
A chi passa lungo un'importante incrocio del paese, da pochi giorni a questa parte si presenta
un armonioso muretto di cinta. Pietre facciavista con intersezioni d'una elegante griglia in ferro a circondare un grazioso giardino (rimesso a nuovo).
Forse é
il piú bel muretto di Morsano ed in definitiva un buon biglietto da visita per il paese di fronte a tutti quelli che provengono da quella direzione.
La cosa interessante é che
un bel muretto non é solo un abbellimento di una proprietá privata;
é anche un omaggio al circondario ed in definitiva a tutta la comunitá. E' la celebrazione del bello, della creativitá, dell'arte del costruire e dell'armonia urbanistica. Tutte caratteristiche che in fondo ogni cittadino vorrebbe vedere come connotato chiave del suo paese.
Questa bellezza e funzionalitá fa da contrasto con alcune strade devastate dall'usura di anni di mancanza
di fondi (pubblici) per ripararle e da edifici pubblici decadenti sempre per la mancanza
dei fondi (pubblici) per rimetterli in sesto. Anche le riparazioni dei luoghi pubblici alle volte sono fatte al risparmio e raramente raggiungono l'elegante signorilitá dei muretti pregiati
(privati).Di muretti pregiati in paese ce ne sono alcuni e tutti condividono un fattore comune: chi li ha realizzati o fatti realizzare
ga la pila (come dicono a Trieste). Dunque, che uno faccia il primario, il commerciante, il muratore in pensione o l'idraulico, se
ga schei, lo si vede (anche) nei muretti.
Molto banalmente,
la pila del privato aiuta a dare un tono al paese. Facile immaginare quindi cosa sarebbe di Morsano se tutti avessero si la sensibilitá all'architettura, si il piacere del bello, si l'amore per il pregio ma soprattutto le palanche per poter permettersi di abbellire le loro dimore con lo stato dell'arte delle meraviglie architettoniche.

Forse la bellezza privata e collettiva farebbe da buon contraltare agli scivoloni di una macchina pubblica perennemente a corto di pecunia.
E poi il bello stimola il bello. Provate ad avere il coraggio di fare un muro di cinta con rete economica nelle vicinanze di un bel muretto in sassi e ferro battuto!
Dicono che
le banche locali abbiano alti livelli di depositi dei risparmiatori. Al che, constatiamo che ci sono (troppe) case che fanno pena perché trascurate se non addirittura abbandonate e diroccate, e manco a dirlo, i muretti di queste case fanno pena a loro volta. Muraglie anni '50-'60 senza personalitá che languono alle intemperie mortificate da muffe e sporcizia.
Non é che i proprietari, verosimilmente clienti delle banche di cui sopra, fanno a gara a chi sará il piú ricco del cimitero? Che sia ora di scucire il soldo e regalarsi (e regalare alla comunitá) un muretto come dio comanda?
Ne guadagnerebbe la propria dimora, il proprio vicinato e tutto il paese, con buona pace delle banche, che avrebbero due lire in meno in cassaforte e delle proprietá pubbliche, cronicamente senza fondi.