giovedì 4 agosto 2011

Sprechi Morsanesi: 20 kg di carta buttata per spedire gli estratti conto (alla faccia di Internet Banking)

Quante volte vi é capitato di ricevere delle lettere "trasparenza" dalle banche nelle quali vi comunicano i cambiamenti fatti "unilateralmente" (da loro) con in fondo la dicitura "se il cliente non digerisce i cambiamenti venga pure in filiale a farsi menare il can per l'aia?"


In inglese si dice "paperless statement" ovvero "estratto conto non di carta".
Tutte le banche dei paesi civili già li hanno: salvano costi di spedizione e di stampa e rispettano l'ambiente. Ma se fai pagare al cliente 3 volte il costo di spedizione, come fanno le banche italiane, evidentemente dell'ambiente te ne puoi fregare e sugli estratti conto cartacei ci fai un bel guadagno.   
Quante volte nella vostra vita avete usato le parole "numeri creditori"? O quante volte vi é capitato di riflettere sul significato intrinseco della vita pensando che "nel riassunto scalare del conto la sequenza dei saldi é ottenuta raggruppando giorno per giorno tutte le variazioni con eguale valuta, i numeri rappresentano il prodotto di ogni saldo per i giorni intercorrenti dalla valuta dello stesso alla valuta del saldo successivo". Se la risposta é "molte volte" siete dei malati mentali. Se la risposta é "che cazzo mi mandano questa cianfrusaglia via posta, dio li fulmini" allora benvenuti tra i comuni mortali.
Ora, é evidente che le nostre amate banche non sanno che siamo nell'era di internet (da almeno 15 anni ormai) e, a parte importi un pagamento pure sull'internet banking (ma non faceva risparmiare le banche?) né le banche, né i nostri illuminati legislatori hanno capito che i clienti sanno benissimo che esistono gli estratti conto online e che tanto "non-senso" che si legge sulle comunicazioni bancarie fa solo incazzare e andar su la pressione. La famosa "trasparenza" serve solo a dar da mangiare agli avvocati (delle banche) che comunicano in avvocatese agli avvocati (potenziali) dei clienti. Se c'e' un reclamo del cliente cui gli hai venduto in maniera evidentemente fraudolenta titoli Parmalat o Cirio, puoi sempre dire "eh, io la comunicazione sulla trasparenza scritta in avvocatese gliel'ho mandata, poi son cazzi del cliente se é un mentecatto e non sa leggere le non trasparenti comunicazioni sulla trasparenza".

Al gioco si prestano pure: le Poste che sulla spedizione di questi documenti cartacei inutili ci guadagnano bei soldi, il governo di turno che tassa i conti correnti e impone un bollo sulla spedizione dei documenti e che comunque non fa nulla per chiedere alle banche che ai clienti che lo volessero sia data la possibilita' di non ricevere queste comunicazioni cartacee ed infine le associazioni dei consumatori che a forza di chiedere piú trasparenza, loro malgrado, ci hanno fatto finire sotto una marea di carta illegibile.

Ovviamente le banche si premurano di caricare il costo della spedizione sul cliente moltiplicandolo per 3 o per 4, se non di piú. Infatti non sono mai i 60 centesimi di francobollo che paghi, bensí diventano 3-4-5 euro. E ci mancherebbe, visto che ti inviano carta inutile, vuoi non pagarla?

Vediamo dunque quali sono i costi e gli sprechi di questa felice spedizione di cartastraccia.


Dunque, se vi inviano 3 fogli piú una busta, sono 80 grammi di carta. Questo per almeno 4 volte all'anno. Considerate che a Morsano ci siano a occhio 250 correntisti, fa 1.000 spedizioni annue (pari ad un ricavo per le poste di 600 euro nella sola Morsano in un anno). Con 80 grammi per 250 correntisti morsanesi, si hanno 20 kg all'anno di carta inutile buttata al vento. Se ad ogni correntista si fa pagare 4 euro per volta (sia come spesa fissa dentro un conto a canone mensile o come pagamento ad hoc) si ottiene un ricavo per le banche di circa 4.000 Euro all'anno solo a Morsano. E questo per solo aver spedito delle carte inutili.

Se estendete i conti all'Italia vedete come ogni anno ben 1.920 tonnellate di carta vengano buttate al vento per queste comunicazioni di trasparenza/estratti conto. Sono l'equivalente del peso di 2000 automobili!!!

Alla faccia del riciclare la carta e del rispetto dell'ambiente!

