martedì 11 settembre 2012

What's up Morsan? Feel Good Factor


I feel good! Mo t'avevo visto in TV!
Ieri a Londra s'e' svolta la sfilata degli atleti e para-atleti lungo le vie della cittá (London 2012 Olympics: athletes honoured with victory parade), che ha portato migliaia di persone lungo le strade del centro tanto che a tarda sera c'erano ancora addetti con la divisa degli aiutanti dell'Olimpiade edizione 2012.

Tanto per non farsi mancare nulla, la Gran Bretagna ha pure visto il suo miglior tennista, lo scozzese Andy Murray, vincere lo US Open (Andy Murray ha vinto gli US Open). Alla nazione mancava una vittoria al Grande Slam da 76 anni (e per la Scozia e' il primo tennista di sempre a vincere un trofeo cosí prestigioso).

Tanta grazia era giá celebrata ieri sera dalle edizioni pomeridiane dei giornali tipo l'Evening Standard (Turning the feelgood factor into a legacy) con un modo di dire che risuonava negli articoli pomposamente celebrativi del momento sportivo della vecchia Albione: Feel Good Factor.

Feste nella City: alla sera cosí e la mattina...
Si traduce grossomodo con "sentimento comune di benessere" e si riferisce allo spirito positivo condiviso tra piú persone, in questo caso dai cittadini di una nazione, a seguito di un evento che ha gasato un po' tutti.

I ragazzi vogliono fare sport e i campioni con le medaglie al collo sono diventati un'icona di come la fatica possa essere premiata dal successo. Le infrastrutture sono pronte per essere utilizzate anche dopo le olimpiadi e un'intera area di Londra e' rinata. L'evento é stato seguitissimo (stadi pieni sia per le olimpiadi che per le olimpiadi parallele -dette appunto paraolimpiadi- e le cerimonie di apertura e chiusura hanno dato lustro all'inventiva e alla storia britannica.

All together now: Whoa-oa-oa!
I feel good, I knew that I would, now
Le aspettative sono che da questo "spirito positivo comune", da questo feel good factor, usciranno solo cose positive.

Il termine non é nuovo e s'era giá utilizzato in occasione della vittoria ai mondiali di calcio dell'Italia, tanto che Goldman Sachs, nelle sue analisi della Footballnomics (serissime per giunta - vedi Spritz Premier League: se Footballnomics in osteria a Morsano diventa Footballitics) - l'economia vista in riferimento al calcio - aveva teorizzato che l'economia mondiale avrebbe beneficiato di piú se a vincere nel 2006 fosse stata l'economicamente asfittica Italia. Immaginatevi dove saremmo finiti senza quella dose di Feel Good Factor...

1 commento:

Vitellozzo Silverdeschi Vantelli della Calastorta ha detto...

12.09.12 07:09:24 Ministero dell'Interno Italia xxx.xxx.xxx.xxx Chrome 21 Windows XP

Post più popolari di sempre

Post Più Popolari negli Ultimi 30 giorni

Post più popolari questa settimana

Prezzo dell'Oro

Statistiche del Comune