Si chiama “residuo fiscale” il saldo tra le imposte e i
contributi versati e le risorse ricevute. In pratica, è la differenza tra
quanto si paga in tasse e quanto si riceve in spesa pubblica.
La Unioncamere del Veneto ha fatto i conti sulla base
degli ultimi conti pubblici territoriali messi a disposizione dal ministero per
lo Sviluppo Economico (dati medi tra 2008 e 2010). I risultati dicono che,
inclusi neonati e pensionati, la Lombardia ha il resideo fiscale più alto
d’Italia pari a oltre 6mila euro procapite, frutto della differenza tra gli
oltre 17 mila euro di tasse pagate per ogni abitante contro una spesa pubblica
procapite ricevuta dallo Stato di 11mila euro. In pratica, un cittadino
Lombardo riceve indietro dallo Stato il 63% di quanto paga.
La regione con un residuo fiscale negativo (cioè riceve
più spesa pubblica rispetto alle tasse che paga) è la Calabria dove a fronte di
una tassazione procapite di 7mila euro ogni cittadino riceve oltre 10mila euro
di spesa pubblica (praticamente la
stessa cifra che riceve dallo Stato ogni cittadino del Veneto).
Il Friuli VG riesce a trattenere a se il 95% delle sue
tasse: in media i friulani e i giuliani pagano tasse/contributi per oltre
14mila euro procapite e ricevono 13,924 euro in spesa pubblica. In pratica
godono di un federalismo di fatto grazie allo Statuto Speciale. Statuto
Speciale che fa trattenere alla regione FVG il 91% dell’IVA, il 60% dell’IRPEF
e il 45% dell’IRES.
Da notare è che in media le regioni del Nord giá
trattengono il 70% delle tasse. In particolare, il Veneto trattiene il 73%, il
Piemonte l’84%, il Friuli VG il 95%, la Liguria il 99%, il Trentino AA e la
Valle d’Aosta ricevono di più di quanto pagano in tasse con rispetivamente il
102% e il 117%.
La più penalizzata è la Lombardia unica regione a
scendere sotto il 70%.
Per saperne di più: Il Sole 24 Ore “Al Nord torna giá il70% delle tasse”
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