Senza contare le emissioni di CO2 dei motorini dei postini, i costi delle immondizie che genera tutta questa carta, i costi del riciclarla e via dicendo. Insomma, un'economia fittizia che frutta alle banche qualcosa come 384 milioni di euro ogni anno (96 milioni di spedizioni per 4 euro di ricavo a spedizione).

Esiste un'alternativa? Beh, siamo nell'era di Internet, abbiamo tutti uno smart phone, un notebook, un computer, un iPad. Ci sono 20 milioni di Italiani che navigano su internet... che sia ora di dare l'opzione ai clienti che suoni cosí: "caro cliente, invece di sputtanare risorse del pianeta spedendoti carta illeggibile, vuoi optare per la sola lettura telematica dei cazzi tuoi bancari? Se si, clicca qui e il servizio sará a pagamento di 1 euro a trimestre" (la ladrata gliela devi comunque concedere sennó stanno male con se stesse).

Semplice no?

Ovviamente nei paesi nordici ci sono arrivati da tempo. Solo che non si capisce se ci siano arrivati da tempo perché sono intrinsecamente piú amanti della tecnologia o se siamo intrisecamente meno ladri...

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Per documentarti vedi:

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Propongo di pubblicare i bilanci annuali delle banche (unico tipo di attività che fa ancora utili da paura in un sistema economico alla canna del gas!)Società a delinquere con l'avvallo della politica, un po' per interessi personali (diretta partecipazione nei consigli di amministrazione) un po' per clientelismo!

Anonimo ha detto...

è vero, perchè spedire gli estratti conto quando me li vedo quando voglio su internet? Uno spreco ambientale oltre che una seccatura inutile per chi già segue i suoi conti online.

Anonimo ha detto...

forse sono utili di carta per i reclami. Il problema è che vista la disonestà tipica di certe banche nostrane (Cirio e Parmalat non ditemi che non sapevano che erano alla canna del gas quando hanno venduto le obbligazioni a migliaia di correntisti!!!), se gli dai la possibilità di non mettere nero su bianco le cose, sono capaci di nascondere o rendere introvabili tutte le informazioni che potrebbero fregare il cliente. Anch'io non capisco metà delle cose che mi scrivono e mi chiedo spesso perchè mi riempiano di carta quando non serve. Evidentemente è vero che visto che la fanno pagare la spedizione, ci guadagnano e se ne fregano. Poi è anche vero che sono costrette a spedire ste cose per legge. Il legislatore è evidentemente complice.

Anonimo ha detto...

per fortuna la Cassa di Risparmio del FVG (sotto Intesa San Paolo) permette di evitare l'invio della rendicontazione e di vederla dall'internet banking. Attivarla fa addirittura risparmiare (però si paga comunque il servizio di internet banking) però NON è attivata di default. Giusto per la cronaca, non per fare pubblicità a una banca.

Vitellozzo Silverdeschi Vantelli della Calastorta ha detto...

non si deve attivare in default pèer rispetto dei clienti che non usano intenet. Però si deve dare chiaramente la possibilità di poter decidere di non ricevere copie cartacee delle comunicazioni e naturalmente i costi di questo servizio cartaceo che non si usa devono essere cancellati. La citata Cassa di Risparmio, fa spendere meno se si opta per la sola visione telematica delle comunicazioni? Scomettiamo che la risposta è NO?

Anonimo ha detto...

tutte le banche hanno internet banking ed il faccio che facciano pagare il servizio è semplicemente ridicolo considerando che se un cliente usa internet banking fa risparmiare soldi di mantenimento di uno sportello. Il problema che il post solleva è se si può rinunciare alla carta ed avere una riduzione del costo del conto corrente. Secondo me la risposta è si. Basta vedere cosa fanno le banche telematiche tipo ING dove la carta è già ridotta al minimo.

Anonimo ha detto...

Si, con la Cassa di Risparmio del FVG attivando la rendicontazione online si evita di pagare le spese per l'invio delle cartacce a casa quindi attivando l'opzione un leggero risparmio c'è.

Anonimo ha detto...

per legge le banche devono spedirti la comunicazione di carta almeno una volta all'anno. Alla faccia del rispetto ambientale. Io non la voglio la comunicazione di carta neppure una volta all'anno! Voglio poter scegliere di non avere carta! Posso? O siamo nei Soviet?

Anonimo ha detto...

con la cariFVG da 2 anni non ricevuto una carta.

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