"Sentiment analysis 2.0" il riconoscimento delle espressioni facciali dell'utente presto sui nostri schermi? |
Che dietro ogni "Social" ci sia una ditta privata e non di un'agenzia governativa, non sfiora mai il pensiero degli utenti (tranne degli appartenenti ai corpi di Polizia i quali, guarda caso, sono i più restii a manifestarsi sui social). I dati che fornite ai social, dove vengono raccolti? In un server in Texas e duplicati in Romania. Vi piace l'idea di avere i vostri dati a disposizione di addetti, pagati magari poco e facilmente corrompibili, in un paese straniero?
Far sapere i cazzi tuoi, i tuoi gusti, le tue amicizie, i tuoi flirt ai dipendenti di un'azienda è un meccanismo psicologico tutto da studiare. Pure far sapere i cazzi propri all'Agenzia delle Entrate mettendosi in mostra con la Ferrari nuova con targa croata è sicuramente esilarante (sveglia! Ovviamente vi monitorano sui Social!).
La cosa migliore per gli psicologi che ci studiano come consumatori è l'avere una banca dati di milioni di persone con tutto scritto davanti a loro (leggiti anche "Peggio del “Grande Fratello”, ecco le prove"). Senza contare che sono in campo delle tecnologie, per ora sperimentali, che catturano con la videocamera del vostro PC le vostre espressioni del volto e le relazionano a quello che state leggendo (eccitazione, soddisfazione, sdegno ecc.) e mappano perfettamente le reazioni che l'utente medio può avere di fronte a certe immagini e certe pubblicità.
Se si è inclini alle teorie del complotto, si potrebbe pensare che attraverso dei post specifici, dei link particolari, delle immagini studiate a tavolino, mentre si naviga "gratis" su un Social, qualcuno potrebbe influenzare il nostro umore e quindi il nostro comportamento. Nulla di nuovo, la pubblicità occulta nei film anni Ottanta ci ha già abituato a questo ed altro ma qui siamo in presenza di un territorio nuovo dove il morsanese potrebbe ritrovarsi cavia senza accorgersi di essere in un laboratorio...
Tante cose si sanno ma non si possono raccontare. Per ora godiamoci la suspense e continuiamo a raccontare tutto ai Social, tanto sono "gratis" e il "prodotto" siamo noi...
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