la crescita economica é per sua natura altalenante ma é influenzata dalle politiche dei vari governi. Per questo vale la pena capire se un trend é in linea con i trend di paesi simili o é migliore o peggiore. L'Italia in maniera persistente ha un andamento in linea con la media dei trend Europei (nel senso che quando c'e' crisi in Europa c'e' pure qua e quando c'e' ripresa c'e' pure qua) con una differenza: da noi le crisi son sempre piú gravi e le riprese son sempre piú fievoli rispetto alla media dell'Europa occidentale. Mentre una crisi é una questione ciclica dell'economia globale o europea, quando é piú grave da noi, la colpa é da ricercarsi nella classe dirigente nostrana.
Guardando all'andamento del debito si capisce che durante i periodi di crisi la spesa pubblica sia cresciuta (in particolare anche per l'esborso della cassa integrazione) tuttavia anche nei periodi di crescita non s'è visto un rallentamento del debito.
In termini assoluti il debito pubblico è raddoppiato dal 1994 ad oggi dimostrando come la Seconda Repubblica tutto avesse in testa fuor che abbassare la spesa pubblica. Si è passati infatti dai 1.069 miliardi di euro di debito del 1994 agli oltre 2050 miliardi attuali. Le cifre sono state parametrate in Euro anche per la serie storica dell'epoca lira.
Di fatti, il recond di incremento annuale del debito pubblico lo detengono i governi Amato e Ciampi nel 1993 e Ciampi e poi Berlusconi del 1994 con quasi 110 miliardi di incremento in un anno. Seguono quindi i governi Berlusconi del 2009 e del 2010 e il governo Monti del 2012.
Dal 1991 in poi il debito pubblico é sempre stato oltre il 100% del PIL
Lungo tutti gli anni 2000 il debito pubblico è cresciuto ma a tassi inferiori a quelli degli anni '80, passando da una crescita media del debito di oltre il 20% annuo ad una crescita attorno al 4%.
Come percentuale sul PIL, se nel 1981 i governi Forlani e Spadolini lasciavano il paese ad un 80% di debito pubblico sul PIL, i successivi governi Craxi l'espandevano al 100% per poi farlo esplodere al 120% con il governo Andreotti del 1992.
Lungo tutti gli anni 2000 il debito pubblico è cresciuto ma a tassi inferiori a quelli degli anni '80, passando da una crescita media del debito di oltre il 20% annuo ad una crescita attorno al 4%.
Il problema è che la spesa pubblica non è diminuita e contestualmente la crescita del paese si è ridotta a numeri infinitesimali vicino allo 0%. Tutti questi dati in combinata hanno fatto si che il debito continuasse a crescere fino a raggiungere il 130% come a inizio 2014.
E concludiamo con una nota sulla spesa pubblica che continua ad aumentare
E concludiamo con una nota sulla spesa pubblica che continua ad aumentare
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