenti c’erano di sicuro in quelle fabbriche, anche della Bassa, dove lavoravano tante signorine e voce paesana vuole che trattando con molto affetto il capo-reparto, si evitassero le mansioni piú pesanti (anche se generalmente pare fosse l’inverso, ovvero una vera e propria violenza psicologica e fisica ai danni di povere sventurate da parte dei capi). Ma il nocciolo della questione è che nella famiglia patriarcale in un piccolo paese dove tutti sapevano tutto di tutti, sarebbe stato difficile “sconfinare” impunemente. Questo, unito alla pur rilevante, pressione religiosa, rendeva la gran parte delle dinamiche familiari d’un tempo, diverse da quelle di oggi. Questo si rifletteva sui comportamenti affettivi e relazionali che per forza di cose, finivano con l’essere piú morigerati.

La discussione è aperta: innamoramenti e relazioni extramatrimoniali, figli con padre incerto, scappatelle, situazioni familiari complicate…gratta gratta è sempre stata la stessa minestra. Oppure siamo di fronte a fenomeni tutto sommato nuovi su larga scala?

Se consideriamo cosa sta sotto ai comportamenti delle persone nel contesto delle dinamiche familiari: il Friuli del 1930 ed Friuli del 2010 sono fondamentalmente uguali?

6 commenti:

Pamela ha detto...

La famiglia è la cosa più sacra che Dio ha creato.
Ma, anche per chi non crede: è la base della società.
Sto facendo una considerazione pratica: come si fa a pretendere la crescita armoniosa di un individuo,un figlio, se non ha punti di riferimento?
La cosa più malefica nel nostro tempo è lo sfacelo delle famiglie e dei valori.
C'è un passo del Vangelo in cui si dice "ciò che Dio ha unito, gli uomini non separino"
Non lo ha detto così, tanto per dire: l'ha detto perchè altrimenti va proprio tutto a pu...ne!!!

Pamela ha detto...

Anzitutto nessuno impone di sposarsi e far famiglia.
Lo fai perchè ti rende felice.
Se lo fai avendo anche solo un dubbio, è meglio lasciar stare.
Occorre sapere che stai facendo una scelta.
Se fai una scelta di vita, devi accettare tutte le conseguenze.
Certo, una volta c'era il problema delle oppressioni famigliari e patriarcali.
Ora l'uomo e la donna possono scegliere senza imposizioni.
Quindi scegliere chi e quando portare all'altare.
Il problema è che si fa questo passo con superficialità, e poi non si riesce a resistere alle tentazioni!!!!

Pamela ha detto...

Comunque, senza dare giudizi: non credo che chi "rompa le relazioniperche trova altre affinità" sia una persona molto in pace con se stessa

Nuove tendenze ha detto...

oggi si vive più a lungo e le donne muoiono meno per parto.....che dire delle donne che facevano 8-9 figli fino allo sfinimento? Quante morivano per parto e a causa indiretta delle molte gravidanze in condizioni mediche precarie? Oggi si vive più a lungo e si ha tempo di cambiare. I figli (pochi) per coppia crescono e a 60 anni si è ancora giovani abbastanza per rifarsi una vita. Infatti c'è gente che si separa anche a quelle età li. Nel 1930 a 60 anni si era già dei vecchietti!

Pamela ha detto...

Certo, oggi abbiamo grazie a Dio più diritti e più possibilità di difesa.Ma per me, se tuo marito è violento, egoista, fredifrago..be lo sai prima di sposarlo e metterci su famiglia.Spesso le donne si sposano per inseguire un sogno, più che perchè vogliono vivere la propria vita con quella persona......
Ci innamoriamo di un ideale, che poi non è facile da gestire.
Fare una famiglia è una missione, credo che ci si debba impegnare prima e dopo per costruire qualche cosa.

Pam ha detto...

Perchè ci ora sono i divorziati che si risposano civilmente.Nel 1930 non c'erano...

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