sabato 30 marzo 2013

Spritz Politics: A chi frega della crisi?

La cavalleria rusticana del bar é sempre impietosa nei giudizi. Questa mattina fonti autorevoli ci riportano una discussione tra un gruppo di morsanici feroci che hnno dato la seguente chiave di lettura della crisi post-elettorale sul titolo: A QUALE PARTE POLITICA INTERESSA VERAMENTE DELLA CRISI ECONOMICA?

In bar la gente comunqe si é espressa cosí:

  1. Ai moderni rivoluzionari vaffanculisti non puo' interessare perché sono per lo piú precari o lavoratori dipendenti senza risparmi e senza immobili di proprietá. Mese piú, mese meno di incertezza e casino non gli cambia niente.
  2. All'appartnik rosso non frega niente perché son tutti statali sindacalizzati che vivono nelle case popolari, o sono pensionati di 58 anni o radical chic con conti correnti a Lugano. Sopravvivono.
  3. Ai portatori di rendita borghesi che votano per il mantenimento delle rendite di posizione dominante, dei privilegi degli ordini professionali, dell'elusione delle grandi imprese amiche, degli appalti dati agli amici degli amici, della politica come "conta chi conosci" e dei conti correnti alle Cayman, non frega niente. 
Restano 3 milioni di piccoli imprenditori di cui in effetti nessuno si occupa. Restano qualche milione di lavoratori dipendenti del settore privato a cui nessuno garantisce l'illicenziabilitá e un salario anche quando non c'é lavoro. Restano migliaia di persone in fasce deboli della popolazione e in regioni povere che sono solo delle ombre in campagna elettorale e nelle fasi di governo.

I gruppi politici che rappresentano gli agglomerati di cui ai punti 1,2 e 3 hanno altre prioritá.

Cosí parló il bar.

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