Il tavolo regalato da Sir Norman Foster |
Da un punto di vista paesano la storia é emblematica: nel piccolo paese dove la casa sorge, Steindorf a ridosso del lago Ossiacher See, subito dopo il confine, quando si ipotizzó la possibilitá di costruire quest'opera architettonica, gli abitanti insorsero perché ritenevano che fosse una bruttura. Scatto' la campagna denigratoria a livello localissimo contro il progetto. Ne dissero di tutti i colori (con storie - prive di fondamento - tipo "i tubi di scarico sono trasparenti e corrono lungo il soggiorno cosi' si vede tutto quello che scorre giu' dal cesso") e il sindaco che firmó la concessione edilizia, a causa di quella firma perse poi le elezioni comunali.
Opera voluta dalle alte sfere nazionali e regionali che conoscevano il respiro intellettuale dell'architetto Domenig, costó 3 milioni. L'architetto ci mise 2 milioni di euro dei suoi, il resto se lo divisero il governo federale e la regione Carinzia oltre ai materiali forniti a prezzo di favore da diverse aziende della zona.
Come andó a finire?
Ora che é stata realizzata, ci sono delegazioni di studenti di architettura che vengono qui da tutto il mondo, ci sono workshop di studio che si tengono qui, concerti Jazz e mostre di arte moderna periodicamente ospitate qui. Recentemente l'universita' della South California ha mandato un gruppo di studenti per un periodo di studio e pure dallo Yemen sono giunti fin qua a capire le nuove frontiere dell'architettura.
Ora, tutti gli abitanti dell'anonimo paesino di Steindorf sono concordi che quell'opera del compianto architetto é una gran risorsa per il loro villaggio... e ne vanno fieri.
E' una storia emblematica dello scontro tra visione (dei pochi) e vista offuscata (dei molti). Il muro di Fundai in Giappone e il Golden Gate a San Francisco fanno parte dello stesso scontro (ma ne parleremo a tempo debito).
Un paese rinasce con progetti coraggiosi. Morsanici, andate a vedere quest'opera se passate dalla Carinzia.
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