Il Sistemone dell'Homo homini lupus te se magna |
Ce ne sono molti anche in paese ma questa non é una novitá per nessun italiano. Quello di cui si discuteva in bar é quali siano le alternative rispetto a quello che ti induce a fare "il Sistema". Beh, visto che la parola "sistema" fa schifo, useremo la piú filosoficamente complessa "Sistemone".
Secondo quanto sentito in osteria, il "Sistemone" ritiene che sei fai il "dipendente" non sei soggetto ai principi dell'uguaglinza che di facciata permeano l'organizzazione della societá italica; infatti, sei sei dipendente statale per contratto fai 36 ore settimanali, se sei dipendente nel privato fai 40 ore. Senza parlare della differenza di giorni di ferie, permessi, malattie e l'illicenziabilitá di fatto vs licenziabilitá snella in quel 95% di imprese sotto i 15 dipendenti che abbiamo in Italia.
Circa metá degli elettori italiani vi diranno che é il privato che sbaglia e che non mette in pratica le grandi conquiste della civiltá dell'avvenire dove 6 ore al giorno sono piú che sufficienti almeno quanto è buono uno stipendio uguale per tutti ogni 27 del mese. L'altra metá degli elettori italiani vi dirá che il privato, se applicasse le regole applicate agli statali, si ritroverebbe con costi del lavoro tali che non si potrebbe essere concorrenziali con la Cina, l'India e neppure con la Korea del Nord e quindi s'ha da lavorare di piú e chi piú lavora piú deve guadagnare di piú e quando, purtroppo tocca, si deve poter licenziare.
Ma nella discussione si parlava di Sistemone e non di cosa sia equo o cosa si dovrebbe fare.
Insomma, il Sistemone vuole che tu lavori 6 ore al giorno. Poi vai a casa e che fai?
In passato, chi aveva tempo libero si dedicava a attivitá sociali tipo, chessó, collaborare alla sagra paesana. Oggi non si puó perché la burocrazia del Sistemone ti richiede il libretto sanitario per far questo e quello, l'abilitazione professionale per fare quell'altra mansione, poi ti devi accollare i costi della certificazione XYZ e il bagno di fisco per ogni virgola che muovi. Risultato? Nessuno fa piú feste paesane che per inciso, servivano per fare la manutenzione a strutture di quartiere o per finanziare attivitá legate alla zona dove si vive. Cosí niente piú manutenzione (parchi giochi, oratori di paese, campetti sportivi ecc.) anche perché le casse pubbliche languono per conto loro. Pure le manifestazioni estemporanee (mostre, gare sportive) sono state uccise dalla burocrazia e dalle mille commissioni di personalitá che possono porre veti e vetucoli. Il Sistemone, non pago, ti educa pure dicendoti che é giusto fare cosí (d'altro canto se non mettevi a norma le malghe in montagna avremmo continuato ad avere milioni di italiani intossicati dal formaggio di malga. D'accordo che i costi del mettere tutto a norma hanno fatto chiudere le malghe ma almeno ora non ci sono piú quei milioni di morti a causa della pericolosissima ricotta affumicata...).
Al dramma inedia si aggiungono i pensionati, giá educati dal Sistemone al principio che "con 40 anni di contributi si ha diritto di andare in pensione. Punto e basta!" e visto che tutta la generazione nata prima degli anni Cinquanta ha iniziato a lavorare a 11 anni, per decenni l'Italia ha avuto pensionati con etá media 57 anni (ora siamo a circa 62 anni di media con la speranza di vivere fino a 83 anni).
Sei fai lo statale o sei pensionato fare un secondo lavoro, magari occasionale, non si puó: o la legge lo vieta o di fatto lo rende impossibile.
Fare l'indiano: 30 anni di meditazione (a nero?) |
Che fare dunque nell'immenso ammontare di tempo libero?
Un tempo ci si dedicava agli animali e al proprio orticello. Oggi avere un'aia non si puó perché, ai palati sopraffini del Sistemone, la cacca delle galline dá piú fastidio dell'olezzo dei camion che trasportano i surgelati. Il Sistemone, dopo aver di fatto ucciso sagre e reso iperburocratizzate (e fiscalizzate) le attivitá del tempo libero, tanto per scoraggiare la gente a impegnarsi nella vita organizzata extra-lavoro, ha permesso la diffusione incontrollata dei videopoker e dei gratta-e-vinci.
Se ne deduce che l'idea del Sistemone é che nel tempo libero é giusto incentivarti a sputtanare la pensione o lo stipendio nell'azzardo e a non fare altro. La cosa si butta pure peggio: il Sistemone, non pago del constringerti all'inedia, vuole pure che ci tu rimanga per il piú a lungo possibile. Con derive etiche, mette o tenta di mettere tasse sui vizi (quelli che decide lui peró, tipo fumo, alcol e quasi quasi pure le bibite gassate) per allungarti il periodo d'inedia. Poi ti piazza l'accanimento terapeutico che ti costringe a vegetare ben oltre il corso naturale dei tuoi giorni.
Se hai spirito d'iniziativa, se hai energie, se vuoi fare qualcosa... il Sistemone é disegnato per non darti alternative all'inedia (o al lavoro nero).
Come sempre il mondo si divide in due:
- quelli che dicono che é giusto punire il (secondo) lavoro a nero perché non é giusto che la tua testa sia concentrata sul lavoretto personale invece di dedicarti anima e forza al tuo impiego statale primario e se sei in pensione hai gia' dato e fai spazio ai giovani (anche se hai 57 anni)
- e quelli che invece dicono che si dovrebbe sburocratizzare e portare le ore di lavoro degli statali allo stesso livello del settore privato (in nome dell'uguaglianza) e contestualmente liberalizzare il mercato del lavoro facilitando il secondo lavoro per chi vuole farne due o per chi é in pensione ma ha ancora energie e voglia di fare.
Posizioni inconciliabili che non cambieranno di una virgola il Sistemone e l'andazzo corrente che vede, come ebbe a dire il filosofo-politico-commissario-europeo-mancato on. Buttiglione, il tacito convivere negli italiani del rigore morale cattolico e lo spirito libertino. In questo caso probabile che la molti diranno che é giusto non fare secondi lavori né lavorare quando si é in pensione per poi continuare a fare di tutto per sottrarsi all'inedia. Incluso un secondo lavoro a nero.
...e il Sistemone continua a fregarci
1 commento:
"non ci sono piú quei milioni di morti a causa della pericolosissima ricotta affumicata..."
milioni? direi miliardi! Ho quasi soggezione di quella bella mezza forma di ruspantissimo "Lussari" portato a valle in zaino che mi sto gustando un po' alla volta (per mitridatizzarmi, ovviamente :-)
Ciao
Paolo
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